La vita è sogno, soltanto sogno, il sogno di un sogno (Edgar Allan Poe)

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Il marchese (del) Grillo

Certo è che Grillo, ed il suo movimento hanno un concetto piuttosto elastico della “giustizia”.

Lui che, gridando i famosi “Vaffanculo” ed “Onestà, onestà”, è sempre stato il primo a puntare il dito contro i politici semplicemente indagati e quindi presunti innocenti fino a procedimento giudiziario concluso (e a volte bastava anche il semplice proscioglimento “perché il fatto non sussiste”), ora invoca con grande ipocrisia per se stesso la presunzione di innocenza. Oltretutto viene indagato per un reato (traffico di influenze) che lo stesso Movimento 5 Stelle ha promosso, cavalcando l’onda giustizialista. E i suoi sostenitori (in primis il giornale “Il Fatto Quotidiano” di Marco Travaglio) nascondono o quantomeno minimizzano la notizia, mentre se l’accaduto avesse coinvolto esponenti di altri movimenti politici, si sarebbero scagliati con forza contro i reprobi, giudicati subito quale colpevoli.

Come si suole dire, chi è causa del sul mal…


Padri e figli

frutto-caduto-vicino-all-alberoIl rispetto che Grillo ha verso le donne, lo si evince da un paio di frasi.

La Montalcini è una vecchia puttana”

Cosa fareste in auto con la Boldrini?”

Ecco, io non so se il figlio di Beppe sia colpevole o meno, non spetta a me giudicare, pur ritenendo che nessuno abbia rivolto anche un solo pensiero alla ragazza (consenziente? Vedremo gli atti), però alla luce delle frasi di cui sopra mi viene in mente il vecchio proverbio “La mela non casca mai lontano dall’albero”.


Io può

Totò diceva : “C’è chi può e chi non può. Io può”
E possono pure loro, non so in base a cosa.


Mentre quasi tutti gli italiani sono impossibilitati a spostarsi se non per giustificati motivi, le sardine vanno in massa a Roma.

 

 

 

 

 

 

 

 

Io non posso recarmi a Padova o a Milano per visitare i parenti, ma a Bibbona Conte  si incontra con Grillo  (chissà che avranno scritto sull’autocertificazione, visto che nessuno dei due è una figura istituzionale).


 

 

 

 

 

 

 

 

Poi c’è il pluritatuato Fedez, quello arruolato dal precedente governo per spiegare ai giovani che è necessario disinfettarsi le mani, mettere la muser… opps, la mascherina e soprattutto mantenere la distanza, però viene fotografato nel momento in cui abbraccia non si sa chi mentre, a rigor di legge, io non potrei abbracciare i miei figli o mia nipote perché non conviventi.

 

 

 

 

 

 

 

Eh già, c’è sempre qualcuno che può, essendo “più uguale” degli altri.


Un salto di qualità

Il bel salto del M5S…dalle parolacce di Grillo (i famosi Vaffanculo days) e della Paola Taverna (Merde! – chissà come la definirebbe l’esimio professor Gozzini) i pentastellati si danno una ripulita e indossano il completo blu e la pochette di Conte, chiamato a dirigere gli “scappati di casa” come vengono definiti i grillini.

Del resto, nella filosofia del Movimento “uno vale uno”, un professore universitario (per altro mediocre in politica) può davvero andare a braccetto con gli urlatori professionali, specie se il più urlatore di tutti ora indossa un casco non si sa bene per cosa: paura del Covid? Distanziamento dai giornalisti e dalle loro domande imbarazzanti? Allusione a Marte (i grillini non sono più marziani…). Resta il fatto che dietro a quella visiera Grillo è rimasto stranamente zitto.


Quesito

Me lo sto chiedendo da un po’.

Tutti quelli che piangono e rimpiangono Conte, la sua eleganza (?) , la sua sobrietà (??), la sua signorilità (???) , sono gli stessi che a suo tempo votarono Grillo e i suoi vaffanculisti tipo Taverna? 


il “golpe”

Certuni criticano Matteo Salvini asserendo che il vero “padrone” sarebbe Silvio Berlusconi, il che non corrisponde al vero.
Pensino piuttosto a Di Maio, sempre in contatto con Beppe Grillo e Davide Casaleggio (a che titolo, poi?), per seguirne i “consigli” o, meglio, i diktat.
Casaleggio infatti è PROPRIETARIO, tramite la sua agenzia di comunicazione ereditata dal padre Gianroberto,  del M5S  con cui i parlamentari eletti hanno dovuto firmare un contratto (non si sa di quale valenza giuridica).
Sempre tramite la suddetta agenzia, proprietaria anche della piattaforma Rousseau, Casaleggio controlla anche l’eventuale “contratto di governo” con la Lega, che verrà sottoposto all’approvazione o meno degli iscritti al M5S. Piattaforma soggetta a varie falle di sicurezza e ad hakeraggi, senza alcun controllo sulla regolarità delle votazioni e sulla veridicità dei risultati.
Tutto questo in dispregio dell’unica istituzione delegata a concedere la fiducia al governo, ossia il Parlamento. 
Non è immaginabile che un governo possa essere soggetto ad approvazione tramite un sondaggio sul web, tanto più che non tutti possono accedere alla suddetta piattaforma: la democrazia non si attua tramite dei click, ma nelle forme appositamente stabilite dalla costituzione. Hanno un bel coraggio a chiamarla “democrazia diretta”, quando invece si tratta della sottrazione di finalità pubbliche da parte di un’agenzia  privata.
E se i pentastellati vogliono escludere dall’eleggibilità i possessori di mass media (con chiaro riferimento a Berlusconi), a maggior ragione la stessa misura dovrebbe essere applicata a chi possiede agenzie di comunicazione, in quanto capaci di manipolare sensibilmente l’opinione pubblica.

Dio ce ne scampi se ad attuare una cosa simile fosse stato il Centrodestra: Rai 3, la 7, Sky, i vari giornalisti capitanati da Travaglio e Gomez, vari magistrati, i partiti di sinistra sarebbero insorti congiuntamente contro il “golpe fascista”, definendolo degno della dittatura di Pinochet,

Però lo fanno loro, i pentastellati, quindi tranquilli: tutto va bene.


I manipolatori

Foto Roberto Monaldo / LaPresse
03-07-2017 Roma
Politica
“The italian public debt in the eurozone”, convegno organizzato dal M5S
Nella foto Beppe Grillo, Davide Casaleggio
Photo Roberto Monaldo / LaPresse
03-07-2017 Rome (Italy)
Conference “The italian public debt in the eurozone”, organized by M5S
In the photo Beppe Grillo, Davide Casaleggio

Sono stata giovane anch’io, e capisco quindi i giovani e la loro voglia di cambiamento, di rinnovamento.

Ricordo la ventata di novità che aveva portato il decennio degli anni ’70: nuove musiche, nuove fogge di vestiti, nuovi colori, l’abbandono di tanti tabù e regole ormai sorpassate. Si veniva da un periodo “ingessato”, quindi anche ogni piccolo cambiamento sembrava rivoluzionario. Solo che non tutto quel che luccicava era oro: ad esempio molte cose, come le libertà civili, sono state ottime conquiste, ma ad esse si sono purtroppo accompagnate tra l’altro l’uso di droghe ed un’eccessiva promiscuità sessuale.

Dicevo che capisco quindi la voglia di cambiamento dei giovani, quindi non mi stupisco se molti di essi si sono avvicinati al MoVimento 5 Stelle. Solamente, data appunto la loro giovane età, non si accorgono di venire manipolati da un marpione furbo e scafato quale Beppe Grillo e dalla ditta Casaleggio ed associati.

Già, perché la ditta Casaleggio è esperta di marketing e strategie web, sa come far presa sulle menti delle persone, come controllarle e manipolarle, anche se con la scusa della “democrazia del web”, APPARENTEMENTE sembra che sia la gente a scegliere, mentre invece viene accortamente indirizzata secondo la volontà del figlio del fondatore e del suo compare.

Però è inutile dire ai seguaci della “setta” (non è un partito, non avendo un programma ben definito, anzi spesso le idee proposte sono in antitesi con quelle affermate poco tempo prima) che vengono accortamente manovrati come burattini: non lo crederanno MAI e persevereranno nella loro convinzione che spesso rasenta l’ottusità.

Però mi chiedo: passi per i giovani…ma quelli che hanno una certa maturità? L’età avrebbe dovuto portare loro un minimo di saggezza, invece sembra che si sia giunti ad un inebetimento totale… Dovrebbero aver fatto tesoro delle esperienze passate, invece pendono pure loro dalle labbra di un paio di furbacchioni.


Questo dà i numeri!

Forse è davvero il caso che si dia una calmata!


I panda

(Foto da Il populista)

Il mio parere sulle parlamentarie dei pentastellati?
Una farsa.
In pratica sembra un concorso statale dove, per un centinaio di posti, si presentano in migliaia. Solo che vengono scelti apposta candidati senza competenza alcuna per poterli manovrare a piacimento (i famosi utili idioti),  ma per un buon compenso possono fare questo ed altro.
E Grillo guarda amorevolmente questi suoi “figli” (guardate quanto sono belli!), o meglio questo gregge di pecore disposto a seguirlo, anzi panda, cui il buon Di Maio voleva far mangiare carne, ma che è stato riportato dal suo guru sulla retta via dei germogli di bambù perché, diciamolo:

Gigi propone,
ma chi dispone
è sempre Beppone.

Ed a detta di quest’ultimo, il MoVimento adesso è passato ad una fase adulta, ossia dall’infantilismo direttamente alla fase arteriosclerotica.

L’esempio lampante è quello di un certo Domenico Impagliatelli, in arte Costantino Strapmen* di professione spogliarellista che, per sua stessa ammissione, di politica ne capisce poco e che, come curriculum, ha mandato solo nome, cognome, età e lavoro svolto, ma che è stato preferito a persone laureate e con professioni di prestigio (medici, avvocati etc). Non che.le professioni significhino qualcosa, basti vedere i flop della Raggi e dell’Appendino…

* per meglio conoscere il personaggio, ho visitato il sito facebook del candidato, tutto serate in discoteca dove lavora, e tanto padre Pio. Mah.


Fidatevi di me

Fuori chi non la pensa come il capo, proprio come è successo a Genova.
Il capo ovviamente è anti-europeista, anti-euro ed anti-Nato.
E la sua pupilla Virginia che fa? Un discorso elogiativo dell’Europa!
Mo’ vediamo il capo cosa fa😁


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Tuberi


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Oggi parlo di tuberi.

Tuberi, ossia patate, quelle patate bollenti che hanno riscaldato gli animi ed infiammato le discussioni.

Già, perché Virginia Raggi, sindacO di Roma, ha incassato la solidarietà di tante donne (prescindendo dal rispettivo orientamento politico) per il titolo di “Libero”, titolo magari dalla comicità un pochino greve per il doppio senso, però perfettamente lecito. La stessa solidarietà che non è stata dimostrata nei confronti di Giorgia Meloni per gli apprezzamenti negativi fatti da Asia Argento (che farebbe meglio a stare zitta viste certe immagini da lei stessa messe in rete) o, sempre restando nel campo di “Libero”, per il medesimo titolo (Patata bollente) usato nei confronti di Ruby.

patata-bollente-2011Quest’ultima poteva benissimo essere presa in giro in quanto legata a Berlusconi, la Raggi invece poverina… Ma Virginia appartiene a quel movimento che del turpiloquio ha fatto la sua religione. Restando nel campo femminile, sul blog di Grillo o nei comizi, ci sono state ingiurie ben più pesanti: Rita Levi Montalcini ad esempio, chiamata “Vecchia puttana”, oppure si invitava la gente a far stuprare (trombare) la Boldrini dai Rom o la Boschi a battere per strada, la governatrice del FVG appellata “Serracchiani mille mani”, per non parlare di un osceno fotomontaggio con Gad Lerner ritratto tra la Carfagna e la Minetti.

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Neppure glu uomini sono stati esentati, quali ad esempio Umberto Veronesi che veniva sempre chiamato Cancronesi, Brunetta e Berlusconi messi alla gogna per la statura.

A suo tempo, pur non approvandolo, abbiamo difeso Charlie per cose ben peggiori.

Il titolo di Libero, ripeto, è semplicemente un gioco di parole, e ricordiamo che con le patate si confezionano gli gnocchi, inteso come maschile di gnocche 🙂 .

 

Honni soit qui mal y pense.


FAI LA GIRAVOLTA


…falla un’altra volta.
Se l’altro giorno sghignazzavo, ieri mi rotolavo letteralmente dalle risate per la figuraccia di Grillo.
I M5S (o meglio il guru ed il suo compare) hanno effettuato l’ennesima giravolta dopo la smusata ricevuta da Verhofstadt, ritornando a capo chino e coperto di cenere da Farage che li terrà in posizione subordinata, facendoli rinunciare a varie prerogative che detenevano, tra le quali la vicepresidenza del gruppo.
Ora è chiaro a tutti che la votazione per aderire all’ALDE era dettata da motivi puramente economici. Coloro che passavano per duri e puri, che gridavano “onestà, onestà ” altro non sono che politici come tutti gli altri, alla ricerca di fondi e di poltrone.
Oltre all’aumento dei finanziamenti europei, c’era di mezzo qualche poltrona nel M.I.P. (Mercato Interno Protezione ) che regolamenterà l’e-commerce cui era interessato Casaleggio jr, però questa volta hanno fatto male i calcoli e si sono dimostrati “professionisti del dilettantismo “. Intanto un eurodeputato, Affronte, ha lasciato il movimento trasmigrando presso i verdi (per intenderci, quelli rossi dentro). Resta da vedere se pagherà la penale come sottoscritto all’atto dell’elezione, ma certamente invocherà la scusante che il patto firmato non ha validità in quanto le caratteristiche del movimento sono molto cambiate.
Chissà se ora molti seguaci del M5S si renderanno conto del comportamento anguillesco di Grillo: qualcuno lo aveva definito “idealista “, quando invece è solo un opportunista pronto a cambiar bandiera secondo come soffia il vento. Lo si è visto tempo addietro con l’immigrazione, recentemente con l’avviso di garanzia ed ora con questo doppio salto mortale in cui si denota chiaramente che le votazioni on-line degli adepti non sono che fumo negli occhi.

Inviato dal Veloce promemoria


Le comiche finali

Mezza Italia sta sghignazzando.
Il guru aveva deciso di abbandonare il gruppo di Farage per approdare in ALDE, gli accoliti avevano votato on line in conformità al suo volere, sempre ammesso che tutti avessero capito cosa significasse trasmigrare da un gruppo all’altro (i maligni affermano che sia stata solo una questione di finanziamenti, ma un puro che va sbraitando “onestà onestà ” non può abbassarsi a tanto 😅  ), ma nessuno aveva previsto la risposta di Guy Verhofstadt che nel suo gruppo LIBERALE (?!?) del quale fa parte pure Prodi 😉 i grillini proprio non li ha voluti.
Allora il guru cosa ha escogitato?
“Tutta colpa dell’establishment: hanno paura di noi perché abbiamo fatto tremare il sistema “.
Per la serie : “ce ne hanno date tante, ma quante glie ne abbiamo dette”.
E certi, tutti tremano, ma per le risate.


Inviato dal Veloce promemoria


La ghigliottina


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È da decenni che c’è il “giustizialismo forcaiolo”, e tra gli ultimi a cavalcare questo teorema per cui i giudici hanno sempre e comunque ragione c’è stato il Movimento 5 Stelle.

Questo teorema portato all’eccesso comportava il fatto che anche un semplice avviso di garanzia determinasse automaticamente il decadimento da qualsiasi carica e l’espulsione automatica dal movimento, equiparandolo in pratica ad una condanna, avvalendosi di una magistratura altamente politicizzata, auto-controllata ed autoreferenziale, alla faccia di quanti ritenevano che andavano garantiti anche i diritti della difesa. Ora la “punizione” scatterebbe solamente dopo una condanna anche in primo grado.

Per lungo tempo i pentastellati hanno aggredito a colpi di insulti quanti non concordavano con il loro giacobinismo, ed ora che una loro creatura rischia di finire sotto la scure della magistratura, ecco che improvvisamente diventano “garantisti”.

Tutte le pecore che prima avevano aderito al programma stabilito dal manovratore, adesso che questo ha cambiato rotta, si affrettano ad andargli dietro votando per dei non meglio definiti “comitati di salute pubblica”… e qui mi viene in mente la Rivoluzione Francese, la ghigliottina, le tricoteuse che sferruzzavano sotto il patibolo. Già, perché i primi a stabilire chi dovesse posare la testa sul ceppo, furono anche i primi a dovercela perdere.

Non li sento più gridare “Onestà, onestà”: i canoni dogmatici vengono riscritti, adeguandoli alla nuova situazione e, come fanno “gli altri”, ribaltano la verità: i cattivi, gli immorali, siamo noi che non ci siamo mai piegati alle loro regole illiberali.

Anche le invettive lanciate contro la stampa lasciano il tempo che trovano: è noto che i conduttori di telegiornali e trasmissioni varie dovevano accettare le condizioni poste dal comico: temi concordati antecedentemente, nessun altro ospite in studio, nessuna domanda oltre a quelle pattuite.

Come Giano, Grillo è bifronte: un giorno dice una cosa, salvo affermare esattamente l’opposto quando gli convenga.

Il fatto stesso che a decidere comunque sulle sanzioni da comminare in casi di avviso di garanzia sia affidata al garante del movimento (lo stesso Grillo) ed al collegio dei probiviri “in totale autonomia in virtù e nell’ambito delle funzioni attribuite dal regolamento del M5S, nel pieno rispetto del lavoro della magistratura” è comunque l’indice della pochissima autonomia degli eletti e degli elettori, affidando tutto alla discrezionalità di poche persone in totale assenza di democrazia, checché ne dica Beppe, che per autonomia intende solamente: “O la pensate come me, altrimenti fuori”. Il caso più eclatante, dopo quello di Pizzarotti a Parma, è quello del sindaco di Quarto Flegreo, Rosa Capuozzo, espulsa dal movimento in quanto aveva rifiutato di dimettersi pur non essendo stata raggiunta da un avviso di garanzia.

Quindi è meglio che Grillo stia ben attento con i tribunali popolari (spesso influenzati da simpatie ed antipatie personali o da interessi economici): ci può sempre essere qualcuno “più realista del re” che potrebbe mandarlo, anche se solo mediaticamente, alla ghigliottina.

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Solo due anni fa…


Forcaioli


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Grillo che cavolo pretende?  Sceglie i candidati alla carica di sindaco mediante consultazioni sul web previo suo benestare (e firma di contratto) e poi li sconfessa. È successo a Parma con Pizzarotti  (che a detta di molti  ha fatto e sta facendo bene) e a Roma, dove invece la Raggi si sta rivelando un disastro, anche se a suo tempo Grillo l’aveva definita “una macchina da guerra”, e come la guerra sta seminando solo disgrazie.

A Livorno invece Nogarin resiste, nonostante un avviso di garanzia, perché segue pedissequamente le direttive del capo.
Il fatto però è questo: da quando è nato il M5S, i pentastellati hanno sempre urlato a squarciagola contro chi riceveva un avviso di garanzia equiparandolo ad una condanna, si sono dimostrati i più forcaioli di tutti insultando chiunque non fosse allineato ai loro princìpi sbraitando che i magistrati hanno sempre ragione, ma sopratutto, hanno riempito di insulti ogni indagato e chi invocava il rispetto dei diritti della difesa.

Quindi, essendo garantista, (lo sono stata nei confronti di Berlusconi e lo sono ora anche nei confronti di Sala, che ha ricevuto solo un avviso di garanzia e non è per adesso accusato di nulla) non lo sono affatto nei confronti dei grillini che adesso provano sulla propria pelle i risultati delle loro teorie.

C’è solo una cosa da aggiungere: la magistratura per anni ha cercato di estromettere un personaggio dalla scena politica a forza di indagini, intercettazioni, avvisi di garanzia ed ora che è fuori dai giochi hanno allargato il campo di indagine, andando a colpire proprio coloro che, al grido di “Onestà, onestà” si proponevano come paladini della legalità. Ora forse i pentastellati si renderanno conto che la magistratura italiana è politicizzata al massimo, oltre ad essere un ordine autoreferenziale ed auto controllato. Quindi chi si mette di traverso ad una certa parte politica, prima o poi finisce indagato, perché ciascuno ha qualche scheletro da nascondere…a meno che non abbia una certa tessera in tasca.

Molti italiani hanno votato il Movimento 5 Stelle “con la pancia”, credendo in buona fede che i suoi esponenti fossero tutti casti e puri. Ora le magagne stanno uscendo fuori piano piano, perché ciò che ha importanza non sono le buone intenzioni, ma i risultati, e questi si ottengono solo se si possiede la competenza ed una squadra che sappia portare avanti i progetti.

Credo che, col tempo, i grillini crolleranno sotto il peso della loro incapacità, già evidenziata nell’amministrazione di Roma, nonché della falsa “superiorità morale” che si sono attribuita autonomamente.


Predicare bene…

… e razzolare male. 

Grillo che dice ” Mai sentita tanta violenza politica “. 

Da che pulpito viene la predica! 

Ma vaffanculo! 


Casaleggio

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La vignetta di Vauro, relativa alla morte di Roberto Casaleggio, sarà di cattivo gusto, ma esprime una profonda verità.
Grillo era solo l’uomo ” immagine” di questo movimento,  quello che ci metteva la faccia, che faceva presenza ed attirava spettatori.
Il “burattinaio” che dietro le quinte muoveva i fili, era invece Casaleggio, con la sua grande conoscenza sia del marketing che del web, l’uomo convinto che internet avrebbe non solo cambiato il mondo, ma che saperlo gestire avrebbe consentito pure di governare il mondo, ma credendo pure che la vera democrazia si sarebbe potuta attuare solo tramite il web… 
Ora chi manovrava i fili non c’è più.  Vedremo quanto durerà la  creatura senza il suo ideatore.


A proposito di sciacalli

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La sinistra (ma esiste ancora?) sbrocca nuovamente. I rappresentanti del PD,con in testa Matteo Orfini, presidente del PD e Debora Serracchiani., governatrice del Friuli Venezia Giulia, definiscono sciacalli Salvini e Grillo che chiedono a gran voce una regolamentazione del fenomeno dei clandestini.

Salvini lo dice da sempre, Grillo solo da poco ha iniziato a cavalcare il malcontento popolare, probabilmente per scopi puramente demagogici, in quanto il suo movimento, a suo tempo, aveva votato a favore dell’abolizione del reato di clandestinità.

I “sinistri” hanno però dimenticato Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni, chissà perché.

Una regolamentazione invece urge, in quanto ogni mese arrivano sempre più clandestini, oltre mille al mese.

Sciacallo chi vuole arrestare questo fenomeno?

Io definirei con questo termine piuttosto chi sta lucrando sugli arrivi, fregandosene se gli sbarchi a volte si concludono tragicamente con un alto numero di morti affogati; sciacallo è chi non pensa all’impatto che questo consistente numero di arrivi causa nel nostro impatto sociale, con conseguenze sull’ordine pubblico; sciacallo è chi non pensa al numero di vittime che sono causate dalle violenze conseguenti a questa immigrazione incontrollata; sciacallo chi pensa solo ad intascarsi gli importi stanziati dal governo per l’assistenza di questi presunti profughi, come è risultato dalle indagini di Mafia Capitale. (e la vignetta di Krancic, con la scritta “In Buzzi we trust”la dice lunga. 🙂 )

Ma come succede spesso, se non addirittura sempre, le sinistre hanno gli occhi bendati dal pregiudizio: loro si ritengono moralmente superiori ( e si è visto quanto!) e più acculturati, quindi in diritto di criticare e demonizzare gli avversari, addirittura di “educarli” (naturalmente a pensarla come loro! Evviva il pensiero unico).

Del resto, il tutto si spiega chiaramente quando la Boschi ha recentemente esternato la frase contro i dissidenti PD “Chi rema contro, consegna il paese a Grillo e Salvini”.

Bene: almeno loro sarebbero legittimamente eletti dal popolo e non sedere sugli scranni governativi per grazia divina (leggi Giorgio Napolitano).

I quattro punti proposti dal Movimento 5 Stelle non sono per nulla assurdi,anzi, ricalcano semplici norme di buon senso.

Giro di vite sui permessi di soggiorno per protezione umanitaria, che da noi vengono concessi con troppa facilità, ed aggiungerei anche con superficialità, se non addirittura con dolo, visto che, a pagamento (leggi “tangente” , venivano accolti “presunti” minorenni che in realtà avevano superato da un pezzo i 18 anni.

Rimpatrio forzato per chi non ha diritto all’asilo: attualmente il rimpatrio consiste nella consegna al clandestino di un foglio con scritto “Lascia il paese entro il tale giorno”. Poi nessuno verifica, ed il clandestino continua a rimanere sul territorio. Uno che viene espulso, DEVE essere accompagnato alla frontiera e/o imbarcato su un aereo anche a forza, se necessario.

Snellire le trattative per i ricorsi contro il rifiuto di asilo: queste pratiche solitamente durano anni ed inoltre le spese degli avvocati sono a nostro carico, ma se è lecito consentire il ricorso, è però necessario che la pratica venga risolta con urgenza.

Stretta sorveglianza dei “profughi” alloggiati nei centri di accoglienza. Ad esempio a Torino si è verificato il caso di un senegalese che per varie settimane usciva dal suo ostello alle 5 del mattino per recarsi nelle stazioni per rapinare ed accoltellare le donne. È stato preso dopo 8 rapine violente, ma ci si chiede se sia possibile che la cooperativa che gestiva l’ostello non si sia mai accorta di niente e se sia giusto erogare fondi pubblici a queste strutture che di fatto non sorvegliano nessuno. Oltretutto quanti di quelli ospitati si integrano? La maggior parte degli ospiti escono senza avere la minima possibilità di mantenersi e diventano facile preda della malavita organizzata.

Ecco, chi propone queste cose è bollato come sciacallo: le sinistre invece di suggerire indicazioni concrete, si limita solamente a criticare le proposte altrui.


L’ultima analisi…e poi basta

 

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Io non contesto la volontà di pulizia che c’è nei sostenitori del M5S. Quella la vogliono tutti, anche chi vota altri movimenti. Quello che vorrei far capire è che quella gente sta bellamente prendendo per i fondelli chi li vota. Informatevi bene su chi è Casaleggio. Guardate bene chi è Grillo, che predica bene e razzola male, antisemita (per quello cerca agganci con Farage), retrogrado (per quanto riguarda gli altri), finto ecologista, in poche parole uno che tiene i piedi in varie scarpe e non in due soltanto. No Tav (con annesse “pecorelle” ai carabinieri) no inceneritori, no a questo e no a quello, compreso quella bufala della washball che ho provato personalmente e che è servita a ben poco o l’altra bufala per gli allocchi delle scie chimiche. Un programma “serio” dalla sua bocca non l’ho mai sentito. Il reddito di cittadinanza? Ma che mi faccia il piacere! Per disoccupati e altri le misure ci sono comunque, dalle indennità di disoccupazione alla cassa integrazione: si possono eventualmente rivedere cifre e modalità di assegnazione.
Poi per quello che concerne l’età, ecco il link che ti accludo. E’ di un paio di anni fa, ma il pensiero è ancora valido.
http://www.beppegrillo.it/2010/01/il_voto_a_punti.html

Grillo, e qui lo dice lui, non Cozzolino, prende per rincoglioniti tutti quelli che superano i 65 anni (mi consolo pensando che lui li compirà tra poco, essendo del 21 luglio del 1948, quindi tra poco più di un anno pure lui, secondo il suo gergo, se ne dovrebbe andare“fuori dai coglioni”, ma certamente non lo farà). Con quale criterio uno può dire che il voto di un diciottenne vale il doppio di quello di un quarantaseienne? Uno appena uscito da scuola, o che la frequenta ancora, credo proprio che, se non è indottrinato ancora in famiglia, pensi solo allo sport, a divertirsi o, peggio, a farsi di canne.
Certo, bisogna svecchiare la classe politica, e qui ha ragione, ma allora ha pure ragione Renzi, il rottamatore, non è vero? (e ripeto che non sono dalla sua parte!)
E il web, che lui spaccia per “volontà popolare”? Ma cosa crede di risolvere col web? Voleva fare eleggere Rodotà (che adesso milita con Tsipras…tanto per dire quanto grillino fosse) con nemmeno 5000 (cinquemila) voti sul web…è democrazia? E tutti quelli che non sono in grado di usare un pc dovrebbero essere tagliati fuori? Ah, già, sono dei vecchi rimbambiti, logico, non contano nulla, però ci sono anche tanti giovani e di mezza età che non lo sanno usare.
Poi “il comunismo è bello”…se lo dice lui..certo, sempre saputo che “dentro” è rosso, e si era perfino incazzato quando, per un ritardo nella sua candidatura, non era stato ammesso alle primarie del PD, e il suo astio l’ha sfogato poi mandandoli tutti affanculo. Ma se putacaso fosse stato eletto?
Democratico? Non accetta nessun contraddittorio: o si fa come dice lui o “fuori dalle balle”. Certo, uno già dall’inizio sa che le regole sono quelle, ma anche Grillo è umano e può sbagliare, non è Berlusconi che si crede il Padreterno.
La mia speranza è che i dissidenti del M5S, sia quelli che sono stati cacciati, sia quelli che per ora preferiscono tacere ed obbedire, rifondino il movimento, ma questa volta su basi davvero democratiche, senza la spada di Damocle di un tiranno che li governa come burattini (e molti se ne stanno accorgendo). Solo allora si potrà davvero instaurare un dialogo. Vedo che ai parlamentari è proibito esprimere opinioni se non previamente concordate col “padrone. Del resto, proprio per aver espresso il suo pensiero sulla disfatta alle amministrative, la Gambaro fu cacciata dal movimento ed altri a seguire.

Bell’esempio di democrazia!

 


Offesa.

 

 

L’ultima offesa di Grillo agli italiani è  chiamarli “pensionati”.

Gente che ha lavorato una vita, (non parlo dei baby pensionati, che un poco alla volta si estingueranno fatta eccezione per alcuni politici), gente che ha esperienza, a volte saggezza, ma Grillo, che poi tanto giovane non è, li piglia tutti per rincoglioniti. Anzi, il termine “coglioni” è stato usato proprio da un suo sostenitore, Cozzolino, in una conferenza stampa.

http://m.ilgiornale.it/…/dopo-il-flop-alle…/1022324/

E Grillo prende tutti quelli di una certa età per rimbambiti, mentre i suoi sostenitori sbraitano che bisogna far fuori non solo i politici ma pure chi li ha votati (altri processi pubblici, magari via web?). Del resto che ci si può aspettare da uno che avrebbe voluto proibire il voto agli ultrasessantacinquenni e valutare doppio il voto degli elettori tra i 18 ed i 45 anni?

http://www.beppegrillo.it/2010/01/il_voto_a_punti.html

Meglio che oltre al Maalox, per calmare i bruciori della sconfitta elettorale, si prenda anche un bel po’ di Lexotan per calmare i bollenti spiriti, visto che la supposta glie l’hanno già somministrata, mentre il suo sodale Casaleggio si ritira a meditare, con il berrettino da pensatore in testa come novello Archimede Pitagorico, e trae la conclusione che bisogna mostrarsi più sorridenti!

 

Questa sì che è alta politica!

 

 


Riflessione

Se, come tanti dicono, gli italiani si sono venduti per gli 80 euro di Renzi, perché non l’hanno fatto per il più sostanzioso “reddito di cittadinanza” di Grillo?


Inviato dal Veloce promemoria


Parere mio personale.

Analizzando bene i risultati, vista la massiccia astensione alle votazioni (si è espresso infatti circa il 60%degli aventi diritto), nessuno può cantare vittoria. Renzi, scafato anche se giovane, ha subito detto che non era il caso di festeggiare. Il suo 40% infatti rapportato al totale degli elettori, si riduce al 24%. E sa benissimo che tanti lo hanno votato solo per contrastare il M5S.
Già, perché in Italia ormai non si vota quasi più “per” qualcuno ma “contro” qualcun altro.
Grillo sta ancor peggio. Lui credeva di fare il botto ed il suo 21% diventa,rapportato sempre agli aventi diritto, un 12%. E sfoga tutto il suo astio urlando che gli italiani sono un popolo di pensionati e di coglioni. Lui, che quattro anni fa voleva togliere il diritto di voto agli ultrasessantacinquenni. Ora, se fosse coerente con quello che ha espresso prima delle elezioni, dovrebbe ritirarsi dalla vita politica.
C’è pure da dire che sia i grillini che i piddini quando si tratta di andare a votare ci vanno. È l’elettorato di centrodestra che latita, un po’ per la frammentazione delle liste, un po’ per certi candidati non graditi. E, come ho detto sopra, una parte ha pure scelto di rafforzare il PD per una precisa scelta politica.


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Il giorno dopo

Les jeux sont faits.
“Vinciamo noi” non ha avuto l’effetto sperato.

Ed il successo di Renzi, che molti attribuiscono all’effetto “80 euro”, è anche dovuto ai tanti che, pur di arginare Grillo, si sono buttati sul PD, intendendolo rafforzare vista la prevedibile debacle di Forza Italia e la quasi inesistente consistenza degli altri partitini.
Per non parlare dell’astensionismo, gente cui questa Europa non interessa affatto.
Le urla del mestatore, i suoi riferimenti a Stalin ed Hitler, la sua promessa di un reddito di cittadinanza (da finanziare ovviamente con altre tasse), la prospettiva di processi pubblici (con conseguenti epurazioni?) a giornalisti, politici ed industriali, il suo proclamarsi non violento, quando i NoTav che lo seguono invece lo sono, il suo patetico tentativo di appropriarsi della memoria di Berlinguer (che ha i suoi bei torti, ma appartiene agli “altri”) non ha pagato.
Quel suo presentarsi in TV (in casa del nemico) con tono perfino dimesso. Anche Casaleggio ci è andato, con quel ridicolo berrettino da baseball (ha la tigna?).
Cosa credeva di fare con le sue sparate non sostenute da un programma credibile, ma volto solo a raccogliere la rabbia della gente, pur giustificata, ma non indirizzata verso obiettivi concreti?


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Oggi le comiche

Fa specie sentire le dichiarazioni di Grillo :

1 -“ Il comunismo è bellissimo, solo che è stato applicato male”

Già, perché dove è arrivato il comunismo l’iniziativa privata e la libertà individuale sono state annientate, la collettivizzazione dei beni e dei servizi non ha diffuso il benessere in maniera uguale, ma ha favorito i soliti ceti dominanti, le medesime oligarchie politiche. Ogni paese dove il comunismo ha imperato è regredito, l’unica eccezione è ultimamente la Cina, ma il benessere economico che sta raggiungendo viene costruito calpestando i diritti dei lavoratori. Se poi vogliamo parlare del numero dei morti ammazzati che il comunismo ha causato, non so quando si finirebbe, iniziando da Stalin e finendo con Mao e Castro.

2 – “Il capitalismo invece non è stato applicato male: il capitalismo è questo, disgrega gli stati e non prevede la democrazia.”

Infatti i paesi dove impera il capitalismo sono quelli a più alto benessere sociale (sempre che non sia applicato in maniera clientelare), dove la produttività è più alta, dove i diritti sociali sono maggiormente garantiti, dove la ricchezza è più diffusa come pure l’assistenza ai maggiormente bisognosi.

Che poi queste parole le dica uno che grazie alla democrazia ed alla libertà di poter fare televisione, cinema, teatro ed ora web è diventato milionario quindi CAPITALISTA, è tutto dire. Semplicemente ridicolo, ma si sa, lui è un comico.

Comunque, lui che dice che in Iran, a detta di suo suocero, la donna è molto considerata e pure libera, che ci vada con sua moglie, iraniana, magari in bikini come ama farsi ritrarre… poi vedremo.