Democrazia
Bertolt Brecht, come è noto, era comunista, e fu spiacevolmente sorpreso quando nella DDR i moti operai vennero repressi con la forza, ma, pur comunista, era pur sempre uno che ragionava con la propria testa, e dileggiò le autorità comuniste con la seguente frase.
“Il comitato Centrale ha deciso: poiché il popolo non è d’accordo, bisogna nominare un nuovo popolo!” (*).
Questo per rispondere ai tanti che ancora adesso continuano a criticare la maggioranza che ha votato nel Regno Unito, sfottendo i vecchi ed anziani che si sono espressi massicciamente per il Brexit.
Tra i molti, anche un utente di Facebook che così si esprime:
Quindi, per questo signore, per poter votare sarebbe necessario essere in possesso di una laurea, magari conseguita a pieni voti, come lui si vanta poco prima, enunciando pure i suoi molti pregi ed incarichi… Che ne direbbe di tornare indietro, quando potevano essere eletti solamente coloro che potevano vantare un certo reddito in quanto NON VENIVANO ASSOLUTAMENTE PAGATI DALLO STATO? Magari togliamo pure il voto alle donne, notoriamente esseri inferiori.
Già, il popolino puzza e fa schifo, la democrazia è tale solo se non va in contrasto contro chi è già al potere, eletto da quei bifolchi con solo la terza media, quei bifolchi che hanno lavorato tutta una vita, mentre chi ha una laurea conseguita con 110 e lode e da sempre fa politica non ha mai lavorato un giorno in tutta la sua vita.
Ah, pure altri “illustri” personaggi si sono espressi contro un voto democratico, e tra questi anche personaggi già molto in avanti con l’età. Ricordiamo poi il tweet di Giovanna Melandri, in cui chiede di vietare il voto negli ultimi 18 anni di vita 😀 😀 😀 . Corro a comperarmi una sfera di cristallo per conoscere esattamente il giorno della mia morte, così saprò quando dovrò smettere di recarmi alle urne!
Dico ILLUSTRI, ma il significato è esattamente l’opposto.
(*) Ricordavo questa citazione, ma non esattamente. Ringrazio qui un amico che mi è stato d’aiuto nel ritrovarla. 🙂
I tuoi occhi…i tuoi occhi…i tuoi occhi
I tuoi occhi i tuoi occhi i tuoi occhi che tu venga all'ospedale o in prigione nei tuoi occhi porti sempre il sole. I tuoi occhi i tuoi occhi i tuoi occhi questa fine di maggio, dalle parti d'Antalya, sono così, le spighe, di primo mattino; i tuoi occhi i tuoi occhi i tuoi occhi quante volte hanno pianto davanti a me son rimasti tutti nudi, i tuoi occhi, nudi e immensi come gli occhi di un bimbo ma non un giorno ha perso il loro sole; i tuoi occhi i tuoi occhi i tuoi occhi che s'illanguidiscono un poco, i tuoi occhi gioiosi, immensamente intelligenti, perfetti: allora saprò far echeggiare il mondo del mio amore. I tuoi occhi i tuoi occhi i tuoi occhi così sono d'autunno i castagneti di Bursa le foglie dopo la pioggia e in ogni stagione e ad ogni ora, Istanbul. I tuoi occhi i tuoi occhi i tuoi occhi verrà giorno, mia rosa, verrà giorno che gli uomini si guarderanno l'un l'altro fraternamente con i tuoi occhi, amor mio, si guarderanno con i tuoi occhi. Nazim Hikmet
Povera la mia città
Ora forse i bolzanini si renderanno conto di quanto andavo dicendo da anni, constatandolo di persona in altre parti d’Italia. Ormai la situazione sta sfuggendo di mano, i reati aumentano sempre di più, ed ora si sta raggiungendo il massimo, con scontri tra bande rivali per il predominio sul territorio comunale, cosa mai avvenuta nella mia tranquilla e pacifica città.
Così gruppi di extracomunitari (non certamente profughi) si combattono tra loro in maniera cruenta per faccende di droga. I feriti vengono trasportati al locale nosocomio ove sono curati gratis, bypassando magari gli italiani che aspettano le terapie. Se scattano denunce a loro carico, forniamo loro anche gli avvocati, sempre gratuitamente ed a spese di noi cittadini., ed il più delle volte vengono pure rilasciati e li ritroviamo nuovamente per strada a spacciare droga ai nostri ragazzi.
Ah, naturalmente alloggio in ex hotel a 4 stelle, wi-fi gratis, pasti gratis, ad alcuni anche le gite in montagna e le terme.
Ormai l’intolleranza sta salendo…
Strade
Passò la diligenza per la strada, e se ne andò;
E la strada non divenne più bella, e neppure più brutta.
Così è l’azione umana, fuori, nel mondo.
Nulla prendiamo e nulla poniamo; passiamo e dimentichiamo;
E il sole è sempre puntuale tutti i giorni.
(Fernando Pessoa – Quaderni di Alberto Caeiro)
Bambino
Quanti momenti spensierati.
Quante risate ho fatto in tua compagnia.
Scazzottate tremende ma nessun morto, dove a prenderle erano solo i “cattivi”.
Ciao, grande (in tutti i sensi) Bud, dal nome derivato dalla tua birra preferita e dall’attore che più amavi.
Per noi tutto rimarrai sempre Bambino, dall’animo semplice e pulito.
Sei stato un grande atleta ed un bravo attore e ci hai regalato momenti di grande divertimento.
Mi raccomando: lassù fai il bravo
…ALTRIMENTI CI ARRABBIAMO!
Tenerezza
La maggior parte delle persone non sa amare né lasciarsi amare, perché è vigliacca o superba, perché teme il fallimento. Si vergogna a concedersi a un’altra persona, e ancor più ad aprirsi davanti a lei, poiché teme di svelare l proprio segreto…
Il triste segreto di ogni essere umano: un gran bisogno di tenerezza, senza la quale non si può resistere.
Sandor Màrai – La donna giusta
Piccole cose
Talvolta delle piccole cose ci fanno felici senza motivo:
il secchio di latta ammaccato nella pioggia di primavera
sotto il ciliegio in fiore
subito prima che il cielo schiarisca.
O le bottiglie di vino rosso
che abbiamo gettato dalla finestra ubriachi la notte scorsa
subito dopo…
E talvolta le stesse cose ci rendono infelici
per lo stesso motivo.
(Henrik Nordbrandt)
Europa? No, grazie
Per capire chiaramente la portata della Brexit, bisogna innanzitutto valutare una cosa.
L’uomo è un animale sociale, tende cioè ad associarsi con i propri simili, ossia persone che con lui hanno una identità culturale, storica, linguistica. Questo costituisce quindi una NAZIONE, ossia una particolare zona abitata da una popolazione con identiche caratteristiche.
Lo STATO invece è un’entità astratta, creata per svolgere dei servizi altrimenti impossibili per un privato. Molti servizi pur svolti dallo Stato o dagli enti da esso dipendenti potrebbero comunque essere svolti da privati, ovviamente pagando: parlo ad esempio dell’istruzione, della previdenza e dell’assistenza sanitaria, seguendo la logica del mercato: pagamenti differenziati a seconda della qualità dei servizi resi.
Allo stato attuale delle cose, l’unico servizio che davvero non può essere delegato è quello della Difesa: una Nazione ha bisogno che la sua gente venga protetta da attacchi esterni e che le persone in essa dimoranti si comportino correttamente nei confronti dei propri simili, e poiché tutti usufruiscono di detto servizio è indispensabile finanziarlo con una tassa.
C’è poi un’altra considerazione: non tutti nasciamo uguali e ci sono persone che abbisognano di un aiuto in quanto svantaggiate: e qui scatta il mutuo soccorso. Pure questa operazione, pur potendo essere affidato alla coscienza individuale, è comunque preferibile che venga svolta dallo Stato, in modo da assicurare equità a chi ne ha bisogno.
Questa aggregazione di persone, che costituiscono un POPOLO, è un insieme di persone interdipendenti tra di loro.
L’Unione Europea non è affatto una Nazione,
È, a mio parere, l’egemonia di un gruppetto di nazioni più forti su altre più deboli, destinata quindi ad una cronica instabilità. L’errore peggiore poi è stato quello di accettare molti stati dell’ex blocco sovietico, con un’economia ancora debole, con regole, anche giuridiche, differenti dalle nostre. Mettiamo ad esempio che adesso, per ovviare all’uscita del Regno Unito, si favoreggi l’ingresso della Turchia: non quella di anni fa, avviata verso l’occidentalizzazione, ma quella odierna, di Erdogan, che la sta riportando piano piano verso l’oscurantismo islamico: cos’avremmo in comune con quella Nazione? Praticamente NULLA. Quella Turchia che prima fa entrare un sacco di rifugiati, poi per riprenderli chiede fior di soldi, raddoppiando poco dopo la posta ed infine che fa? Spara loro contro!
Noi, cretini, che continuiamo ad accogliere di tutto e di più, e si è capito benissimo che dietro ci sono sporchi interessi, altro che bontà ed altruismo.
Adesso mi auguro che il Brexit inneschi un effetto domino per affossare questa Europa o, quantomeno, che questi burocrati grigi si accorgano che PRIMA bisogna ascoltare la gente comune, che richiede sicurezza, lavoro, protezione, poi semmai si potrà legiferare in varie altre materie e solo alla fine si potranno ascoltare anche i potentati economici.
E il tanto temuto crollo delle borse, sempre a mio parere, avrà un effetto limitato. Di mezzo ci sono sempre le solite agenzie di rating che hanno provocato più danni che altro (non si erano accorte dei maneggi della Lehman Brothers ed hanno contribuito ad affossare il governo Berlusconi).
Ed intanto il sinistrorso Saviano fa accostamenti improponibili. “Ha vinto il popolo, come nel caso di Hitler”. Vergognati e vai a rosicare altrove, e considera che i britannici, Hitler lo hanno sconfitto! E pure questa è una sconfitta per la Germania.
Brexit 3
Bene…
Iniziano a screditare la Brexit dicendo che chi l’ha votata sono per lo più persone senza laurea ed over 50, praticamente dei vecchi rimbambiti.
Sono “over” e non laureata, e mi sento molto british in questo momento. (Anche rimbambita, ma è più colpa dei 34 gradi :))
Del resto la tabella allegata,
per mio conto, esprime invece l’idea opposta: i giovani non capiscono una beata mazza; certi laureati (specie in economia, magari pure bocconiani) stanno portando l’Europa nel baratro; la generazione over, magari over -over è quella che l’Europa l’ha salvata…
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Inviato dal Veloce promemoria
Brexit 2
Contrariamente alle previsioni, è Brexit.
Certi sondaggisti sono peggio dei metereologi, che almeno aprono la finestra per dirti che tempo fa.
Ora vedremo se l’Europa, dopo questo scossone, capirà che è meglio legiferare pensando alla gente e non alla finanza ed alle banche.
Ma la cosa importante è che si è espressa la gente, che ha scelto di aprire la gabbia rappresentata dall’UE e dalle sue assurde imposizioni.
C’è una nuova speranza : ora forza Francia, Ungheria, Austria, anche la piccola, disastrata Grecia. Diamo un’altra spallata a questa Europa burocratica e immobile. Chissà che presto non tocchi pure a noi (questa sì che sarebbe stata una buona modifica costituzionale ).
Ed io che sono stata inizialmente un’europeista convinta, mi sono trovata ad aborrire questo mostro che nulla ha di umano.
” L’indipendenza e’ la fiducia nella propria volonta’ e nelle proprie decisioni “.
( Bette Davis )
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Inviato dal Veloce promemoria
Brexit
Oggi nel Regno Unito si vota per il referendum.
Al di là delle ragioni e dell’esito, volevo far notare che si vota di giorno FERIALE dalle 7 alle 22.
Perché questo non avviene anche in Italia, dove si aspetta sempre la domenica e, talvolta, pure il lunedì mattina?
Premesso questo, mi chiedo cosa diamine c’entrino gli inglesi con l’Europa.
Hanno mantenuto la sterlina, hanno conservato i loro sistemi di misura, guidano a sinistra…
Già questo fa capire che sono avulsi dal resto del continente.
Amore
Non si ama con il cuore,
si ama con l’anima
che si impregna di storia.
Non si ama se non si soffre
e non si ama se non si ha paura di perdere.
Ma quando ami vivi,
forse male, forse bene, ma vivi.
Allora muori quando smetti di amare,
scompari quando non sei più amato.
Se l’amore ti ferisce, cura le tue cicatrici e credici,
sei vivo!
Perché vivi per chi ami e per chi ti ama.
Alda Merini
Abusi
Sono semplicemente esterrefatta per due articoli letti questa mattina su un quotidiano.
Prima notizia
Il Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Campania, Cesare Romano, avvisa che è stata fatta una ricerca e che da questa è emerso che “a seguito di testimonianze dirette ed indirette” ci sono vaste zone nel napoletano in cui abusi sessuali su minori ed incesti rappresentano la normalità. Si stimano 200 casi, ma probabilmente sono molti di più, vista l’omertà che regna in ambito familiare. I luoghi? I soliti… Caivano, Ponticelli, Salicelle (Afragola), Madonnelle (Acerra) e via dicendo.
E con queste “testimonianze dirette ed indirette”, a fronte di circa 200 casi ci si limita a fare uno studio?
Seconda notizia
(Qui mi verrebbe voglia di strozzare il giornalista per la sua conclusione).
Tra poco ricorre il settimo anniversario della morte di Michael Jackson. Riporto qui un piccolo estratto dell’articolo.
“Gli piacevano i ragazzini. Questo si sapeva. E non era stato bello saperlo. Ma che fosse un pedofilo malvagio, di quelli della specie peggiore, questo non avremmo voluto apprenderlo mai.”
Questo perché nella sua villa sono state trovate collezioni di foto e filmati che mostrerebbero bambini nudi e seminudi. Quel che è peggio, è che il cantante avrebbe usato droghe, immagini pornografiche ed altro per piegare i ragazzini alla sua volontà. Si parla di immagini scioccanti, incluse quelle di torture.
Ma la chiusa dell’articolo è quanto di più aberrante si possa scrivere.
“Certo, lui è morto e non potrà difendersi dalle accuse. E siccome, par di capire, non ci sono parti lese, ovvero denunce di ragazzi che sarebbero stati vittime di abusi, viene da domandarsi: non sarebbe stato meglio, cari poliziotti americani, lasciare le cose come stavano, affondando il faldone dell’inchiesta nel buio di un inaccessibile cassetto? Non bastava quello che già sapevamo, su un uomo fantastico e malato?”.
Già, perché se sei famoso, sei ricco,hai tutto quello che vuoi…tutto ti dovrebbe essere permesso e resti comunque un uomo “fantastico”?
Cambiamento
Dopo quasi un anno ho scaricato Windows 10.
Ci ha impiegato un sacco di tempo (il primo tentativo è andato a vuoto per via di Kaspersky che bloccava l’aggiornamento), ma ora è tutto a posto!
Finalmente!
Non ne potevo più di Windows 8, con le sue icone, tanto che preferivo usare il pc più vecchio che monta ancora Windows 7 ( quello l’ho lasciato così com’è perché mi ci trovo bene), se non addirittura il cellulare. Invece il vecchio “scassone” con l’obsoleto XP resta solo e sconsolato nella sua borsa: peccato, gli ero affezionata, ma tutto nella vita ha una fine.
Radici
A una data età nessuno di noi è quello a cui madre natura lo destinava; ci si ritrova con un carattere curvo come la pianta che avrebbe voluto seguire la direzione che segnalava la radice, ma che deviò per farsi strada attraverso pietre che le chiudevano il passaggio.
Italo Svevo – La coscienza di Zeno
Che ballottaggi!
Dire che oggi sono triste è poco.
Triste ed anche incazzata…così va meglio.
Triste, incazzata e disillusa…perfetto.
Già, perché se a Roma il risultato era più che prevedibile (Giachetti altro non sarebbe stato che la continuazione dello statu quo, e la Raggi si è presa una bella gatta da pelare e mi auguro che ce la faccia, per i romani che meritano di meglio), il risultato di Milano è quanto di peggio avessi potuto pensare.
Fino all’ultimo ci avevo sperato. Credevo che dopo la batosta con Pisapia – e dopo pochi mesi dall’elezione non si trovava nessuno che ammettesse di averlo votato – i meneghini avrebbero capito la lezione e voltato finalmente pagina.
Invece no.
Innanzitutto quel poco più del 25% di persone che hanno votato Sala (il 51,7% del 51,8 dei votanti), hanno capito ben poco, se non seguire le direttive di partito,(e una parte erano anche extracomunitari parteggianti per la candidata islamica Sumaya Abdel Qader che entra in giunta), ma quello che fa più rabbia è l’astensione.
Se non mi meraviglio dei M5S (non ce li vedevo a votare Parisi), mi stupisco invece dei radicali…cosa non si fa per una poltroncina: anche loro sono diventati come gli altri.
Ora a Milano non cambierà assolutamente nulla,anzi forse qualcosa peggiorerà.
Mi chiedo come, nella capitale della finanza, abbiano potuto votare un candidato che ha lasciato un buco stratosferico nei conti di Expo, che non ha pagato i fornitori di queste opere e che si è “dimenticato” (per colpa del commercialista?) di dichiarare alcuni redditi.
Tanto arrogante da rifiutare un paio di confronti con Parisi e rifiutarsi anche perché non conosceva in anticipo le domande che gli sarebbero state poste.
Mi chiedo come possano aver preferito un Sala che, nel suo programma, alla pari di Pisapia, ha la valorizzazione delle periferie, cosa che il suo predecessore non ha assolutamente fatto e che neppure lui sarà in grado di mantenere.
Ha dichiarato che Milano dovrà essere una città sicura come sotto Pisapia quando, proprio con il precedente sindaco, la microcriminalità è aumentata in modo esponenziale.
Poi la green economy…praticamente un bluff molto costoso e poco produttivo.
Infine, chicca di classe, la riapertura dei Navigli: certo, i navigli erano belli, romantici e tutto quello che si vuole, ma il traffico dove lo si devia? O dovranno andare tutti in bicicletta?
Infine la moschea (o le moschee, come chiedono vari islamici).
Fossero semplicemente dei siti di culto, perché no? Ma si è visto che sia qui in Italia che in altre parti d’Europa sono spesso luoghi di indottrinamento per “arruolare” tipi non molto raccomandabili… Vorrà dire che ci si preparerà ad una “MILANISTAN” governata da YUSSEF SALAH.
Ma il peggio è che il pallone gonfiato si farà forza del risultato milanese (e di quello di Bologna) per mantenersi in sella.
Auguri!
Stress
Ed oggi siamo ritornati.
Viaggiare a fianco di un guidatore nervoso è stressante. Avrei voluto godermi il viaggio tranquillamente, ma la prima parte è stata un incubo.
Fino ad oltre Brescia è stato un continuo sbuffare di mio marito per il traffico intenso.
Molti si recavano infatti al lago d’Iseo per ammirare l’opera di Christo (ne parlo più sotto).
Poi mi ha chiesto se era meglio tagliare per la solita bretella Peschiera – Affi o proseguire sull’autostrada. Non vedendo code, gli ho consigliato la bretella.
Non l’avessi mai fatto!!!
Ha iniziato a brontolare perché un caravan procedeva troppo lentamente e non c’era spazio per sorpassare, inoltre era iniziato pure a piovere. Poi alla fine della bretella, essendoci comunque traffico, si era creato un imbuto quando, dalle due corsie si è passato alla corsia unica.
Rientrati in autostrada altra brontolata per l’alto numero di tedeschi. Grazie al cielo poi per incanto è tornato a splendere il sole , le corsie si sono liberate e così è tornato il sereno anche nell’abitacolo. 🙂
Scrivevo prima dell’opera di Christo.
Già dopo Bergamo le segnalazioni luminose in autostrada indicavano l’uscita a Palazzolo per i “Floating piers”
Certo, è una cosa originale, questo non si può negare, però definirla “arte” a mio parere è eccessivo. Duecentomila cubi di polietilene (e qui c’è un poco d’Italia, in quanto scoperta del nostro premio Nobel Giulio Natta) galleggianti sull’acqua e ricoperti di un telo arancione, come molte stradine del paese di Sulzano.
Tre chilometri di passeggiata larga sedici metri sul lago. Mi hanno obiettato che l’opera è stata finanziata interamente dall’artista (?), anche se su un sito ho letto che ha contribuito anche la Beretta di Brescia.
Meritevole quindi che, a fronte di un’indubbia pubblicità al Lago d’Iseo ed al ritorno economico provocato dalle innumerevoli presenze di turisti da ieri – giorno dell’inaugurazione – al 3 luglio – quando l’opera verrà smantellata – non ci sia stato esborso di denaro pubblico. Ricordo però che i veri artisti si sono avvalsi molto spesso dei contributi di mecenati che commissionavano loro le opere.
Del resto,a pensare che sia solo “un’opera” e non “un’opera d’arte” non sono solo io.
E mi ha ricordato tanto la “Merda d’artista ” di Piero Manzoni (ma c’è stato davvero qualcuno che ha comprato una simile schifezza?) o le tele tagliate di Lucio Fontana. L’arte deve trasmettere qualcosa, queste opere non mi dicono nulla, ma forse sono dalla parte del torto e di arte non capisco assolutamente nulla.
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Inviato dal Veloce promemoria
Darsena
Un pomeriggio “di altri tempi” mangiando un gelato seduti su una panchina in riva alla Darsena, tra ragazzi sdraiati sull’erba, chi con l’immancabile smartphone, chi con testi scolastici e blocchi per appunti per prepararsi agli esami ormai prossimi, famigliole che passeggiano sui due lati dello specchio d’acqua dal quale sale un lieve effluvio di freschino mentre le papere starnazzano litigando tra di loro.
Siamo in piena zona milanese, quindi fa stupire trovare un negozio di specialità siciliane.
Poco distante, ma non ho potuto riprenderlo per via dell’assembramento di gente – quindi posto una foto scaricata da internet – , un punto vendita di food – street laziale: supplì, panzerotti, pizza fritta e l’immancabile porchetta. Quello che più mi ha fatto ridere è stata la scritta sulla lavagnetta: 《 Venite a provare la vera porchetta da “Ape Cesare”.
E prima di lasciare la zona, un saluto dall’elefantino rosa della Gazzetta.
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Grrrrr
Altro che 4G.
Sono 3 giorni che Wind è più lento di una lumaca. Siamo passati al negozio, che per fortuna è proprio di fronte a casa, e ci hanno detto che tutto deriva da una cellula guasta.
Ma anche in altre parti di Milano non è che lo smartphone prenda meglio !
Con il telefono nuovo in compenso mi hanno regalato una nuova sim Vodafone veloce come una scheggia, solo che 2 giga si fa presto a consumarlo, almeno per le mie esigenze.
Sospetto.
Vabbè.
Già l’avviso di garanzia a Pizzarotti, sindaco M5S di Parma, in periodo di elezioni mi era sembrato strano.
Ma che ora pure la Raggi in pieno ballottaggio venga indagata per falso ideologico in atto pubblico per cose avvenute 4 anni fa mi fa pensare che certa magistratura si muova con un tempismo incredibile, però non solo in fase antiberlusconiana: basta solo che il PD non venga toccato, proprio il partito che ha un numero impressionante di indagati.
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Furbizia
I FURBETTI del cartellino potranno essere licenziati in quattro e quattrotto.
Giusto, era ora che un simile provvedimento venisse approvato.
Invece i FURBONI da noi eletti che lasciano semideserte le aule del parlamento, continueranno imperterriti a percepire il loro lauto stipendio senza nemmeno una nota di demerito.
Davide e Golia
Nonostante i francesi siano ritenuti nostri “cugini”, nonostante tra i galletti giochino due juventini – Pogba ed Evra -, questa sera mi sono trovata a tifare per l’Albania.
Peccato, è andata male 😥
Sempre lungo il Naviglio.
Oggi, tra le altre cose, un giro sulla linea 2 del tram, da piazza Bausan (zona Bovisa) a piazzale Negrelli, praticamente da un capolinea all’altro.
La parte più bella è quella oltre porta Genova:
si costeggia il “solito” Naviglio, si passa vicino alla suggestiva chiesetta di San Cristoforo con il bel ponte in muratura,
ed alle due società di canottaggio, l’Olona e Canottieri Milano, quest’ultima restaurata da poco.
La penultima fermata prima del capolinea è presso la fabbrica della Richard Ginori: dispiace vedere come un bellissimo esempio di architettura industriale dello scorso secolo sia così trascurato.
L’edificio fu costruito nel 1809 – sull’area di una preesistente villa settecentesca – per sfruttare al meglio le acque del Naviglio, e poi dismesso nel 1986. Anche se poi riconvertito in “polo della moda e del design” all’esterno appare quale un edificio piuttosto squallido.
Siamo scesi al capolinea e siamo passati sull’altra sponda del canale, con un tratto solo pedociclabile. Un profumo di campagna, con papaveri fioriti, nespoli carichi di frutti, campanule e, purtroppo, anche gramigne e parietarie che non sono propriamente indicate per l’allergia di mio marito. Dal ponte ecco qualche foto (le precedenti le ho scaricate da internet) :
peccato non aver potuto fotografare anche le vecchie cinque torri di cristallo poco distanti, pure queste scaricate da internet
Risaliti sul tram, siamo ritornati a casa giusto in tempo per prenderci un bell’acquazzone.
Beh, vado a finire di asciugarsi 🙂
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Inviato dal Veloce promemoria
Cosa ne pensate?