La vita è sogno, soltanto sogno, il sogno di un sogno (Edgar Allan Poe)

Articoli con tag “vandalismi

Conetta.


Conetta è la struttura che, nei pressi di un paesino di 197 anime, accoglie 1500 clandestini e dove qualche giorno fa una giovane ivoriana è morta per una trombosi fulminante.
Dopo la rivolta dei giorni scorsi, si fa la conta dei danni: una tenda distrutta (del valore di 30 mila euro) ed altri vandalismi per un totale di 100 mila euro di danni.
Tubature danneggiate, radiatori staccati, bagni intasati e devastati, caldaie divelte, sporcizia dappertutto.
Vandali tanto ignoranti da rendere inutilizzabile la rete elettrica facendo così congelare le tubature che sono scoppiate per il gelo.
I bancali dei bagni e delle mense, completamente smontati, sono stati usati in parte per accendere falò, in parte per costruire delle capanne e per formare barricate per impedire l’uscita ai volontari sequestrati (ma secondo la magistratura non ci fu sequestro!) e l’accesso alle forze dell’ordine.
Tutto questo disastro in soli due giorni di rivolta!
La cooperativa che gestisce l’accoglienza – ora indagata per truffa – avrà avuto i suoi torti, ma anche questi vandali ci hanno messo molto del loro.

Poi noi – che siamo quelli che paghiamo – dovremmo aiutare questa gentaglia a discapito dei veri bisognosi?


Inviato dal Veloce promemoria


Controcorrente

Vado controcorrente.

 

Primo caso.

 

È solo un “luogo comune” e non reato (diffamazione) definire ubriaconi i veneti,come ha decretato a tempo di record la procura di Verona, anche se l’ultima parola spetterà al gip. La diffamazione si ravvisa solamente nel caso in cui venga offesa una singola persona, quindi non costituisce reato se la frase viene rivolta nei confronti di più persone o anche una categoria anche limitata di persone non individuabili singolarmente. Quindi per ora Toscani l’ha sfangata.

Bene!

Spero che lo stesso metro di giudizio venga applicato anche nel caso in cui altri abbiano detto che i rumeni sono ladri e gli albanesi spacciatori: sono”categorie” e non persone. Ma forse mi sbaglio, e ci sono veramente “razzismi” di serie A e “razzismi” di serie B.

 

Secondo caso

 

Difendo gli olandesi. Non tutti sono gli esagitati “tifosi” del Feyenoord, quindi inutile fare di tutta l’erba un fascio. È come quando classificano tutti noi italiani all’estero come mafiosi… Poi spesso siamo noi italiani i primi a non rispettare il nostro patrimonio artistico, anche senza l’occasione di un incontro di calcio. Sovente le statue vengono prese di mira con martellate,come il Michelangelo a Roma o il Nettuno fiorentino (Biancone) e lo stesso David di Michelangelo sempre a Firenze, la fontana dei Fiumi in piazza Navona a Roma. La stessa Barcaccia era già stata danneggiata precedentemente. Scritte, graffiti, incisioni con chiodi, cuori e date, gomme americane appiccicate dove capita. Poi ci siamo scandalizzati tanto per gli hooligans che orinavano dappertutto: ormai purtroppo si vede ogni tipo di gente che espleta i propri bisogni fisiologici per strada:, e non solo turisti ed extracomunitari.

 

Ultimo caso

 

Questa volta difendo l’evasore.

Non il grande, che esporta i capitali all’estero per evadere le tasse, ma il piccolo negoziante, vessato dall’esosità dello stato, che si vede comminare fior di multe per aver regalato un panino ad un povero cristo o per aver sottratto l’enorme somma di 95 centesimi. In certuni casi, l’evasione è il solo mezzo per sopravvivere ad uno stato che diventa sempre più famelico. Vero, l’evasione è un furto, ma bisogna anche distinguere chi ruba per accumulare sempre più denaro da chi ruba per necessità e spesso non trova altra via che il suicidio per uscire da questa situazione perversa.

E forse questa volta tanto controcorrente non vado…


l’orgoglio di essere italiani

Avete presente Pasquale Ametrano, l’emigrante del film “Bianco rosso e Verdone” che dalla Germania deve recarsi in Lucania per votare e, appena oltrepassato il Brennero, è soggetto ad ogni tipo di sventura e di vessazione, iniziando dal furto, pezzo per pezzo, della sua amata Alfasud?

Alla fine, giunto al seggio elettorale del suo paese, dopo aver taciuto per tutto il viaggio da Monaco a Matera, sbotta in un lunghissimo sfogo contro l’Italia, le sue istituzioni ed il modo di vivere in questo paese.

Ecco, quando torno in Italia dall’estero ed in particolare dalla Germania, io mi sento come lui.

Mi chiedo perché all’estero le città siano pulite ed ordinate, senza muri imbrattati; perché le carrozze dei mezzi pubblici abbiano i sedili in vellutino o similpelle senza strappi e macchie e non siano ridotte a cestini dell’immondizia, senza vetri graffiati e vagoni diventati preda di sedicenti writers, (in realtà semplici imbrattatori in quanto i veri writers sono tutt’altra cosa); perché non c’è nessuno che mendica per strada o venda mercanzia poggiata su lenzuola per terra tipo bazar orientale; perché altrove i monumenti sono considerati per quello che sono, ossia opere d’arte, e non improvvisate palestre per scalatori o, peggio, deturpati e rovinati come succede da noi.

Ecco, faccio ad esempio i confronti con la metropolitana di Milano dove, se va bene, si trovano giornali spiegazzati per terra e dove bambini in età scolare sono spinti a mendicare…

La rabbia monta, mi chiedo perché mai dovremmo essere orgogliosi di essere italiani… Solo perché abbiamo un passato glorioso? Ed ora invece? Mi rendo conto che la differenza sta tutta nel come si consideri il bene pubblico: dalle altre parti è un bene comune, che appartiene a me, ma anche ad altri, e tutti hanno interesse che sia conservato bene. Da noi invece è “roba” di nessuno, e ciascuno può farne ciò che vuole. Bologna, ad esempio, dove i portici che portano all’Università sono stati deturpati in modo osceno. Questo da parte di studenti che dovrebbero aver a cuore la cultura!

O altri posti dove le scritte “Caio ama Tizia” o altre scritte anche indecenti sono incise su marmi secolari.

Per non parlare dell’imbecillità di chi ha seguito la moda di quello scribacchino (chiamarlo scrittore sarebbe troppo) che ha lanciato la moda dei lucchetti sul ponte Milvio, moda che si è estesa a tutta Italia.

E così i nostri antenati hanno glorificato l’Italia con opere pregevoli che tutti ci invidiano, e i loro discendenti, da veri cretini quali sono stanno distruggendo tutto, e nessuno fa nulla per fermarli!


ONDA

La contestazione è una forma di protesta legittima, solamente deve essere espressa con metodi civili. Non è quanto ha fatto l’Onda, il movimento studentesco (ma quanti saranno stati i veri studenti nel corteo?) a Torino in questi giorni. Già il fatto di presentarsi bardati con sciarpe e caschi che nascondono il volto è un pessimo biglietto da visita che presuppone la volontà di nuocere senza farsi riconoscere, ma cosa c’entrava l’assalto a banche e concessionarie di auto con il G8 dei presidi? Non è scardinando saracinesche, rovesciando e bruciando cassonetti, bersagliando le forze del’ordine con estintori e sampietrini che si espongono le proprie ragioni, poi mi chiedo quanti di questi "studenti sinceramente DEMOCRATICI" (?) si siano recati a fare volontariato in Abruzzo. Ma quello che più mi ha  impressionato è stato il commento del candidato dell’IDV alle Europee, il "filosofo" Gianni Vattimo, (evidentemente in cerca di una comoda poltrona dopo aver passato non so quanti partiti in cerca di una visibilità politica che ancora non è riuscito ad ottenere), che si è espresso in questo modo. "Ai manifestanti di Torino va tutto il mio sostegno, anche per quella robustezza di reazione che dimostrano di saper mettere in campo". Vorrei sentire il suo commento in proposito, se avessero danneggiato la sua auto, o se la "robustezza di reazione" si fosse concretizzata con un bellissimo sanpietrino sulla zucca….