Stati generali! seconda puntata
Parto dal mio caso personale per poi ampliare il discorso.
Come ho scritto qualche tempo fa, mi sono fratturata l’omero, in seguito operato con l’innesto di una placca Philos e vari fili metallici. Inizialmente ho subito l’immobilizzazione dell’arto, e poco dopo la rimozione dei punti di sutura ho iniziato la fisioterapia. Adesso, dopo una decina di sedute, sono a buon punto, in quanto ho acquistato un buon 50% di mobilità e riesco a compiere vari movimenti che prima mi erano preclusi: l’estensione va abbastanza bene, ma non riesco ancora a posizionare il braccio sulla schiena ma col tempo dovrei riuscirci. Fondamentale quindi è stato il movimento.
Questo per dire che un’azienda rimasta inattiva per i tre mesi del lock down è come un individuo immobilizzato nel letto per tutto questo tempo, e i cui muscoli sono ormai atrofizzati. Per rimetterla in sesto non bisogna ostacolarla con tasse (nuove o vecchie non ha importanza) e con il peso della burocrazia, ma bisogna innanzitutto spingerla quanto prima e con ogni mezzo a riprendere la produzione, cosa che non sembra voglia fare questo governo, più votato ad una politica assistenzialista anziché espansionista. Solo creando lavoro si crea sicurezza nelle famiglie e si innesta una spirale virtuosa nell’economia.
Conte invece si è inventato gli “Stati generali”, una serie di riunioni (ben dieci giorni), in cui si confronteranno varie persone, molte delle quali non italiane (Lagarde e von der Leyen, ad esempio) o per nulla attinenti alla politica economica tipo Farinetti ed il trio degli illustri architetti Piano, Boeri, Fuksas.
Stati generali rigorosamente a porte chiuse, senza nemmeno lo streaming che tanto piace al M5S (qualcosa da nascondere a noi cittadini?) e ben settecento persone per garantire la sicurezza, buffet (che negli alberghi sono vietati, ma evidentemente il governo è esente da queste restrizioni), e come al solito parleranno di aria fritta: ipotesi, proclami e promesse tante, cose concrete nemmeno l’ombra, egocentrismo del premier invece al massimo.
Stati Generali! Stati Generali!
Un governo di incompetenti che si avvale di innumerevoli task force e comitati di esperti a volte più incompetenti dei governanti stessi. E per rimediare invita (?) personaggi estranei alla politica, all’economia, alla nostra nazione per discutere su cosa fare, per giunta in un contesto che non può essere considerato istituzionale, nonostante Conte affermi il contrario: la sede “fisica” è istituzionale, l’iniziativa e gli invitati invece no.
Le opposizioni, giustamente, hanno declinato l’invito, riconoscendo come valida l’unica opzione possibile, quella parlamentare, ove avevano presentato proposte mai prese in considerazione dal governo.
Quindi avremo passerelle con Ursula von der Leyen, che probabilmente esporrà il metodo per spolparci meglio, e architetti (?), (che c’entrano come i cavoli a merenda in quanto si discuterà di economia), del calibro di Boeri, Fuksas e Piano, quest’ultimo anche senatore a vita che non mi risulta abbia mai presenziato in parlamento.
Stati Generali che dureranno la bellezza di 10 giorni, quando invece c’è urgenza di rimettere in piedi economicamente e finanziariamente questo paese, ascoltando per di più opinioni e proposte di gente che niente ha a che fare in questo campo e dopo aver pagato fior di soldi alla task force guidata da Colao per poi accantonare in un cassetto le sue proposte, alcune magari davvero opinabili, ma almeno da prendere per base con le opportune modifiche, per un progetto di rilancio. Siamo infatti ad una caduta della produzione industriale del 42% su base annua, e solo il comparto auto registra una recessione del 100%, mentre il governo incentiva l’uso di biciclette e monopattini, questi ultimi provenienti in gran parte dalla Cina.
Stiamo comunque allegri: è in arrivo l’ennesimo DPCM.
Cosa ne pensate?