Pasqua amara.
Accogliamo, mi raccomando.
Accogliamo tutti indistintamente: qui arrivano i soliti palestrati forniti di smartphone, ogni tanto sui gommoni ci mettono pure qualche donna o qualche bambino (eventualmente sacrificabili per smuovere le coscienze e suscitare complessi di colpa) mentre in Africa restano i veri morti di fame bisognosi di cure ed assistenza, sempre che non caschino tra le braccia di qualche pedofilo immondo presidente di ONLUS.
Nelle altre parti del mondo invece continuano le stragi di cristiani, specialmente in prossimità delle feste religiose, come oggi nello Sri Lanka.
E tu, Papa, hai sempre in mente i migranti, del tuo gregge non te ne può importare di meno: qualche parola di circostanza per i morti e nulla più.
Poi ricomincerai con la solita tiritera dei ponti, dei porti aperti, dell’accoglienza, del “volemose bene”.
Fortunatamente qualcuno i porti li vuole ben chiusi, non per altro è odiato dai cani cui hanno sottratto l’osso.
Considerazioni amare
Non avevo granché voglia di scrivere, ieri… Leggevo delle stragi in Siria, donne e bimbi massacrati e mutilati a Karm az Zeitun, sobborgo di Homs, ed il mondo che fa? Resta a guardare.
La Lega araba, su invito di Kofi Annan, si limiterà ad inviare un messaggio di protesta, come se le parole potessero fermare un dittatore sanguinario, mentre Cina e Russia non faranno nemmeno quello, perché significherebbe “interferire negli affari interni” della Siria. Forse questi due ultimi paesi hanno la cosa di paglia per i rispettivi comportamenti in Cecenia e Tibet. E pensare che per molto, molto meno si è scatenata una guerra contro Gheddafi, ma in Siria non ci sono interessi economici da difendere….
Cosa ne pensate?