Considerazione personale
Posso accettare tutto, tranne la violenza.
Adesso l’ONU chiede alla Spagna di svolgere un’indagine su quanto è accaduto in Catalogna durante le “votazioni” di ieri, in quanto l’azione di risposta della polizia è stata sproporzionata e non necessaria.
Come ho detto, si può essere a favore o contrari (inoltre sono affari interni della Spagna), ma la reazione offensiva è stata eccessiva. I mass media aumentavano ora per ora il numero dei feriti, giunti alla fine ad 844; qualcuno mi ha contestato il dato, dicendo che al pronto soccorso erano arrivate 99 persone, inclusi alcuni poliziotti, ed evidentemente per colui TUTTI i mass media, giornali, televisioni, notizie web sbagliano. La Spagna ha fatto una ben magra figura con questa azione di forza: avesse fatto svolgere regolarmente il referendum, pur se non legale, il numero di secessionisti sarebbe risultato insufficiente rispetto alla totalità della popolazione residente nella comunità autonoma. In estrema ratio si sarebbe potuto dichiarare nulla la consultazione, salvando la faccia ed evitando l’azione di forza.
Non venitemi a dire che una nazione è come una casa dove la costituzione rappresenta il regolamento condominiale votato da tutti. Io piuttosto penso ad una famiglia, dove se i coniugi litigano continuamente è meglio che si separino prima che succeda qualcosa di irreparabile.
Poi mi chiedo, anche se solo in via teorica: è sensato pensare, al di là della liceità o meno della consultazione catalana, che le nazioni restino per così dire “cristallizzate”, senza poter prevedere nelle loro Costituzioni (che non sono intoccabili, e possono quindi essere soggette a cambiamenti) che i confini possano essere modificati e che frazioni dei loro territori possano staccarsi dallo “stato-madre” senza che ci siano azioni violente, solo per volontà delle popolazioni che le abitano? Siamo sicuri che tra 500 o 1000 anni le configurazioni “politiche” degli stati saranno ancora uguali a quelle odierne? Personalmente lo ritengo irrealistico.
Donne
Come donna, mi vergogno di certe donne.
Parlo di nonne, zie e soprattutto madri che per negligenza o, peggio, per connivenza non hanno saputo o voluto proteggere bambini inermi dalle violenze dei mostri che spesso condividevano il loro stesso letto.
Mi chiedo dove sia finito il senso materno che spesso spinge una donna fino al sacrificio pur di salvaguardare il proprio piccolo.
Ma nel contempo guardo all’ambiente in cui queste madri, nonne e zie sono nate e cresciute: educazione dei maschi al rispetto per le donne ZERO; solamente sottomissione al maschio di casa, altrimenti violenze. Non le giustifico, sia chiaro, le ritengo complici di queste efferatezze, però le considero al contempo colpevoli e vittime di un ambiente caratterizzato dal degrado e dall’ignoranza.
Confronto poi quanto sta succedendo in questo periodo: la donna è sempre considerata quale istigatrice degli stupri per il suo comportamento, per il suo atteggiamento, per il suo abbigliamento. Ed a questo vorrebbero abituare noi donne, a non “provocare ” nemmeno con uno sguardo, adeguandoci ad una cultura (?) che stiamo importando a colpi di mille sbarchi al giorno.
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Inviato dal Veloce promemoria
“primavera”
Si pensava che l’undici settembre, doppiato lo scorso anno lo scoglio del decennale, scemasse dolcemente verso l’oblio, invece siamo qui a piangere altri morti e a far di conto con nuove violenze islamiche.
Per chi sperava davvero nella primavera araba, è una grave disillusione. Gheddafi era uno st….o, ma ormai era innocuo ed ininfluente. Aveva le sue miserrime manie di grandezza, l’amore per le divise e le patacche, per la tenda beduina che si portava ovunque, ma ormai era un cane sdentato, ricco ma sdentato.
Adesso i fatti di Libia, con la morte dell’ambasciatore statunitense e di altri tre cittadini americani e un’altra vittima in Egitto dovuta ai disordini susseguenti la proiezione di un film ritenuto blasfemo sono sotto gli occhi di tutti… Le donne hanno fatto un ulteriore passo indietro, con l’oscurantismo arabo, gli integralisti avanzano e, purtroppo, li abbiamo alle nostre porte e con loro non c’è alcuna possibilità di dialogo. Tutto questo non solo in Libia, ma pure in Egitto, Siria, Tunisia, tutti i paesi afromediterranei.
Sarkozy credeva davvero che abbattendo Gheddafi si sarebbe instaurata la democrazia? Ma ora c’è il fondato sospetto che l’estremismo religioso sia solo una scusante per eliminare i nemici di idee diverse da chi vuole impadronirsi stabilmente del potere, sospetto avvalorata dal fatto che il trailer del film in questione è in rete da luglio, mentre i disordini sono scoppiati solo ora.
Tutti contro il raìs, esclusa la Germania, senza pensare che chi lo avrebbe sostituito sarebbe stato più sanguinario di lui. Bene o male, con Gheddafi l’Italia aveva raggiunto degli accordi, vanificati poi dal conflitto voluto dall’ex presidente francese.
Ma quello che più fa paura è il nostro lassismo europeo che, per paura di ritorsioni terroristiche ed economiche, accetta passivamente e supinamente tutte le violenze che accadono non solo nei “loro” paesi, ma anche nei nostri; consideriamo solo la microcriminalità che ormai impesta gran parte delle nostre città, iniziando dalla messa a fuoco dei centri di accoglienza per finire poi con scippi, stupri, spaccio di droghe, reati in gran parte commessi dalla massa di questi “diseredati” (?), che arrivano qui e subito avanzano pretese.. E fa paura perfino l’acquiescenza che mostriamo nei loro confronti. Perché il Papa condanna il film statunitense dicendo che è offensivo nei confronti dell’Islam (ma è nella biografia ufficiale del Profeta che egli sposò una bimba di 6 anni e che fece sgozzare 800 ebrei) e non fa altrettanto con la pellicola recentemente presentata a Venezia dove la protagonista si masturba con un crocifisso (beccandosi tra l’altro pure un premio della giuria per la miglior regia?).
Qui da me è ancor vivo il ricordo della “rana crocifissa” esposta al museo, ma non fu avanzata nessuna reprimenda da parte delle autorità ecclesiastiche, se non una blanda opposizione da parte di qualche vescovo.
Tra due giorni sarà l’anniversario della morte di Oriana Fallaci, e vedo con preoccupazione l’avvicinarsi di quell’Eurabia che lei tanto paventava e che ci invitava a fronteggiare con decisione.
Cosa ne pensate?