Social
Sono iscritta a qualche social: twitter, instagram, google+ e naturalmente facebook, ma nessuno di questi mi entusiasma.
Instagram lo tengo perché ogni tanto vi posto le foto della mia città, di Milano, dei luoghi e dei locali che ho frequentato.
Twitter più che altro per seguire qualche sito che mi interessa (non molti, per la verità), non mi garba più di tanto e sto pensando di disiscrivermi.
Google + è un’imitazione malriuscita di Facebook, almeno secondo la mia opinione.
Frequento maggiormente facebook…e là scatta il divertimento.
Già, perché è un vero covo di vipere, specialmente tra le donne.
Amiche che fino a poco tempo fa si frequentavano anche di persona e che ora si detestano cordialmente tanto da chiamarsi reciprocamente “befana” e “ciabatta” e che si sono bannate vicendevolmente, salvo poi essere perfettamente a conoscenza di quanto una scrive dell’altra, il che significa pure che hanno dei doppi (o tripli) profili.
Tutto perché in quel grande pollaio che è diventato quel social non c’è posto per due galline faraone che vogliono prevalere l’una sull’altra, a colpi di “like” e del numero di follower.
Essendo “amica” di ambedue, mi diverto a leggere le vicende che le vedono protagoniste su fronti contrapposti. Fa specie, perché sono ambedue donne intelligenti e pure belle, che postano anche cose interessanti ma che, pur definendosi liberali (una addirittura libertaria), non accettano eventuali idee discordanti e tanto meno il contraddittorio.
Tra gli uomini, non è che sia diverso, e quando si discute di politica o di calcio le offese sono all’ordine del giorno…
Quanto è meglio il blog…
Più rilassante 🙂
Scrivo quello che voglio, ciascuno è libero di commentare quanto vuole, non si è costretti ad essere reciprocamente “amici”, non c’è neppure quella censura bigotta di Facebook, che tempo addietro aveva addirittura cancellato l’immagine di Kim Phuc (la bimba che correva nuda in quanto aveva la pelle bruciata dal napalm) ritenendola pedopornografica.
Poi da quando anche sullo smartphone ho scaricato wordpress e posso postare direttamente da là, senza essere vincolata al PC, tutto è più agevole (connessione permettendo).
Qui è veramente “casa mia”.
Scrivo quello che mi passa per la mente, metto poesie, immagini, musiche e frasi che mi hanno particolarmente colpito, a volte anche fatti di cronaca che mi hanno fatto incazzare, senza che per questo voglia convincere qualcuno a condividere le mie convinzioni.
Su facebook c’è gente che si scanna per un like in più e si adonta se non glielo metti…qui ciascuno è libero di agire come crede.
Ti piace e me lo segnali? Sono contenta, grazie.
Non ti piace? Beh, non si può essere d’accordo con tutti :-).
Ti è piaciuto il post e ti sei dimenticato di mettere il “mi piace”? Lo metterai la prossima volta.
Non è certo il caso di farsi venire il mal d fegato per questo. Ci sono cose assai più importanti.
Tutto sta nel prendere i social con la dovuta leggerezza, cautela e moderazione, ignorare le voci cattive e, se un sito proprio non piace, basta passare oltre.
16 gennaio 2017 | Categorie: così la penso io, web e dintorni | Tags: blog, facebook, Google+, instagram, social, Twitter, wordpress | 11 commenti
Social
Al giorno d’oggi trovare qualcuno immerso nella lettura è sempre più raro. Ma talvolta nascondersi dietro le pagine di un quotidiano o di un libro non equivale al semplice desiderio di informazione o di cultura: spesso è solo voglia di estraniarsi dal mondo, di evitare di comunicare con gli altri. Succede spesso in famiglia, dove molte volte coniugi o genitori e figli non usi al dialogo preferiscono affondare la testa tra la carta stampata piuttosto di parlare tra di loro. Al giorno d’oggi, questo costume è stato ormai sostituito dall’attaccamento compulsivo allo smartphone.
Dicono che internet sia deleteria perché la realtà virtuale (concetto che è di per se stesso un ossimoro, in quanto qualcosa è reale oppure no) allontana e divide invece di unire le persone.
A prima vista sembrerebbe così, però ritengo che tutto sia valutabile caso per caso, a seconda delle persone e delle situazioni.
Tutti criticano (e l’ho fatto pure io) gente di ogni età ed estrazione sociale che è perennemente collegata ai social tramite il telefonino, in famiglia, nei locali, sui mezzi pubblici; questo non vuol dire che il virtuale debba per forza essere un male. I moderni mezzi di comunicazione spesso avvicinano, anziché dividere: ricevere un messaggio da chi non si sente da tempo è gratificante, specie se inaspettato.
Tramite i social, in oltre 10 anni, ho incontrato di tutto : persone meravigliose ed interessanti (che poi ho ritenuto naturale conoscere di persona, anche se con cautela) ed altre molto meno. A volte si suppone di instaurare un rapporto di amicizia e spesso si rimane delusi perché le aspettative comuni non coincidono o perché gli interessi, che ad un’analisi superficiale sembravano comuni, invece divergono. Il mondo di oggi, così frenetico, sembra diventato un fast food dei sentimenti, dove tutto si propone in fretta, si consuma in fretta, troppo in fretta, e spesso viene gettato via ancora prima di finire.
Però pur se virtuale, la rottura di un qualsiasi rapporto lascia sempre un fondo di amarezza, anche per la maniera in cui viene effettuata: un SMS, un messaggio in chat, una mail…forse perché ci impauriscono il confronto diretto con l’interlocutore, uno sguardo diretto, un gesto, le parole.
Però la delusione, quando un rapporto finisce, è comunque tangibile, anche se solamente “virtuale”, perché delusioni e disillusioni sono sempre presenti, ma le emozioni no, quelle non passano…
25 gennaio 2016 | Categorie: Musica, Personale, Senza categoria, web e dintorni | Tags: One, social, U2 | 1 Commento
Lui è “social”
Quindi, se vediamo un terrorista per strada, fermiamolo, facciamoci un selfie assieme a lui ed inviamolo a Renzi, su Twitter, Facebook, WhatsApp…
perché poi Matteo “tagga”…
Ed io gli dico
“Taggati… al tram”
22 novembre 2015 | Categorie: cavolate, Notizie e politica | Tags: Renzi, social, tag | 3 commenti
Cosa ne pensate?