La vita è sogno, soltanto sogno, il sogno di un sogno (Edgar Allan Poe)

Articoli con tag “sinistra

Pilloline

Landini qualche giorno fa criticava la classe operaia perché adesso non vota più a sinistra ma vota Lega o Fratelli d’Italia.
Ricordo gli anni della contestazione: allora la sinistra a Sant’Ambrogio si ritrovava in piazza della Scala per imbrattare con uova o vernice le pellicce e gli smoking degli “sciuri ”  che presenziavano alla prima.
Adesso chi vota a sinistra è parte integrante del sistema politico e/o finanziario, costituito dalle persone che possono permettersi di pagare il biglietto per la Scala sborsando fino a 2.500 euro a cranio ed indossare le toilettes più costose ed eleganti, quindi è in questo contesto che si può collocare l’applauso al presidente Mattarella.

Maurizio Cattelan ha fatto la sua ennesima provocazione: la famosa banana attaccata alla parete con il nastro adesivo. Un acquirente è arrivato a sborsare 120mila dollari per accaparrarsi l’opera, dal titolo “Comedian”, poi però è arrivato un altro artista, un certo David Datuna (a me sconosciuto), che ha staccato la banana dal muro e se l’è pappata tranquillamente. Non so quanto ci sia di artistico nelle due performance: senza dubbio sarà un mio limite. Io mi limito ad osservare le banane sul banco del fruttivendolo, e neppure le compero perché non mi piacciono.


Avevo già espresso il concetto che una cattiva sinistra è il preludio ad una pessima destra.
È necessario ritrovare il rigore e la certezza della pena contro gli attacchi violenti nei confronti dei cittadini ed i loro beni, ormai succubi di pochi violenti, non solo relativamente ai vandalismi che ieri hanno devastato Milano ma anche per i semplici fatti di tutti i giorni: stupri, rapine, borseggi, pestaggi che solitamente colpiscono i soggetti più deboli.
Invece, grazie anche all’Europa che commina regolarmente sanzioni per le condizioni di detenzione dei “poveri delinquenti”, grazie alle campagne di radicali ed associazioni tipo “Nessuno tocchi Caino” ed affini, depenalizziamo, decretiamo indulti, svuotiamo galere, concediamo sconti di pena ed in carcere si richiudono le persone normali, con sbarre alle finestre e porte blindate.
Così nei cittadini comuni nasce il desiderio di avere ordine e legalità a qualsiasi costo.
Che chi sta in alto rifletta!


Inviato dal Veloce promemoria


Pensierini

Sarà vero quello che molti quotidiani, Corriere della Sera in primis, prospettano? Parlo di un massiccio passaggio di parlamentari eletti col M5S che traslocherebbero in massa nel PD per garantire la governabilita’ del paese,  operazione chiamata scouting da Bersani che premierebbe i nuovi acquisti con prebende e poltrone. Il
Bersani che tanto si era scandalizzato per la defezione di
Scilipoti passato al centro destra mentre l’operazione inversa gli tornerebbe assai gradita. E come avevo risposto a Nazzareno tutte le persone che hanno dato il proprio voto al M5S sarebbero pienamente autorizzate a sputare in faccia a Grillo.
Quello che mi sconcertato maggiormente e’ il ceto che sostiene i partiti di sinistra. Una volta la sinistra era il partito proletario per eccellenza,  nato per difendere i ceti piu’ deboli e garantire loro dei diritti fondamentali,  iniziando da quelli sul lavoro e assicurare un’esistenza dignitosa. Ora a
sinistra militano persone con grandi patrimoni e cospicui fondi in banca … magari nel Monte dei Paschi di Siena…
Si vede che i tempi cambiano…


dal 1789 ad oggi

Caro Antimisia…intanto benvenuto, anzi bentornato!

Ed anche a te dedico questo post, sempre per via del filmato.   Mi citi la Rivoluzione Francese…Ha fatto cadere tante teste coronate di nobili vacui e futili, ma anche molte teste “pensanti”, ricorda solo Andrea Chenier e quel tale Joseph-Ignace Guillotin inventore di un metodo ritenuto più “umano” per la decapitazione dei condannati e vittima della sua stessa invenzione…

Già, oggi impera la violenza fine a se stessa, però io non approvo nemmeno quella che interviene tra gli “opposti schieramenti”, perché chi stabilisce dove stia il bene e dove il male? Avrai senza dubbio ragione quando dici che i centri sociali non sono il “comunismo”, come la violenza nera non è la “destra”, almeno come la intendo io che, dopo un lungo percorso di riflessione e ripensamenti, sono approdata ad un’idea liberale (non libertaria, nel senso che ciascuno possa fare il cavolaccio che vuole!).   Dici anche che dobbiamo ragionare senza pregiudizi perché la violenza fine a se stessa, quella dei Black bloc per intenderci, quella di autonomi armati di spranghe e catene, se va bene di sanpietrini, possa finalmente finire perché i giovani (mi sembra di capire tra le righe) non sarebbero capaci di farlo autonomamente. Io invece mi chiedo quali responsabilità abbiamo noi genitori nei confronti di questa generazione cresciuta senza ideali (o ideali distorti), perché sono frutto degli insegnamenti che abbiamo dato (o non dato) loro….. Una grande tristezza nel vedere questa parte di gioventù….

Un abbraccio

Loredana


Dai campi e dalle officine….

L’ultima foto messa sul post su Santoro del 7 giugno mi fa nascere una riflessione.

Una volta la sinistra era il partito dei diseredati, di operai e contadini sfruttati, senza alcuna possibilità di uscire dalle catene della miseria e dell’ignoranza che li imprigionavano.

Un’esistenza al limite della sopravvivenza, con malattie e morte sempre dietro l’angolo.Erano consci di questa loro condizione, che era quella dei loro padri e dei loro nonni ed alla quale si sarebbero dovuti assoggettare i loro figli ed i loro nipoti…una spirale senza fine, senza via d’uscita. Ed allora le lotte e le rivoluzioni hanno avuto un senso, e lo avrebbero ancora oggi in determinati paesi.

Ma oggi?

Diciamolo chiaramente: di fame non muore più nessuno, e se qualcuno è in difficoltà, ci sono sempre opere di assistenza e/o di volontariato cui ricorrere. Anche se ci sono zone e sacche di povertà, la maggior parte degli operai e dei contadini ha un reddito dignitoso, esistono anche gli ammortizzatori sociali, le nuove povertà il più spesso delle volte sono riferite a generi di consumo voluttuari. Gli odierni profeti del comunismo, quelli che cantano “Bella ciao”, “L’Internazionale” o la più moderna “Contessa” addirittura navigano nell’oro. Queste persone che tanto disprezzano la borghesia, sono i nuovi straricchi, che mica si alzano all’alba per recarsi a lavorare in fabbrica, ma fanno anzi le ore piccole frequentando i salotti chic e le terrazze romane chic alla facciaccia dei lavoratori veri che danno loro ascolto.

Sono quelli che aspirano ad un seggio parlamentare che, a fronte di poca fatica e spesso di molto assenteismo, consente loro un ottimo reddito ed una marea di privilegi.

I peggiori poi sono quelli che vestono come finti poveri, con canotte stinte e jeans stracciati pagati pure l’ira di Dio.

Una volta c’erano padroni e latifondisti da combattere…ora ci sono solo gli avversari politici, anzi i “nemici” politici,mentre I veri nemici dovrebbero essere gli unici che ancora sfruttano, cioè chi ricorre al lavoro nero, che ricorrono al caporalato, che sfruttano la prostituzione e che fanno dell’evasione fiscale il loro credo.

Ed allora i rappresentanti di “questa” sinistra che non agita più la bandiera rossa per difendere i diseredati, ma solo come simbolo di un gruppo di appartenenza, una sinistra senza ideali, asservita al dio denaro…in cosa si differenziano dai rappresentanti degli altri partiti?


destra-sinistra

Lo confesso, una volta votavo a sinistra. Poi, quando si verificano i “tradimenti”, le prese in giro, anche i grandi amori finiscono e, come quando si smette di fumare,ti dà fastidio perfino la vicinanza di chi fuma.

Votavo a sinistra per liberarmi dall’ingombrante presenza della balena bianca che fagocitava di tutto (per poi suddividersi in correnti e sottocorrenti), o in contrapposizione al rampantismo craxiano che cancellava quell’Italia laboriosa che nell’armadio conservava un solo vestito buono.

Ho votato a sinistra sull’onda emozionale della morte di Enrico Berlinguer, ma, con l’avanzare dell’età, è un errore che non commetterei più. Mi sono ricreduta quando ho visto che tanti, come si dice comunemente, hanno il cuore a sinistra ma il portafoglio a destra. I Marzotto, ad esempio, ma non mi risulta che nelle loro fabbriche si stesse gran che meglio che altrove, a differenza di quelle di Adriano Olivetti, che gestiva le sue con un illuminismo “paternalistico”. Poi… a rivinare l’Olivetti arrivò De Benedetti, con i suoi intrallazzi politici, col suo cuore a sinistra ed il portafoglio talmente a destra da farlo diventare perfino cittadino svizzero. Già, gli svizzeri xenofobi, che se lavori una vita per loro alla fine ti danno sì un’ottima pensione, ma poi “foeura di ball… Torna a cà tua…” Ma se sei pieno di soldi, la cittadinanza te la porgono su un piatto d’argento.

Ritornando al discorso, ero una di quelle che, ancora studentessa, leggeva “Repubblica”, molto agile nel formato e nell’informazione, con un indirizzo “lib-lab” che faceva tanto chic, così differente dall’informazione ingessata del “Corriere”, che pure contava le migliori firme. Ora, degli anni, di “Repubblica” se permettete il gioco di parole, ne ho D’Avanzo…

Ho votato a sinistra fino a che mi sono accorta che “loro” non erano per nulla migliori degli “altri”, anzi, sotto sotto erano pure peggio. Quel proteggere i “compagni che sbagliano” fu la goccia che ha fatto traboccare il vaso. E l’abitudine non l’hanno persa. Ci sono certi ideologi che mi fanno paura. Per evitargli la galera, i radicali candidarono Toni Negri nelle loro file, per potergli consentire di rientrare in Italia dalla Francia dove se ne stava ben protetto (e non c’era ancora madame Carlà)… Ma nessuno propose la candidatura al povero Bepin Segato, dei “Serenissimi”, che per molto meno del Negri si sobbarcò tre anni e sette mesi di galera, fino a morirne, (morte naturale’ dicono le fonti ufficiali, come per Enzo Tortora), condotto dalla galera all’ospedale ammanettato alla lettiga, manco fosse un efferato assassino. Adesso c’è lo storico ed ideologo Asor Rosa che auspica addirittura un golpe, utilizzando perfino Carabinieri e Polizia di Stato… A quando l’esercito con i carri armati in puro stile soviet?

Tutti questi personaggi che sputano livore per le sconfitte elettorali, dicendo che chi non li ha votati non capisce nulla (proprio perché vi ho capito che non vi voto più…felice di essere cretina, allora), quelle aggressioni in piazza, come quelle dei viola e dell’IDV alla Santanchè l’altro giorno, perfino le frasi, una settimana fa, del solito don Giorgio de Capitani (sul quale avevo già scritto un post a suo tempo), che si augura che a Berlusconi venga un ictus che lo faccia secco. Ottimo esempio di carità cristiana! Oppure quelli che ricominciano a gambizzare chi non la pensa come loro, come, a Roma, Antonini di Casa Pound: iniziarono così pure le Brigate Rosse, poi si sa come finì… O le esternazioni della Rosetta Bindi che ha diretto con manifesta parzialità i lavori della Camera (al posto di Fini), tanto da imbarazzare la sua stessa corrente politica, Veltroni in primis. Ma sono avversari questi? O sono NEMICI di una guerra sotterranea? Quell’arroganza tipica di certi personaggi come D’Alema che non sopporto più, ritenendosi quasi un inviato dal cielo mandato a convincerci della bontà delle sue idee senza tollerare alcuna contraddizione.

Sognavo una sinistra liberale, capace di fare un buon governo o una buona opposizione, e mi ritrovo una massa schizofrenica e rancorosa ma soprattutto incapace di proposte concrete, che raduna dei piazzaioli capaci solo di urlare slogan, una coalizione di gente tenuta assieme solo dall’antiberlusconismo e null’altro e non si rende conto che più lo attaccano più lo rendono forte.

Ed allora da tempo, molto tempo, sono passata sull’altra sponda, senza nemmeno turarmi troppo il naso come indicava il compianto Montanelli…