Europa? No, grazie
Per capire chiaramente la portata della Brexit, bisogna innanzitutto valutare una cosa.
L’uomo è un animale sociale, tende cioè ad associarsi con i propri simili, ossia persone che con lui hanno una identità culturale, storica, linguistica. Questo costituisce quindi una NAZIONE, ossia una particolare zona abitata da una popolazione con identiche caratteristiche.
Lo STATO invece è un’entità astratta, creata per svolgere dei servizi altrimenti impossibili per un privato. Molti servizi pur svolti dallo Stato o dagli enti da esso dipendenti potrebbero comunque essere svolti da privati, ovviamente pagando: parlo ad esempio dell’istruzione, della previdenza e dell’assistenza sanitaria, seguendo la logica del mercato: pagamenti differenziati a seconda della qualità dei servizi resi.
Allo stato attuale delle cose, l’unico servizio che davvero non può essere delegato è quello della Difesa: una Nazione ha bisogno che la sua gente venga protetta da attacchi esterni e che le persone in essa dimoranti si comportino correttamente nei confronti dei propri simili, e poiché tutti usufruiscono di detto servizio è indispensabile finanziarlo con una tassa.
C’è poi un’altra considerazione: non tutti nasciamo uguali e ci sono persone che abbisognano di un aiuto in quanto svantaggiate: e qui scatta il mutuo soccorso. Pure questa operazione, pur potendo essere affidato alla coscienza individuale, è comunque preferibile che venga svolta dallo Stato, in modo da assicurare equità a chi ne ha bisogno.
Questa aggregazione di persone, che costituiscono un POPOLO, è un insieme di persone interdipendenti tra di loro.
L’Unione Europea non è affatto una Nazione,
È, a mio parere, l’egemonia di un gruppetto di nazioni più forti su altre più deboli, destinata quindi ad una cronica instabilità. L’errore peggiore poi è stato quello di accettare molti stati dell’ex blocco sovietico, con un’economia ancora debole, con regole, anche giuridiche, differenti dalle nostre. Mettiamo ad esempio che adesso, per ovviare all’uscita del Regno Unito, si favoreggi l’ingresso della Turchia: non quella di anni fa, avviata verso l’occidentalizzazione, ma quella odierna, di Erdogan, che la sta riportando piano piano verso l’oscurantismo islamico: cos’avremmo in comune con quella Nazione? Praticamente NULLA. Quella Turchia che prima fa entrare un sacco di rifugiati, poi per riprenderli chiede fior di soldi, raddoppiando poco dopo la posta ed infine che fa? Spara loro contro!
Noi, cretini, che continuiamo ad accogliere di tutto e di più, e si è capito benissimo che dietro ci sono sporchi interessi, altro che bontà ed altruismo.
Adesso mi auguro che il Brexit inneschi un effetto domino per affossare questa Europa o, quantomeno, che questi burocrati grigi si accorgano che PRIMA bisogna ascoltare la gente comune, che richiede sicurezza, lavoro, protezione, poi semmai si potrà legiferare in varie altre materie e solo alla fine si potranno ascoltare anche i potentati economici.
E il tanto temuto crollo delle borse, sempre a mio parere, avrà un effetto limitato. Di mezzo ci sono sempre le solite agenzie di rating che hanno provocato più danni che altro (non si erano accorte dei maneggi della Lehman Brothers ed hanno contribuito ad affossare il governo Berlusconi).
Ed intanto il sinistrorso Saviano fa accostamenti improponibili. “Ha vinto il popolo, come nel caso di Hitler”. Vergognati e vai a rosicare altrove, e considera che i britannici, Hitler lo hanno sconfitto! E pure questa è una sconfitta per la Germania.
Napoli
Leggo su un sito:
“Lo stato ci assassina e la camorra ci protegge”.
Rispondo:
“Vallo a dire ai familiari di chi dalla camorra è stato ucciso, magari per sbaglio, magari bimbi innocenti come è già successo”.
Certo, è assurdo morire per non essersi fermato ad un posto di blocco perché si viaggiava in piena notte su un motorino in tre senza casco, senza permesso di guida e senza assicurazione. Ma chissà perché in questo caso spuntano un sacco di testimoni che tutto hanno visto e in molti partecipano alle manifestazioni di protesta mentre in caso di morti per camorra nessuno vede niente (io non c’ero, e se c’ero dormivo) e di cortei di protesta nemmeno l’ombra.
Tutta questa improvvisa voglia di legalità in una città che dell’illegalità ha fatto la norma e che non vuole capire che la giustizia non va a senso unico: ci sono le leggi e queste vanno rispettate.
La cosa più grottesca è il reo confesso che si è autodenunciato per non essersi fermato e che con tutta probabilità sta proteggendo il latitante identificato dai carabinieri.
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Inviato dal Veloce promemoria
Libertà va cercando…
Esiste la libertà?
Personalmente ritengo che la libertà non esista e sia solamente un’utopia. Siamo tutti soggetti a qualcuno o a qualche cosa. Siamo schiavi delle cose che possediamo, schiavi delle convenzioni, dei preconcetti, dei pregiudizi, delle idee precostituite. schiavi anche delle mode e delle responsabilità. Ragioniamo spesso per sentito dire o per aver letto. Siamo manovrati, ma anche chi ci manovra non è libero, perché è schiavo della sua stessa finalità.
Siamo schiavi dei nostri istinti, delle abitudini e della routine, anche se a volte riusciamo a sottrarci ad essa.
La libertà implica una scelta, ma anche la libertà di non scegliere.
La libertà inoltre non è UNA, ma è composta da tante libertà, tante quanti siamo noi, ciascuna delle quali finisce dove hanno inizio le altre.
La libertà quindi presuppone l’individualismo, non è e non potrà mai essere “collettiva”. La stessa concezione dell0 Stato è, per sua natura, l’antitesi della libertà, ponendo dei confini e codificando ogni nostro comportamento; ciascuna norma, ciascuna regolamentazione è una gabbia imposta alla libertà.
Gaber cantava “Libertà è partecipazione”, ed in un periodo in cui tutti parlano di primarie (che dovrebbero rappresentare la massima espressione della partecipazione), mi viene solo da sogghignare. Primarie? Per cosa? Per far scegliere magari il candidato che ha saputo comprare il maggior numero di voti alla faccia di altri candidati onesti, come nel caso dei cinesi che votarono alle primarie di Napoli?
Cosa ne pensate?