Linz 13 maggio
È tornato il sole, ma fa molto freddo, almeno per la stagione. Oggi ci siamo recati nella parte opposta al centro, oltre il grande ponte (ponte dei Nibelunghi) che attraversa il Danubio, per nulla blu, specie dopo le piogge torrenziali di ieri.
Una zona residenziale piena di villette e giardini, davvero graziosa e tranquilla. Poi una passeggiata lungo le rive, per tornare in hotel per un po’ di riposo, prima di uscire nuovamente per la cena. Di domenica molti locali caratteristici erano comunque chiusi, e restavano aperti solo quelli etnici e italiani, ma qualcosa abbiamo comunque trovato, dopo tanti giri.
Fa rabbia dover andare all’estero per poi magari dover cenare in un locale,che ne so, cubano o thailandese o, ancor peggio, italiano. Se devo mangiarmi un piatto di spaghetti, preferisco farlo in Italia, ovvio. Già mi sono rassegnata all’espresso che fanno loro che, per quanto di buona marca, (Lavazza o Illy), è talmente lungo da sembrare una tradotta militare… Comunque qualcosa abbiamo trovato, perché tra l’altro qualche ristorante esponeva la scritta che, essendo anche la festa della mamma, sarebbe rimasto aperto.
La sera, passeggiare è davvero bello, anche se mezzi congelati dal vento. Lampioncini dalla luce fioca che illuminano i palazzi dall’aspetto massiccio, solitamente di quattro piani, ma illeggiadriti da stucchi di una delicata tinta pastello, mentre agli angoli spesso si notano piccole nicchie con statue di Santi, protette da reti contro le “incursioni” dei piccioni.
In un bar, nel pomeriggio, abbiamo seguito l’arrivo del Gran Premio…quanti austriaci tifano Ferrari, proprio non lo immaginavo: forse riconrdano ancora il periodo passato nella Rossa da Nicky Lauda. A me però premeva più sapere della “mia” Juventus, e constatare che abbiamo fatto un campionato senza perdere nessuna partita.
Ci siamo promessi di ritornare: solitamente ad un primo giro “esplorativo” segue quasi sempre un periodo più lungo per approfondire la conoscenza del luogo, perché ad esempio c’è ancora il Lentos Museum da visitare, che assomiglia ad una enorme finestra dalla quale si può ammirare il Danubio.
L’unica cosa che è stata inclemente, in questa breve gita, è stato il tempo…speriamo allora nella prossima volta.
Linz 12 maggio 2012
Piove, da stamattina, com’era nelle previsioni. La temperatura estiva di ieri è calata di circa 20 gradi. Ma siamo ben attrezzati. Giacca impermeabile, ombrello, scarpe MBT (comodissime per le lunghe camminate) di Goretex, il maltempo non ci spaventa. Abbiamo camminato per la città, e resto sempre stupita di come, all’estero, non si trovino muri scarabocchiati e strade insozzate da cartacce, mozziconi e porcherie varie. Anche sui mezzi pubblici non troviamo giornali free-press abbandonati sui sedili o sui pavimenti. C’è quell’educazione civica che da noi è molto carente… Tanto per fare un esempio, ieri sull’Autobrennero, in pieno sorpasso, arriva il “solito” italiano che lampeggiava per chiedere strada (fortunatamente una razza in via di estinzione), mentre in Austria ci hanno lampeggiato per consentirci di immetterci nuovamente in autostrada visto che eravamo rimasti “intrappolati” in una colonna di camion dopo una sosta…
Anche le persone sono molto educate. Nei locali pubblici nessuno che alzi la voce, e spesso, notando che siamo italiani, si sforzano di parlare nella nostra lingua, e replicano con un sorriso se vedono che si risponde loro in tedesco.
Sarebbe stata la giornata da dedicare ad un’escursione in battello sul Danubio, ma il tempo era veramente pessimo. Così ci siamo limitati a scorrazzare per un po’ di tempo sui tram da una parte all’altra della città, fermandoci dove ci sembrava più interessante… Alla fine attraversato il grande ponte sul Danubio (Ponte dei Nibelunghi) siamo approdati al museo dell’elettronica (Ars Elettronica Center): museo molto interessante, con tanti esperimenti da eseguire unitamente a degli assistenti, solo che molte cose non riuscivamo a capirle, in quanto tanti termini erano tecnici, ed il mio tedesco non arriva a quei livelli. L’edificio è molto bello: un cubo di cristallo che alla sera cambia continuamente di colore, con lampi di luce…Ma questo purtroppo non abbiamo potuto vederlo, in quanto, all’imbrunire, eravamo già rientrati in albergo.
All’uscita poi, un piccolo giro turistico di circa mezz’ora su un trenino sinile a quello che usano i bambini, però su ruote, che ha come punto di partenza e di arrivo la Hauptplatz (piazza principale) con la grande Colonna della Trinità, un enorme monumento votivo a ringraziamento per la liberazione dalla peste in stile barocco.
E per finire la giornata, sempre imperando la pioggia, non ci è rim asto altro che passeggiare per la strada principale (la Linzer Landstrasse), ricca di centri commerciali.
Cosa ne pensate?