La vita è sogno, soltanto sogno, il sogno di un sogno (Edgar Allan Poe)

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Io può

Totò diceva : “C’è chi può e chi non può. Io può”
E possono pure loro, non so in base a cosa.


Mentre quasi tutti gli italiani sono impossibilitati a spostarsi se non per giustificati motivi, le sardine vanno in massa a Roma.

 

 

 

 

 

 

 

 

Io non posso recarmi a Padova o a Milano per visitare i parenti, ma a Bibbona Conte  si incontra con Grillo  (chissà che avranno scritto sull’autocertificazione, visto che nessuno dei due è una figura istituzionale).


 

 

 

 

 

 

 

 

Poi c’è il pluritatuato Fedez, quello arruolato dal precedente governo per spiegare ai giovani che è necessario disinfettarsi le mani, mettere la muser… opps, la mascherina e soprattutto mantenere la distanza, però viene fotografato nel momento in cui abbraccia non si sa chi mentre, a rigor di legge, io non potrei abbracciare i miei figli o mia nipote perché non conviventi.

 

 

 

 

 

 

 

Eh già, c’è sempre qualcuno che può, essendo “più uguale” degli altri.


Un salto di qualità

Il bel salto del M5S…dalle parolacce di Grillo (i famosi Vaffanculo days) e della Paola Taverna (Merde! – chissà come la definirebbe l’esimio professor Gozzini) i pentastellati si danno una ripulita e indossano il completo blu e la pochette di Conte, chiamato a dirigere gli “scappati di casa” come vengono definiti i grillini.

Del resto, nella filosofia del Movimento “uno vale uno”, un professore universitario (per altro mediocre in politica) può davvero andare a braccetto con gli urlatori professionali, specie se il più urlatore di tutti ora indossa un casco non si sa bene per cosa: paura del Covid? Distanziamento dai giornalisti e dalle loro domande imbarazzanti? Allusione a Marte (i grillini non sono più marziani…). Resta il fatto che dietro a quella visiera Grillo è rimasto stranamente zitto.


Tempi bui.

Ho trascorso le ultime ore cercando di capire qualcosa di più sui Recovery Fund, e sono arrivata ad alcune conclusioni.

L’Italia per anni è stata per molti anni il quarto contributore netto al bilancio UE, e ne è diventato il terzo dopo l’uscita di UK dall’Unione.

Se Conte invece di andare in Europa con i calzoni calati – qualcuno più educato di me ha scritto “con il cappello in mano”, ma io in questi casi non mi sento affatto una signora- fosse andato con maggior determinazione, magari prospettando un’Italexit, senza dubbio avrebbe potuto ottenere molto di più. Una dichiarazione simile avrebbe fatto rizzare le orecchie a Frau Angela, perché gran parte dell’indotto della sua industria automobilistica proviene dalla nostra nazione e perché molta della forza della UE si regge sui contributi che fino ad ora abbiamo versato. Quindi la considerazione in cui veniamo tenuti al tavolo europeo è palese nel trattamento che ci è stato riservato. E già il nostro premier non ha fatto una buona figura presentandosi con il “badante” (o suggeritore?) Casalino.

Le cose certe sono queste:

– i soldi destinati ai paesi percettori sono diminuiti, anche se all’Italia spetta la maggior fetta;

– il nostro contributo al bilancio settennale europeo, visti gli sconti ottenuti dai paesi virtuosi (o frugali che dir si voglia) aumenta di 11 miliardi, (1,7 miliardi in più all’anno da versare);

– la consapevolezza che il veto di alcuni paesi europei potrà sempre bloccare i finanziamenti, e questo è un dato davvero umiliante: non è la troika, ma ne è l’anticamera;

– l’impossibile impegno di diminuire, se non a prezzo di lacrime e sangue, il debito pubblico al 140% del PIL entro il 2027, oggettivamente un traguardo impossibile;

– il declassamento da paesi “beneficiari netti”, ossia tra quelli che ricevono più di quanto pagano, alle economie “povere” che, per un governo che di vantava di aver abolito la povertà, non è certamente un buon traguardo;

– infine che questi soldi arriveranno purtroppo con grande ritardo, spalmati su 4 esercizi e solo se si presenterà un piano apposito di spesa.

Per ottemperare a queste condizioni, l’Italia dovrà giocoforza aumentare la tassazione, che è già altissima, dando il colpo finale alla nostra economia che non naviga certo in buone acque, grazie ai provvedimenti presi dal governicchio durante il lockdown, bloccando di fatto quasi tutte le attività produttive e facendo sprofondare il nostro PIL. Quindi scordiamoci una diminuzione delle tasse, che avrebbe potuto consentirci una boccata d’aria per riprenderci, anzi stiamo attenti ai nostri risparmi, perché tutti sono pronti ad attingere ai nostri conti, alle retribuzioni, alle pensioni ed a tassare anche le prime case, ma obbligandoci comunque ad accogliere quanti provengono dal Terzo Mondo e guai a sgarrare con i pagamenti delle rate, altrimenti sono sanzioni salate: in pratica la UE è un usuraio che toglie anche il poco ossigeno rimasto, anche se la maggior parte delle colpe ricade sul nostro esecutivo che sperpera risorse per monopattini, banchi scolastici con le rotelle ed altre amenità o bloccando i licenziamenti

Il grande statista che aveva promesso la potenza di fuoco è andato quindi alla UE a pietire le briciole come un mendicante qualsiasi e venendo trattato come tale, ma è tornato a casa fingendo di aver ottenuto una grande vittoria

C’è poi un’altra incognita: quali e quanti ostacoli ci opporranno i paesi UE pur di non fare andare al governo, in caso di elezioni, i partiti di Meloni e Salvini? A pensare male si fa peccato ma ci si azzecca, diceva un nostro grande politico. Per concludere, per meglio dimostrare l’incapacità di governare di Conte e compagni, verrà istituita una nuova task force per gestire i Recovery Fund, e già si fa il nome di Arcuri che non ha certo brillato nella gestione del Corona virus.

In autunno ci sarà davvero da piangere.


Pilloline

Angela Merkel preme perché l’Italia utilizzi il MES, supportata da Berlusconi.

Giuseppi Conte risponde un po’ piccato che ai conti dell’Italia ci pensa lui.

Non il Parlamento, ma lui in persona: per le questioni finanziarie deputati e senatori praticamente non esistono, tutt’al più si può ascoltare Roberto Gualtieri, ministro dell’Economia.

Cosa si nasconde dietro il pressing della cancelliera tedesca? Sembra davvero una manovra per mettere le mani sulla nostra sovranità, già abbondantemente limitata e dettare le linee guida della nostra economia.

Però, visto che Spagna, Portogallo, Francia e persino la Grecia (già bastonata duramente dalla UE) rifiutano di utilizzare questo fantastico mezzo di finanziamento, ci sarà pure un perché… la cosa più logica e sensata sarebbe che ciascuno, invece di versare le relative quote, si tenga i propri soldini e che li utilizzi come meglio crede.

Ed ora, sull’onda della lotta al razzismo, si giunge anche alla demenza totale, come quella dell’Oréal che ha deciso di eliminare i termini “sbiancante” e “schiarente” dai propri prodotti.

Mossa decisamente stupida perché non è con queste mosse che si combatte il fenomeno del razzismo. Naturalmente mi aspetto che la casa cosmetica abolisca pure, per par condicio, gli “abbronzanti”, mentre i dentifrici pubblicizzeranno i denti naturalmente giallastri o marroncini, specie se uno fuma.

Ricordo che 3 anni fa la Nivea fu costretta a ritirare una sua pubblicità in quanto paragonava il bianco alla purezza…apriti cielo, moltissimi associarono la parola “purezza” e “bianco” alla purezza della razza!

Intanto ci sono gruppi di persone bianche (bianche si può dire?) che sfilano incatenate, con magliette con la scritta “mi dispiace” ed alla fine si inginocchiano pure per chiedere scusa. Ma scusa di che? Di essere nati bianchi? Per errori commessi da schiavisti secoli orsono? Inutile spiegare che il fenomeno dello schiavismo è stato creato dai mercanti arabi e che il primo popolo ad essere veramente razzista è quello nero, che ha compiuto stragi tra tribù e tribù.

Sempre in tema di razzismo, il karma esiste!

In Virginia, a Portsmouth, un manifestante abbatte la statua del presidente confederato Jefferson Davis, e questa gli crolla dritta sulla testa, mandandolo all’ospedale. A Seattle invece il reporter giapponese Oogesa Taro si è recato in una zona CHAZ (capitol Hill Autonompus Zone) peer dimostrare che le proteste degli antirazzisti non sono violenti, ma è stato picchiato violentemente proprio da loro…Chissà se ha cambiato idea!


Emergenza

Abbiamo 1000 posti in più tra alberghi e strutture private a cui abbiamo detto adesso ‘fate quello che diciamo noi’… E quando uno viene uno trovato a casa… Perché noi andiamo a scovarli casa per casa. Abbiamo più di 70 unità mobili specializzate che girano tutta la Regione, provincia per provincia, per andare a cercare chi magari, in quella condizione abitativa, non è in grado di tutelare i propri familiari o i conviventi’”.

Chi l’ha detto?

Sento un’eco….ini…ini…ini

No, non è stato Mussolini, e nemmeno Salvini, ma Bonaccini, il democratico governatore dell?Emilia Romagna.

E sempre a proposito di democrazia, il tanto esecrato “fascista” Orbàn, finita l’emergenza Covid-19, ha restituito i pieni poteri al parlamento ungherese.

Il nostro democraticissimo premier invece mantiene strette le redini cavalcando l’onda della criticità ed ha prorogato lo stato di emergenza al 31 gennaio 2021.


L’autocrate

Il Winston de noartri ha parlato ancora.

Vestito blu, bandierina tricolore sulla cravatta in tinta, niente pochette (non la porta da qualche tempo), taglio di capelli e tinta inappuntabili (ma i barbieri non sono chiusi? Forse solo per noi poveri mortali), questa volta, bontà sua, non ha attaccato le opposizioni, ma si è notato un certo “delirio di onnipotenza” quando ha trattato gli italiani da sudditi e non da cittadini.
Oltre 40 minuti per dire poco o nulla, per autoincensarsi, usando pure il plurale maiestatis, manco fosse chissà chi: “Noi non permetteremo… Noi consentiremo”, uno stile molto più consono ad un regime che ad una democrazia.
Tono pacato (quello che attrae i boccaloni che si fermano alla superficie e all’apparenza), ma anche termini altisonanti, per elogiare quanto fatto (ben poco rispetto a quanto promesso) da lui, l’eccelso, dai suoi ministri e da tutti i comitati, le task force e le cabine di regia.
Nemmeno un accenno all’operato del personale sanitario (che conta molte vittime), dei farmacisti, dei conducenti dei mezzi pubblici, degli addetti dei market e dei negozi di alimentari, delle forze dell’ordine (che talvolta hanno commesso qualche svarione dovuto alla poca comprensibilità delle norme applicandole con troppa intransigenza), tutte persone che hanno lavorato con dedizione e coscienza per la collettività, spesso privi delle protezioni necessarie.
Oltre all’autocelebrazione e la conferma delle restrizioni, Conte non ha detto una parola che sia una sulla lotta al virus. Ha parlato forse di qualche misura per verificare il reale stato di salute degli italiani? No, e non ha nemmeno accennato a tamponi, a test sierologici, alla ricerca … Si è limitato a dire che i prezzi delle mascherine verranno calmierati. Ha elencato le varie tappe in cui alcune attività potranno aprire, però mi chiedo: se si attuano le necessarie cautele, perché aspettare ulteriormente? Che differenza possono fare alcuni giorni di anticipo? Mi sa che sia solo una manovra per riaffermare il suo potere. Comunque, una ben triste prospettiva per una repubblica fondata sul lavoro.

Poco è mancato che terminasse il suo pippotto dicendo “Quanto sono stato bravo e figo”.
Quel che mi ha fatto ridere è quando ha detto che lui è la punta di questo sistema, e che tutto il mondo ci ammira e vuole le sue linee guida. Suppongo che Merkel, altri leader europei ed i cinesi abbiano chiesto copia dei suoi DPCM da incorniciare, appendendoli nei loro uffici, per farsi una sana risata quando hanno un attimo di malumore, mentre si fregano le mani in attesa di spartirsi quanto resterà della nostra Italia dopo questo governo.
Intanto sui social impazzano le prese in giro.
La più carina?
“Non ho capito se al defunto sarà concesso di partecipare al proprio funerale.” “Certo, basta che in tasca gli mettano l’autocertificazione”.
Si ride, certo, ma molto amaro. E spero solo che gli italiani quando sarà il momento non abbiano la memoria corta.

 

 


Auguri e incazzatura

Incazzata? Certo, e non poco, e sono contenta che molte prese di posizione vengano condivise anche da mass media come “la7” di Enrico Mentana e Sky TG24 di Giuseppe De Bellis, notoriamente non teneri con l’opposizione.

Certo è che questa volta Giuseppi Conte si è dimostrato imbarazzante e meschino.

C’è chi ha cercato una sua parziale difesa addebitando la mossa allo stress per questo periodo disastroso, chi invece ad errori dell’onnipresente portavoce ex-grande-fratello Casalino (ma la supervisione resterebbe comunque sempre del PdC).

Per mio conto invece la situazione è dovuta al suo “delirio di onnipotenza”, del credersi al di sopra di tutti…alla faccia dell’avvocato degli italiani.

Innanzitutto l’orario: ha indetto la conferenza stampa alle 14 presentandosi ore dopo, alle 19.30, tanto tutti DEVONO aspettarlo per pendere dalle sue labbra onde assorbire il Verbo divino, orario scelto probabilmente perché è quello in cui l’Auditel indica il massimo ascolto. Poi la trasmissione su reti unificate, con contestuale diretta Facebook, come è il suo solito, iniziata con le solite ovvie notizie che già circolavano relative al lockdown (parlare italiano ormai è diventato superfluo), ma evasivo quando si è trattato di parlare dei contributi europei, sulla loro natura, su quando verranno elargiti, omettendo di dire che tutto si discuterà per l’ennesima volta il 23 di questo mese, perché c’è solamente una bozza, tanto che il ministro olandese, come riportato da Bruno Vespa, ha detto che “in un testo deliberatamente vago, ognuno può leggere quello che vuole, ma non una condivisione del debito”. Questo significa che la UE non accetterà MAI gli eurobond, che Conte adesso si affretta a sbandierare, e che se vorremo dei soldi, sarà giocoforza accettare il MES. Ed a questo proposito, in maniera niente affatto istituzionale, a mister Pochette non è parso vero poter attaccare gli avversari dell’opposizione, oltretutto avvalendosi di un canale istituzionale e senza alcun contraddittorio da parte di Giorgia Meloni e Matteo Salvini, sparando inoltre una balla colossale, quella per cui il MES era stato approvato durante il governo Berlusconi quando Meloni era ministro della gioventù. Ormai lo sanno anche i sassi, perché lo hanno riportato su molti mass media, che il MES fu approvato dal Governo Monti nel 2012, che la Lega votò compattamente contro tale provvedimento sia alla Camera che in Senato, che Meloni , allora facente parte del PdL, non si presentò a votare in pieno dissenso con il suo partito. Quindi ribadisco, premier imbarazzante e meschino, però viste le divergenze attualmente vigenti nei due partiti formanti governo proprio in materia MES, potrebbe anche essere che il messaggio rivolto ai due avversari politici fosse invece diretto alla parte governativa dissenziente, come dire “parlo a nuora perché suocera intenda”. La mossa è apparsa inoltre quanto mai inopportuna perché se il premier a parole dice di cercare collaborazione con le opposizioni, in realtà non ha recepito nessuna delle proposte che gli hanno presentato. Quindi è chiaro che Giuseppi non cerca un confronto con l’opposizione, anche perché il parlamento di fatto è stato escluso da tante sue decisioni a colpi di DPCM.

Adesso, per quanto concerne la colossale fandonia sull’approvazione del MES, mi aspetterei l’intervento della famosa Commissione contro le fake news voluta a suo tempo dal PD. Dal Colle intanto silenzio totale, se non gli auguri di buona Pasqua.

Auguri che faccio pure io a chi mi legge.

Loredana


Fase due?

Giuseppi pensa alla fase due: come uscire dall’emergenza covid_19?

No, pensa solo a come far sopravvivere il suo governo . Già, perché ad emergenza finita bisognerà trovare delle responsabilità, quindi anche chi, colpevole, ha sul groppone oltre 18mila vittime.(dati aggiornati a ieri, 9 aprile).

Ma i governanti pentastellati hanno agito benissimo, ovvio: il 31 gennaio hanno decretato un’emergenza che doveva durare per ben 6 mesi, però intanto fino al 25 febbraio non hanno fatto un’emerita cippa.

Già prima Lombardia e Veneto avevano chiesto la quarantena e che venissero chiuse le frontiere…ma no, brutti fascioleghisti, siete pure razzisti: noi invece abbracciamo un cinese (Uno qualsiasi? Magari appena tornato dall’Oriente tramite scali diversi e non diretti?). I porti poi non vanno assolutamente chiusi e dobbiamo continuare ad accogliere indiscriminatamente tutti (poi sono i “migranti”- assai più intelligenti dei nostri governanti – che, ritenendoci non sicuri, hanno ridotto drasticamente gli sbarchi).

Nel frattempo nel paese, e nella fattispecie negli ospedali, mancavano completamente tutte le attrezzature sanitarie necessarie: dalle semplici mascherine ai camici fino ai ventilatori, pur avendo nominato un commissario straordinario che doveva dare aiuto in questo frangente al povero Borrelli, sempre più spaesato, che vista la sua esperienza come commercialista si limita a dare ogni sera i numeri dei contagi, delle vittime, dei guariti e di quelli ancora in terapia intensiva.

Notiamo che Governo, ISS, Consip a chi sono in mano? In maggioranza al PD,con il suporto del 5 stelle, quindi queste organizzazioni e le persone che fanno capo a loro non verranno mai giudicate responsabili di quanto hanno fatto e stanno facendo a tutt’oggi. Allora per mascherare la sua incapacità, questo governo cosa fa? Incolpa le regioni che per prime hanno denunciato il pericolo: Lombardia e Veneto, quelle maggiormente colpite perché le misure, non per loro colpa, non erano state prese per tempo. E pure per la Lombardia ci sono vari gradi di colpevolezz: gravi per Fontana, che è riuscito ad organizzare molto grazie ai privati, mentre il sindaco di Bergamo, della medesima parrocchia dei governanti, non riceverà nemmeno una piccola reprimenda per aver fatto disputare la partita Atalanta-Valencia con il pubblico presente in piena emergenza sanitaria.

Il governo avrebbe potuto fare molto in campo medico, accogliendo le richieste dei governatori, e contemporaneamente pure in campo economico se avesse provveduto per tempo a far riconvertire molte fabbriche per la produzione di mascherine e ventilatori. Invece ha nicchiato, ha addirittura incentivato controlli burocratici sulle fabbriche che hanno deciso, loro sponte, di riconvertire la produzione, anzi inizialmente ha regalato mascherine alla Cina che ci ha ricambiato vendendocele, e spesso pure farlocche.

Sull’assurdità dei decreti economici varati da questo governo ho già espresso la mia opinione. Ora Giuseppi mostra il pugno duro contro l’Europa, ma è tutta una montatura. Intanto sul “Die Welt” di oggi c’è già l’opinione di come ci considera la Germania: un paese dove la mafia aspetta una pioggia di soldi da Bruxelles, e quindi un paese da tenere sotto controllo, in poche parole, da rovinare come è stato fatto con la Grecia. Mentre le opposizioni possono ben sdegnarsi da quanto scritto dal foglio tedesco, chi ci governa, Di Maio e compagni farebbero meglio a tacere, in quanto il loro dissenso appare molto inopportuno. Direi invece ai burocrati europei che solo se non riusciremo a finanziare le nostre imprese la mafia riuscirà ad accaparrarsele per pochi soldi, e non solo la mafia, ma anche tanti partners europei che riteniamo amici.

Intanto penso a quanti, questa Pasqua, non riusciranno a preparare un pasto decente, grazie alle pastoie burocratiche per ottenere pochi spicci, sempre che possano ottenerli in seguito: questo sì mi preoccupa e mi rattrista.


Il miracolo

Pasqua si avvicina, è tempo forse di miracoli.
Una botta da 770 miliardi di euro addirittura…
Già i primi 350 miliardi mi avevano dato da pensare: in pratica sono i 25 miliardi stanziati con il decreto Cura Italia che per effetto del moltiplicatore 14 (stabilito non si sa da chi e non si sa come e perché) dovevano diventare 350. In poche parole, io ti pago 100, tu con quei soldi paghi Tizio, che a sua volta paga Caio , quest’ultimo paga Sempronio, e i 100 sono diventati 400: chiaro no?
Beh, c’è chi moltiplicava pani e pesci, vuoi che un Giuseppi qualsiasi non possa moltiplicare i soldini?
Adesso si aggiungono gli altri 400 miliardi…un’impressionante potenza di fuoco (non ricordo le parole esatte di Giuseppi, ma il senso è quello). Il fatto è che i soldi non li tira fuori lo Stato, sarebbe troppo bello, li tirano fuori le banche, e le banche dove li trovano? Mica si possono piantare gli euro nel Campo dei Miracoli, come il Gatto e la Volpe volevano far credere a Pinocchio con gli zecchini d’oro. Eh no…le banche li prendono dai nostri depositi, quindi dai nostri sudati risparmi se non addirittura dai depositi composti dai nostri debiti, ossia dalle somme ottenute per mutui e prestiti vari. E non sono nemmeno 400 miliardi a fondo perduto: sono PRESTITI che andranno restituiti in sei anni con un interesse non superiore (dicono) allo 0,5%.
Quindi in sostanza i 400 miliardi sono solo delle garanzie che lo stato promette qualora i beneficiari non dovessero restituire quanto ottenuto. E se i beneficiari non li restituiscono, chi ci rimette sono sempre i cittadini, o con la decurtazione dei depositi bancari, o con l’imposizione di nuovi tributi.
Ah, dimenticavo…intanto della prima tranche di 350 (? 😀 ) miliardi nessuno ha ancora visto nulla…
Intanto sul fronte dell’Europa, tutto è ancora in alto mare per quanto concerne il prestito che dovremmo ottenere. Sono sicura che non ci concederanno mai gli Eurobond, in quanto questa soluzione ridurrebbe gli interessi passivi del nostro debito pubblico. L’Europa invece ha interesse a far indebitare ulteriormente l’Italia, che dal 1992 ha un AVANZO PRIMARIO, ossia la spesa pubblica è molto inferiore a quanto incassato dallo Stato per tasse e contributi AL NETTO DELLA SPESA PER GLI INTERESSI PASSIVI: sono questi ultimi che creano il nostro mostruoso debito pubblico.
In poche parole, all’Europa farebbe comodo ridurci come la Grecia, che ancora oggi con gli interessi sui prestiti ricevuti per risanare il suo debito foraggia buona parte delle banche europee, in particolare (guarda un po’), quelle tedesche, che sono sature di titoli spazzatura e devono recuperare soldi in ogni modo. Infatti, chiediamoci perché la tanto virtuosa Germania, ricca ed efficiente, persiste nel rimanere nella UE? Come se uno amministrasse una azienda solida e con capitale garantito e volesse per forza acquisire azioni di aziende semifallite non tanto solide…oppure la Germania è tanto buona e generosa?


Noterella

Riconosco che a Giuseppi Conte sia capitata una rogna non comune, che però dall’alto della sua incapacità e di quella dei personaggi che lo circondano non è assolutamente in grado di gestire, anche per colpa dell’arroganza che non gli ha permesso di rivolgersi a chi davvero ha competenze.

Qualcuno mi ha anche scritto se credo davvero se Giorgia Meloni, Matteo Salvini e, forse, Silvio Berlusconi avrebbero saputo fare meglio: non lo so e non mi interessa: loro sono all’opposizione e non al Governo, e neppure sono stati interpellati a livello parlamentare, visto che Giuseppi sta di fatto decidendo tutto lui con un DPCM dietro l’altro, per giunta divulgato su facebook, come un qualsiasi blogger in cerca di like.

Giuseppi è in buona compagnia: Zingaretti che brindava sui Navigli (e in quei giorni si è beccato il virus, facendosi ricoverare in clinica privata, mica in un ospedale pubblico); il virus si combatte con la cultura (il Mattia Santori sardinesco); il sindaco Sala fa ripartire Milano, con maglietta dedicata, e pochi giorni dopo DEVE far chiudere tutto; il professor Burioni che vuole la quarantena è fascista (e dire che è amico di Matteo Renzi, ed è ospite fisso da Fazio); Luca Zaia che vuole fare tamponi a tutti non rispetta i protocolli (ma in questo modo ha ridotto di molti i contagi), si vietano le uscite, ma si può uscire con il cane, però poi si può uscire anche con i figli 1:1 (un genitore:un figlio), ma se i figli sono di più, è concesso di portarne fuori di più; contrordine, i bambini possono solo accompagnare il genitore (un solo genitore) se va a fare la spesa; gli autonomi a marzo hanno avuto il click day, ma non hanno potuto accedervi, allora l’INPS ha aperto il sito il 1^ aprile (sarà un caso?), ma il sito è andato in tilt diffondendo in rete dati sensibili, alla faccia della privacy, e i richiedenti si sono fatti un mazzo della malora per avere una miseria di € 600, a condizioni pazzesche, quando invece il reddito di nullafacenza è di € 780, le pensioni di invalidità ammontano a € 280 mentre le organizzazioni “benefiche” (per le loro tasche) incassano € 1050 per ogni migrante ospitato, senza considerare gli altri costi per assistenza sanitaria, legale e per la mediazione culturale; la Protezione Civile Nazionale invia per l’ennesima volta mascherine inidonee ai medici, dopo i casi delle mascherine in “swiffer” mandate alle regioni Lombardia e Lazio. Nei magazzini milanesi poi ci sono milioni di mascherine certificate dal Politecnico di Milano, ma non possono essere distribuite ai cittadini perché manca l’omologazione da parte di Roma!

Per non parlare delle autocertificazioni, più mutevoli del virus.

Tutte misure che sono spesso in contraddizioni tra loro che confondono i cittadini.

Ciliegina sulla torta: dopo la buona prova della costruzione dell’Ospedale Fiera (dipendente dal Policlinico) e del nuovo reparto del San Raffaele, dove la Regione ha fatto tutto da sola e bene con le donazioni private, (facendo rosicare male Marco Travaglio) cosa dice quel genio di Andrea Orlando? Appena la situazione ritorna alla normalità, centralizziamo nuovamente la sanità…a questo punto mi auguro che il Nord insorga e faccia le barricate per impedirlo.

Piuttosto, finita l’emergenza, fate una legge per eliminare i DPCM.


Il fuscello e la trave

Già, la parabola evangelica… perché il fuscello rappresenterebbe Orbán, il cattivo, il “dittatore” che ha limitato le libertà individuali, il “fascistone” che molti chiedono di far uscire immediatamente dall’Europa.

E tutti costoro non si accorgono invece della trave, ossia questo Giuseppi Conte che ha sospeso comunque le libertà individuali, per la contingente pericolosità del virus (tale e quale ad Orbán), però ci sono delle sostanziali differenze: il leader ungherese è stato eletto dalla popolazione ed ha ottenuto, anche se in seconda votazione, la maggioranza dei voti del parlamento per questa sua richiesta di pieni poteri. Giuseppi no: è stato nominato al solo scopo di evitare elezioni anticipate, ed a colpi di DPCM ha praticamente esautorato il parlamento delle sue funzioni, vantandosene pure. Se per caso dopo elezioni anticipate fosse andato al governo il centrodestra ed avesse agito allo stesso modo di Conte, cosa avrebbero detto quelli del PD e compagnia bella? sarei proprio curiosa di saperlo.

Sia ben chiaro, non mi piace l’uomo solo al comando, in nessuno dei due casi esposti, però inutile criticare all’estero, quando in casa nostra abbiamo un pessimo esempio: e se nel caso dell’ungherese si potrebbe ipotizzare una deriva fascista, nel caso di Conte possiamo parlare di assolutismo di tipo “cinese”…


Confusione.

Ho sempre sostenuto che l’italiano “medio”, senza alcuna distinzione tra Nord, Sud, Centro ed Isole, sia potenzialmente anarchico. L’anarchia anzi è insita nel suo DNA, la propensione a fottere le leggi, le imposizioni, quasi a dire “Visto? Io sono il più furbo, a me la legge non fa un baffo”. Quindi vengono violate anche le più semplici regole dettate dalla prudenza, quali quelle di mettere il casco in moto o allacciare le cinture di sicurezza. Eh no, caro italiano medio: tu non sei furbo, sei solo un emerito cretino (il termine adatto sarebbe un altro, quello che si riferisce ad un attributo dell’apparato riproduttore maschile). L’italiano medio a volte obbedisce solo quando sa di rischiare che vengano messe le mani nel suo portafoglio.

Con questo si spiega la massiccia imbecillità di quanti ieri, sovvertendo ogni elementare norma di prudenza, si sono precipitati IN MASSA sui treni per tornarsene a casa al sud, oppure degli incoscienti che a Milano, sui Navigli o alle Colonne di san Lorenzo, si assembravano per passare la serata bevendo in compagnia.

E le raccomandazioni di non stringersi la mano, di rispettare una distanza minima di un metro tra una persona e l’altra? Carta straccia…”Cosa vuoi, che capiti proprio a me?”.

Gli appelli di Burioni, di Zangrillo, dei medici dell’ospedale di Bergamo, che spiegano dettagliatamente quanto sta succedendo nei nosocomi, in particolare nelle unità di Terapia Intensiva, vengono ignorati. I bollettini che ogni sera alle 18 vengono diramati dalla Protezione Civile riportano ormai dati drammatici che aumentano in misura esponenziale.

Le uniche assenze che si percepiscono sono quelle dei turisti che ormai si guardano bene dal venire in Italia, col risultato di mandare a rotoli la nostra economia.

Vero è che le disposizioni date da questo governicchio di incapaci sono assurde e di dubbia interpretazione. La quarantena, che doveva essere ordinata IMMEDIATAMENTE dopo i primi casi, è stata disposta tardivamente, quando il bubbone era ormai scoppiato. Le indiscrezioni sull’ultimo DPCM hanno fatto il resto, causando il caos. I governatori Fontana e Bonaccini, su fronti opposti politicamente, sono però concordi nel dire che il decreto è un guazzabuglio, non si capisce bene cosa sia vietato e cosa permesso in determinate occasioni. Forse anche questo comportamento contraddittorio ha causato nella gente, dopo tanto allarmismo, anche il menefreghismo per quanto sta succedendo.

Mi aspettavo una ferma presa di posizione di Mattarella, ma lui non ha saputo che dire le solite ovvietà (Nessuno sarà lasciato solo…Vicinanza ai malati ed al personale sanitario…ecc ecc). Quello che dice Conte neppure lo considero, perché se dovessi dire sinceramente quello che penso, sarebbe davvero da querela. Non essendo pratico di epidemie ( e come lui il ministro Speranza), avrebbe dovuto appoggiarsi alle decisioni di esperti in materia. Però  alla salute degli italiani è stata preposta  l’ideologia con i pessimi risultati che sono sotto gli occhi di tutti. Ribadisco il mio pensiero: presuntuoso ed arrogante, sta dimostrando tutta la sua pochezza…e tra pochezza e pochette c’è pochissima differenza.


Botta e risposta

Bravo il nostro Presidente del Consiglio, per aver risposto con signorilità all’arrogante belga Verhorfstadt.

“Forse i burattini sono coloro che rispondono a lobby e comitati d’affari”. “Io burattino non lo sono. Interpreto  e sono orgoglioso di rappresentare un intero popolo e di interpretare la voglia di cambiamento del popolo italiano e di sintetizzare una linea politica di un governo che non risponde alle lobby”.

“Non basta saper parlare in italiano per essere amici del popolo italiano. L’intervento al Parlamento europeo di Guy Verhofstadt  è stato offensivo e privo di contenuti. Non accettiamo nessuna lezione da chi, come dimostra uno studio commissionato da tre ong europee Friends of the earth Europe, Corporate Europe Observatory e LobbyControl, è a libro paga di multinazionali e comitati d’affari. Verhofstadt stesso ha dichiarato di far parte di sette fra Comitati e consigli di amministrazione. Chi è allora il burattino?”.


…nessun titolo :-(

È iniziata la guerra contro la Lega, principale imputato Matteo Salvini.

Lo accusano di tutto, qualcuno si è spinto a dire che è pericoloso, c’è chi addirittura paventa manovre fasciste, tipo manganelli, retate e olio di ricino, dimenticando che la nostra sovranità, rendendoci di fatto schiavi dell’Unione Europea, è stata svenduta dai partiti di sinistra, PD in primis.

Salvini e gli altri componenti il nuovo Governo, con il Presidente Conte in testa, hanno saputo dire dei NO con fermezza in sede europea: i nostri mass media hanno sminuito questo loro intervento, ma sui giornali esteri si leggono tutt’altre cose, molto lusinghiere.

Adesso l’ultima accusa a Salvini è quella di aver causato i morti affogati nei pressi delle coste libiche in quanto ha impedito alle navi delle cosiddette ONG di attraccare nei porti italiani.

Quindi, se un barcone fatiscente con un centinaio di persone a bordo affonda a 6 chilometri dalle coste libiche (poco più di 3 miglia nautiche, ricordando che le acque territoriali si spingono fino a 12 miglia nautiche dalla costa), la colpa di chi è?

Chi era demandato a raccogliere i naufraghi, visto che erano ancora praticamente in territorio libico?

La Tunisia è a poca distanza, l’isola di Malta è ancora più vicina (340 km) dell’Italia (445 km), perché quindi l’onere di accoglienza dovrebbe gravare su di noi?

Lo stesso per l’altro recente affondamento di un altro barcone “a poca distanza di Zwara”, dove 41 su 63 naufraghi sono stati tratti in salvo dalla Guardia Costiera libica, che in una solo fine settimana ha riportato a riva ben 220 persone.

Per i detrattori la colpa è di Matteo Salvini. Lo stesso Macron che ci disprezza tanto, ha messo le manine avanti, affermando che la Francia non accetterà nessuno: perché la Francia no e l’Italia invece dovrebbe essere OBBLIGATA ad accogliere?

La responsabilità su chi ricade?

Su chi imbarca gente su gommoni sovraccarichi o su barche vetuste lucrando sulla pelle di quei poveri diavoli e vede svanire i propri guadagni, tra le quali molte ONG conniventi, ed ovviamente afferma l’esatto contrario. Lo stesso accade per quelle organizzazioni che utilizzano quelle persone come schiavi sottopagati.

Per concludere: dispiace sempre quando delle persone perdono la vita in maniera così tragica. Per il primo naufragio poi sono stati recuperati i corpi di tre bimbi in tenera età…ma gli altri 97 che fine hanno fatto?


Nemmeno nato, già deceduto

Prima ci dite che “la sovranità appartiene al popolo”, poi ce la limitate con la frase “che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”, tanto che il PdR ha potuto, DA SOLO, opporsi ad un governo, espressione della maggioranza parlamentare, impuntandosi su un solo nome, quello di Paolo Savona, con la sola scusante dell’antieuropeismo del Professore, non considerando che quest’ultimo sarebbe stato vincolato al contratto stipulato tra Lega e M5S, in cui non si parla assolutamente di uscita dall’euro.

Ora c’è l’incarico a Carlo Cottarelli, e questo cosa significa? Quasi certamente mancata fiducia, prossime elezioni in autunno e altra solenne smusata al PD che perderebbe ulteriori consensi.

A suo tempo avevo una certa stima per Cottarelli, l’unico a parlare di riduzioni della spesa pubblica senza caricare i cittadini di ulteriori tasse, ma inascoltato dai suoi stessi compagni di partito.

Sergio Mattarella dice che con il veto a Savona ha voluto difendere i risparmi degli italiani, risparmi già abbondantemente erosi da una politica demenziale basata solo sull’aumento delle tasse, mentre il debito pubblico aumentava comunque a dismisura. Però quand’è che li ha difesi quando si è trattato di finanziare ulteriormente Alitalia, o quando avallava le leggi salvabanche nelle vicende MPS, Etruria CariChieti, o quando è stato varato il bail-in etc etc?

Gli italiani hanno capito chiaramente una cosa: chi comanda sono i MERCATI, ai quali si piega pure il PdR, e che al governo si ritroveranno ancora esponenti di quel partito che è stato impietosamente e sonoramente bocciato alle elezioni del 4 marzo scorso. Quei mercati che condizionano pesantemente la politica europea, tanto che per assistere i nostri terremotati o altre vittime di calamità naturali, dobbiamo sempre chiedere il PERMESSO a Bruxelles, che non solo a volte ci nega di prestare aiuto, ma pretende anche di ritorno i finanziamenti già erogati. Quindi, in pratica, avendo abiurato alla nostra sovranità monetaria, siamo praticamente SERVI.

Alcuni affermano che una delle prerogative del PdR possa essere appunto quella di rifiutare alcuni nominativi, ma qui di seguito riporto altri pareri di esperti di diritto costituzionale, tra i quali anche un paio scritti da “padri costituenti”, redattori della Carta.

“Il Presidente della Repubblica ha un ristretto margine di discrezionalità nella scelta del Presidente del Consiglio (mentre non ne ha alcuno nella scelta dei ministri, formalmente demandata al Presidente del Consiglio)”
Temistocle Martines, manuale di diritto costituzionale.

“È quindi evidente che i ministri debbano avere la fiducia del presidente del consiglio ed è da escludere che il capo dello stato abbia il potere di rifiutarne la nomina. 

Aldo Bozzi, padre costituente.

“La predisposizione della lista dei ministri da parte del Presidente del Consiglio incaricato costituisce una proposta vincolante per il Capo dello Stato, il quale non potrebbe rifiutare alcuna nomina, se non nel caso estremo di un soggetto palesemente privo dei requisiti giuridicamente richiesti per ricoprire l’ufficio”
Livio Paladin, manuale di diritto costituzionale.

“L’avere condizionato la nomina dei ministri alla proposta del presidente del consiglio (che deve ritenersi assolutamente vincolante per il capo dello stato) è pura e semplice applicazione del principio di supremazia conferito al medesimo, e della responsabilità a lui addossata per la condotta politica del gabinetto: responsabilità che, ovviamente, non potrebbe venire assunta se non potesse giovarsi, per il concreto svolgimento della medesima, di un personale di sua fiducia”
Costantino Mortati, padre costituente, manuale di istituzioni di diritto pubblico.

 


Bentornato Principino

Lasciatemi gioire per ieri sera…

Quando c’è Juventus-Milan, in casa si respira un’atmosfera strana… E’ tutto un fiorire di complimenti alla squadra avversaria: ma che campioni avete, come siete messi bene in campo, certo meritate la vittoria, però sotto sotto si pensa solo a vincere e si tifa in modo sfegatato. Il bello è che siamo solo in due, quindi l’avversario è solo mio marito. E mai come ieri mi sono goduta la vittoria, dopo aver sofferto per quasi tutta la partita! Certo il Milan aveva nelle gambe la stanchezza della partita di Champion di mercoledì ed aveva assenze importanti (ma chi se ne fregaaa), ma imbrigliati bene Ibra e Cassano, dopo vari assalti ce l’abbiamo fatta…alèèèèèè… Il Principino Marchisio ha messo a segno una stupenda doppietta. Un sentito grazie agli avversari per averci ceduto quel fenomeno di Andrea Pirlo…

Tra un Principe ed un Conte… Poco da fare per il Milan!