La vita è sogno, soltanto sogno, il sogno di un sogno (Edgar Allan Poe)

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Io può

Totò diceva : “C’è chi può e chi non può. Io può”
E possono pure loro, non so in base a cosa.


Mentre quasi tutti gli italiani sono impossibilitati a spostarsi se non per giustificati motivi, le sardine vanno in massa a Roma.

 

 

 

 

 

 

 

 

Io non posso recarmi a Padova o a Milano per visitare i parenti, ma a Bibbona Conte  si incontra con Grillo  (chissà che avranno scritto sull’autocertificazione, visto che nessuno dei due è una figura istituzionale).


 

 

 

 

 

 

 

 

Poi c’è il pluritatuato Fedez, quello arruolato dal precedente governo per spiegare ai giovani che è necessario disinfettarsi le mani, mettere la muser… opps, la mascherina e soprattutto mantenere la distanza, però viene fotografato nel momento in cui abbraccia non si sa chi mentre, a rigor di legge, io non potrei abbracciare i miei figli o mia nipote perché non conviventi.

 

 

 

 

 

 

 

Eh già, c’è sempre qualcuno che può, essendo “più uguale” degli altri.


Ngiulina

Chisto è ‘o ritratto e chiste so’ ‘e capille:
na ciocca ‘e seta nera avvellutata.
E cheste songo ‘e llettere: cchiù ‘e mille;
lettere ‘e ‘na guagliona nnammurata.

Ngiulina se chiammava sta figliola
ch’è stata ‘a primma nnammurata mia.
Trent’anne sò passate… Mamma mia!

‘A tengo nnanze a ll’uocchie, pare aiere:
vocca ‘e curallo, ‘na faccella ‘e cera,
‘nu paro d’uocchie verde, ‘e cciglie nere,
senza russetto… semplice e sincera.

Teneva sidece anne e io diciotto.
Faceva ‘a sartulella a ‘o Chiatamone.
Scenneva d’ ‘a fatica ‘mpunto ll’otto,
e mm’aspettava a me sotto ‘o purtone.

Senza parlà, subbeto sotto ‘o vraccio
nce pigliavemo e ghievemo a ffà ammore.
Vicino ‘a casa soia, ‘ncoppa Brancaccio,
parole doce e zucchero int’ ‘o core.

Mettennoce appuiate ‘nfaccia ‘o muro,
a musso a mmusso, tutt’ e dduie abbracciate:
dint’ ‘a penombra ‘e n’ angulillo oscuro,
quanta suspire e vvase appassiunate!

‘A tengo nnanze a ll’uocchie, pare aiere:
vocca ‘e curallo, na faccella ‘e cera;
nu paro d’uocchie verde, ‘e cciglie nere,
senza russetto… semplice e sincera.

Antonio de Curtis (Totò)


L’acquaiola

 

Ogni matina scengo a Margellina,
me guardo ‘o mare, ‘e vvarche e na figliola
ca stà dint’a nu chiosco: è n’acquaiola.
Se chiamma Teresina,
si e no tene vint’anne,
capille curte nire nire e riccie,
na dentatura janca comm’ ‘a neve,
ncuollo tene ‘a salute ‘e na nutriccia
e na guardata d’uocchie
ca songo ddoje saette,
sò fulmine, sò lampe, songo tuone!
E i’ giuro e ce scummetto
ca si resuscitasse Pappagone,
muresse cu n’ ‘nfarto
guardanno sta guagliona.
Essa ha capito ca i’ sò nu cliente
ca ‘e ll’acqua nun me ne ‘mporta proprio niente
e me l’ha ditto cu bella maniera:
“Signò, cagnate strada… cu mme sta poco ‘a fà
se chiamma Geretiello… è piscatore.
Fatica dint’ ‘a paranza ‘e don Aniello”.
Ma i’ niente, tuosto corro ogni matína,
me vevo ll’acqua…
e me ‘mbriaco comme fosse vino.

Totò (Antonio de Curtis) 

(da Pensieri e Parole)

 

 

 


promesse elettorali

Per ridere un po’

Renzi scivola e muore. Arriva alle porte del Paradiso dove l’attende paziente San Pietro:

Benvenuto in paradiso, prima di farla accomodare devo purtroppo anticiparle che abbiamo un piccolo problema da risolvere..vede, è molto raro che un politico d’alto rango arrivi qui in Paradiso e la verità è che non sappiamo cosa fare con lei. Così abbiamo deciso di farle trascorrere un giorno all’inferno ed uno in paradiso cosicché lei possa scegliere liberamente dove trascorrere la sua eternità…”.

Così San Pietro accompagna il nuovo arrivato all’ascensore e questi scende, scende fino all’inferno, si apre la porta e Renzi si trova in mezzo ad un verdissimo campo di golf. In lontananza intravede una lussuosa club house e davanti tutti i suoi amici politici che avevano lavorato con lui; gli corrono incontro e lo abbracciano commossi ricordando i bei tempi andati, quando tutti insieme si arricchivano alle spalle degli italiani.

Decidono di fare una partita a golf e poi cenano tutti assieme alla club house con caviale e aragosta. Alla cena partecipa pure Satana, che in realtà si dimostra essere una persona molto simpatica, cordiale, e divertente.

Renzi si diverte talmente tanto che non si accorge che è già ora di andarsene. Tutti gli si avvicinano e prima che parta gli stringono calorosamente la mano, lasciandolo triste e profondamente commosso.

L`ascensore sale, sale e si riapre davanti alla porta del paradiso, dove San Pietro lo sta aspettando;

Renzi passa le successive 24 ore saltellando di nube in nube, suonando l`arpa, pregando e cantando. Il giorno è lungo e noioso, ma finalmente finisce.Si presenta finalmente San Pietro che gli chiede: “Renzi, lei ha trascorso un giorno all’inferno ed uno in paradiso, ora può scegliere democraticamente dove trascorrere il resto dell’eternità”

Ranzi riflette un momento, si gratta la testa e dice: “Beh, in paradiso è stato tutto molto bello, però credo di essermi trovato meglio all’inferno!”.

Allora San Pietro scrolla le spalle e lo accompagna all’ascensore. Scendi, scendi, giunge all’inferno e quando le porte si aprono, si ritrova in mezzo ad una terra deserta e piena di immondizie sparse dappertutto e vede tutti i suoi amici in tuta da lavoro che raccolgono il pattume e lo depositano in sacchi neri di plastica.

Il diavolo gli si avvicina e gli mette un braccio attorno al collo in segno di benvenuto, “Non capisco…” balbetta Renzi “, ieri qui c`era un campo da golf, e una club house e abbiamo cenato a base di aragosta e caviale e ci siamo divertiti un sacco. Ora la terra è solo un deserto pieno di spazzatura e i miei amici sembrano dei miserabili!” il diavolo lo guarda, sorride e gli dice:

Amico mio, ieri eravamo in campagna elettorale. Oggi, hai già votato per noi!”

INFATTI:

PRIMA  

E DOPO

 

E allora sapete cosa vi dico? Che siete degli ingenui, dei fessacchiotti, dei deficienti, degli incoscienti! Perché io una volta eletto per Roccasecca non potrò fare un cacchio… dico cacchio!! Perché questi signori appena saranno eletti poseranno i loro sporchi deretani sugli scanni della camera e penseranno solo ai loro sporchi affari, vi faranno fessi perché sono papponi! Papponi!!


Ma mi faccia il piacere

Come ho scritto poco tempo fa, manderei i grillini a fare un po’ di ripasso di matematica… I sondaggi lanciati sul sito del comico (e non politico) genovese sono semplicemente ridicoli e non rappresentano affatto una maggioranza. Sono semplicemente l’espressione di una piccola parte di coloro che seguono le sue idee e non certamente della maggioranza degli italiani, molti dei quali addirittura non collegati ad internet e quindi esclusi dal poter dire la loro opinione. Poveri noi se dovessimo cadere nelle mani di costoro, beceri quantomai, retrogradi (certo, perché sono contro ogni sviluppo moderno, internet escluso), irrispettosi delle istituzioni e delle normative (questo in comune con altri movimenti passati e presenti), moltissimi addirittura ignoranti riguardo alla legislazione, facilmente manovrabili come burattini dai loro guru Grillo e Casaleggio (e manco se ne accorgono), volgari, e chi ne ha più ne metta. Potenza della comunicazione…e poi parlavano di Berlusconi e delle sue televisioni?

Ma mi faccia il piacere!


L’anno nuovo

Mo accumencia l’anno nuovo,è Jennaro, ch’alleria!
Cu ‘a speranza e ‘a fantasia,tu te pienze ca chist’anno
forse è cchiù meglio ‘e chill’ato…quanno è a fine t’he sbagliato.


(tratta da “Calannario” poesia di Antonio de Curtis)


Letto a tre piazze

 

La primavera del prossimo anno si avvicina e con essa pure le elezioni. Il PD sembra avere un vantaggio di circa sette punti sul PdL, e così, nonostante un premio ancora da stabilire per il partito che ottiene I maggiori consensi, urge trovare alleanze per raggiungere una maggioranza per poter governare stabilmente l’Italia. Un partner ormai è certo, il SEL di Vendola, ma non è sufficiente. Chi sarà il terzo incomodo? Vendola non vuole Casini, troppo “cattolico” e quindi contrario alle unioni omosessuali (e vorrei ben vedere, nei panni del governatore pugliese). Bersani non vuole Di Pietro, (addio definitivo a Vasto) perché non sostiene il governo Monti e sta attaccando il Colle.

Lo stesso PD deve far fronte alla fronda interna di Matteo Renzi, che mira a sostituire i grandi vecchi della vecchia nomenclatura scalzandoli…

Qualcuno ipotizza che l’ostracismo a Casini (disposto a tutto pur di avere un posticino assicurato)sia solo una montatura, puro fumo nei occhi, e che prima o poi lo imbarcheranno comunque in una maggioranza che sarà tutta da vedere…

Non so se ridere o se piangere, ma purtroppo non sto parlando del film con Totò…


Sfratti

Il sindaco di Alassio toglie dal parco il monumento a Totò, ed è subito polemica.

Ho visto la statua, brutta, grottesca,deforme, per nulla somigliante e niente affatto artistica…solo per questo avrebbe meritato la rimozione. Non mi convincono invece le motivazioni adottate dal sindaco del paese ligure, per il quale bisogna dare visibilità a personaggi locali. Non si spiega allora il fatto che in tutta la penisola si trovino statue di Garibaldi, di Giulio Cesare, di santi vari eccetera. Totò può piacere o meno, però ciò non toglie che sia un’icona nazionale, e come tale va rispettata e ricordata.

Meno rilievo sui mezzi di informazione ha avuto invece il cambio di intitolazione di un parco di Parma, dapprima dedicato ai giudici Falcone e Borsellino, ora a Raimondo Vianello e Sandra Mondaini. La coppia ha dato un notevole contributo al nostro paese, non si calcano le scene per decenni senza lasciare un ricordo, però questo non è lontanamente paragonabile a quello lasciato dal sacrificio dei due magistrati assassinati dalla mafia vent’anni fa.

A Sandra e Raimondo potevano benissimo intitolare una via o, ancor meglio, un teatro. Peccato che sia in ferie, perché mi piacerebbe sapere il parere di un amico parmense.


Le spalle

Sono una grande estimatrice di Totò. Dovessi dire che mi piacciono tutti i suoi film sarebbe una bugia. Ad esempio non sopporto le prime interpretazioni, dove l’attore si esibisce con smorfie e mossette, ma è comprensibile, tante pellicole erano solo una trasposizione dell’avanspettacolo allora in auge. Nemmeno alcuni a colori, girati successivamente mi piacciono molto, in quanto vi si nota un palese istinto commerciale, di cassetta.

Ma quelli in bianconero anni 50/60? Sono incomparabili, e molto è dovuto anche alle “spalle”, che è riduttivo denominare in questo modo, data la levatura dei personaggi.

Tra i migliori senza dubbio Peppino de Filippo, che interpretò al suo fianco tantissimi film, a volte nella parte del fratello del personaggio, come in “Signori si nasce” e nel magnifico “Totò Peppino e la malafemmina, un piccolo capolavoro di umorismo con le cele bri scene della stesura della lettera e dell’arrivo a Milano con la richiesta di informazioni al “ghisa”.

Subito a seguire Aldo Fabrizi che, ne “I tartassati” o in “Guardie e ladri” ha saputo delineare personaggi diversissimi di carattere, nel primo un sottufficiale della finanza che esegue un controllo fiscale a Totò, titolare di un negozio di tessuti, e nel secondo un agente di polizia che insegue un ladruncolo (sempre Totò) prendendosi cura della sua famiglia durante la detenzione di questi.

Indimenticabile anche Paolo Stoppa, ne “Siamo uomini o caporali?” e Gino Cervi ne “Il coraggio” o Vittorio de Sica , cointerprete de “I due marescialli”.

Per non parlare poi di uno straordinario Nino Taranto, che interpretò con lui varie pellicole, tra le quali la più bella è senza dubbio”Totò truffa”

 

La personalità di Totò surclassava tutti, ovviamente, ma molto del suo successo è dovuto anche all’apporto di questi straordinari attori che lo coadiuvavano.


Dorian Grey

Volevo parlare di Totò, invece mi ritrovo a parlare di lei, Dorian Grey, mia concittadina,attrice bellissima, dal fisico perfetto, statuario, che interpretò vari film con l’attore napoletano, e divenne famosa proprio recitando accanto a lui in “Totò, Peppino e la malafemmina”, scomparsa ieri a 75 anni. Qualche giorno orsono ne avevamo parlato, mio marito ed io, chiedendoci che fine avesse fatto questa bellissima donna, ritiratasi prestissimo a vita privata ed assai schiva… Chi la diceva residente a Milano, altre fonti invece a Merano. Oggi, facendo una ricerca su internet, mi è caduto l’occhio su un trafiletto, dove si annuncia, in data di ieri, il suicidio dell’attrice, mediante un colpo di pistola alla tempia, in quel di Torcegno, nel Trentino, dove viveva, isolata, in compagnia del figlio. Ho trovato conferma presso l’ANSA… Un trafiletto scarno…tutto quello che resta di lei.