La vita è sogno, soltanto sogno, il sogno di un sogno (Edgar Allan Poe)

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Bambini – 2

1471853315-babykamikaze(Immagine da “Il Giornale)

Ritorno a parlare di bambini.

Non è tutta farina del mio sacco, ma una rielaborazione di altri post trovati sul web.

Prima notizia.

Ahmed viene dall’Egitto, ed ha commosso tutta l’Europa dopo aver affrontato a soli 13 anni un viaggio in gommone fino in Italia (logico… e dove se no?) per cercare un ospedale in grado di poter curare il fratellino minore affetto da piastrinopenia. Felice che si sia trovata una soluzione, in quanto il fratellino Farid verrà curato all’ospedale Meyer di Firenze, un punto di riferimento per i pazienti più piccoli.

In Egitto gli ospedali non sono certamente all’avanguardia, però una domanda sorge spontanea: quella non è una nazione in guerra. Certo, si sono susseguiti vari colpi di stato quando è stato deposto prima Mubarak, poi Morsi, ed ora da tre anni circa c’è al-Sisi, ma tutto sommato può considerarsi un paese stabile. Visto che una traversata in gommone, partendo dalla Libia, ha un costo abbastanza elevato ed è sommamente pericolosa specie per un ragazzino di quell’età, perché i genitori non hanno impiegato quella somma per acquistare un biglietto aereo per il loro figliolo?

Quindi la faccenda sa un poco di ricatto morale. I minorenni inteneriscono e sensibilizzano le persone, cosicché gli italiani chiudono un occhio, si accollano il mantenimento di Ahmed, Farid e dei genitori (non si sa per quanto), e per un po’ di tempo smettono di brontolare e di lamentarsi per questa accoglienza indiscriminata. Così, per uno che veramente ha bisogno, ci sorbiamo altri duecentosessantamila e rotti (dal gennaio di quest’anno) senza fiatare.

Seconda notizia.

L’Islam non rispetta assolutamente i bambini. Lo abbiamo tristemente notato nell’ultimo attentato in Turchia, dove tra le 54 vittime c’erano anche numerosi bambini ed adolescenti, ma il fatto più grave è che pure l’attentatore era un ragazzino tra i 12 ed i 14 anni, mentre un altro ragazzino all’incirca suo coetaneo è stato fermato per tempo nel Kurdistan mentre celava la cintura esplosiva (di tipo artigianale), sotto una maglietta sportiva del Barcellona. Questo dimostra come l’Islam sia religione di pace e fratellanza… Mentre i capoccia se ne stanno ben coperti ed al sicuro, mandano a morire ragazzini indottrinati ed adulti dalle menti labili facilmente manipolabili.

Terza notizia, e questa ci riguarda direttamente.

Una bambina oggetto di un tentativi di rapimento. L’indiano autore del gesto viene preso e rilasciato una prima volta. Poi, grazie alla levata di scudi della gente e dei mass-media, viene riacciuffato, interrogato e rimesso nuovamente in libertà perché “la legge la obbligava a farlo”. Allora questa PM che non considera un rapimento strappare un bimbo dai genitori solo perché questi gli sono immediatamente corsi dietro e lo hanno riacciuffato, potrebbe anche a rigor di logica considerare che non ci sia un omicidio fino a che l’assassino non abbia lasciato la scena del crimine. Consideriamo inoltre che l’indiano era clandestino, cui era già stato notificato il decreto di espulsione (il famoso pezzo di carta con sui i clandestini si…fanno vento) ed aveva precedenti per spaccio di droga. Adesso tocca nuovamente ai carabinieri cercarlo per poterlo finalmente cacciare dal paese. (Ho sempre detto che la discrezionalità dei giudici è troppa. E notiamo pure che la PM ha detto che avrebbe gradito la solidarietà del ministro riguardo al suo operato!).

Per concludere: il fotografo che ha ripreso il piccolo Omran è lo stesso che ha fotografato il mese scorso il ragazzino decapitato dai miliziani ISIS… e con questo ho detto tutto.