Ti invaghisti di un’ombra
Tu vivi sempre nei tuoi atti.
Con la punta delle dita
sfiori il mondo, gli strappi
aurore, trionfi, colori,
allegrie: è la tua musica.
La vita è ciò che tu suoni.
Dai tuoi occhi solamente
emana la luce che guida
i tuoi passi. Cammini
fra ciò che vedi. Soltanto.
E se un dubbio ti fa cenno
a diecimila chilometri,
abbandoni tutto, ti lanci
su prore, su ali,
sei subito lì; con i baci,
coi denti lo laceri:
non è più dubbio.
Tu mai puoi dubitare.
Perché tu hai capovolto
i misteri. E i tuoi enigmi,
ciò che mai potrai capire,
sono le cose più chiare:
la sabbia dove ti stendi,
il battito del tuo orologio
e il tenero corpo rosato
che nel tuo specchio ritrovi
ogni giorno al risveglio,
ed è il tuo. I prodigi
che sono già decifrati.
E mai ti sei sbagliata,
solo una volta, una notte
che t’invaghisti di un’ombra
– l’unica che ti è piaciuta –
Un’ombra pareva.
E volesti abbracciarla.
Ed ero io.
Pedro Salinas
Gentilissima, mi sapresti dire chi è l’autore dell’immagine? Mi serve per una ricerca iconografica che sto facendo. Grazie mille
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25 Maggio 2020 alle 18:55
L’ho trovata in rete, ma non so chi sia l’autore. Credo che mettendo l’immagine su Google possa uscire chi l’ha dipinta.
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25 Maggio 2020 alle 23:57