La vita è sogno, soltanto sogno, il sogno di un sogno (Edgar Allan Poe)

Articoli con tag “Inps

Presa per i fondelli

Fatemi capire.

Se Salvini, Marine le Pen, Hofer dicono che bisogna arginare l’immigrazione selvaggia, sono sporchi populisti razzisti e xenofobi.

Però se de Van der Bellen schiera 4 mezzi corazzati al confine e Macron chiude i porti alle navi ONG che trasportano i migranti, va tutto bene, anzi, l’Europa plaude.

Non è che per caso siamo solo noi i fessi che continuano con questa politica suicida dell’accoglienza? L’Europa ci ha ripetuto un sacco di volte che non vuole questo tipo di immigrati, ma è disponibile ad accogliere SOLAMENTE I VERI RIFUGIATI, mentre ci lascia tutti quelli che non hanno alcun diritto a restare qui e ce li rispedisce indietro senza tante storie.

Che poi anche i nostri politici ed affini ci prendano per i fondelli è chiaro: basti ascoltare le dichiarazioni odierne di Tito Boeri, che auspica un maggior numero di lavoratori immigrati per “sostenere il welfare pensionistico italiano”; in poche parole, Boeri dice che nei prossimi 22 anni (chissà perché proprio questo lasso temporale…) avremo un deficit di 38 miliardi nelle casse dell’INPS.

Boeri naturalmente parla “solamente” degli immigrati occupati che versano contributi e che ovviamente nessuno si sogna di allontanare dal paese.

Ma gli altri? Quelli che sbarcano giornalmente sulle nostre coste benevolmente accolti dalle nostre organizzazioni “caritatevoli” che in buona parte lucrano alle spalle di costoro, che per lo più finiscono come manovalanza in nero nelle campagne (caporalato) o nella microcriminalità o, se va bene, mendicano per le strade? Questi COSTANO e basta, solo che i soldi non escono dall’INPS ma dalla fiscalità comune, quindi Boeri NON li considera.

E di quelli che invece sono occupati regolarmente, consideriamo invece un’altra questione: nelle famiglie extracomunitarie per consuetudine lavora il solo marito mentre la moglie resta a casa ad accudire i figli, solitamente almeno in numero di tre. Il reddito familiare, per quanto basso, viene integrato dagli assegni familiari e dalle detrazioni IRPEF che praticamente andranno ad eguagliare l’imposta sul reddito. Poi ci saranno le agevolazioni per la casa popolare, le esenzioni per le tasse e le mense scolastiche oltre a varie altre facilitazioni e contributi che spettano alle famiglie monoreddito, con basso ISEE.

Consideriamo poi che una buona parte dei lavoratori extracomunitari richiederanno il ricongiungimento familiare dei genitori ai quali, al raggiungimento dell’età prescritta, verrà corrisposta la pensione sociale. Quindi non so quanto “vantaggio” economico verrebbe alle casse dell’INPS… Infine ci sono gli immigrati iscritti come “autonomi”, ed una buona parte di questi sono quelli che vendono accendini, libri e cianfrusaglie varie: denunciano un reddito di 7000 euro annui, il che basta a mantenere il permesso di soggiorno, ma non versano un centesimo di tasse e con tributi.

In poche parole, continuano a prenderci per i fondelli, solo che la pazienza ormai ha raggiunto il limite.


crisi, tanto per cambiare

deficit

Si stava meglio quando tutti dicevano che si stava male e che ci trovavamo sull’orlo del baratro.

La disoccupazione con il governo Berlusconi era all’8,4%, mentre ora è al 12,4% ed il rapporto debito pubblico PIL era al 120 ed ora al 133,3…e qualcuno ha il coraggio di dire che siamo in via di ripresa.

Ci hanno depauperato, ci stanno anche togliendo vari servizi nonostante l’aumento delle tasse, ma l’unica impressione è che ci stiano invece pigliando per i fondelli.

L’INPS comunica che nei primi nove mesi di quest’anno le domande per ottenere il sussidio di disoccupazione sono state 1.431.627, con un incremento del 27,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Solo nel mese di settembre sono arrivate 116.002 domande di ASpI, 68.240 di mini ASpI e 377 domande di disoccupazione tra ordinaria e speciale edile. Per il 2014 le stime per l’occupazione volgono ancora al ribasso, in quanto il bonus fiscale per le imprese che assumono a tempo indeterminato si è rivelato un fallimento. Ovvio che un’azienda assuma solamente se ci sono commesse lavorative, quindi anche logico che la prima cosa da abbattere siano i costi.

Quello che preoccupa maggiormente invece è il clima inflattivo. Squinzi l’ha detto chiaramente: l’IVA è aumentata e l’inflazione è diminuita, questo significa che l’Italia è in deflazione. http://www.grr.rai.it/dl/grr/notizie/ContentItem-a9f55705-3211-4dd8-a0ef-36a57f60e073.html

squinzi-confindustria

Molti si meraviglieranno della stabilità se non addirittura della diminuzione di certi prezzi nonostante l’aumento dell’IVA, e trarranno la conclusione che diminuendo i prezzi aumentino i consumi, facendo così migliorare l’economia che dovrebbe riprendere a girare. Invece è un errore madornale: i commercianti abbassano i prezzi perché nessuno compera più, ma il calo dei prezzi altro non è che la conferma del calo delle vendite e quindi della produzione, con conseguente riduzione dei posti di lavoro. I senza lavoro acquisteranno sempre meno…e così via. Una spirale perversa già avvenuta in America negli anni ’30, la Grande Depressione.

La cosa più urgente per rilanciare l’economia è proprio una sostanziale diminuzione del carico fiscale, iniziando proprio dall’IRAP che disincentiva al massimo le assunzioni, in quanto più dipendenti uno ha, più paga.

Inoltre c’è il cappio del rapporto tra deficit pubblico e PIL che ci sta letteralmente strangolando. Lo stesso Prodi ha velatamente ammesso che i parametri di Maastrich non sono congrui

http://www.ilgiornale.it/news/interni/se-n-accorto-anche-prodi-bisogna-rivedere-i-parametri-964397.html

e che bisognerebbe riformulare alcuni criteri di valutazione. Sembrerebbe logico dire “non è mai troppo tardi” per ammettere i propri errori, ma fino ad ora certi cosiddetti economisti hanno fatto solamente il gioco della Germania, accettandone tutte le condizioni.

Certo che pure noi ci mettiamo del nostro, con una deficit elefantiaco, ed è su quello che bisogna agire principalmente, tagliando le spese improduttive…ma ogni volta ci si scontra con varie lobby che hanno tutto l’interesse che le cose rimangano come ora.

crisid


Incavolature estive

Possibile che molti non lo capiscano? Solamente Fassina ha detto, finalmente, una cosa giusta, e per questo è stato attaccato dai suoi stessi compagni di partito, dallo stesso governo e dalla Camusso, tanto da essere stato costretto ad una parziale ritrattazione. E’ assai semplice il ragionamento: con l’aumentare della pressione fiscale cresce anche l’evasione. Ed a pagare (in misura via via maggiore) saranno sempre gli stessi, cioè i lavoratori dipendenti che non possono evadere nemmeno volendo. Ma anche loro, per difendersi, inizieranno a richiedere prestazioni senza fattura a fronte di uno sconto…e così diventeremo come il gatto che si mangia la coda!

Intanto, i nostri cari parlamentari della Camera (M5S escluso) si sono autorizzati l’erogazione dei rimborsi elettorali ai partiti, per un importo di oltre 56 milioni di euro, mica bruscolini…Manca ancora l’approvazione del Senato, ma si sa già come andrà a finire!

Poi c’è l’INPS che restituisce il prelievo sulle pensioni d’oro istituito dal governo Berlusconi. Mi aspetto solo che per pagare la restituzione blocchino le pensioni minime…sarebbero capaci di farlo.