La vita è sogno, soltanto sogno, il sogno di un sogno (Edgar Allan Poe)

Articoli con tag “primavera araba

Considerazione personale

I musulmani DEVONO avere qualcuno che li comanda. Inutile cercare di occidentalizzarli promettendo loro la libertà : non la vogliono e non saprebbero cosa farsene. Per questo la maggioranza dei paesi islamici ha o un dittatore o un sovrano assoluto; in alternativa, un capo “spirituale ” che detta le regole di condotta.
Inutile fomentare “primavere arabe” perché quello che succede dopo è spesso peggio di quanto c’era prima. (Pegio el tacon del buso, come dicono i veneti).
Quindi ora purtroppo c’è da sperare che Erdogan resti in sella altrimenti ci troviamo un’altra Libia alle porte di casa (intendendo per casa l’Europa) con tutte le incertezze del caso.
Dispiace per quella minoranza che davvero aveva creduto di poter ottenere più democrazia, ma che si ritroverà sempre più imbrigliata nelle spire delle leggi assolutiste islamiche.


Inviato dal Veloce promemoria


Morto un rais….

Permettetemi di dubitare sulla cosiddetta primavera araba, che dovrebbe essersi conclusa con la morte violenta di Gheddafi, e che per mio conto è una parola vacua. Guardo i paesi interessati e non ne trovo uno che abbia una parvenza di democrazia. In Algeria gli scontri continuano. In Tunisia si preparano libere elezioni ed i partiti che si presentano sono innumerevoli e finiranno con lo scannarsi gli uni con gli altri. La Libia, con tutte le sue tribù, credo che finirà allo stesso modo. L’Egitto pure non promette bene, anche se sta “processando” il faraone Mubarak. La monarchia del Marocco ha concesso qualcosa, ma solo briciole, riforme di “facciata”, alla popolazione.

Anche gli altri paesi non sono da meno. La democrazia in Turchia sta perdendo terreno giorno dopo giorno. L’estremismo islamico sotto sotto cova sempre, e mi aspetto che i suddetti paesi diventino come Iran, Iraq ed Afghanistan. La dittatura sanguinaria resiste per ora solo in Siria. Le autocrazie e dittature ultradecennali sono cadute, ma cosa le sostituirà?

Tutti i leaders europei plaudono, con toni trionfalistici, alle libertà riconquistate da quei popoli, ma di fatto li stanno consegnando nelle mani dei fratelli Mussulmani, non dissimili dalla Jiahd che sosteneva Bin Laden…

Io sono molto scettica a proposito del concetto di “libertà” come verrà espressa. Morto il raìs, se ne farà un altro, e molti di quelli che saliranno al potere altro non saranno che dei voltagabbana, una volta sostenitori dei vari dittatori e che ora si proclamano liberali e democratici…

Intanto l’ONU ordina un’inchiesta sulla morte del dittatore libico, trucidato senza processo. In breve l’organismo internazionale ha tirato il sasso ed ora nasconde la mano.

Che Dio ce la mandi buona!


violenze

Da qualche parte ho letto che è stato azzardato un paragone tra le rivolte scoppiate in Nordafrica e Medio Oriente e quanto sta accadendo nel Regno Unito in questi giorni. Accostamento del tutto inesatto, perché la rivolta dei paesi nordafricani ha avuto come causa scatenante il rincaro dei beni di prima necessità, come è successo in Tunisia, e, successivamente, la richiesta di maggiori libertà civili, dato che molti di questi stati hanno regimi dittatoriali o monarchie assolute. Rivolta che si è estesa poi ad altri paesi, quali la Siria, dove la primavera araba si sta tramutando in un triste autunno bagnato di sangue.

Nel Regno Unito invece si palesa il fallimento di una politica di multiculturalismo “imposto”, grazie ad un’accoglienza indiscriminata di etnie che si sono autoemarginate, rifiutando ogni tipo di integrazione, a partire dall’istruzione e dal lavoro, e che ritengono la civiltà una dimostrazione di debolezza della quale approfittare. Il tutto fomentato da gruppi anarcoidi che, con un tamtam mediatico sui socialnetwork, in particolare il BBM (messenger di Blackberry, meno identificabike di Twitter), hanno scatenato saccheggi che nulla avevano a che vedere con l’uccisione del pregiudicato di colore, (preso esclusivamente a pretesto) e tantomeno nulla con un problema di “povertà”. Non sono state saccheggiati i negozi di alimentari, com’era successo tempo addietro negli Stati Uniti, bensì quelli di vestiario di marca e di prodotti elettronici: cellulari, computers, smartphone, nonché alla rapina di portafogli e gioielli di clienti di ristoranti d’élite. . Se fosse stata una rivolta dovuta alla fame, vi si sarebbero aggiunti anche gli appartenenti al sottoproletariato bianco, cosa che invece non si è verificata. Da Londra, le sommosse ed i saccheggi si sono esteri a Birmingham Manchester e Liverpool. Il fatto curioso è che questa massa di sbandati violenti è stata respinta non solo dai londinesi, scesi a ripulire le strade dal lordume lasciato da questa massa facinorosa, ma anche, nei cd quartieri poveri, dagli immigrati di ultima generazione.Il timore che simili dimostrazioni di sopruso e brutalità possano estendersi anche alle altre parti d’Europa, Italia inclusa, non è del tutto infondato. L’unica speranza è che IN AMBITO EUROPEO, vengano presi seri provvedimenti e stabiliti dei parametri comuni per poter arginare fenomeni di violenza.