La vita è sogno, soltanto sogno, il sogno di un sogno (Edgar Allan Poe)

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Due giovani vite stroncate

Dove sono i cortei di solidarietà, le fiaccolate, i comizi, gli articoli a favore di Saman, la ragazza pakistana quasi certamente mandata a morte dai suoi stessi familiari in nome di un presunto onore infangato perché voleva vivere all’occidentale e si rifiutava di sposare l’uomo scelto dalla famiglia?
Il multiculturalismo ha forse procurato un’altra vittima: dico “forse” perché il cadavere non è ancora stato trovato, ma molti indizi provano che l’omicidio sia avvenuto: la dichiarazione del fratello, l’orrenda chat dello zio (“Un lavoro ben fatto”), il video dei tre uomini con le pale, le lacrime (?) del padre, il messaggio di Saman al suo ragazzo (“Se non hai mie notizie tra 48 ore avvisa le forze dell’ordine”), la fuga dei parenti.
Credo che ci sia abbastanza per avvalorare il misfatto, ma le femministe zitte e mute.
Le Boldrini, le Murgia, le Turco, per le quali gli immigrati si sarebbero integrati ed anzi ci avrebbero arricchito culturalmente, non hanno proferito parola, come avvenne per Desirée Mariottini e Pamela Mastropietro. Per loro il femminismo si è ridotto ormai solo ad una questione di desinenze vòlte al femminile.
Silenzio assoluto, mentre su un altro fronte, quello degli Scanzi e dei Tosa per intenderci, è tutta un’accusa di razzismo a Meloni e Salvini per il suicidio di Seid, nonostante le smentite del padre e la dichiarazione della madre, per cui la depressione del ragazzo aveva avuto origine dal lockdown.
E la malafede dei giornalai si evince da un passo del post di ben 3 anni fa, e non quindi una lettera d’addio come volevano farci credere, che riportava la seguente frase mai citata da loro

“Prima di questo grande flusso migratorio ricordo con un po’ di arroganza che tutti mi amavano. Ovunque fossi, ovunque andassi, ovunque mi trovassi, tutti si rivolgevano a me con grande gioia, rispetto e curiosità.”

“PRIMA DI QUESTO GRANDE FLUSSO MIGRATORIO “, dal che si evince che il disagio del ragazzo (ma non certo la causa del suicidio) sia iniziato con l’aumento degli immigrati clandestini, ed i primi a pagarne le conseguenze siano stati proprio gli immigrati regolari. E questo è stato causato da una certa parte politica, che ora dovrebbe farsi solo un bell’esame di coscienza. Quella stessa parte politica che ora vorrebbe il voto ai sedicenni, lo ius soli, il Ddl Zan, la dote ai diciottenni da finanziare con l’imposta di successione e, per ultimo, “Bella ciao” al posto dell’inno nazionale, proposte che nulla hanno a che fare con la realtà voluta dai cittadini.