La vita è sogno, soltanto sogno, il sogno di un sogno (Edgar Allan Poe)

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Parere personale

politici putin FNZ5MM_WUAgKlU5Premetto, non è una difesa di Salvini.

Ho spesso criticato quel suo apparire giornalmente davanti a pane e Nutella, formaggi, pastasciutta, pizze e risotti, figli e fidanzate…

Avrei preferito più notizie sui programmi e sui risultati raggiunti, ma pazienza, ormai è cosa passata.
Questa volta però non mi sento di tirargli la croce addosso: è stato, ed è, a favore di Putin, ma si è presentato in Polonia per portare aiuti ai profughi ucraini, e allora? Se uno ha bisogno ed un avversario gli porge aiuto, lo si accetta e basta. Del resto non aveva chiesto lui di essere ricevuto dal sindaco di Przemysl, ma è stato il sindaco stesso a dire “io non la ricevo” (ma chi te lo aveva chiesto?).
Chissà se il borgomastro avrebbe fatto altrettanto con altri politici, tutti ritratti sorridenti mentre accolgono lo zar russo. Probabilmente si salverebbe solo Giggino nostro, salvatosi in corner quando ha definito Putin peggio di una bestia.


Pilloline

Landing of migrants in the port of Salerno, Italy on April 19, 2017. The Gregoretti ship carried about 400 migrants form Subsaharian to port of Salerno, on the ship there are more than two corpses, 354 man and 40 women. (Photo by Paolo Manzo/NurPhoto via Getty Images)

Credo proprio di aver bisogno di spiegazioni, perché è tutto abbastanza complicato.

Parlo della questione della nave Gregoretti per il qual caso è stata richiesta l’incriminazione di Salvini .

Innanzitutto se sequestro ci fu la magistratura doveva intervenire immediatamente, in quanto per questo tipo di reato mi risulta che ci sia l’obbligatorietà di intervenire, specie in presenza di flagranza.

Salvini mantenne la nave al largo per 3 giorni, facendo però sbarcare ammalati, minori e donne incinte, e rifornendo i restanti migranti di medicinali e viveri.

Il Tribunale dei ministri di Catania ha chiesto l’autorizzazione a procedere contro Salvini, mentre la procura di Catania ritiene che l’ex ministro dell’Interno non debba andare a processo in quanto non si è verificata nessuna limitazione della libertà personale. Del resto credo che in caso di incriminazione debba andare a processo tutto il Consiglio dei Ministri, in quanto queste sono decisioni prese collegialmente.

Allora pure il ministro Lamorgese dovrebbe essere messa sotto accusa per aver “sequestrato” per 11 giorni la nave Ocean Viking, con 104 migranti (tra i quali 14 minori – di cui 2 bimbi sotto l’anno – e 2 donne incinte).

La medesima situazione si presentò qualche mese prima con la nave Diciotti, (la nave con gli “scheletrini” a bordo, rivelatisi poi giovanottoni pasciuti), caso poi caduto nel nulla come era ovvio.

Di mezzo ci si mette pure Luigi Di Maio che raffrontando i casi Diciotti-Gregoretti dice che il primo fu un avvertimento all’Europa (sob), mentre nel secondo era palese l’interesse personale di Salvini (!?!?)

L’unica cosa chiara è che viene utilizzata una certa magistratura per colpire un avversario politico rivelatosi assai pericoloso.

Poi ci sono i pentastellati che non si accorgono di venir presi costantemente per i fondelli. Il loro guru Grillo ha dichiarato in sintesi “Io c’ho i soldi, Casaleggio pure…quindi noi siamo noi e voi non siete un caxxo”. E la conclusione qual è? Che tutti i parlamentari portati in Parlamento dal duo barbuto sono, tranne rare eccezioni, una massa di persone impreparate improvvisatesi parlamentari, manovrate come marionette che, per mantenersi il posto caldo e ben remunerato piovuto dal cielo come la biblica manna, saltano quando e dove i due padroni comandano e ripetono slogan a pappagallo. I quali padroni vanno dove loro più conviene, non certo dove conviene all’Italia ed agli elettori. E gli elettori sono stati bellamente presi per i fondelli: una parte se ne è accorta, ma altri credono ancora alle balle del guru barbuto che li ha mandati già a quel paese (anzi, come è nel suo stile, al Vaffa) perché lui in ogni caso i soldi ce li ha e se li tiene, mentre gli altri possono al massi o sperare nel reddito di cittadinanza.


La poltrona innanzitutto

Come al solito, ho delle perplessità.

Perché i ministri Trenta e Toninelli hanno firmato, congiuntamente a Salvini, il divieto di ingresso nelle acque territoriali della nave  Eleonore, battente bandiera tedesca, come invece avevano fatto precedentemente con altre navi ONG, specie dopo la figuraccia fatta con i migranti di Open Arms, con minorenni che non erano tali e malati che si presentavano sanissimi.

La Trenta, relativamente alla nave Open Arms arrivò a dire che “la politica non deve dimenticare l’umanità”, mentre questa volta il divieto di ingresso, transito e sosta nelle acque italiane della Eleonore “è un atto dovuto”.

Come mai nessun politico si è mosso per il salvataggio di quelle “povere persone”, perché non è stata promossa nessuna inchiesta per sequestro dei poveri migranti, mentre la stessa magistratura sta indagando sull’uso della moto d’acqua da parte del figlio di Matteo Salvini (però nessun magistrato fino ad ora si è mosso per il figlio di Giuseppe – o Giuseppi?- Conte sull’aereo che portava il padre a Biarritz)?

Riflettendo bene, credo che tutto dipenda dal fatto che né il M5S – nella persona dei due ministri succitati – né il PD, cui appartiene gran parte della magistratura che fino ad oggi ha inquisito in più riprese il ministro dell’Interno, ha interesse a generare clamore relativamente al problema dell’immigrazione, uno dei punti fermi della Lega e di Salvini.

Se Trenta e Toninelli non avessero firmato, se si fossero comportati come nei casi precedenti, tutta l’attenzione si sarebbe spostata sul fatto che i partiti protagonisti del probabile prossimo governo giallorosso sono favorevoli all’immigrazione e che quindi si sarebbe ripresentata la situazione precedente al governo Conte, ritornando al periodo di Renzi e Gentiloni, quando si verificò la maggior parte degli ingressi di extracomunitari in Italia.

Quindi si guardano bene dal far guadagnare ulteriori consensi, anche solo teorici, a Salvini, il che rivela chiaramente che il principale pensiero di questa gente non è tanto la salvezza dei poveri migranti, quanto la salvaguardia delle loro poltrone.


Rubli

(Dossier Mitrokhin , da Wikipedia) estratto

I finanziamenti illegali al PCI, al PSIUP e al PCS

La scheda numero 122 riporta l’elenco dei finanziamenti sovietici al PCI negli anni tra 1970 e il 1977. La scheda informa che, in quel periodo, la cellula del KGB di Roma avrebbe consegnato al PCI le seguenti somme: per il 1971, 1.600.000 dollari; nel 1972 5,2 milioni; nel 1974 furono consegnati a febbraio 3 milioni ed entro maggio altri 6 milioni di dollari, incluso un milione di dollari in più (Armando Cossutta aveva chiesto il rimanente anticipo di 500.000 dollari); per il 1976 5,5 milioni, più un altro milione consegnato successivamente; infine, nel 1977, 1 milione.

La scheda numero 126 riporta l’elenco dei finanziamenti sovietici al PSIUP tra gli anni 1969 e 1972: 900.000 dollari nel 1969 e nel 1970, 825.000 dollari nel 1971, 1.050.000 dollari nel 1972 (di cui 600.000 per la campagna elettorale). La scheda numero 125 riporta l’elenco dei finanziamenti sovietici al Partito Comunista di San Marino (PCS) tra gli anni 1970 e il 1977: 25.000 dollari nel 1970, 20.000 dollari nel 1971, 25.000 dollari nel 1974 e 30.000 dollari nel 1977.

 

Quindi che appunti sui PRESUNTI finanziamenti russi alla Lega vengano fatti da altri partiti ci potrebbe anche stare, ma non certo dal PD, erede del PCI e degli altri movimenti di sinistra, che i soldi li riscossero effettivamente, a meno che il dossier sia stato sbianchettato ben bene.

Dicevo appunto PRESUNTI. Savoini non è un esponente del Governo, non ha incarichi nemmeno presso l’ENI, quindi è alquanto improbabile che abbia potuto negoziare uno sconto da parte di questo Ente (e poi, a proposito, la Russia che bisogno avrebbe del petrolio dell’ENI quando essa stessa è esportatrice? Se l’Arabia è al primo posto nel mondo per le esportazioni di greggio, al secondo si attesta saldamente la Russia. Boh!).

Non ci sono perciò tracce dello sconto, non risultano pagamenti alla Lega, l’ENI dice di non essere a conoscenza della questione. L’unica cosa che si potrebbe eventualmente addebitare a Savoini (“sherpa del ministro dell’Interno presso la corte di Putin”, secondo quanto scrive la Repubblica), potrebbe essere il millantato credito.

Nell’audio diffuso da Buzzfeed (la stessa fonte cui ascrivere i contatti tra Putin e Trump e numerosi altri scoop, non si sa quanto attendibili!) si fanno per altro solo valutazioni politiche, quali il cambiamento, voluto dalla Lega, di questa Europa ed un suo avvicinamento alla Russia, il che non mi pare davvero una cattiva idea, visto che la Russia è sempre stata un’estimatrice del made in Italy. Preciso che l’audio è in inglese, perciò mi sono avvalsa dei sottotitoli, non so quanto attendibili.

Quindi tutto questo baillamme mi fa pensare ad una manovra per distrarre l’attenzione pubblica dai vari “incidenti” in cui è incorso in questi anni il PD, iniziando dallo scandalo del MPS e concludendo con quello del CSM, del Forteto e di Bibbiano, per citare solo i più gravi.


(dis)informazione

Bene bene…non so se ridere oppure piangere.

Il supplente di Foligno, che ha schernito lo scolaretto nigeriano e la sua sorellina, dicendo che lui era brutto e lei una scimmia, voleva fare solo un esperimento antirazzista. Tutti i media, strillando al razzismo, si sono scagliati contro questo maestro a dir poco sconsiderato, anche se lui si definisce progressista, dando naturalmente la colpa al clima di intolleranza e di odio instauratosi per colpa…indovinate di chi?…ovvio, di Matteo Salvini, il cattivaccio, diventato ormai il capro espiatorio di tutte queste vicende.

Poi si viene a sapere che l’insegnante, tal Mauro Bocci, è un militante del PD iscritto ad un sindacato di sinistra, e viene subito alla mente la vicenda dell’uovo scagliato contro l’atleta di colore.
Quindi per i mass media di regime ogni episodio di intolleranza, guarda caso, riconduce sempre e comunque alla Lega, salvo poi essere smentito successivamente a denti stretti e di malavoglia.


Dilemma

Il Movimento 5 Stelle si affida alla votazione online sulla piattaforma Rousseau (quattro gatti, in effetti)  per valutare se gli iscritti ritengono sia giusto processare o meno Matteo Salvini.

Prima però mettono le mani avanti, avvisando che sul caso Diciotti la decisione fu presa collegialmente, quindi con il benestare di Conte, Di Maio e Toninelli.

Gli iscritti avranno allora il dilemma se votare salvaguardando i valori (?) in cui credono, oppure salvare il Governo, tradendo le proprie convinzioni.

Ah, poi c’è lo strano caso in cui ci si affida alla democrazia popolare (diretta) per stabilire se il potere legislativo (Parlamento) possa permettere al potere giudiziario (Magistratura) di procedere contro il potere esecutivo (Governo).

Buffo, vero?


Figli e migranti

Ho sentito da qualche collega dire che c’è bisogno di immigrazione perché la popolazione europea invecchia, io ho una prospettiva completamente diversa, io penso di essere al governo per aiutare i nostri giovani a tornare a fare quei figli che facevano qualche anno fa e non per espiantare il meglio dei giovani africani per rimpiazzare i giovani europei che per motivi economici oggi non fanno più figli. Magari in Lussemburgo c’è questa esigenza, in Italia invece abbiamo l’esigenza di aiutare i nostri figli a fare degli altri figli e non ad avere nuovi schiavi per soppiantare i figli che non facciamo più. Siamo assolutamente disponibili a dialogare con tutti”. (Matteo Salvini)

La risposta con imprecazione del ministro lussemburghese riportata dai mezzi di informazione italiani è questa: “Occupatevi dei vostri soldi per aiutare a dare da mangiare ai vostri figli”. In realtà la traduzione postata dai media italiani non è precisamente quella del video, che è invece la seguente.

“Ale ale ale” e “bla bla bla”, inizia Asselborn “In Lussemburgo avevamo migliaia di italiani che sono venuti a lavorare da noi, erano migranti che guadagnavano i soldi affinché ne poteste avere per i vostri figli”. “merde alors”

Al che Salvini ha così replicato, dopo aver chiesto di non essere interrotto.

Rispondo pacatamente al suo punto di vista che non è il mio. Se in Lussemburgo avete bisogno di nuova immigrazione, in Italia preferisco aiutare gli italiani a tornare a fare figli”.

Bene bene…il caro ministro lussemburghese Asselborn in tema di immigrazione prima ci bacchetta dicendo che il Lussemburgo ha accolto migliaia di italiani, dimenticando di aggiungere che è stato il Lussemburgo a richiederli, e che i nostri connazionali – povera gente, ovvio, ma non certo delinquenti – arrivavano là per lavorare con tanto di documenti e di contratto di lavoro in tasca e che, finito il periodo di impiego, venivano rispediti in Italia senza tanti complimenti. Poi ha concluso con l’espressione su riportata, davvero  molto elegante.

Come tanti italiani, dovrei ritenermi offesa da quel ministro spocchioso, che paragona i nostri emigranti (con la E davanti) non sono certo equiparabili ai migranti (senza la E) che arrivano sulle nostre coste e che, non possedendo alcuna qualifica, restano parcheggiati nelle strade e molto spesso – per necessità o per indole – finiscono per delinquere.

Consideriamo inoltre che i nostri emigranti (sempre con la E davanti) erano trattati come bestie, e che l’accusa ci viene dal ministro di un “paradiso fiscale” mai sanzionato per questo dall’UE per questo motivo, dove trovano rifugio numerosi evasori fiscali…

Certo è che nell’Unione Europea si sta respirando un’altra aria: erano abituati ad un’Italia che subiva tutto ed accettava supinamente ogni sopruso, ed ora FINALMENTE c’è qualcuno che sta facendo riscoprire l’orgoglio nazionale, il che non è poco.


…nessun titolo :-(

È iniziata la guerra contro la Lega, principale imputato Matteo Salvini.

Lo accusano di tutto, qualcuno si è spinto a dire che è pericoloso, c’è chi addirittura paventa manovre fasciste, tipo manganelli, retate e olio di ricino, dimenticando che la nostra sovranità, rendendoci di fatto schiavi dell’Unione Europea, è stata svenduta dai partiti di sinistra, PD in primis.

Salvini e gli altri componenti il nuovo Governo, con il Presidente Conte in testa, hanno saputo dire dei NO con fermezza in sede europea: i nostri mass media hanno sminuito questo loro intervento, ma sui giornali esteri si leggono tutt’altre cose, molto lusinghiere.

Adesso l’ultima accusa a Salvini è quella di aver causato i morti affogati nei pressi delle coste libiche in quanto ha impedito alle navi delle cosiddette ONG di attraccare nei porti italiani.

Quindi, se un barcone fatiscente con un centinaio di persone a bordo affonda a 6 chilometri dalle coste libiche (poco più di 3 miglia nautiche, ricordando che le acque territoriali si spingono fino a 12 miglia nautiche dalla costa), la colpa di chi è?

Chi era demandato a raccogliere i naufraghi, visto che erano ancora praticamente in territorio libico?

La Tunisia è a poca distanza, l’isola di Malta è ancora più vicina (340 km) dell’Italia (445 km), perché quindi l’onere di accoglienza dovrebbe gravare su di noi?

Lo stesso per l’altro recente affondamento di un altro barcone “a poca distanza di Zwara”, dove 41 su 63 naufraghi sono stati tratti in salvo dalla Guardia Costiera libica, che in una solo fine settimana ha riportato a riva ben 220 persone.

Per i detrattori la colpa è di Matteo Salvini. Lo stesso Macron che ci disprezza tanto, ha messo le manine avanti, affermando che la Francia non accetterà nessuno: perché la Francia no e l’Italia invece dovrebbe essere OBBLIGATA ad accogliere?

La responsabilità su chi ricade?

Su chi imbarca gente su gommoni sovraccarichi o su barche vetuste lucrando sulla pelle di quei poveri diavoli e vede svanire i propri guadagni, tra le quali molte ONG conniventi, ed ovviamente afferma l’esatto contrario. Lo stesso accade per quelle organizzazioni che utilizzano quelle persone come schiavi sottopagati.

Per concludere: dispiace sempre quando delle persone perdono la vita in maniera così tragica. Per il primo naufragio poi sono stati recuperati i corpi di tre bimbi in tenera età…ma gli altri 97 che fine hanno fatto?


La voce del padrone

Una settimana in Germania, girando tra Offenbach e Francoforte.

Pensavo, al ritorno, di trovare un governo bell’e fatto, invece mi toccherà aspettare, se va bene, fino a lunedì prossimo. Logico che mi tenessi comunque informata, tramite internet, delle vicende italiane e di tutto il resto, però non mi aspettavo tanti tira e molla.

L’unica cosa che mi ha fatto imbufalire è stato “il Giornale”.

Ovvio che tenga bordone a Berlusconi, ma una caduta di stile così grossolana non me la sarei proprio aspettata, con delle bassezze inimmaginabili per screditare Salvini a vantaggio del “padrone”.

Innanzitutto il titolo di ieri.

Primo flop del governo, l’imprenditore sfrattato”. Forse l’estensore dell’articolo non si è reso conto che al governo c’è ancora Gentiloni e che Salvini e Di Maio non è che potessero fare molto, in ogni caso. Naturalmente nell’articolo si spiega un pochino meglio come è andata la faccenda, ma il titolo resta comunque fuorviante.

Poi la prima pagina di oggi .

Premier nessuno. Al via il governo da Scherzi a parte”.

E giù con la macchina del fango, quella che lo stesso Berlusconi denunciava nei confronti di Repubblica, Il Fato quotidiano ed altre testate, ma che non si fa scrupolo di utilizzare contro chi non sostiene la sua leadership.

E con questo ho deciso di non comperare più tale quotidiano. Montanelli si rivolterebbe nella tomba.

Personalmente non sono contenta dell’accoppiata Salvini-Di Maio, con idee diametralmente opposte, e ritengo il M5S troppo statalista ed assistenzialista e reputo responsabile di questa situazione il presidente Mattarella: se avesse affidato l’incarico a Salvini quale rappresentante del partito di maggioranza nell’ambito della coalizione che ha vinto le elezioni, il problema della paura per i “populismi” non si sarebbe presentato, in quanto alcune derive leghiste sarebbero state mitigate da Forza Italia e Fratelli d’Italia. Però, guarda caso, tutto il fango che il Giornale sta gettando su Salvini è iniziato dal momento in cui Berlusconi è stato riabilitato, ridiventando candidabile proponendosi addiritura quale premier. La riabilitazione è giunta in un momento assai strano, fatto apposta per dividere il CDX nel momento in cui anche il PD sta passando una crisi non da poco. E sembra anche assai strano che i poteri forti europei che tanto hanno fatto per affossare a suo tempo il leader di FI, ora lo cerchino e lo appoggino, in quanto filoeuropeista ed amico di Frau Merkel, pur di non avere al governo italiano elementi come Salvini.

Però Berlusconi ormai politicamente conta poco: il suo partito è in caduta libera, e Renzi, sul quale contava neppure troppo velatamente, è in fase discendente pure lui. In Germania la Merkel non è più tanto ben vista, ed ha faticato per formare un governo (molto più di quello che stiamo faticando noi). Berlusconi e Renzi sono i rappresentanti di un potere morente e in disgregazione e sferrano gli ultimi colpi di coda di una corrente che ha concluso il suo ciclo politico che sta per essere cancellata dal panorama parlamentare.

Quasi mi aspetto che Mattarella rifiuti il nominativo proposto congiuntamente dalla Lega e dal M5S, magari affidando l’incarico al solo Di Maio, ritenuto, non so a quale titolo, più affidabile di Salvini, che quest’ultimo rifiuti e che si vada a nuove elezioni.


Benevolenza…

Sicuri che sia così? 
Altro che benevolenza. 
Per mio conto il marpione resta nell’ombra sperando che Salvini si bruci e che FI risalga nei sondaggi, riprendendosi in tal modo la leadership del centrodestra. 
Poi bisogna vedere chi farà il PdC.
Inoltre non è detto che Mattarella approvi i nominativi proposti per i vari ministeri. 

Infine c’è lo scoglio della fiducia del Parlamento (ma per quello è quasi assodato che venga accordata…troppo bello per molti novizi percepire le prime indennità  😀 ).


Il vecchietto stizzoso

Berlusconi non ha ancora digerito il sorpasso della Lega Nord su Forza Italia e per far vedere che “comanda” ancora lui, voleva imporre forzatamente la nomina di Paolo Romani alla presidenza del Senato, pur consapevole che il MoVimento5Stelle  non lo avrebbe mai accettato.
Avrebbe invece dovuto essere grato a Salvini che aveva votato e fatto votare la Bernini.

Grazie alla mediazione di Giorgia Meloni (almeno così ho letto), le divergenze si sono appianate, facendo convergere tutta la coalizione sul nome di Maria Elisabetta Alberti Casellati (ed a tal proposito, si tornerà ad usare il termine Presidente). Giorgia Meloni ha fatto capire che incaponirsi sul nome di Romani era solo una impuntatura infantile. (Qui dissento, era chiaramente un’impuntatura SENILE, da vecchietto stizzoso che freme perché non ha più il seguito di una volta).

Del resto i risultati elettorali hanno evidenziato chiaramente la volontà degli italiani di voltare pagina, eliminando tutto il vecchiume che permeava la politica italiana da decenni.

Gli italiani sono stufi di provvedimenti “vuoti” che non rispondono alle loro esigenze: vogliono lavoro, sicurezza, certezza della pena, tassazione equa. Non so ancora se queste richieste verranno soddisfatte, anche perché molti punti programmatici divergono tra i due maggiori rappresentanti. Aspetto la composizione del governo anche per vedere quali saranno i primi provvedimenti che verranno presi.

Speriamo solo che non si verifichi il solito gattopardismo all’italiana “Cambiare tutto, affinché nulla cambi”.


Il bue e l’asino

bue_asino_maxresdefaultPremetto che non ho seguito il confronto (se così può essere chiamato) tra la Boschi, che – stando a testimonianze attendibili di miei conoscenti e contatti – parlava a fiume, cosa usuale per un avvocato,  e Salvini, continuamente interrotto dalla Dietlinde rossa

Se la ministra ciancia a vanvera di diamanti della Lega e non  dice che la magistratura li ha restituiti  alla Lega stessa, è in perfetta malafede o è molto disinformata,  il che è pure peggio.
Altrettanto dicasi quando parla del fallimento della Credieuronord (banca della lega)  fallimento di 13 milioni di euro QUASI INTERAMENTE RESTITUITI AI SOCI. Pensi piuttosto al MPS con   MILIARDI di debito, o al Banco Etruria con  circa 800milioni di debito. 

Il primo, banca del PD, con una buona parte del debito pagato da TUTTI gli italiani e con il titolo che è sceso ai minimi storici (0,17 oggi da oltre 24 euro ad azione del passato ).
Il secondo, in cui parte della sua famiglia aveva lo zampino, dove gli investitori difficilmente vedranno il rimborso PARZIALE.
In breve, il bue che dice cornuto all’asino. (per la cronaca, il suddetto post, su FB, ha avuto l’interessamento – naturalmente negativo – di un noto giornalista economico di Repubblica) che ci ha tenuto ad evidenziare che le perdite di Credieuronord furono pagate dalla Popolare di Lodi, poi fallita, ma sui diamanti,  MPS ed Etruria fino ad ora non ha risposto… Dice che sarebbe solo una perdita di tempo 😀 😀 😀 .Un bel tacer non fu mai detto).


A proposito di sciacalli

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La sinistra (ma esiste ancora?) sbrocca nuovamente. I rappresentanti del PD,con in testa Matteo Orfini, presidente del PD e Debora Serracchiani., governatrice del Friuli Venezia Giulia, definiscono sciacalli Salvini e Grillo che chiedono a gran voce una regolamentazione del fenomeno dei clandestini.

Salvini lo dice da sempre, Grillo solo da poco ha iniziato a cavalcare il malcontento popolare, probabilmente per scopi puramente demagogici, in quanto il suo movimento, a suo tempo, aveva votato a favore dell’abolizione del reato di clandestinità.

I “sinistri” hanno però dimenticato Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni, chissà perché.

Una regolamentazione invece urge, in quanto ogni mese arrivano sempre più clandestini, oltre mille al mese.

Sciacallo chi vuole arrestare questo fenomeno?

Io definirei con questo termine piuttosto chi sta lucrando sugli arrivi, fregandosene se gli sbarchi a volte si concludono tragicamente con un alto numero di morti affogati; sciacallo è chi non pensa all’impatto che questo consistente numero di arrivi causa nel nostro impatto sociale, con conseguenze sull’ordine pubblico; sciacallo è chi non pensa al numero di vittime che sono causate dalle violenze conseguenti a questa immigrazione incontrollata; sciacallo chi pensa solo ad intascarsi gli importi stanziati dal governo per l’assistenza di questi presunti profughi, come è risultato dalle indagini di Mafia Capitale. (e la vignetta di Krancic, con la scritta “In Buzzi we trust”la dice lunga. 🙂 )

Ma come succede spesso, se non addirittura sempre, le sinistre hanno gli occhi bendati dal pregiudizio: loro si ritengono moralmente superiori ( e si è visto quanto!) e più acculturati, quindi in diritto di criticare e demonizzare gli avversari, addirittura di “educarli” (naturalmente a pensarla come loro! Evviva il pensiero unico).

Del resto, il tutto si spiega chiaramente quando la Boschi ha recentemente esternato la frase contro i dissidenti PD “Chi rema contro, consegna il paese a Grillo e Salvini”.

Bene: almeno loro sarebbero legittimamente eletti dal popolo e non sedere sugli scranni governativi per grazia divina (leggi Giorgio Napolitano).

I quattro punti proposti dal Movimento 5 Stelle non sono per nulla assurdi,anzi, ricalcano semplici norme di buon senso.

Giro di vite sui permessi di soggiorno per protezione umanitaria, che da noi vengono concessi con troppa facilità, ed aggiungerei anche con superficialità, se non addirittura con dolo, visto che, a pagamento (leggi “tangente” , venivano accolti “presunti” minorenni che in realtà avevano superato da un pezzo i 18 anni.

Rimpatrio forzato per chi non ha diritto all’asilo: attualmente il rimpatrio consiste nella consegna al clandestino di un foglio con scritto “Lascia il paese entro il tale giorno”. Poi nessuno verifica, ed il clandestino continua a rimanere sul territorio. Uno che viene espulso, DEVE essere accompagnato alla frontiera e/o imbarcato su un aereo anche a forza, se necessario.

Snellire le trattative per i ricorsi contro il rifiuto di asilo: queste pratiche solitamente durano anni ed inoltre le spese degli avvocati sono a nostro carico, ma se è lecito consentire il ricorso, è però necessario che la pratica venga risolta con urgenza.

Stretta sorveglianza dei “profughi” alloggiati nei centri di accoglienza. Ad esempio a Torino si è verificato il caso di un senegalese che per varie settimane usciva dal suo ostello alle 5 del mattino per recarsi nelle stazioni per rapinare ed accoltellare le donne. È stato preso dopo 8 rapine violente, ma ci si chiede se sia possibile che la cooperativa che gestiva l’ostello non si sia mai accorta di niente e se sia giusto erogare fondi pubblici a queste strutture che di fatto non sorvegliano nessuno. Oltretutto quanti di quelli ospitati si integrano? La maggior parte degli ospiti escono senza avere la minima possibilità di mantenersi e diventano facile preda della malavita organizzata.

Ecco, chi propone queste cose è bollato come sciacallo: le sinistre invece di suggerire indicazioni concrete, si limita solamente a criticare le proposte altrui.


I soliti idioti

Ho avvisato alcuni miei simpatici contatti “sinistri” (per i quali i leghisti non hanno senso dell’umorismo ed addirittura sarebbero senza cervello), che pure il premier inglese Cameron, rieletto recentemente a grande maggioranza, è su alcune posizioni già enunciate dal “razzista” Salvini.  Cameron ha espressamente dichiarato che sul territorio inglese non vuole assolutamente nessun “migrante”,  e sulle stesse posizioni sono pure l’Irlanda,  la Danimarca, la Repubblica Ceca e la Slovacchia, nonostante l’accordo raggiunto a Bruxelles dall’Alto rappresentante per la sicurezza (?) Mogherini (titolo altisonante per una carica che non vale una cippa ).

 

http://www.piovegovernoladro.info/2015/05/14/la-marina-inglese-preleva-600-clandestini-in-acque-libiche-e-li-porta-in-italia/


O gli inglesi e gli altri sono diventati tutti leghisti (razzisti, stupidi e senza cervello) o i coglioni come al solito siamo noi italiani, perché anche gli stati che accoglieranno alcune quote di migranti richiederanno determinate condizioni, mentre qui si accettano tutti indiscriminatamente.
Anche perché quando si è  trattato di defenestrare  Gheddafi non si è  pensato a lungo: lo si è  fatto e basta. Ora che si parla di affondare i barconi (naturalmente vuoti) si chiedono permessi e si indicono riunioni ONU, UE, Nato e chi ne ha più ne metta.
Per quanto concerne invece il senso dell’umorismo,  è bastato ricordare loro la vicenda di D’Alema…

I soliti idioti (noi o loro?)