Ciao, collega
Il ragioniere Ugo ci ha lasciati.
“Vadi in pace, Fantocci”.
Sono sincera, dei film di Fantozzi mi sono piaciuti molto i primi due, mentre gli altri (parere mio personale), erano più che altro rivisitazioni del tema e ripetizioni di gag già viste.
Del resto non ritengo neppure che Fantozzi rappresenti l’italiano medio come molti hanno scritto. Le situazioni che rappresentava erano solamente aspetti COMICI che non si trovano nella realtà, come succede ad esempio con Rowan Atkinson con il suo mister Bean: personaggi caricaturali che non hanno corrispondenza nella vita reale.
Ciò non toglie che Paolo Villaggio sia stato un grande del cinema, che abbia creato quello stereotipo dell’impiegato succube, timoroso, un po’ vigliacco e leccapiedi dei superiori pur di mantenere il posto, senza alcuna ambizione per migliorare la propria posizione. Altri personaggi furono Giandomenico Fracchia e il Professor Kranz “tetesco di Cermania”, quest’ultimo uno dei miei preferiti. Non dimentichiamo che scrisse anche libri ed i testi di alcune canzoni, tra le quali la celebre “Carlo Martello ” di De Andrè.
Però per tutti resta il ragioniere per antonomasia.
Ciao, “collega”, riposa in pace al di sopra della nuvoletta che ti perseguitava quando eri in vita.
Ho rivisto ieri sera il primo film di Fantozzi e credo che sia riuscito a creare allora qualcosa che ancora oggi suscita un sorriso… ma il mio film preferito resta Io speriamo che me la cavo 🙂
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4 luglio 2017 alle 08:06
Effettivamente un grande……..
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4 luglio 2017 alle 15:33