La vita è sogno, soltanto sogno, il sogno di un sogno (Edgar Allan Poe)

Articoli con tag “Vauro

Casaleggio

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La vignetta di Vauro, relativa alla morte di Roberto Casaleggio, sarà di cattivo gusto, ma esprime una profonda verità.
Grillo era solo l’uomo ” immagine” di questo movimento,  quello che ci metteva la faccia, che faceva presenza ed attirava spettatori.
Il “burattinaio” che dietro le quinte muoveva i fili, era invece Casaleggio, con la sua grande conoscenza sia del marketing che del web, l’uomo convinto che internet avrebbe non solo cambiato il mondo, ma che saperlo gestire avrebbe consentito pure di governare il mondo, ma credendo pure che la vera democrazia si sarebbe potuta attuare solo tramite il web… 
Ora chi manovrava i fili non c’è più.  Vedremo quanto durerà la  creatura senza il suo ideatore.


Antisemitismo

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Adesso è certo.
Se sei di sinistra non sei razzista. Infatti il “fine” umorista Vauro è stato assolto dall’ accusa di antisemitismo per aver pubblicato nel 2008 una becera vignetta su Fiamma Nierenstein, raffigurandola con il naso a becco, la stella di Davide sul petto, la fronte modificata ed il nome storpiato in Fiamma Frankenstein.
Il tribunale non solo ha assolto Vauro, ma ha invece condannato il giornalista e parlamentare del PD Peppino Caldarola che aveva denunciato l’accaduto.
Già, perché per convenzione, un progressista non può essere antisemita, quindi razzista.
Ed è tanto più assurdo che il vignettista se la prenda con una donna che ha il solo torto di essere del PDL mentre in realtà è più progressista di lui con la sua storia di femminismo, difesa dei diritti umani ed uguaglianza.
Come scrive Shakespeare ne “Il mercante di Venezia” per bocca di Shylock, cristiani ed ebrei sono eguali, mangiano lo stesso cibo, soffrono allo stesso modo.
E proprio per questo Fiamma Nierenstein, per ottenere giustizia, si rivolgerà alla Corte Europea dei diritti umani.
È singolare che l’ONU non annoveri tra i crimini l’antisemitismo con un giro alquanto strano: antisemitismo non ammesso tra la discriminazione razziale in quanto considerato un’intolleranza religiosa e non ammesso tra le intolleranze religiose in quanto ritenuto un problema razziale.


Inviato dal Veloce promemoria


Motivo per cui…

Motivo per cui non seguo più Anno Zero.

Sono agnostica, ma ho il massimo rispetto per i sacerdoti, e sono la maggior parte, che esplicano la propria missione in tante zone disagiate. La volgarità di certe vignette non merita commento.

Il quotidiano cattolico «Avvenire» ha pubblicato ieri come editoriale, in prima pagina, la testimonianza di un prete anti-camorra, don Maurizio Patriciello, uno dei protagonisti nella lotta alla criminalità organizzata citato anche da Roberto Saviano nel suo fortunato libro Gomorra. Don Maurizio, parroco di San Paolo Apostolo a Caivano, nella diocesi di Aversa, ha messo in pagina tutto il suo dolore, prima che la sua indignazione, per quanto accaduto giovedì scorso durante la puntata di «Annozero», il programma di Michele Santoro, dedicata interamente al caso Ruby. Al termine della trasmissione, Vauro ha infatti mostrato alle telecamere una vignetta raffigurante Benedetto XVI che parla di Berlusconi e dice: «Se a lui piacciono tanto le minorenni, può sempre farsi prete». Un greve riferimento agli scandali della pedofilia. Don Patriciello ha scritto: «Sono un prete, non sono un pedofilo», osservando come «per bastonare Berlusconi», si faccia «ricorso alla calunnia», mentre Santoro e tutti gli altri «ridono». «Ridono di un dramma atroce e di innocenti violentati. Ridono di me e dei miei confratelli sparsi per il mondo impegnati a portare la croce con chi da solo non ce la fa. Ridono sapendo che tanta gente davanti alla televisione in quel momento si sente offesa in ciò che ha di più caro e soffre. Soffre per il Santo Padre offeso e perché la menzogna, che non vuol morire, ancora riesce a trionfare». «Vado a letto deluso e amareggiato – scrive il sacerdote – sempre più convinto che con la calunnia e la menzogna – decrepite come la befana o come le invenzioni di qualche battutista e di qualche sussiegoso giornalista-presentatore televisivo – non si potrà mai costruire niente di nuovo e stabile». Don Patriciello spera che sempre più persone dicano che «non si può continuare a infangare impunemente quegli onesti cittadini dell’Italia e del mondo che sono i preti».