La vita è sogno, soltanto sogno, il sogno di un sogno (Edgar Allan Poe)

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Social

2015-10-29-1446154059-5297421-tumblr_inline_ngg32gNeXq1qk47puAl giorno d’oggi trovare qualcuno immerso nella lettura è sempre più raro. Ma talvolta nascondersi dietro le pagine di un quotidiano o di un libro non equivale al semplice desiderio di informazione o di cultura: spesso è solo voglia di estraniarsi dal mondo, di evitare di comunicare con gli altri. Succede spesso in famiglia, dove molte volte coniugi  o genitori e figli non usi al dialogo preferiscono affondare la testa tra la carta stampata piuttosto di parlare tra di loro. Al giorno d’oggi, questo costume è stato ormai sostituito dall’attaccamento compulsivo allo smartphone. 

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Dicono che internet sia deleteria perché la realtà virtuale  (concetto che è di per se stesso un ossimoro, in quanto qualcosa è reale oppure no) allontana e divide invece di unire le persone.
A prima vista sembrerebbe così, però ritengo che tutto sia valutabile caso per caso, a seconda delle persone e delle situazioni.
Tutti criticano (e l’ho fatto pure io)  gente di ogni età ed estrazione sociale che è  perennemente collegata ai social tramite il telefonino, in famiglia, nei locali, sui mezzi pubblici; questo non vuol dire che il virtuale debba per forza essere un male. I moderni mezzi di comunicazione spesso avvicinano, anziché dividere: ricevere un messaggio da chi non si sente da tempo è gratificante, specie se inaspettato.
Tramite i social, in oltre 10 anni, ho incontrato di tutto : persone meravigliose ed interessanti (che poi ho ritenuto naturale conoscere di persona, anche se con cautela) ed altre molto meno. A volte si suppone di instaurare un rapporto di amicizia e spesso si rimane delusi perché le aspettative comuni non coincidono o perché gli interessi, che ad un’analisi superficiale sembravano comuni, invece divergono. Il mondo di oggi, così frenetico, sembra diventato un fast food dei sentimenti, dove tutto si propone in fretta, si consuma in fretta, troppo in fretta, e spesso viene gettato via ancora prima di finire.

Però pur se virtuale, la rottura di un qualsiasi rapporto lascia sempre un fondo di amarezza, anche per la maniera in cui viene effettuata: un SMS, un messaggio in chat, una mail…forse perché ci impauriscono il confronto diretto con l’interlocutore, uno sguardo diretto, un gesto, le parole. 

Però la delusione, quando un rapporto finisce, è comunque tangibile, anche se solamente “virtuale”, perché delusioni e disillusioni sono sempre presenti, ma le emozioni no, quelle non passano…


Prezzemolino

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Ricordo quando una certa parte politica protestava con veemenza per l’eccessiva presenza di Silvio Berlusconi nei vari servizi dei telegiornali nazionali o nei programmi di Bruno Vespa. Quelle però erano apparizioni sui canali di informazione ed a carattere istituzionale. Ma in sole ventiquattro ore  Renzi invece ha battuto tutti i record, sembrava l’apparizione della Madonna.

Prima ce lo siamo trovati a Cernobbio, dove ha snocciolato le sue solite cifre della ripresa economica italiana, puntualmente smentite dalla casistica dell’ISTAT e della CGIA di Mestre; probabilmente ad applaudirlo c’erano solo i 209 (im)prenditori che avevano firmato il manifesto a suo favore pubblicato sul Corriere della Sera.

Poi la cronaca del premier a Monza, dove è andato ad omaggiare quella vecchia cariatide di Bernie Ecclestone (quest’ultimo tanto preso dall’accaparrare soldi che non vede l’ora di cancellare il Gran Premio d’Italia per cederlo a cinesi ed arabi, notoriamente più propensi a sganciare denaro (*). E qui altra nota dolente: la regia RAI non solo interrompeva la trasmissione con la pubblicità (alla faccia del canone che incassa), ma spesso tralasciava la corsa, incluso un sorpasso interessante, per inquadrare la sua bella faccetta con tanto di cuffie, relegando le immagini dalla pista in un quadratino insignificante.

A seguire, ecco il Matteo nazionale alla festa dell’Unità, dove ha fatto la sua propaganda pro-immigrazione sfruttando l’immagine del piccolo Aylan: chissà che dirà quando verrà a conoscenza della frase di Angela Merkel che in Germania accoglierà solo i profughi siriani e ricaccerà indietro tutti gli altri che non hanno queste caratteristiche, incluso i migranti “economici”. E poi, caro Renzi, chi non è della tua idea sarà anche una “bestia”, ma che dici delle cooperative rosse, alla cui presidenza c’era fino a poco tempo fa il ministro Poletti, che hanno lucrato vergognosamente sulla pelle dei clandestini, in comunella con loschi faccendieri e perfino con i mafiosi? Come li definiresti?

Infine eccolo approdare all’Expo, dove ha accompagnato Bono, degli U2, che pure ha fatto la sua filippica pro-immigrazione.

Che Matteo Renzi parli tanto è anche naturale: con la questione immigrazione ha praticamente proseguito la sua campagna elettorale, iniziata qualche giorno fa con la ridondante promessa che abolirà le tasse sulla prima casa. (IMU e TASI). E qui mi viene da ridere: quando Berlusconi parlava di abolizione delle tasse sulla prima casa, il PD insorse, considerandolo un regalo “ai ricchi”. Bene, chi acquista la prima casa solitamente si accolla mutui pluriennali – nel mio caso sono stati solo 10 anni, ma c’è gente che si indebita per 20 o 30 anni – non pesa sulle casse degli enti pubblici che hanno per attività l’edilizia abitativa agevolata, e deve ancora pagare per la propria abitazione considerata “reddito”? Adesso il pinocchio fiorentino promette, ma chissà se manterrà, e tanto nessuno ormai gli crede più.

* lasciamo ai cinesi il Gran premio dei riksciò ed agli arabi quello a dorso di dromedario.