La vita è sogno, soltanto sogno, il sogno di un sogno (Edgar Allan Poe)

Due pesi e due misure

Nel 2001 ad Arce venne uccisa la diciottenne Serena Mollicone. Solo ultimamente stanno emergendo le responsabilità che gravano sul maresciallo dei Carabinieri Franco Mottola, di sua moglie Anna e del figlio Marco che la ragazza aveva denunciato quale spacciatore. Serena entrò in caserma, però non ne uscì viva. Il cadavere, ritrovato due giorni dopo la scomparsa, presentava segni evidenti di percosse e sevizie. Per anni i carabinieri di Arce hanno depistato le indagini, giungendo perfino a prelevare il padre della ragazza mentre si stavano svolgendo le esequie per tradurlo in stazione, accusandolo dell’assassinio della figlia.
Per 17 anni quest’uomo si è battuto perché emergesse la verità, e la morte della ragazza è quasi certamente collegata al “suicidio” del brigadiere Santino Tuzi, rinvenuto cadavere nella propria auto dopo aver deposto in Procura che Serena si era recata in caserma.

Nessun appartenente all’Arma ha mai domandato scusa per quanto è stato fatto a questa povera ragazza; nessuno le ha intitolato una via o una piazza. Questo perché Serena era una ragazza normale, senza grilli per la testa, non si drogava, non spacciava, non aveva mai avuto problemi con la giustizia e suo padre ha combattuto.con forza la sua battaglia, senza ricorrere a sceneggiate.

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