Sul Sul frontone del palazzo degli Uffici Finanziari di Bolzano è stata posta una scritta trilingue che recita “Nessuno ha il diritto di obbedire”, per depotenziare il bassorilievo di Hans Piffrader che rappresenta Mussolini, col sottostante motto “Credere Obbedire Combattere”.
La frase non è propriamente della Arendt, in quanto in una intervista lei la citò come segue “Secondo Kant nessuno ha il diritto di obbedire”.
Per molto tempo mi sono arrovellata cercando di capirne il senso: mi sembrava più logico il pensiero “Nessuno ha il dovere (o l’obbligo) di obbedire”, naturalmente riferito ad ordini palesemente ingiusti, ai quali è imperativo disobbedire.
Il riferimento della Arendt è rivolto al gerarca nazista Adolf Eichmann, che giustificò lo sterminio degli ebrei citando appunto il filosofo tedesco, dicendo “Non ho colpa se a causa del mio operato sono morti tanti ebrei, io ho solo obbedito agli ordini, e l’obbedienza, come dice Kant, è una virtù morale”.
Ma Hannah Arendt fa un ragionamento più articolato, dicendo che ”secondo Kant nessuno ha il diritto di obbedire”, ossia se ti viene dato un ordine palesemente ingiusto non puoi prendere a scusante il fatto che qualcuno ti ha ordinato di obbedire, nessuno ti ha dato il diritto di eseguire quell’ordine, quindi sei pienamente responsabile delle tue azioni.
Alla luce dei fatti di Trieste e del comportamento della polizia, chi vuole intendere intenda...detto da chi è sempre stata dalla parte delle forze dell’ordine.
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19 ottobre 2021 | Categorie: così la penso io, Notizie e politica | Tags: Hannah Arendt, Immanuel Kant, Obbedire, polizia, Trieste, Uffici finanziari Bolzano | Lascia un commento
Bene, il terrorista assassino di Berlino è stato ucciso qui in Italia, a Sesto San Giovanni, durante una normale operazione di controllo della nostra Polizia.
Uno di meno, ha fatto la fine che si meritava, magari convinto di andare a raggiungere il suo paradiso con le 72 vergini a disposizione che gli spettavano.
Mi chiedo come mai fosse rientrato in Italia, dalla quale era stato espulso dopo aver scontato 4 anni di carcere (costati bei soldini a noi contribuenti tra il recupero tramite la Marina Militare, costi per mediatori linguistici, avvocato gratis, detenzione, assistenza sanitaria) e dopo che la sua nazione di origine, la Tunisia, non lo aveva voluto indietro, il che denuncia la debolezza del nostro sistema che non è in grado di rispedire al mittente quanti vengano in Italia per delinquere.
Il dubbio (quasi certeza) è che qui in Italia ci siano varie basi logistiche dei terroristi che qui giungono indisturbati ed incontrollati e che , per agire altrove, non operino attentati nel nostro paese.
Questo atteggiamento ricorda tanto il “lodo Moro”: io ti lascio agire indisturbato, guardando dall’altra parte, tu in cambio mi lasci in pace.
Altra perplessità nei confronti del ministro e del prefetto che hanno diffuso l’identità dei due poliziotti che hanno fermato ed ucciso il terrorista. Solitamente quando vengono fatte determinate operazioni contro organizzazioni criminali le forze dell’ordine hanno il volto coperto dal passamontagna, non certo per difendersi dal freddo, ma per non essere riconosciuti ed evitare quindi ritorsioni. Questo ovviamente non era un blitz ma un normale controllo del territorio, ma il pericolo di ritorsione esiste comunque, ed infatti le prime minacce sono già pervenute nei confronti del giovane poliziotto ancora in prova che rischia la vita, mentre gli alti papaveri sono là a pavoneggiarsi. Senza contare l’ipocrisia del nostro sistema: se il morto non fosse stato identificato quale terrorista ma fosse stato un comune delinquent, il poliziotto sarebbe finito sotto inchiesta e molti “bravi cittadini” (i “soliti idioti ” dei diritti civili a 360°) si sarebbero indignati per la violenza delle forze dell’ordine.
Intanto Frau Angela ringrazia la polizia italiana: fossi in lei invece mi incazzerei di brutto, per aver permesso ad un pregiudicato con decreto di espulsione di essere libero di girare in Italia e quindi nell’area Schengen. Se il decreto di espulsione fosse stato messo in pratica sappiamo cosa non sarebbe avvenuto. Detto in breve, l’Italia è il ventre molle dell’intera Europa e di questo bisogna ringraziare i nostri ultimi governi.
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Inviato dal Veloce promemoria
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23 dicembre 2016 | Categorie: così la penso io, Notizie e politica | Tags: attentato, governo, polizia, Sesto San Giovanni, terrorista | Lascia un commento
Wanted
http://www.ilgiornale.it/fotogallery/le_facce_violenti/gallery=3424-foto=1-slideshow=0
Guardiamoli bene, questi criminali, questi delinquenti, questi mancati assassini… E grazie a chi ha fornito spontaneamente foto e filmati perché i responsabili dei vandalismi vengano identificati.
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Finita la prima guerra mondiale ci fu una gravissima crisi economica, con manifestazioni violente in tutte le città. Tutto ciò portò la popolazione ad un desiderio di legalità ed ordine, desiderio che sfociò poi nel fascismo e nella dittatura. Le manifestazioni di questi ultimi tempi, anche se iniziate molto prima, anche se ci sono agganci con manifestanti di altri paesi, mi ricordano tanto quel periodo ed il desiderio ed il diritto della gente comune di vivere in tranquillità, anche di poter manifestare PACIFICAMENTE, senza timore per la propria vita e per i propri beni. Questi delinquenti che ultimamente abbiamo visto in azione a Roma ma molto prima anche in val di Susa e in altre parti, non sono altro che i semi che, pericolosamente, possono germogliare attivando il desiderio di un potere forte che possa assicurare sì la sicurezza, ma a scapito della libertà individuale della collettività. Le analogie sono davvero preoccupanti…
Adesso che sono scattati, anche se a posteriori, i controlli nei covi di queste “persone” (faccio fatica a chiamarle così), che cercavano il morto, approfittando del fatto che le forze dell’ordine avevano l’ordine di non intervenire per evitare che succedesse un altro G8 di triste memoria, i soliti leader estremisti di una certa sinistra grideranno alla limitazione della libertà di questi giovani (l’altra sinistra si è espressa contro le violenze, ma con un fare ipocrita, un’altra parte tanto per cambiare ha dato la colpa al solito Berlusconi).
Dicono che la colpa di tutto è della società e che la vogliono cambiare, ma come?Sfasciando tutto e causando milioni di euro di danni? Questi hanno volutamente esercitato la violenza, hanno davvero cercato il morto, basti vedere come si sono comportati con il blindato dei Carabinieri sfasciato e dato alle fiamme. Ed a tal proposito, se proprio ci fosse dovuto scappare il morto, meglio che sia uno di questi esagitati, di nessuna utilità a questa società, piuttosto di un appartenente alle forze dell’ordine. Sono stanca di dover vedere carabinieri e poliziotti non solo presi a sassate, feriti, malmenati, ma anche presi in giro da una certa stampa, messi sotto accusa come se le colpe fossero loro, come sono stanca di vederli compiangere solo in occasione dei loro funerali, magari alla presenza di quei politici che, sotto sotto, li disprezzano…
http://blog.panorama.it/italia/2011/10/16/roma-lattacco-dei-black-bloc-al-blindato-dei-carabinieri-video-esclusivo/
Fossi davvero carogna, parafrasando gli slogan di questa gentaglia, mi verrebbe da gridare 10, 100, 1000 Carlo Giuliani.
Ma non lo sono, perché la morte di una persona, per quanto delinquente sia, è sempre una sconfitta, prima di tutto per la famiglia che lo ha educato e poi per tutti noi, pertanto mi auguro solo che vengano sbattuti in galera e che la chiave venga gettata via.
Ma qui da noi questi delinquenti sono viziati, coccolati e protetti da certe fazioni politiche, assolti e giustificati da una certa parte di magistratura connivente che li manda assolti per quanto commettono, o comminano loro il minimo della pena, col risultato di rimetterli subito in circolazione, cosa che non succede mai con le forze dell’ordine… Basti ricordare le condanne per corso Buenos Aires a Milano nel 2006… 18 condannati a 4 anni di carcere (e sarebbero stati comunque pochi…) e subito le sinistre estremiste ed i centri sociali insorsero, sui muri di Milano cominciarono ad apparire le scritte “Liberi tutti” tanto da dover consentire ai delinquenti gli arresti domiciliari… Ci caliamo subito le braghe, davanti ai violenti, ci facciamo scrupolo a sgomberare le loro sedi, ma se si tratta do perquisire un’azienda non si fanno tanti scrupoli, si entra e basta, se necessario anche con la forza.
(E dire che in altre parti del mondo, vedi Stati Uniti e Canada, vengono incarcerati anche se dimostrano pacificamente, cosa questa sì esecrabile…)
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17 ottobre 2011 | Categorie: così la penso io | Tags: black bloc, carabinieri, centri sociali, delinquenti, polizia, repressione, Roma 15 ottobre 2011 | 6 commenti
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