La vita è sogno, soltanto sogno, il sogno di un sogno (Edgar Allan Poe)

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Sono iscritta a qualche social: twitter, instagram, google+ e naturalmente facebook, ma nessuno di questi mi entusiasma.

Instagram lo tengo perché ogni tanto vi posto le foto della mia città, di Milano, dei luoghi e dei locali che ho frequentato.

Twitter più che altro per seguire qualche sito che mi interessa (non molti, per la verità), non mi garba più di tanto e sto pensando di disiscrivermi.

Google + è un’imitazione malriuscita di Facebook, almeno secondo la mia opinione.

Frequento maggiormente facebook…e là scatta il divertimento.

Già, perché è un vero covo di vipere, specialmente tra le donne.

Amiche che fino a poco tempo fa si frequentavano anche di persona e che ora si detestano cordialmente tanto da chiamarsi reciprocamente “befana” e “ciabatta” e che si sono bannate vicendevolmente, salvo poi essere perfettamente a conoscenza di quanto una scrive dell’altra, il che significa pure che hanno dei doppi (o tripli) profili.

Tutto perché in quel grande pollaio che è diventato quel social non c’è posto per due galline faraone che vogliono prevalere l’una sull’altra, a colpi di “like” e del numero di follower.

Essendo “amica” di ambedue, mi diverto a leggere le vicende che le vedono protagoniste su fronti contrapposti. Fa specie, perché sono ambedue donne intelligenti e pure belle, che postano anche cose interessanti ma che, pur definendosi liberali (una addirittura libertaria), non accettano eventuali idee discordanti e tanto meno il contraddittorio.

Tra gli uomini, non è che sia diverso, e quando si discute di politica o di calcio le offese sono all’ordine del giorno…

Quanto è meglio il blog…

Più rilassante 🙂

Scrivo quello che voglio, ciascuno è libero di commentare quanto vuole, non si è costretti ad essere reciprocamente “amici”, non c’è neppure quella censura bigotta di Facebook, che tempo addietro aveva addirittura cancellato l’immagine di Kim Phuc (la bimba che correva nuda in quanto aveva la pelle bruciata dal napalm) ritenendola pedopornografica.

Poi da quando anche sullo smartphone ho scaricato wordpress e posso postare direttamente da là, senza essere vincolata al PC, tutto è più agevole (connessione permettendo).

Qui è veramente “casa mia”.

Scrivo quello che mi passa per la mente, metto poesie, immagini, musiche e frasi che mi hanno particolarmente colpito, a volte anche fatti di cronaca che mi hanno fatto incazzare, senza che per questo voglia convincere qualcuno a condividere le mie convinzioni.

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Su facebook c’è gente che si scanna per un like in più e si adonta se non glielo metti…qui ciascuno è libero di agire come crede.

Ti piace e me lo segnali? Sono contenta, grazie.

Non ti piace? Beh, non si può essere d’accordo con tutti :-).

Ti è piaciuto il post e ti sei dimenticato di mettere il “mi piace”? Lo metterai la prossima volta.

Non è certo il caso di farsi venire il mal d fegato per questo. Ci sono cose assai più importanti.

Tutto sta nel prendere i social con la dovuta leggerezza, cautela e moderazione, ignorare le voci cattive e, se un sito proprio non piace, basta passare oltre.

voci


Piove, governo ladro!


Una volta si diceva così…e lo stesso ha fatto Pedica senatore dell’IDV, “cinguettando” su Twitter, mentre a Genova si contavano i morti e si valutava l’entità dei danni. Notare che l’assessore alla sicurezza del capoluogo ligure è dello stesso partito del suddetto senatore.

Dopo la tragedia di quanto successo nelle Cinque terre ed in Lunigiana, era prevedibile che a Genova potesse accadere altrettanto, invece nessun allarme è stato dato. Su chi ricade allora la responsabilità? Non è certo del fato, visto che da giorni i metereologi prevedevano forti piogge sul nord ovest e mareggiate violente sulla costa ligure, con onde alte oltre i cinque metri.

Quello che mi fa rabbia è che se a Roma crolla una parte delle Mura Aureliane costringendo Bondi alle dimissioni o a Pompei si sgretola un muro di recinzione di una villa, “roba” vecchia di duemila anni, la colpa è del governo. Se succede un disastro a Genova, se Napoli sprofonda nelle voragini che si aprono sotto le strade, se ci sono morti ed ingenti danni da altre parti, guarda caso, con amministrazioni di centro sinistra, allora è tutta colpa del destino in quanto la cosa non era prevedibile!

Il sindaco di Genova, Marta Vincenzi, offende inoltre l’intelligenza dei suoi ammministrati  dicendo che devono fare un “salto culturale” (??) e si addossa l’unica colpa di non aver saputo spiegare ai suoi cittadini in cosa consistesse l’allerta di tipo 2. Allora tu, sindaco, che sai in cosa consista questo tipo di allerta, DOVEVI assumerti la responsabilità di chiudere le scuole (senza dire che era facoltà dei genitori mandaci o meno i figli), e inoltre inviare in giro per la città pattuglie di polizia municipale avvisando la gente, a mezzo altoparlanti, di non uscire di casa o di mettersi i n zona di sicurezza.

 

Nessuno ricerca le cause nei disboscamenti selvaggi, negli abusi edilizi, nelle licenze edilizie rilasciate con faciloneria in zone pericolose, nelle canalizzazioni di torrenti in cunicoli di cemento che aumentano la velocità delle acque, o negli alvei di torrenti lasciati al naturale e mai ripuliti da detriti per salvaguardare l’habitat di una certa specie sconosciuta di gamberetto di acqua dolce o animale similare.. Già, perché i gamberetti magari sono a rischio di estinzione, mentre noi, ormai raggiunta pochi giorni orsono la soglia del 7 miliardi, invece no, e quindi 7 persone in più o in meno, che differenza vuoi che facciano? (del resto questa era anche l’opinione di Fulco Pratesi!..)