Crisi
Anche Bolzano ormai ha la sua piccola Chinatown.
Via Torino…circa 700 metri di lunghezza, poco più, poco meno.
I negozi sono quasi solo sul lato sinistro della strada, provenendo da piazza Matteotti, in quanto sul versante opposto si affacciano le stradine che conducono ai cortili ed ai caseggiati delle “popolari” costruite durante l’era fascista.
Ed in quelle poche centinaia di metri, chiuse ormai le botteghe storiche che c’erano sin da quando ero bambina ed anche da prima, quali “La Casalinga”,il cui titolare Mizzon aveva iniziato nel primo dopoguerra vendendo pentolame sui banchetti,
Zanella che vendeva vestiti e la pasticceria Bartolomei, ora c’è tutto un fiorire di attività di extracomunitari: due grandi magazzini ed un supermercato, un negozio di accessori per computer, lo storico bar “Moretti” (dove anni addietro, alla domenica, si andava a bere l’aranciata) , un negozio di borsettine e sandali, tutti gestiti da cinesi, cui si aggiunge un bar gestito da sudamericani ed un negozietto di chincaglierie condotto da mediorientali. Aggiungiamoci anche una grande sala giochi, ma non so chi la gestisca.
E quante saracinesche abbassate…oltre alla Casalinga summenzionata, chiusa da oltre un anno,
ci sono negozi di vestiario che aprono e chiudono a velocità supersonica perché non riescono a tener dietro alle spese, e tra questi pure un magazzino di vestiario gestito da una coppia dell’est Europa ed un negozio di ferramenta con le serrande abbassate da non so quanti anni. Pure uno che vendeva sigarette elettroniche si è arreso ed ha chiuso.
La parallela via Dalmazia non è da meno: ben tre negozi di parrucchieri ed un altro negozio di accessori per computer cui, tra non molto, si aggiungerà un ristorante sempre a conduzione cinese.
Ed allora preferisco ricordarla così, come negli anni della mia infanzia, con le villette a due piani e con il giardinetto abbattute per far posto ai nuovi condomini…un sogno in bianco e nero di un tempo che non c’è più.
Cosa ne pensate?