La vita è sogno, soltanto sogno, il sogno di un sogno (Edgar Allan Poe)

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Le spalle

Sono una grande estimatrice di Totò. Dovessi dire che mi piacciono tutti i suoi film sarebbe una bugia. Ad esempio non sopporto le prime interpretazioni, dove l’attore si esibisce con smorfie e mossette, ma è comprensibile, tante pellicole erano solo una trasposizione dell’avanspettacolo allora in auge. Nemmeno alcuni a colori, girati successivamente mi piacciono molto, in quanto vi si nota un palese istinto commerciale, di cassetta.

Ma quelli in bianconero anni 50/60? Sono incomparabili, e molto è dovuto anche alle “spalle”, che è riduttivo denominare in questo modo, data la levatura dei personaggi.

Tra i migliori senza dubbio Peppino de Filippo, che interpretò al suo fianco tantissimi film, a volte nella parte del fratello del personaggio, come in “Signori si nasce” e nel magnifico “Totò Peppino e la malafemmina, un piccolo capolavoro di umorismo con le cele bri scene della stesura della lettera e dell’arrivo a Milano con la richiesta di informazioni al “ghisa”.

Subito a seguire Aldo Fabrizi che, ne “I tartassati” o in “Guardie e ladri” ha saputo delineare personaggi diversissimi di carattere, nel primo un sottufficiale della finanza che esegue un controllo fiscale a Totò, titolare di un negozio di tessuti, e nel secondo un agente di polizia che insegue un ladruncolo (sempre Totò) prendendosi cura della sua famiglia durante la detenzione di questi.

Indimenticabile anche Paolo Stoppa, ne “Siamo uomini o caporali?” e Gino Cervi ne “Il coraggio” o Vittorio de Sica , cointerprete de “I due marescialli”.

Per non parlare poi di uno straordinario Nino Taranto, che interpretò con lui varie pellicole, tra le quali la più bella è senza dubbio”Totò truffa”

 

La personalità di Totò surclassava tutti, ovviamente, ma molto del suo successo è dovuto anche all’apporto di questi straordinari attori che lo coadiuvavano.


Benzina

Come se non bastassero gli aumenti del carburante per svariati motivi, quali conflitti nei paesi petroliferi, contingentamenti della produzione voluti dall’OPEC, fluttuazioni del cambio del dollaro – e poi, cessate le cause raramente si verifica una diminuzione e, qualora avvenga, sarebbe sempre inferiore all’aumento effettuato – per finanziare il cinema adesso la benzina aumenterà di un “modestissimo” importo (ma di quanto?). Fosse per me triplicherei il prezzo dei biglietti dei film di bassa e mediocre qualità per finanziare il cinema d’autore che diventa sempre più raro…

Nel frattempo, sempre tramite le accise, continuiamo a finanziare la guerra , ma non la “missione umanitaria” di adesso, bensì quella Eritrea del 1935!!!

 


Dorian Grey

Volevo parlare di Totò, invece mi ritrovo a parlare di lei, Dorian Grey, mia concittadina,attrice bellissima, dal fisico perfetto, statuario, che interpretò vari film con l’attore napoletano, e divenne famosa proprio recitando accanto a lui in “Totò, Peppino e la malafemmina”, scomparsa ieri a 75 anni. Qualche giorno orsono ne avevamo parlato, mio marito ed io, chiedendoci che fine avesse fatto questa bellissima donna, ritiratasi prestissimo a vita privata ed assai schiva… Chi la diceva residente a Milano, altre fonti invece a Merano. Oggi, facendo una ricerca su internet, mi è caduto l’occhio su un trafiletto, dove si annuncia, in data di ieri, il suicidio dell’attrice, mediante un colpo di pistola alla tempia, in quel di Torcegno, nel Trentino, dove viveva, isolata, in compagnia del figlio. Ho trovato conferma presso l’ANSA… Un trafiletto scarno…tutto quello che resta di lei.


Stanlio e Ollio

Da bambina non li sopportavo, forse perché li collegavo alle estati trascorse al mare, in colonia, dove ci costringevano a guardare, sedute su lunghe, dure, scomode panche,sempre gli stessi film, anzi sempre gli stessi spezzoni di pellicola.

E’ stato mio marito che me li ha fatti apprezzare, ed ancora oggi mi stupisco di quante risate suscitano in me dopo  oltre settant’anni . Credo che siamo gli unici comici ad essere transitati indenni dal muto al sonoro, e che molto del loro successo sia dovuto anche al doppiaggio che ben si accompagnava alle loro personalità, stralunata e svagata quella di Stanlio, pomposa e saccente quella di Ollio.

Ogni tanto allora alla sera, dopo aver visto un film, ci gustiamo una delle loro comiche (anche se è riduttivo chiamarle così), surreali ed assolutamente mai volgari.

Piano piano ci siamo costituiti una piccola videoteca dedicata ai loro lungometraggi, da guardare rigorosamente in bianconero.

Sempre in coppia, spesso assillati dalle mogli (talvolta interpretati da loro stessi in vesti femminili)

rappresentano uno spaccato dell’America nel periodo della depressione, in cerca dei lavori più disparati.

Il mio film preferito è “I figli del deserto”, con la famosa canzoncina, suonata con l’ukulele,

Honolulu baby, cui segue  “I diavoli volanti” (guardo gli asini che volano nel ciel).

Ma sono celebri anche molte loro scenette, come quelle de La scala musicale con loro due che su affannano a trasportare una pianola a piedi su per una salita, con varie vicissitudini, per poi scoprire che ci si poteva arrivare da un’altra parte con il furgone, o vita in campagna, dove su una piccola roulottina vanno a trascorrere un periodo di riposo ed “anuncio matrimoniale, dove, in un incubo, Ollio sogna di sposare una dama che vuole ucciderlo solo perchè si chiama Oliver, come il suo primo marito. E non dimentichiamo “I fanciulli del  West” dove fanno un grazioso balletto

o “Fra Diavolo”, dove c’è la scenetta del “nasin nasello”…

Ed ancora oggi mi stupisco della leggerezza che Ollio dimostra nel muoversi, con quel corpaccione….


un dollaro d’onore

Per me è il più bel film del grande Howard Hawk, con un ottimo mix di dramma, umorismo, sentimento ed o ovviamente western, il tutto condito da ottime musiche, come questa…..e degli interpreti eccezionali: John Wayne, Angie Dickinson, Dean Martin, Ricky Nelson e l’immancabile Walter Brennan.