il 5 marzo…
Probabilmente molti l’avranno già letta, ma era troppo carina per non condividerla
VOLETE SAPERE COME SARA’ LA NOSTRA VITA DOPO LE VOTAZIONI? Se tutto andrà come deve andare, sarà una pacchia. E io per prepararmi, ho già programmato la mia giornata tipo.
Dopo il 4 marzo, e una volta che le promesse di tutti i candidati premier saranno com’è prevedibile mantenute, io mi alzerò tardi. Che è già un ottimo inizio. Non avendo impegni incombenti, per la verità non avendone proprio, passerò la mattina guardando la Tv (senza pagare il canone, me l’ha promesso Renzi).
Al pomeriggio prenderò la mia auto (senza pagare il bollo, me l’ha giurato Silvio) e mi dirigerò con calma all’Università per seguire qualche lezione (senza pagare le tasse, me l’ha detto Piero Grasso). Sono ancora indeciso tra Paleontologia e Ingegneria spaziale. Magari entrambe, tanto lo farò unicamente per passione personale.
Perché al lavoro, quasi sicuramente, non ci andrò. Avrò un reddito minimo garantito da 780 euro al mese, mi ha assicurato Luigi Di Maio. Se poi avrò una moglie e un marmocchio in casa, addirittura 1.250, mi ha confermato Berlusconi. Non avrò fretta.
Se poi per noia o per curiosità mi farò assumere da qualcuno (perché il lavoro non mancherà, mi hanno detto tutti), sappiate che malissimo che vada sarò pagato 10 euro l’ora (parola di Renzi). Non verrò certo licenziato (che tanto il Jobs act, promessa, verrà abolito) e i soldi che guadagnerò, tutti ma proprio tutti, saranno tassati al 15% (me l’ha giurato Salvini). Se non l’avrò fatto prima, lascerò il lavoro a circa 60 anni, mica più a 67 (come mi ha assicurato Berlusconi). E lo farò con una pensione minima di mille euro (sempre il Berlusca, in gran forma).
Tanto mi basterà per viaggiare il mondo intero e organizzare una grigliata a settimana con gli amici. Alla fine di una vita tranquilla e bellissima, non so ancora se il mio funerale sarà pagato dal mio marmocchio (che spero a sua volta percepisca già il reddito minimo e si alzi tardi al mattino) o mi verrà gentilmente offerto dallo Stato. E anzi, approfitterei di questo contesto per invitare i candidati a formulare una proposta su tale problematica rimasta irrisolta. Gli economisti dicono che il mio stile di vita, e quello di tutti gli italiani, costerà 200 miliardi l’anno in più allo Stato. Cioè circa 50 mila euro l’anno per ogni singolo contribuente italiano. Cioè più dei soldi che guadagnerò col reddito minimo e quelli che risparmierò non pagando praticamente niente. A parte la casa. E la birra. E il cibo per le grigliate.
Ma quelli sono i tecnici, pignoli, saputelli e pure un po’ invidiosi. In realtà andrà tutto come deve andare e vedrete che sarà una pacchia. Me l’hanno promesso tutti.
(dal web)
Gli avvoltoi, ovvero promesse elettorali
Berlusconi promette a tutto spiano.
Pensioni a 1000 euro, creando sperequazioni tra chi ha lavorato e versato i contributi per oltre 40 anni e chi si ritrova questa somma su un piatto d’argento.
Abolizione del bollo auto.
Abolizione dell’IVA sulle scatolette del cibo per cani e gatti.
Visite vererinarie gratuite 2 volte al mese.
Chissà se rispolvererá anche le dentiere gratuite…
Ma ci sta con la testa? Si rende conto di trattare l’elettore medio come un minus habens?
Non è meglio pensare a bloccare l’immigrazione clandestina battendo i pugni sui tavoli dell’Europa e pensare ai rimpatri forzati?
Lo vuol capire che sta attuando la stessa strategia di Renzi, promuovendo mancette elettorali per acquistare consenso, quando le priorità sono altre, tipo la sicurezza, il lavoro e ridurre la pressione fiscale?
E che il PD sia in caduta libera, è dimostrato anche dalla legge finanziaria, ora rinominata “legge di stabilità” (che di stabile non ha proprio nulla), che ad esempio dimezza il bonus bebè dal 2019, proroga l’aumento dell’IVA al 2020, mentre si parla di 80mila assunzioni nel pubblico impiego con corresponsione di arretrati di 580 euro una tantum pro-capite, spese che ovviamente ricadranno su chi verrà a governare nella prossima legislatura. Il PD infatti, non contento di aver ridotto l’Italia ad un’impresa in bancarotta, sta lanciando le ultime frecce che però risultano avvelenate e ammazzano letteralmente il bilancio dello stato.
Dal canto loro gli “honesti” del M5S promettono il reddito di cittadinanza, ma il loro concetto di come reperire i soldi è semplicemente assurdo.
La sinistra sta letteralmente divorando quel poco che resta dell’Italia, una certa destra fa promesse che non potranno essere mantenute, ma pochi sembrano rendersene conto.
Favole
“Tu fai in questo campo una piccola buca e ci metti dentro, per esempio, uno zecchino d’oro. Poi ricopri la buca con un po’ di terra: l’annaffi con due secchie d’acqua di fontana, ci getti sopra una presa di sale, e la sera te ne vai tranquillamente a letto. Intanto, durante la notte, lo zecchino germoglia e fiorisce, e la mattina dopo, di levata, ritornando nel campo, che cosa trovi? Trovi un bell’albero carico di tanti zecchini d’oro … ”
(Carlo Collodi, Pinocchio)
Portare le pensioni a 1000 euro mensili è un’utopia, anche perché verrebbero concesse pure a chi non ha versato alcun contributo, iniziando anche dai familiari degli extracomunitari arrivati qui per il ricongiungimento, il che inoltre favorirebbe sempre più i flussi migratori.
Innanzitutto: quanto costerebbe questa manovra?
Poi: dove si prenderebbero i soldi?
Facendo lavorare sempre più a lungo chi è in età lavorativa?
Anche ammettendo di tagliare ALCUNE spese (al che credo poco, visto il trend), e dato che si parla pure di abbassare le tasse, non si giungerebbe mai, credo, a coprire un simile esborso.
Si verificherebbe poi un fattore di diseguaglianza nei confronti di chi ha lavorato una vita intera per percepire la medesima somma: uno naturalmente potrebbe pensare “Chi me lo fa fare sgobbare tanto per poi prendere la stessa cifra di chi ha lavorato versando tasse e contributi? Lavoro in nero per quello che mi serve per vivere ed al momento della vecchiaia saremo tutti uguali”. Così nelle casse statali mancherebbero sia i quattrini delle imposte che quelli dei contributi.
Eh già, l’età a volte gioca brutti scherzi.
I soldi mica crescono sugli alberi, ma qualcuno forse crede ancora nelle favole.
Il Campo dei Miracoli (ma non quello di Pisa)
Renzi ha dato soldi ad alcuni (80 euro ai redditi bassi, ma non a tutti) e ne continua a promettere ancora, come le quattordicesime per i pensionati al minimo, i 500 euro ai diciottenni, la stessa somma agli insegnanti, vuol portare a 1000 euro le pensioni più basse, all’estero ha sponsorizzato le Olimpiadi a Roma (fortunatamente bloccate da Virginia Raggi), ora parla di ponte sullo stretto di Messina (ma come, non era un’infima idea berlusconiana?). Inoltre accoglie tutti i clandestini possibili a 35 euro a capoccia, manda (a spese LORO) i lavoratori in pensione prima della fatidica data di 67 anni e rotti mesi, vuole ricostruire Amatrice ed altri paesi.
Dimenticavo: ha diminuito le tasse (dice lui…)
Ma dove li trova i soldi, visto che l’Europa non ci ha concesso un’ulteriore flessibilità?
Forse spera, come il suo corregionale Pinocchio, che piantando quelle poche monete che ci sono rimaste cresca un albero carico di soldi? L’unica differenza è che Pinocchio viene fregato dal Gatto e dalla Volpe; qui invece di fregati ci sono solo gli italiani da prendere ulteriormente in giro in vista del prossimo (?) referendum, indetto per l’ultimo giorno utile!
Cosa ne pensate?