Epigrafe
Chiunque tu sia che vieni qui: ciò che a te sembra orrido a me è gradevole; se ti piace, rimani, se ti disturba allontanati, l’una e l’altra cosa mi è gradita
“Quisquis huc accedis: quod tibi horridum videtur mihi amoenum est; si placet, maneas, si taedet abeas, utrumque gratum”
(epigrafe di Villa Farnesina)
30 settembre
Mi son svegliato e…
A Roma c’era una grande manifestazione.
Non mi metto a sindacare sulle presenze ieri in Piazza del Popolo, diecimila in più o in meno non fanno certo la differenza. Il fatto è che anni addietro erano centinaia di migliaia, se non addirittura un milione.
Martina si sgolava a dire che hanno capito la ragione della débacle del 4 marzo scorso, ma la gente non si fida più. Una volta rimontati in sella riprenderebbero con i soliti discorsi, ius soli, accoglienza, tasse, asservimento all’Europa.
Se in tanti anni, passando da Monti a Gentiloni, non hanno saputo far altro che aumentare le tasse, se le chiusure di negozi e le delocalizzazioni sono aumentate, lo si deve esclusivamente alla loro politica; se la criminalità è aumentata, è per loro demerito. No, questo non lo hanno capito.
Riprenderebbero imperterriti a commettere gli stessi errori che ora denunciano.
Disordini
Disordini.
Analizzando, di chi è la colpa?
Andiamo per ordine.
Innanzitutto della politica di accoglienza indiscriminata.
Ospitiamo tutti senza distinzioni: arrivano qui in tanti, belli, pasciuti e prepotenti, vengono da paesi in cui non c’è nessunissima guerra e diamo loro casa, vitto, vestiario, argent de poche, e non sono affatto poveri profughi.
Poi ci sono quelli dell’altro giorno a Roma, in maggioranza sicuramente profughi, in quanto originari di Eritrea, Etipopia, Somalia. Paesi davvero in guerra, paesi davvero in cui si soffre la fame.
Certo, alloggiavano abusivamente in un caseggiato da 4 anni, lo sgombero era stato programmato, anche perché si erano verificate gravi carenze igieniche, offrendo agli occupanti un’altra soluzione alternativa (alcune famiglie alloggiate in villette in quel di Rieti, ed altri con posti letto in due zone di Roma), alcuni hanno accettato, la maggioranza invece no, anche perché ci si sono messi di mezzo i soliti centri sociali del “Movimento di Lotta per la casa”.
Già, perché la proprietà privata in Italia non è garantita a nessuno. Se ti occupano la casa abusivamente, devi aspettare anni, se non addirittura decenni perché venga liberata. Nel frattempo però devi continuare a pagarci su tasse e bollette: ai loro soldi Stato e Comune non rinunciano di certo.
Dicono che la maggior parte di quelli che hanno rifiutato il trasferimento fossero clandestini che alloggiavano assieme ai profughi, e che facessero il bello ed il cattivo tempo nei giardinetti antistanti l’edificio: riferisco solo cose lette da chi asserisce di abitare in zona, quindi non le prendo per oro colato.
Resta il fatto che una buona parte delle persone ha preferito restare nell’edificio in centro di Roma., senza dubbio assai più comodo della periferia o addirittura delle zone provinciali.
Per sgomberarli cosa dovevano fare le forze dell’ordine? Offrire cappuccino e cornetti? The e biscottini? Se non te ne vai con le buone, ci vogliono altri sistemi.
Magari dovevano anche restare fermi mentre i “dimostranti” gettavano loro addosso bottiglie e bombole del gas. Qualche cervello bacato ha avuto anche il cattivo gusto di esternare che le bombole erano vuote, come se facesse differenza! Tale e quale l’estintore di tal Carlo Giuliani, era vuoto pure quello, ma provate a riceverlo in piena faccia!
Hanno criticato l’uso degli idranti…forse era meglio sparare? Gli idranti poi si sono resi necessari per evitare che avvenissero esplosioni per via delle bombole e delle bottiglie che poitevano contenere materiale incendiario. Hanno fermato 13 dimostranti, però hanno indagato anche il maresciallo che ha detto una frase, forse infelice, ma alla quale non sono seguiti i fatti. Però, come ha scritto un colonnello dei CC “Se avessero dovuto inquisirmi tutte le volte che prima di un’irruzione in un covo di malviventi ho detto <<Andiamo e spacchiamogli il culo>> mi avrebbero congedato mille volte.
In certe situazioni censurare qualcuno per una frase “colorita” è davvero assurdo.
Quindi la responsabilità primaria ricade sempre e comunque sul governo.
Inutile accogliere persone che ne hanno diritto se poi non puoi ospitarle decentemente ed offrire loro condizioni adeguate di vita. Non parlo poi di lavoro, perché manca perfino ai nostri connazionali.
A certe situazioni bisogna pensarci per tempo, prima che degenerino negli scontri.
Forcaioli
Grillo che cavolo pretende? Sceglie i candidati alla carica di sindaco mediante consultazioni sul web previo suo benestare (e firma di contratto) e poi li sconfessa. È successo a Parma con Pizzarotti (che a detta di molti ha fatto e sta facendo bene) e a Roma, dove invece la Raggi si sta rivelando un disastro, anche se a suo tempo Grillo l’aveva definita “una macchina da guerra”, e come la guerra sta seminando solo disgrazie.
A Livorno invece Nogarin resiste, nonostante un avviso di garanzia, perché segue pedissequamente le direttive del capo.
Il fatto però è questo: da quando è nato il M5S, i pentastellati hanno sempre urlato a squarciagola contro chi riceveva un avviso di garanzia equiparandolo ad una condanna, si sono dimostrati i più forcaioli di tutti insultando chiunque non fosse allineato ai loro princìpi sbraitando che i magistrati hanno sempre ragione, ma sopratutto, hanno riempito di insulti ogni indagato e chi invocava il rispetto dei diritti della difesa.
Quindi, essendo garantista, (lo sono stata nei confronti di Berlusconi e lo sono ora anche nei confronti di Sala, che ha ricevuto solo un avviso di garanzia e non è per adesso accusato di nulla) non lo sono affatto nei confronti dei grillini che adesso provano sulla propria pelle i risultati delle loro teorie.
C’è solo una cosa da aggiungere: la magistratura per anni ha cercato di estromettere un personaggio dalla scena politica a forza di indagini, intercettazioni, avvisi di garanzia ed ora che è fuori dai giochi hanno allargato il campo di indagine, andando a colpire proprio coloro che, al grido di “Onestà, onestà” si proponevano come paladini della legalità. Ora forse i pentastellati si renderanno conto che la magistratura italiana è politicizzata al massimo, oltre ad essere un ordine autoreferenziale ed auto controllato. Quindi chi si mette di traverso ad una certa parte politica, prima o poi finisce indagato, perché ciascuno ha qualche scheletro da nascondere…a meno che non abbia una certa tessera in tasca.
Molti italiani hanno votato il Movimento 5 Stelle “con la pancia”, credendo in buona fede che i suoi esponenti fossero tutti casti e puri. Ora le magagne stanno uscendo fuori piano piano, perché ciò che ha importanza non sono le buone intenzioni, ma i risultati, e questi si ottengono solo se si possiede la competenza ed una squadra che sappia portare avanti i progetti.
Credo che, col tempo, i grillini crolleranno sotto il peso della loro incapacità, già evidenziata nell’amministrazione di Roma, nonché della falsa “superiorità morale” che si sono attribuita autonomamente.
Stelle cadenti
Il voto di pancia non paga.
A Roma Virginia Raggi ha raccolto quasi esclusivamente voti di protesta ma si sta dimostrando incapace di cavare un ragno dal buco. Le sue scelte fatte in autonomia si sono rivelate pericolose (Muraro) e dispendiose (Raineri), quindi si è dovuta assoggettare al diktat del Direttorio. In pratica è una sorvegliata speciale, come tutti i sindaci pentastellati: o fai come diciamo noi o sei fuori dal movimento, anche se molti, come Pizzarotti, hanno fatto ricorso e lo hanno pure vinto.
Non si capisce però perchè con situazioni simili (avvisi di garanzia) alcuni siano osteggiati pesantemente (Pizzarotti, Caruso), altri vengano difesi ad oltranza (Nogarin e giunta Raggi).
Sarebbe auspicabile che Virginia Raggi si smarchi dal Direttorio, prenda il coraggio a due mani e decida LEI chi ha il mandato per governare, conferitole con le elezioni, senza dover sottostare ai ricatti del Direttorio.
Anche se il M5S è formato da una congrega di incompetenti senza esperienza che si sono vantati di poter governare – quasi possedessero una bacchetta magica – una città praticamente al collasso a causa delle gestioni precedenti, è assurdo e patetico che le peggiori critiche provengano proprio da chi ha ridotto la capitale in questo modo. Dall’anno 2000 ad oggi infatti circa 150 tra assessori e consiglieri sono stati indagati e sono finiti sotto le grinfie della giustizia per reati gravi: corruzione, concussione, ricettazione, associazione a delinquere anche di stampo mafioso, peculato etc… Non certamente bruscolini, come diceva un noto comico. Da Veltroni ad oggi prima di cadere i sindaci in carica hanno cambiato in corsa 32 assessori e 19 membri di staff, fra cui i capi di gabinetto del comune.
Il fatto che i pentastellati siano inadatti a governare non cancella il fatto che coloro li hanno preceduti siano stati degli emeriti imbroglioni.
Intanto Roma ed i Romani aspettano….
Rogne romane
Il compito di Virginia Raggi è sempre più difficile.
Passi per la questione dell’assessore all’ambiente Paola Muraro, in cui il M5S ha fatto una figura barbina.
Ora spuntano altre due “perle”.
Primo – il capo di gabinetto dottoressa Carla Romana Raineri, che percepirà ben 193mila euro di compenso annuo, perché è quanto prende in qualità di magistrato e “non può certo rimetterci” (ma si viene pagati in base al lavoro che si svolge o in base a quello che si faceva prima? Perché allora se si conferisce l’incarico ad un laureato disoccupato, in base a questo ragionamento non bisognerebbe affatto pagarlo!).
Secondo – Salvatore Romeo funzionario del comune attivista del M5S che prima percepiva 40mila euro annui, è stato automaticamente promosso a capo della segreteria del sindaco quale dirigente di terza fascia (senza concorso? in base a cosa?) con il compenso addirittura triplicato, mentre il suo predecessore nella giunta Marino si accontentava di 18mila euro annui.
Il fatto è che i pentastellati non hanno nessuna esperienza amministrativa, non sanno come muoversi, quindi sono obbligati a ricorrere a professionisti o a funzionari già esperti che si fanno pagare profumatamente.
Quindi i piccoli risparmi tanto sbandierati, quali le eliminazioni delle auto blu e il ritiro dei permessi per le ZTL vengono vanificati dalle enormi spese che comportano il ricorso ai consulenti esterni. Si saranno accorti che non è possibile portare avanti la loro tanto decantata “politica a costo zero” ?
Emergenza? noooo
Emergenza sanitaria a Roma per via dei rifiuti?
Niente affatto…i topi sono stati tutti vaccinati…
A provarlo ci sono le siringhe!
Parla come mangi
“Roma capitale è portatrice di una visione biocentrica che si oppone all’antropocentrismo specista che nella cultura occidentale ha trovato la sua massima espressione.”
Virginia Raggi dixit
(se voleva comunicarci qualcosa, ci serve un traduttore)
Doppia morale
Nessuno incolpa, giustamente, Virginia Raggi per l’emergenza rifiuti a Roma.
Lei sta semplicemente pagando l’inefficienza di anni ed anni di malgoverno che hanno ridotto Roma in pessime condizioni, tra le strade con i buchi, con la sporcizia, con un traffico indescrivibile e tutte le altre magagne.
Quello che le si rimprovera è la difesa ad oltranza del suo assessore, Paola Muraro, che negli ultimi 12 anni è stata consulente sia di AMA (azienda municipalizzata) che di Bioman (la società privata che ha in gestione la raccolta dei rifiuti organici) percependo un compenso di ben oltre un milione di euro per le sue consulenze. Nulla da dire se questi soldi fossero serviti davvero a rendere Roma una città pulita, però il degrado è andato via via aumentando, fino a raggiungere dimensioni mastodontiche.
Ritrovarsi con una città con i cassonetti strapieni ed i sacchetti dei rifiuti in mezzo alle strade non è certo un bel biglietto da visita per i numerosi turisti che affollano la capitale durante il periodo estivo ed infatti i giudizi espressi sono del tutto negativi.
L’altra questione è quella del conflitto d’interessi del medesimo assessore.
Premetto una cosa: il conflitto d’interessi è in pratica un’ipocrisia, secondo la quale si vorrebbe che un politico lavori esclusivamente per l’interesse della collettività, sottintendendo con ciò che questo sia garanzia di onestà. Però, da nessuna parte sta scritto che il politico DEBBA rinunciare a tutelare i propri interessi, come del resto fanno tutti gli esseri umani, per fare esclusivamente il bene degli altri. Semplicemente si richiede che abbia dei requisiti tali da rappresentare gli interessi della collettività, tra i quali sono inclusi ovviamente anche i suoi.
Fino ad oggi il conflitto d’interessi è stato sollevato quasi esclusivamente in chiave antiberlusconiana, e fra i più accaniti accusatori c’erano proprio i pentastellati. Se la Muraro fosse stata di un altro partito, il M5S si sarebbe scatenato con interrogazioni, interventi velenosi sul blog di Grillo e trasmissioni televisive al vetriolo. Ma la Muraro è grillina, quindi bisogna difenderla a tutto spiano, evidenziando così la doppia natura del movimento, giustizialista ad oltranza ma non con i propri rappresentanti.
Bicicletta senza Raggi
Non sempre quando si possiede una bicicletta si è poi in grado di pedalare.
È quello che sta succedendo a Virginia Raggi. Ostaggio di Grillo e della Casaleggio & c. (con la quale ha stipulato un contratto in caso avesse vinto le elezioni), non riesce a formare la giunta.
Prima l’importo di € 67.000 è ritenuto troppo basso per l’incarico da ricoprire e quindi nessuno si propone (mi immagino i 5stelle se avesse vinto Giachetti ed i suoi assessori avessero detto la medesima frase: dai banchi del Consiglio si sarebbe levato l’urlo dei pentastellati “Tagliatevi lo stipendio).
L’altra difficoltà nella scelta della giunta potrebbe essere appunto il famoso “contratto” che i consiglieri e il sindaco del Movimento 5 Stelle sono stati costretti a firmare. In pratica, Grillo ed il suo staff hanno facoltà di decidere sulle nomine e sulle dimissioni dei vari collaboratori, e consente pure loro di mettere becco su qualsiasi decisione amministrativa di una certa rilevanza. Chi disattende il contratto è tenuto a versare una penale da 150 mila euro.
Grillo, pur avendo tolto il proprio nome dallo stemma del Movimento, ne rimane comunque proprietario, ed agisce di conseguenza, in vera democrazia!
Infatti le uniche due nomine che Virginia ha proposto ( Frongia e Marra) non sono gradite al Direttorio, ma alla base di tutto c’è lo spazio che, piano piano, Di Maio (dal look accattivante da politico nato, i toni convincenti ma soprattutto sponsor della Raggi) sta sottraendo a Beppe Grillo, che gli preferisce il “guerriero” Di Battista (che ogni tanto spara cavolate galattiche).
Di Maio era anche quello che più volte ha contestato Grillo, dicendogli che fa “battute da comico”, specie quando Beppe aveva proposto un algoritmo per espellere i militanti supposti traditori del movimento.
Roma si è quindi rivelata una grossa trappola per la neo eletta Raggi, e questo probabilmente si ripercuoterà sul futuro del M5S quando verrà dimostrato che, con la sua inesperienza, non è in grado di governare una città. E la Raggi ha già commesso la prima gaffe, chiedendo i curricola dei dirigenti ai vertici dell’ACEA. Solo che la società energetica della capitale è appunto una società della quale il Comune detiene il 51% ed un azionista, per quanto di maggioranza, non può prendere decisioni sulla gestione, ma solo convocare un’assemblea degli azionisti per cambiare eventualmente gli amministratori ai quali solamente spetta la gestione dei dirigenti (nomine, promozioni, licenziamenti). Questo passo sembra assai strano, in quanto la Raggi è pure avvocato.
Nel frattempo, il nostro “caro leader “ ha toppato alla grande, prendendo per buona una bufala che gira su internet, secondo la quale l’Appendino (nuovo sindaco di Torino), avrebbe licenziato 3200 dipendenti 🙂 .
Siamo messi bene…
Alfabeto
A Roma ricominciano dall’alfabeto
Alfano
Berlusconi
Casini
…
Chissà se compare Alfio ce la farà (l’uomo al di fuori dai partiti! 😂)
Io credo di no.
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Inviato dal Veloce promemoria
Divisi si perde
Finirà che il ballottaggio per Roma si terrà tra grillini (Raggi) e piddini (Giachetti). La prima, stretta collaboratrice di Previti, condannato in via definitiva nel 2006 per il processo IMI-SIR e nel 2007 per il processo Lodo Mondadori ed all’interdizione perpetua dai pubblici uffici.
Il secondo nel suo entourage contava Luigi Lusi, il tesoriere della Margherita condannato a 7 anni di carcere con l’accusa di aver sottratto dalle casse del disciolto partito (oggi confluito nel Pd) quasi 25 milioni di euro fino al 2011: soldi dei cittadini, mentre Roma pian piano cadeva a pezzi.
Ah, tra l’altro si diceva che la Raggi avesse firmato un patto con Casaleggio sul modo di governare Roma in caso di vincita: come finirà adesso?
Ma a causa delle beghe tra Bertolaso e Meloni, vincerà uno dei due.
Auguri, Roma.
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Inviato dal Veloce promemoria
Caput mundi…
Di questo passo, il centro destra a Roma è votato al suicidio.
Cosa cavolo vuol dire “Meloni sindaco e Bertolaso prosindaco” come va dicendo La Russa?
La Meloni sindaco con Bertolaso quale badante come è successo a Marino nel suo ultimo periodo?
Un sindaco o è tale o è meglio che resti a casa, ammesso che si riesca ad eleggerlo.
La stessa Giorgia Meloni, per dignità, dovrebbe evitare una simile prospettiva.
Per mio conto, se si continua così, ci sarà un ballottaggio tra M5S (con nessunissima esperienza, figuriamoci per governare Roma) e, per l’ennesima volta, ancora il PD…
bruscolini…
Allora, al rientro in Italia si approfondiscono alcune notizie.
Causa mancanza di tempo ed ovvio risparmio sui megabyte che mi concedeva il gestore telefonico, approfittavo del wi-fi gratuito in albergo e mi limitavo ad una scorsa mattutina all’ANSA e al mio quotidiano locale.
Leggo che il sindaco di Roma ha un buco di bilancio di 350(trecentocinquanta) milioni di euro, che non sono bruscolini, come diceva un noto comico.
Però mi sono pure ricordata (30 aprile 2014) che uno dei primi decreti del sindaco d’Italia, leggi tale Matteo Renzi, fu quello di firmare il decreto salva-Roma, per tappare un deficit di 800 (ottocento) milioni di euro, e pure questi non sono bruscolini. Sommando le due cifre, si arriva ad un totale di 1.150 (millecentocinquanta) milioni di euro spesi in poco più di un anno!
Roma mia quanto ci costi!…
E dire che basterebbe attingere ai soldini sequestrati per Mafia-capitale, e ne avanzerebbero ancora!
Quant’era bello starmene all’estero, ignara di tante notizie.
Acqua a catinelle
Quando uno possiede una cosa e ci tiene, cerca di conservarla al meglio.
Se qualcuno ha una casa, acquistata a prezzo di sacrifici, ovvio che ogni sua cura sia rivolta al suo mantenimento per non farla farla degradare.
Non è così per questa nostra disgraziatissima nazione dove tutto sembra, anzi va tutto a catafascio. Eccezion fatta per i terremoti che, nonostante i pareri di non so quali esperti, non possono essere previsti, molte altre disgrazie potrebbero essere evitate, quali gli allagamenti che periodicamente si ripresentano non appena le piogge sono più abbondanti del solito.
Premesso che anche la nostra rete idrica è praticamente un colabrodo e fa acqua da tutte le parti, molte zone andrebbero messe in sicurezza per evitare le esondazioni di fiumi e torrenti. Gli alvei andrebbero periodicamente ripuliti, gli argini rinforzati ed in qualche caso anche rialzati (senza incolpare le povere nutrie di eventi disastrosi). Pure determinati terreni andrebbero rimboscati favorendo il consolidamento del terreno tramite l’opera delle radici. Nel corso degli anni passati invece molti corsi d’acqua sono stati incanalati in letti artificiali di cemento favorendo l’incremento della velocità dell’acqua e l’opera di erosione, gli alvei si sono riempiti di detriti sia naturali che no, e sono stati concessi permessi di costruzione in luoghi molto pericolosi a rischio sia di allagamenti che di frane. Per non parlare delle città, dove i tombini dovrebbero essere stasati molto spesso, ma sovente questa operazione non viene eseguita.
Ed adesso vediamo alcune zone di Roma allagate, mentre nel letto del Tevere galleggia ogni sorta di immondizia, incluso un divano trasportato dalla corrente.
Tutti ad intervistare il sindaco Marino ed il suo predecessore Alemanno, che si rimpallano l’un l’altro le responsabilità, mentre sui telegiornali si susseguono i servizi sulla capitale. Nel frattempo i poveri alluvionati emiliani e toscani son negletti da tutti o quasi…
— Inviato dal Veloce promemoria
tifo
Altro che calcio spettacolo. Ieri sera, almeno nel primo tempo, il gioco della Roma rispecchiava il suo allenatore: soporifero (era stato Valentino Rossi, su twitter, a definire cosi il mister, consigliando la versione integrale delle sue conferenze stampa a chi soffre di insonnia).
Ma c’è una cosa che odio nel mondo di una certa tifoseria (?), e qui Zeman, con tutto che mi resta antipatico, ha pienamente ragione. I cori razzisti vengono giustamente puniti, quelli offensivi no… E le parolacce dette al boemo erano veramente offensive. Non al livello dei cori fiorentini che inneggiavano all’Heysel (ma se la ricordano quella tragedia? Io si), ma quasi. E così pure le offese e i fischi a Totti. Questi avrà anche dei difetti ( p.e. aver inventato l’orrendo po_popopo_popopo), ma è una bandiera, della Roma e della Nazionale, e le bandiere non si toccano…averla ancora noi, la nostra bandiera, che adesso sventola all”altro capo del mondo…
E se gli sfottò ci stanno anche bene (tipo, a Firenze: Antonio, non ti tocchiamo un capello… Oppure 30 sul ca(m)po), le offese sono invece intollerabili ed antisportive.
Zeman ieri sera mi ha fatto perfino pena, impietrito come una Niobe che osservava i suoi “figli” distrutti , e che non riusciva a caricare i suoi, stando seduto in panca con una espressione da sfinge.
Evviva gli allenatori che incitano i propri giocatori, il Trap che fischia, Mazzarri in camicia, Conte perennemente agitato, anche quando va bene…
Comunque, son contentaaaaaaa… E la risposta sul campo (mica a tavolino) ci sta bene, molto bene. E la Roma si mangerà le mani per aver scaricato Montella (quello sì calcio spettacolo, in una Fiorentina che, giustamente, Gianni -Pelleecalamaio-ha paragonato al Barcellona) per sostituirlo con Enrique prima e Zeman poi… Ma che ci capisce di calcio un “paròn ” americano, per quanto di origini nostrane (James Pallotta), cresciuto a pop corn e baseball?
Cattivi maestri
Il silenzio a volte può essere assordante. Nessuno della cosiddetta sinistra “riformista” ha speso una parola di condanna per certi atti di violenza recentemente verificatosi.
Non per altro nel “corteo” – o meglio, nel mezzo dei tafferugli – sventolavano molte bandiere rosse…qualcosa vorrà ben dire.
Inutile che Bersani cerchi di rigirare la frittata addossando addirittura le colpe di “infiltrati” a Maroni. Certi profeti come Di Pietro che parlano del premier come fosse Satana, Hitler o, recentemente, Noriega, esacerbano gli animi. Tanto più che l’ex poliziotto non ha speso una parola di solidarietà in favore degli agenti feriti.
Vendola qualche tempo addietro, quando la polizia impedì un secondo blitz alla Camera paragonò addirittura Roma alla Santiago del Cile dei Tempi di Pinochet, dicendo che la capitale era assediata da una tenaglia militare… Mentre il segretario di Rifondazione al riguardo degli scontri dell’altro giorno parlava di “macelleria messicana ..che conferma il tratto fascistoide del governo”.
Adesso i seminatori di odio girano indisturbati ed immacolati. I black block (poveri ed utili idioti), ne pagano le conseguenze, gli agenti feriti passano loro per macellai, la colpa dei vandalismi naturalmente è del ministro Maroni.
Santoro dalla sua tribuna mediatica si fa portavoce di chi i difende i vandali…ed i poveri negozianti che hanno avuto migliaia di euro di danni? Inoltre i magistrati scarcerano i facinorosi, dando loro una patente di impunità’, invitandoli praticamente a perseverare nella loro opera di distruzione.
Non c’è davvero limite all’impudenza.
Cosa ne pensate?