La vita è sogno, soltanto sogno, il sogno di un sogno (Edgar Allan Poe)

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Specchio

Ed ecco sul tronco
si rompono le gemme:
un verde più nuovo dell’erba
che il cuore riposa:
il tronco pareva già morto,
piegato sul botro.
E tutto mi sa di miracolo;
e sono quell’acqua di nube
che oggi rispecchia nei fossi
più azzurro il suo pezzo di cielo,
quel verde che spacca la scorza
che pure stanotte non c’era.

Salvatore Quasimodo

 

 

 


Specchio

Sono d’argento e rigoroso. Non ho preconcetti.
Quello che vedo lo ingoio all’istante
così com’è, non velato da amore o da avversione.
Non sono crudele, sono solo veritiero
l’occhio di un piccolo dio, quadrangolare.
Passo molte ore a meditare sulla parete di fronte.
È rosa e macchiettata. La guardo da tanto tempo
che credo faccia parte del mio cuore. Ma c’è e non c’è.
Facce e buio ci separano ripetutamente.
Ora sono un lago. Una donna si china su di me,
cercando nella mia distesa ciò che essa è veramente.
Poi si volge alle candele o alla luna, quelle bugiarde.
Vedo la sua schiena e la rifletto fedelmente.
Lei mi ricompensa con lacrime e un agitare di mani.
Sono importante per lei. Va e viene.
Ogni mattina è sua la faccia che prende il posto del buio.
In me ha annegato una ragazza e in me una vecchia
sale verso di lei giorno dopo giorno come un pesce tremendo.
Sylvia Plath

 


Lady of Shalott ed il web

La leggenda di Lady of Shalott ha origini medioevali, essendo menzionata già nel ciclo dei racconti di re Artù, ma fu poi ripreso da Tennyson che ne propose ben due versioni.

La signora di Shalott, a causa di un malvagio sortilegio, era costretta a guardare il mondo esterno solo attraverso uno specchio, pena la morte se solo avesse rivolto lo sguardo verso Camelot, dove a volte si recava sir Lancelot, del quale la dama si era perdutamente innamorata, e trascorreva le sue giornate raffigurando ciò che scorgeva del mondo esterno ricamandolo sulla sua tela. Ma il giorno in cui ella intese la voce del cavaliere che intonava una canzone, non seppe resistere e si affacciò al verone per guardare l’amato. Poi, sentendo la morte che si avvicinava, salì su una barca, lasciandosi trasportare dalla corrente fino alla residenza di Camelot, dove Lancelot, pur non conoscendola, si intenerì alla sua vista.

Mi sembra ci sia una certa corrispondenza tra la leggenda su riportata e la vita odierna, in quanto guardare il mondo da dietro il video di un PC è come essere la Signora di Shalott, che lo osservava esclusivamente attraverso lo specchio. Un mondo che, pur esistendo, è irreale, deformato dalla nostra fantasia, plasmato dai nostri desideri e quindi destinato ad infrangersi al primo urto. L’illusione vissuta dalla dama è simile a quella che a volte si crea immaginando situazioni e persone diversamente da quelle che sono in realtà, vissute e viste solo attraverso la deformazione della visione che ci rimanda internet, senza dubbio una miniera di informazioni, ma anche fonte di

abbagli, mistificazioni, manipolazioni…. Basti pensare a quante persone si fanno abbindolare da falsi profili di facebook o altri social network,



frase del giorno

Lo specchio riflette in modo esatto: non commette errori perché non pensa. Pensare significa essenzialmente commettere errori.
(Coelho)