
I lupi, quando attaccano lo fanno in branco, cosicché ciascuno di loro si sente protetto ed appoggiato dai compagni (l’uso del termine NON è casuale). Lo stesso hanno fatto i black bloc a Roma: tutti assieme, violentemente. Solo che, a differenza dei lupi, non appena sono stati riconosciuti, isolati ed imprigionati, da bestie spavalde sono diventati non agnelli, ma conigli. Questo perché essenzialmente sono dei vigliacchi, capaci di esprimere la violenza solo in gruppo, approfittando dell’educazione e soprattutto della civiltà altrui. Ad esempio l’imbecille che lanciava l’estintore, raffigurato su un sacco di siti e giornali, appena è stato riconosciuto ha accampato la scusa che aveva raccolto l’attrezzo per spegnere l’incendio (lanciandolo per aria?). Probabilmente, assistito da un avvocato che sarà pagato da qualche organizzazione diciamo così “umanitaria”, troverà anche un qualche giudice che crederà alla sua versione, come già successo altre volte.
Intanto, quello che paventavo ieri forse sta già accadendo. Si inizia a parlare di leggi speciali, quale la legge Reale in vigore durante il terrorismo, per cui è giustificabile il fermo preventivo ed è vietato l’utilizzo di mezzi atti ad impedire il riconoscimento della persona. (è proibito, giustamente, alle mussulmane l’uso di burka e niqab, e poi si permette l’utilizzo dei caschi durante i cortei?).
Che di leggi speciali ne parli Maroni mi sta anche bene, che lo dica Di Pietro (sotto sotto ha ancora l’animo del poliziotto), invece no, perché ricorda tanto chi tira il sasso e nasconde poi la mano, appoggiando una certa sinistra che da sempre protegge questi delinquenti. E se certi magistrati invece di perdere tempo dietro alle private faccende di mr.B. avessero invece disposto l’ intercettazione di certi capataz (anzi, bastava seguire certi blogs e siti, senza ricorrere ad azioni di “spionaggio) che si davano appuntamento, che fomentavano la guerriglia, che programmavano addirittura le azioni, forse non saremmo arrivati a questo punto. Ma nessuno sembra voler capire la lezione, anzi a Milano si stanno dando da fare per “regolarizzare” (?) il Leonka!
Tutti si scandalizzano poi della distruzione della statua della Madonna: è un gesto incivile, certo, ma è solo un simulacro, e nemmeno di gran valore artistico. E’ molto peggio l’uccisione del missionario nelle Filippine, non solo per la perdita di una vita umana, ma anche prché è sintomo dell’ennesima recrudescenza della violenza islamica nei confronti dei cristiani.
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18 ottobre 2011 | Categorie: così la penso io | Tags: black bloc, Di Pietro, estintore, legge Reale, Maroni, Roma 15 ottobre 2011 | Lascia un commento
Wanted
http://www.ilgiornale.it/fotogallery/le_facce_violenti/gallery=3424-foto=1-slideshow=0
Guardiamoli bene, questi criminali, questi delinquenti, questi mancati assassini… E grazie a chi ha fornito spontaneamente foto e filmati perché i responsabili dei vandalismi vengano identificati.
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Finita la prima guerra mondiale ci fu una gravissima crisi economica, con manifestazioni violente in tutte le città. Tutto ciò portò la popolazione ad un desiderio di legalità ed ordine, desiderio che sfociò poi nel fascismo e nella dittatura. Le manifestazioni di questi ultimi tempi, anche se iniziate molto prima, anche se ci sono agganci con manifestanti di altri paesi, mi ricordano tanto quel periodo ed il desiderio ed il diritto della gente comune di vivere in tranquillità, anche di poter manifestare PACIFICAMENTE, senza timore per la propria vita e per i propri beni. Questi delinquenti che ultimamente abbiamo visto in azione a Roma ma molto prima anche in val di Susa e in altre parti, non sono altro che i semi che, pericolosamente, possono germogliare attivando il desiderio di un potere forte che possa assicurare sì la sicurezza, ma a scapito della libertà individuale della collettività. Le analogie sono davvero preoccupanti…
Adesso che sono scattati, anche se a posteriori, i controlli nei covi di queste “persone” (faccio fatica a chiamarle così), che cercavano il morto, approfittando del fatto che le forze dell’ordine avevano l’ordine di non intervenire per evitare che succedesse un altro G8 di triste memoria, i soliti leader estremisti di una certa sinistra grideranno alla limitazione della libertà di questi giovani (l’altra sinistra si è espressa contro le violenze, ma con un fare ipocrita, un’altra parte tanto per cambiare ha dato la colpa al solito Berlusconi).
Dicono che la colpa di tutto è della società e che la vogliono cambiare, ma come?Sfasciando tutto e causando milioni di euro di danni? Questi hanno volutamente esercitato la violenza, hanno davvero cercato il morto, basti vedere come si sono comportati con il blindato dei Carabinieri sfasciato e dato alle fiamme. Ed a tal proposito, se proprio ci fosse dovuto scappare il morto, meglio che sia uno di questi esagitati, di nessuna utilità a questa società, piuttosto di un appartenente alle forze dell’ordine. Sono stanca di dover vedere carabinieri e poliziotti non solo presi a sassate, feriti, malmenati, ma anche presi in giro da una certa stampa, messi sotto accusa come se le colpe fossero loro, come sono stanca di vederli compiangere solo in occasione dei loro funerali, magari alla presenza di quei politici che, sotto sotto, li disprezzano…
http://blog.panorama.it/italia/2011/10/16/roma-lattacco-dei-black-bloc-al-blindato-dei-carabinieri-video-esclusivo/
Fossi davvero carogna, parafrasando gli slogan di questa gentaglia, mi verrebbe da gridare 10, 100, 1000 Carlo Giuliani.
Ma non lo sono, perché la morte di una persona, per quanto delinquente sia, è sempre una sconfitta, prima di tutto per la famiglia che lo ha educato e poi per tutti noi, pertanto mi auguro solo che vengano sbattuti in galera e che la chiave venga gettata via.
Ma qui da noi questi delinquenti sono viziati, coccolati e protetti da certe fazioni politiche, assolti e giustificati da una certa parte di magistratura connivente che li manda assolti per quanto commettono, o comminano loro il minimo della pena, col risultato di rimetterli subito in circolazione, cosa che non succede mai con le forze dell’ordine… Basti ricordare le condanne per corso Buenos Aires a Milano nel 2006… 18 condannati a 4 anni di carcere (e sarebbero stati comunque pochi…) e subito le sinistre estremiste ed i centri sociali insorsero, sui muri di Milano cominciarono ad apparire le scritte “Liberi tutti” tanto da dover consentire ai delinquenti gli arresti domiciliari… Ci caliamo subito le braghe, davanti ai violenti, ci facciamo scrupolo a sgomberare le loro sedi, ma se si tratta do perquisire un’azienda non si fanno tanti scrupoli, si entra e basta, se necessario anche con la forza.
(E dire che in altre parti del mondo, vedi Stati Uniti e Canada, vengono incarcerati anche se dimostrano pacificamente, cosa questa sì esecrabile…)
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17 ottobre 2011 | Categorie: così la penso io | Tags: black bloc, carabinieri, centri sociali, delinquenti, polizia, repressione, Roma 15 ottobre 2011 | 6 commenti
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