La vita è sogno, soltanto sogno, il sogno di un sogno (Edgar Allan Poe)

ritorno

nebbia-e-brina

Ci è andata bene, per quanto concerne il ritorno a casa.

Siamo partiti una mezz’ora più tardi del solito, in quanto il meteo segnava nebbia, quindi verso le 9.30. Strade incredibilmente vuote, traffico fino a Bergamo assai scorrevole. Dopo Bergamo, ecco una leggera foschia, tramutatasi in nebbiolina alle porte di Brescia. Passata questa città, la nebbia si è infittita ancora di più, tanto che eravamo quasi propensi a proseguire per l’autostrada anziché tagliare per la bretella Peschiera-Affi.

Poi abbiamo preferito quest’ultima soluzione. Iniziata la bretella…nebbione. Si vedevano solo i bordi della strada, con i cespugli carichi di brina (o galaverna? Non ho mai capito bene la differenza). Era da anni che non vedevo questo fenomeno, piuttosto usuale quando ero bambina a proprio di fronte alla mia casa c’erano le campagne e che dava l’impressione di una prima nevicata.

Poi, all’improvviso, il velo di nebbia è scomparso ed il cielo è diventato limpidissimo.

Nel frattempo, mentre la nostra corsia era libera e scorrevole, l’altra era letteralmente intasata di veicoli che procedevano lentissimamente: auto e camper di ritorno dal lungo ponte (per i milanesi iniziato ancora il giorno 7) trascorso in montagna o a visitare i vari mercatini. Un traffico quasi fosse il classico esodo estivo.

Questo fino alle porte di Bolzano, dove siamo arrivati ancor prima del previsto.

Nebbia addio…  🙂 

6 Risposte

  1. Fior di Sambuco

    Bene ❤

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    12 dicembre 2016 alle 18:08

  2. MaLo

    Vabbè, qua siamo di fronte alla nostalgia pura!! La nebbia in val padana è qualcosa di mistico, romantico e nostalgico!! Rivoglio Cochi e Renato!!!

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    12 dicembre 2016 alle 19:08

  3. Un bellissimo tuffo nel passato! Una sana comicità. Magnifici

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    13 dicembre 2016 alle 19:04

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