La vita è sogno, soltanto sogno, il sogno di un sogno (Edgar Allan Poe)

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Vento

Io sono una barca
senza vento.
Tu eri il vento.
Era quella la mia rotta?
A chi importa la rotta
se ha un tale vento!


Olav H. Hauge


Vento

Piegato_dal_vento
Sarebbe sembrata una giornata di primavera,  cielo limpido, terso, di un azzurro intenso, se non fosse stato per il vento gelido che soffia dalle montagne.
Quindi emicrania, raffreddore,  cervicale in tilt, pressione in ribasso con giramenti di testa  e pure nausea.

 

😦 😦 😦


Sera

Oggi una giornata frenetica con mille cose da fare, correndo qua e là per la città.
Inoltre  c’era un vento fortissimo che, oltre a mettere a soqquadro il terrazzo spogliando il gelsomino dei pochi fiori  rimasti, mi ha causato una forte emicrania.
Poi è arrivata la sera, calma, placida, riposante, tranquilla.
Spalanco la finestra sulla notte, mi appoggio al davanzale e ascolto il mondo che respira piano


Inviato dal Veloce promemoria


vento

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Già dal pomeriggio di martedì l’anemometro girava a più non posso, ma a notte fonda è iniziato un vento pazzesco.
La mattina seguente sul terrazzino c’era un vero disastro : la copertura di nylon della piccola serra stracciata, le ciotole ed i vasi sulle mensole in frantumi, sul pavimento, le piantine di primule e viole del pensiero irrecuperabili, lo stesso per i giacinti ed i narcisi, ma almeno i bulbi sono riuscita a salvarli. Anche la pacciamatura delle piante più grandi – il gelsomino, le rose e la passiflora – era sparsa ovunque.
Terriccio, foglie, rametti e petali sparsi dappertutto in mezzo ai cocci. Anche le mie belle girandole multicolori sono volate chissà dove.

Sull’altro balcone, quello prospiciente la cucina, lo stesso disastro per i vasi delle piantine aromatiche: la salvia è da buttare, ma il rosmarino si è salvato, ha solo qualche rametto spezzato.
Ci è voluto del tempo per ripulire: ieri mattina l’ho dedicato ad un giro in giardineria per ricomprare nuove piantine ed altri contenitori e questa mattina ho completato l’opera di rinvaso.
Sono stanca,ma almeno il mio terrazzino ha nuovamente un bell’aspetto, sperando che il vento, e con esso il nervosismo che provoca, non si ripresenti.


Primavera ai giardini (104)

Chiacchiericcio di passeri invadenti

che litigano briciole di pane.

Chiocchiolio di fontane

dove immergon le mani intirizzite

bambini sorridenti.

E soffioni che liberano al vento

semi d’argento….

 

(forse la primavera è finalmente arrivata)