La vita è sogno, soltanto sogno, il sogno di un sogno (Edgar Allan Poe)

Archivio per 30 Maggio 2016

Dedicato Sara ed a tante come lei…

Per tutte le violenze consumate su di lei,

per tutte le umiliazioni che ha subito,

per il suo corpo che avete sfruttato,

per la sua intelligenza che avete calpestato,

per l’ignoranza in cui l’avete lasciata,

per la libertà che le avete negato,

per la bocca che le avete tappato,

per le sue ali che avete tarpato,

per tutto questo:

in piedi, signori, davanti ad una donna“.

[Attribuita a William Shakespeare, ma con tutta probabilità è  di un autore anonimo di inizio  1800]

 

L’avevo già scritto: la legge sul femminicidio è un’enorme cavolata che non avrebbe certo fermato le violenze sulle donne.
E mi immagino questa giovane Sara, bruciata viva, con tutti i suoi sogni, le sue speranze, i suoi propositi per il futuro, scomparsi in una fiammata e tramutati letteralmente in cenere.


Nessuno a darle aiuto.
Nessuno ha visto.
Nessuno ha sentito.


E mi domando quale sorta di madri abbiano avuto stupratori ed assassini di una donna, cosa li spinga ad un’azione tanto distruttiva.


Parabola

Immagino un bicchiere, contenente del vino per 3/4.
Poi ci aggiungiamo dell’acqua.
Prima qualche goccia, poi qualche cucchiaino da caffè, poi cucchiai da minestra.
Il vino si diluisce ed il bicchiere va pian piano colmandosi.
Ad un certo punto il liquido inizierà a tracimare.
C’è un limite infatti al liquido che il bicchiere può contenere.
C’è anche un limite oltre il quale il vino, troppo diluito, perde il suo sapore.

L’Italia è come quel bicchiere.
C’è un limite all’accoglienza dei “profughi”, considerando che molti, troppi, non lo sono?
C’è un limite all’integrazione di altre etnie senza che le nostre peculiarità vengano cancellate?

Ecco, io ho fatto una domanda, ma so che non otterrò risposta.


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