Primavera
Primavera che a me non piaci, io voglio
dire a te che di una strada l’angolo
svoltando, il tuo presagio mi feriva
come una lama. L’ombra ancor sottile
di nudi rami sulla terra ancora
nuda mi turba, quasi anch’io potessi,
dovessi
rinascere. La tomba
sembra insicura al tuo appressarsi, antica
primavera, che più d’ogni stagione
crudelmente risusciti ed uccidi.
Umberto Saba
Primavera
“E’ che dietro le cose ci sei tu, Primavera,
che incominci a scrivere nell’umidità,
con dita di bambina giocherellona,
il delirante alfabeto del tempo che ritorna”.
Pablo Neruda
Primavera
Mi adagio nel mattino di primavera.
Sento nascere in me scomposte aurore.
Io non so più se muoio oppure nasco.
Sandro Penna
Primavera
Un giorno
mi sorprese la primavera
che in tutti i campi intorno
sorrideva.
Verdi foglie in germoglio
gialle rigonfie gemme delle fronde,
fiori gialli, bianchi e rossi davano
varietà di toni al paesaggio.
E il sole
sulle fronde tenere
era una pioggia
di raggi d’oro;
nel sonoro scorrere
del fiume ampio
si specchiavano
argentei e sottili i pioppi.
Antonio Machado
Primavera
Fiocchi di cielo
alitano intorno
alla chioma fiorita
degli albicocchi:
messaggeri del sole
intessuti di seta.
Poesia epoca dinastia T’Ang
Il ramo rubato
Nella notte entreremo
a rubare
un ramo fiorito.
Passeremo il muro,
nelle tenebre del giardino altrui,
due ombre nell’ombra.
Ancora non se n’é andato l’inverno,
e il melo appare
trasformato d’improvviso
in cascata di stelle odorose.
Nella notte entreremo
fino al suo tremulo firmamento,
e le tue piccole mani e le mie
ruberanno le stelle.
E cautamente
nella nostra casa,
nella notte e nell’ombra,
entrerà con i tuoi passi
il silenzioso passo del profumo
e con i piedi stellati
il corpo chiaro della Primavera.
Pablo Neruda
Primavera?
Forse è davvero primavera.
Giornata tiepida, anche se il vento che passa sulle montagne innevate porta un’aria frizzantina.
Dappertutto, ciangottio di passerotti, inclusi quelli che, come abitazione, hanno scelto l’alloro nel cortile sotto casa.
Naturalmente, ricorrendo la nascita di Lucio Battisti, non potevo esimermi dal postare anche la sua canzone.
Primo giorno di primavera
Anche se ci hanno detto che la primavera è iniziata ancora ieri, io seguo la vecchia scuola, e per mio conto la primavera inizia il 21 di marzo :-). Ed è anche l’occasione di riascoltare Dalida in una sua interpretazione.
Primavera
Forse la primavera è davvero arrivata anche quassù.
Anche se le mattine sono ancora piuttosto fredde e di notte si scende ancora sotto lo zero, nel giardinetto condominiale, tra i ciuffi di erba ingialliti dal gelo invernale, sono fiorite le viole e le primule, mentre sui rami del calicantus un cardellino cinguetta a gola spiegata.
Era ora…
Un po’ di primavera
Sul tram, questa mattina.
L’uomo è piuttosto avanti con gli anni, più vicino agli 80 che ai 70, come dimostrano barba e baffi bianchissimi, nonché i capelli, dalla lunghezza inusuale per un’uomo della sua età, che fuoriescono da un berretto grigio scuro con la visiera.
Ha l’espressione vagamente malinconica di una di quelle persone che vivono da sole, senza alcuna compagnia.
È alto, magro, perfino allampanato, un cappottone lungo grigio melange che accentua queste sue caratteristiche.
In mano ha un sacchetto di plastica bianca, di quelli che danno per pochi centesimi in alcuni negozi. Per la precisione non lo sorregge per i manici, ma lo stringe al petto con una mano, quasi a proteggerne il contenuto: dentro, si intravede un vasetto di plastica scura, mentre dal bordo fuoriesce un rametto sparuto di forsizia, con qualche fiorellino giallo già aperto.
Una piantina che rallegrerà la sua casa portandovi un poco di primavera.
18 marzo
Ieri stavo per scrivere che, nonostante il freddo, forse la primavera era finalmente arrivata. Le forsizie erano sbocciate e nel
prato era tutto un fiorire di mammole e pratoline..
E stamattina la neve!
La pioggerellina di marzo
Che dice la pioggerellina
di marzo, che picchia argentina
sui tegoli vecchi
del tetto, sui bruscoli secchi
dell’orto, sul fico e sul moro
ornati di gèmmule d’oro?
Passata è l’uggiosa invernata,
passata, passata!
Di fuor dalla nuvola nera,
di fuor dalla nuvola bigia
che in cielo si pigia,
domani uscira’ Primavera
guernita di gemme e di gale,
di lucido sole,
di fresche viole,
di primule rosse, di battiti d’ale,
di nidi,
di gridi,
di rondini ed anche
di stelle di mandorlo, bianche…
Che dice la pioggerellina
di marzo, che picchia argentina
sui tegoli vecchi
del tetto, sui bruscoli secchi
dell’orto, sul fico e sul moro
ornati di gèmmule d’oro?
Ciò canta, ciò dice:
e il cuor che l’ascolta è felice.
Che dice la pioggerellina
di marzo, che picchia argentina
sui tegoli vecchi
del tetto, sui bruscoli secchi
dell’orto.
Angiolo Silvio Novaro
Cosa ne pensate?