Referendum
Giusto sessant’anni fa gli Ungheresi affrontarono una dura battaglia per liberarsi dal giogo comunista, battaglia purtroppo persa, costata tante vite umane ed altri decenni di dittatura.
Ieri erano chiamati alle urne per “mitigare” la dittatura europea in materia di accoglienza dei “profughi” e delle relative quote imposte.
Speravo che in molti raccogliessero l’invito di Orban e andassero a votare. Il quorum non è stato raggiunto per poco, ed i NO alle quote imposte dall’UE è stato del 98% dei votanti, che corrisponde comunque ad un buon
42% dell’intero corpo elettorale.
La questione comunque è che la maggioranza non si è espressa, e questo mi dispiace molto.
Chi se la ride sotto i baffi, adesso come 60 anni fa, è solo un figuro che ancora oggi muove i fili della nostra politica.
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Inviato dal Veloce promemoria
Perina
Quando una giornalista già parlamentare di destra (non rieletta) e direttrice di AD Kronos pronuncia una simile frase, inorridisco.
Innanzitutto parla di Rom. Tra le minoranze in Ungheria solo l’1,9 è zingara. Quindi su circa 10 milioni di abitanti solo 190 mila risiedono in Ungheria e non vengono certo a rompere le scatole a noi. I Rom che si trovano in Italia provengono dalla Romania.
“Non hanno aderito all’euro “: chiamali stupidi. Loro hanno fatto un referendum (cosa a noi negata), ma lo stesso hanno fatto ad esempio Gran Bretagna e Danimarca.
Le nostre imprese delocalizzano là e tolgono lavoro ai nostri. Quando ci libereremo dalle pastoie imposte dai sindacati e da una tassazione esosa ,forse diventeremo competitivi pure noi (ma noi delocalizziamo anche in altre parti del mondo).
Poi “non producono nulla”. Basta interrogare Wikipedia per vedere che hanno un’agricoltura fiorente che occupa il 4% della popolazione, mentre il 32% è occupato nell’industria e ben il 64% nel terziario, prima fra tutte il turismo.
L’Ungheria è un paese dalle grandi tradizioni, e la sua popolazione ne va giustamente fiera.
Inoltre è un paese estremamente liberale: in esso convivono cattolici, luterani, calvinisti, ebrei, ortodossi.
Se la Perina avesse fatto un viaggio in quel paese, avrebbe notato le differenze tra un paese appena uscito dal regime comunista e quello di un paese che piano piano si è liberato da quel giogo. Quindi è perfettamente legittimo che gli ungheresi si sentano minacciati da una massiccia invasione, per non perdere quel minimo di benessere che si sono conquistati in questi anni.
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Inviato dal Veloce promemoria
fascista sarà lei…
Grillo non è che mi sia simpatico,anzi! Lo considero un istrione che predica e fomenta, senza alcuna competenza economica e finanziaria (vedi il pressappochismo con il quale Pizzarotti sta “governando” (?) Parma), ma da qui ad etichettarlo come fascista, anzi “fassista” all’emiliana, ce ne corre.
Ribaltiamo la situazione e chiamiamo Bersani ed i suoi amici comunisti, anche se tutti i “sinistri” hanno ormai abiurato le loro origini (Uolter Veltroni addirittura ha dichiarato di non esserlo mai stato), ma l’idea di intitolare la festa del PD a Palmiro Togliatti mi fa sospettare del contrario.
Quel “Migliore”, quel compagno “Ercoli” che rinunciò ,con parole indegne, alla cittadinanza italiana
“È motivo di particolare orgoglio per me l’aver abbandonato la cittadinanza italiana per quella sovietica.
Io non mi sento legato all’Italia come alla mia Patria, mi considero cittadino del mondo, di quel mondo che noi vogliamo vedere unito attorno a Mosca agli ordini del compagno Stalin.
È motivo di particolare orgoglio aver rinunciato alla cittadinanza italiana perché come italiano mi sentivo un miserabile mandolinista e nulla più. Come cittadino sovietico sento di valere diecimila volte più del migliore cittadino italiano ”.
Beh, perché non ci è rimasto nell’URSS? O aveva paura di essere epurato, prima o poi, dal compagno Stalin come successe a tanti bravi comunisti, o come lui stesso fece con tanti comunisti italiani che furono giustiziati con un colpo alla nuca nelle segrete della Lubianka? E ricordiamoci pure che fu uno degli artefici della repressione ungherese del 1956: lo stesso Kruscev non voleva intervenire, ma il Migliore (quanto è indecente questa definizione) e Mao Tse Tung prevalsero, fino a far stritolare gli insorti con i carri armati, imprigionando gli studenti che, se minorenni, venivano tenuti in cella fino alla maggiore età e quindi giustiziati.
Certo è che al giorno d’oggi nel mondo fascisti non ne vedo più in giro, mentre comunisti ce ne sono ancora tanti, se non addirittura troppi. E comunisti che tutto fanno meno che salvaguardare la classe operaia, tutti tesi solo a conquistarsi il loro posto (comodo, molto comodo) al sole.
E per contrastare Grillo che fanno? Chiamano quell’altro istrione di Benigni che meglio farebbe a starsene zitto ed aprire bocca solo per recitare Dante, visto che pure i suoi film ultimamente non è che siano granché belli. E dato che Berlusconi non è ancora sceso in campo, ha trovato un altro bersaglio per le sue cavolate condite da quel suo sorrisetto che vorrebbe essere ironico invece è solamente cretino!
Cosa ne pensate?