La vita è sogno, soltanto sogno, il sogno di un sogno (Edgar Allan Poe)

crisi, tanto per cambiare

deficit

Si stava meglio quando tutti dicevano che si stava male e che ci trovavamo sull’orlo del baratro.

La disoccupazione con il governo Berlusconi era all’8,4%, mentre ora è al 12,4% ed il rapporto debito pubblico PIL era al 120 ed ora al 133,3…e qualcuno ha il coraggio di dire che siamo in via di ripresa.

Ci hanno depauperato, ci stanno anche togliendo vari servizi nonostante l’aumento delle tasse, ma l’unica impressione è che ci stiano invece pigliando per i fondelli.

L’INPS comunica che nei primi nove mesi di quest’anno le domande per ottenere il sussidio di disoccupazione sono state 1.431.627, con un incremento del 27,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Solo nel mese di settembre sono arrivate 116.002 domande di ASpI, 68.240 di mini ASpI e 377 domande di disoccupazione tra ordinaria e speciale edile. Per il 2014 le stime per l’occupazione volgono ancora al ribasso, in quanto il bonus fiscale per le imprese che assumono a tempo indeterminato si è rivelato un fallimento. Ovvio che un’azienda assuma solamente se ci sono commesse lavorative, quindi anche logico che la prima cosa da abbattere siano i costi.

Quello che preoccupa maggiormente invece è il clima inflattivo. Squinzi l’ha detto chiaramente: l’IVA è aumentata e l’inflazione è diminuita, questo significa che l’Italia è in deflazione. http://www.grr.rai.it/dl/grr/notizie/ContentItem-a9f55705-3211-4dd8-a0ef-36a57f60e073.html

squinzi-confindustria

Molti si meraviglieranno della stabilità se non addirittura della diminuzione di certi prezzi nonostante l’aumento dell’IVA, e trarranno la conclusione che diminuendo i prezzi aumentino i consumi, facendo così migliorare l’economia che dovrebbe riprendere a girare. Invece è un errore madornale: i commercianti abbassano i prezzi perché nessuno compera più, ma il calo dei prezzi altro non è che la conferma del calo delle vendite e quindi della produzione, con conseguente riduzione dei posti di lavoro. I senza lavoro acquisteranno sempre meno…e così via. Una spirale perversa già avvenuta in America negli anni ’30, la Grande Depressione.

La cosa più urgente per rilanciare l’economia è proprio una sostanziale diminuzione del carico fiscale, iniziando proprio dall’IRAP che disincentiva al massimo le assunzioni, in quanto più dipendenti uno ha, più paga.

Inoltre c’è il cappio del rapporto tra deficit pubblico e PIL che ci sta letteralmente strangolando. Lo stesso Prodi ha velatamente ammesso che i parametri di Maastrich non sono congrui

http://www.ilgiornale.it/news/interni/se-n-accorto-anche-prodi-bisogna-rivedere-i-parametri-964397.html

e che bisognerebbe riformulare alcuni criteri di valutazione. Sembrerebbe logico dire “non è mai troppo tardi” per ammettere i propri errori, ma fino ad ora certi cosiddetti economisti hanno fatto solamente il gioco della Germania, accettandone tutte le condizioni.

Certo che pure noi ci mettiamo del nostro, con una deficit elefantiaco, ed è su quello che bisogna agire principalmente, tagliando le spese improduttive…ma ogni volta ci si scontra con varie lobby che hanno tutto l’interesse che le cose rimangano come ora.

crisid

9 Risposte

  1. Rosella

    Dici bene! Cosa ci aspetta??? Come fare a pensare positivo con questo andazzo……….. a guardarci bene attorno sembra che le cose vadano sempre peggio. A sbattersi per ogni cosa è la povera gente che le tasse le paga eccome, ma a loro non basta e per ogni cosa è questa povera gente che deve pagare ancora per dimostrare di essere in regola con quanto dovuto alle istituzioni, è uno schifo!! Da quando Carlo non c’è più per ogni cambio nome sull’intestazione auto, bollette, ecc. non hai idea quanti soldi ho pagato, a distanza di ormai due anni, pensi sia tutto a posto ed invece nei giorni scorsi mi è stato recapitato un bollettino della Rai da pagare, non capendo a cosa si riferisse, avendo pagato regolarmente l’abbonamento e avendo comunicato anche il decesso e cambio di nome, mi sono recata in posta e mi hanno detto di non pagare.
    Testuali parole dell’operatore:”loro ci provano, ma tu non sei una nuova abbonata, quindi non pagare, facciamo una raccomandata e respingiamo tutto, però occorre uno stato famiglia storico”. Mi sono recata in comune ed ho appreso che per avere questo stato famiglia dovevo pagare una marca da bollo di 14,62 euro, mi sono arrabbiata, loro hanno voluto sapere a cosa mi servisse e hanno convenuto con me di allegare lo stato famiglia normale,ed ancora il certificato di morte, così per questi non dovevo pagare nulla. Ho già speso i soldi della raccomandata che non avrei dovuto pagare essendo in regola. Quando vogliono sanno tutto di noi………..siamo spiati e sorvegliati………quando c’è da spillare soldi all’improvviso loro di te non sanno nulla, non verificano se sei in regola, devi sempre sbatterti per dimostrare………..
    Scusa Loredana se ho usato questo tuo spazio per sfogarmi un po’, ma davvero oltre al dolore quando perdi una persona cara, rischi di scoppiare e voler sparire proprio per tutte le pratiche da sbrigare, sembra un pozzo senza fine. Ogni giorno ce n’è una.
    Un caro saluto ed un abbraccio!

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    6 novembre 2013 alle 21:53

    • Rosella, non ti preoccupare…sfogati quanto vuoi. Ce ne sono di cose da dire al riguardo. Pure io, anni dopo la morte di mia madre e relativa denuncia alla Rai, mi sono vista recapitare il bollettino da pagare, e non un a sola volta. Alla fine mi sono incavolata di brutto, mandando una raccomandata in cui li diffidavo dall’interpellarmi ancora altrimenti sarei andata per vie legali. Se un semplice cittadino deve arrivare a questo, vuoi dire che siamo davvero esasperati!
      Un abbraccio anche a te
      Loredana

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      7 novembre 2013 alle 16:25

  2. mario

    Tu chiamale se vuoi …….. scriveva Mogol . Che si chiami deflazione o altro ha importanza ? Il mondo gira da tanto e continuera’ a farlo per tanto ancora ,ci piaccia o meno .E’ la ns fetta di torta che si sta’ rimpicciolendo ; e’ poi cosi’ importante che nel contesto siamo in coda tra i paesi “vecchi” (intendo le economie un tempo… avanzate dell’emisfero nord del mondo?) Magnanimamente verrebbe da dire largo ai giovaniiiiiiiiiiiiiiiiiiiii.A questo giro tocca a Cinesi , Indiani , Coreani ,Brasiliani etc etc etcLoro quasi sicuramente dicono …….ERA ORAAAAAAAAAA . Sarebbe il caso che disponendo di una ricchezza UNICA al modo, oltre il 50% del patrimonio artistico e culturale mondiale , mettessimo mano a farlo fruttare. e che ce vo’ dicano a Roma ?MIca tanto gnegnero né . Gia’…………. ma serve averlo. OPS che cazz,,a. ciao Lore bg

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    7 novembre 2013 alle 08:07

    • Mario, il punto non è che altri si inseriscano nel mercato. E’ solo che ci vogliono parametri uguali per tutti. Se in Cina, in Bangladesh o Marocco l’operaio non ha ferie, malattie, previdenza pagate come da noi in Europa, se nel Terzo mondo sfruttano ancora il lavoro minorile, è ovvio che le condizioni non sono uguali per tutti e che negli altri paesi il costo del lavoro sia falsato rispetto al nostro. Il punto è anche che questo governo toglie senza dare nulla, anzi ti toglie pure quello che aveva concesso e pure con effetto retroattivo, vedi il bonus per i datori che hanno assunto i licenziati.
      Il nostro patrimonio culturale? Sono anni che dico che va salvaguardato e “fatto fruttare” come tu dici, ma tranne pochissime eccezioni, vedo monumenti e palazzi che vanno in rovina. Pure la tua Firenze, quando ci sono ritornata qualche anno fa, mi ha fatto tanta tristezza, vedendo una città sporca e trascurata che meriterebbe molto di più. Una volta ho anche fatto l’esempio di Bologna, dove tutti i porticati che conducono all’Università (la più antica del mondo!), sono pieni di scritte e graffiti…e questo da parte di giovani che, si suppone, abbiano una cultura. Il nostro purtroppo è un paese che sta andando in rovina per colpa di molto permissivismo, di poca o nulla meritocrazia, dove la voce “patrimonio pubblico” non significa che un bene appartiene a tutti, ma che essendo anche mio, posso farne ciò che voglio. Siamo diventati un popolo di maleducati e questa classe politica credo che ci rappresenti molto degnamente 😦

      Ciao e buona giornata 🙂
      Lore

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      7 novembre 2013 alle 16:39

  3. fufù
    Bello matrix, vero ? (non il film) 💡
    Questa situazione finisce male , Loredana… ma malemale
    P.S. come ti va li al nord…

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    9 novembre 2013 alle 10:00

    • Non guardo mai le trasmissioni dove litigano. Anzi non guardo proprio più la tv tranne qualche tg

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      9 novembre 2013 alle 11:58

      • …huston@Ombra: trsmissione dati errata- 😕
        huston: matrix = ‘sistema’ – no tv – 🙄
        @Ombra : copy ?
        huston: bye bye Ombra
        …………10/4 😎

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        10 novembre 2013 alle 11:10

  4. mario

    Verissimo che esistono diversita’ di condizioni tra aree del pianeta . E altrettanto evidente che figure come Marchionne ci navighino su , ( anche figure minori purtroppo ) Vien da chiedersi se in certe “stanze” progettino un “livellamento” verso il basso o se per certi “Signori” sia piu’ utile mantenere disparita’ per continuare a speculare all’infinito…..Curioso il fatto che le tue stesse parole su Firenze le ho sentite in contemporanea dialogando con una conoscente di nazionalita’ tedesca da anni residente qui .La stessa mi faceva notare come alcune “signore” fossero tanto scrupolose e attente nella pulizia della propria casa ,rasentando la mania…. ,quanto “distratte” all’esterno nel sorvolare su cicche , fazzolettini o quant’altro .Sai Lore, mica mi sento rappresentato…………….. ciao bg

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    16 novembre 2013 alle 10:00

    • Livellamento verso il basso… prospettiva purtroppo che sta diventando realtà. Ma la maggiore responsabilità ricade su chi ci governa e su scelte economiche sulle quali noi, comuni mortali, non possiamo fare nulla.
      Per il secondo punto… se il tuo vicino di casa invece di voler fare il sindaco di tutta l’Italia si limitasse a fare (bene) il sindaco della sua città sarebbe meglio per tutti. Ma la sporcizia che impera in molte città è colpa nostra.Qui a milano impera la questione dei navigli pieni di immondizia e molti incolpano il sindaco. A me Pisapua sta altamente sulle scatole, ma diamo a Cesare quel che è di Cesare… con la Moratti era la stessa cosa.
      Buona domenica 🙂
      Lore

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      17 novembre 2013 alle 09:39

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