Malattie…
Sleepy Joe si addormenta alle riunioni, capitombola dalle scalette degli aerei, si presenta in conferenza stampa con un foglietto con le domande e le risposte già preparate, ha vari “inconvenienti” di tipo intestinale, se parla a ruota libera interviene lo staff a correggere il suo “pensiero” (sia sull’uso delle armi chimiche che su quelle nucleari) pecca di diplomazia (se mai ne abbia avuta) definendo Putin macellaio, chiama “figlio di puttana” un giornalista, ma la stampa fa solo illazioni sul presidente russo che avrebbe, nell’ordine, un tumore al cervello, uno alla tiroide, il morbo di Parkinson, diabete, ictus, Asperger.
Forse ha pure il gomito del tennista e il ginocchio della lavandaia…
Sempre più confusa
Solito giro su internet alla ricerca di qualche conferma che dirima i miei dubbi, però è difficile, molto difficile.
Donald Trump ha sferrato questa notte un attacco aereo contro la Siria, con lo scopo di annientare le armi chimiche di Assad.
Premesso che ancora nel 2014 il segretario di Stato americano John Kerry twittò che le ultime scorte di armi chimiche siriane erano state definitivamente distrutte (ricordate le navi che le trasportarono e che fecero sosta a Gioia Tauro? Proprio quelle), quali altre armi avrebbe avuto ancora Assad? Non è più coerente supporre che i depositi chimici siano invece quelli iracheni finiti in mano ai ribelli?
La prima affermazione sul ruolo di Assad nell’utilizzo delle armi chimiche proviene da Israele: orbene, da sempre sono amica di quella nazione, però in questo caso quali prove concrete hanno in mano? Capisco che Israele si voglia cautelare in tema di sicurezza: Assad padre considerava Israele un nemico giurato, ma il figlio non sembra intenzionato a seguire la sua stessa strada. Ci sono però altre cose che ovviamente non vengono divulgate alla gente comune.
Trump si è detto sconvolto per la vista dei bambini siriani vittime delle suddette armi chimiche, e che la Siria è andata ben oltre la linea rossa.
Però nell’attacco sferrato ieri (59 missili, dei quali solo 23 sono arrivati sul bersaglio, gli altri 36 chissà dove sono arrivati, alla faccia della precisione chirurgica!) sono morte una quindicina di persone, sei militari e nove civili, tra i quali quattro bambini. Questi ultimi forse contano meno di quelli morti l’altro giorno? E dei quattro uccisi questa notte non vengono diramate fotografie, così, tanto per intenerire la gente?…
Molte cose sono ancora oscure: SEMBRA che i russi siano stati preventivamente allertati (prima lo hanno ammesso, per negarlo in seguito) e che abbiano potuto allontanarsi, avvertendo così anche i siriani e questo spiegherebbe anche il limitato numero di vittime in una base che contava migliaia di persone; SEMBRA che siano andati distrutti pochi aerei, per giunta già in riparazione; SEMBRA che le piste di decollo non siano state toccate.
SEMBRA, SEMBRA, SEMBRA.
DI CERTO NON C’È NULLA.
Sembra che sia una messinscena per salvare la poltrona a Trump, che ha portato a compimento quello che Obama, pur guerrafondaio come pochi, non aveva avuto il coraggio di fare, e che l’attuale Presidente abbia dato così prova di forza, dimostrando di non essere “amico di Putin”.
Sembra anche che sia un avvertimento al coreano Kim, che stia ben attento a quello che fa, altrimenti sono cavoli amari.
L’unica cosa che dà fastidio è che gli USA si siano ancora appropriati del compito di
“gendarmi del mondo”: del resto è noto che agli americani piace sempre figurarsi come i buoni che distruggono i cattivi.
Bisogna però assicurarsi PRIMA chi siano i veri cattivi, altrimenti finisce come in Irak, Libia, Yemen, Tunisia, Egitto, Algeria… così rischiamo davvero di trovarci l’ISIS alle porte, se non addirittura in casa, con le sue decapitazioni, lapidazioni, omosessuali gettati dalle torri,
Però stiamo tranquilli: noi abbiamo la Mogherini, che prepara mozioni.
fine mandato
Il presidente premio Nobel per la pace, guerrafondaio arrogante e prepotente, sembra voglia scatenare la terza guerra mondiale.
Non pago di aver combinato tutta una serie di disastri durante il suo duplice mandato presidenziale (nascita dell’ISIS, partecipazione nell’uccisione di Gheddafi e destabilizzazione della Libia, tentato assassinio di Assad e guerra civile in Siria spacciando per “resistenti” i terroristi islamici, accordo con l’Iran sul nucleare, sanzioni alla Russia per aver attuato politiche di difesa in Crimea ed in Ucraina), non ha rispettato la prassi per cui, una volta eletto il successore, il presidente in carica fino all’insediamento del subentrante si astiene da operazioni in campo internazionale e nazionale che abbiano ripercussioni nel lungo termine.
Obama, cui rode ancora la vincita di Trump, sta compiendo azioni a dir poco sconsiderate.
Non gli è bastato aver pilotato la risoluzione ONU contro gli insediamenti di Israele, con il dibattito rinviato a gennaio, adesso ha espulso 35 diplomatici russi ritenuti spie che avrebbero favorito l’elezione di Trump tramite hackers informatici, quando l’unica cosa imputabile alla Russia è stata quella di rendere note le azioni non propriamente corrette di Hillary Clinton. Come un bambino dispettoso Obama cerca di lasciare al rivale una situazione ingestibile, irritando il premier russo.
Fortunatamente Putin si sta dimostrando un personaggio dai nervi ben saldi, ed ha smentito di voler espellere altrettanti diplomatici americani, facendo fare una figura di palta al quasi ex presidente USA e dimostrando di essere notevolmente superiore, moralmente e diplomaticamente, a Obama.
Non solo ha smentito di voler chiudere la scuola anglo-americana a Mosca, ma ha negato pure di voler espellere altrettanti diplomatici USA dal suolo russo. Inoltre ha invitato al Cremlino tutti i figli dei suddetti diplomatici per la tradizionale festa di fine anno.
Ma non erano i comunisti quelli che mangiavano i bambini? Evidentemente i tempi sono cambiati 😀
Scenari di guerra
Non contenti del dissesto che hanno provocato in Libia con la destituzione di Gheddafi, Francia ed USA ci riprovano con Assad che, in loco, è l’unico in grado di fermare l’ISIS. Non per altro Putin è intervenuto in breve tempo in Siria, ma senza l’intenzione di deporre il dittatore siriano, contrariamente ad USA e Francia.
Mentre l’ISIS rappresenta un pericolo per tutto il mondo civile, sia nel campo della cultura, con le sue distruzioni indiscriminate, sia per quanto riguarda la religione (non colpiscono infatti solo i cristiani, gli yazidi e le altre minoranze religiose, ma si scannano pure tra loro islamici a seconda che siano sciiti o sunniti), e sia per quanto riguarda i diritti umani, con le orrende decapitazioni degli ostaggi e la condizione di sottomissione delle donne, l’utilizzo di bambine (naturalmente esseri inferiori) come kamikaze per effettuare attentati, la questione della deposizione di Assad è solamente un fatto interno che deve essere regolata dai siriani.
La logica vorrebbe che contro un nemico comune si faccia fronte unico, ma gli intrecci sono troppo complessi da sciogliere: a fianco di Assad ci sono ad esempio sia Iran che Iraq, oltre ai libanesi di Hezbollah, tutti sciiti e filorussi. I paesi arabi del Golfo invece, sunniti, sono per la defenestrazione di Assad, sono alleati (a puro scopo economico) degli USA e ostili all’Iran che sta sviluppando un programma nucleare che rappresenta un pericolo per loro. C’è poi la Turchia, che ha un atteggiamento piuttosto ambiguo: dopo un recente attentato ha deciso di concedere agli USA l’utilizzo delle proprie basi aeree e di aderire alla coalizione anti ISIS, però il suo principale obiettivo è quello di disfarsi dei curdi che, pur combattendo contro lo Stato Islamico, aspirano ad avere un proprio territorio e costituirsi in Nazione. Pure Israele partecipa alla coalizione anti ISIS, ma sostanzialmente nei riguardi del dittatore ha assunto una posizione di neutralità.
Infine ci siamo noi italiani, né carne, né pesce: non effettueremo raid, ma cerchiamo il dialogo con queste “persone”, come se con dei terroristi sia possibile dialogare….
Comunque si preannuncia un nuovo braccio di ferro tra gli USA e la Russia come già successe in Afghanistan, dove ambedue le superpotenze rifornivano di armi le opposte fazioni, con il solo risultato, dopo anni ed anni di guerra, di lasciare un paese completamente distrutto ed in mano ai fondamentalisti talebani.
Ma quello che non riesco a capire è perché i raid fatti dalla Russia siano dannosi mentre quelli fatti dalla Francia invece non lo sono. E non solo per quanto concerne la Siria. Infatti il raid dell’ONU (ma le bombe erano americane) a Kabul ad esempio, che ha colpito degli ospedali uccidendo una ventina di persone tra medici e pazienti ha provocato “danni collaterali ad una struttura medica”, come ha espresso il colonnello Brian Tribus, ma le sue parole sono smentite dal personale di Medici senza Frontiere.
Obama dice di contrastare Assad perché è un dittatore. Bene, ma allora perché tra i suoi alleati ci sono i paesi del Golfo e l’Arabia Saudita (che l’ONU ha recentemente messa a capo della commissione dei Diritti Umani!) quando è noto che dette nazioni non possono essere definite liberali, tanto meno democratiche?
Cosa ne pensate?