La vita è sogno, soltanto sogno, il sogno di un sogno (Edgar Allan Poe)

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Pink Floyd – Careful With That Axe, Eugene

Zabriskie-Point

“La tua vita è la tua vita.
Non lasciare che le batoste la sbattano nella cantina dell’arrendevolezza,
stai in guardia:
ci sono delle uscite.
Da qualche parte c’è luce,
forse non sarà una gran luce ma la vince sulle tenebre.
Stai in guardia;
gli dei ti offriranno delle occasioni.
Riconoscile, afferrale.
Non puoi sconfiggere la morte ma puoi sconfiggere la morte in vita, qualche volta.
E più impari a farlo di frequente, più luce ci sarà.
La tua vita è la tua vita:
sappilo finché ce l’hai.
Tu sei meraviglioso, gli dei aspettano di compiacersi in te.”

Charles Bukowski – Il cuore che ride

 

 

Trovare un significato a questo brano è difficile (Vai piano con quell’ascia, Eugenio), ma molti suppongono, visto anche il tono ipnotico della musica, che sia da ritrovare nell’uso dell’acido lisergico (LSD) .

Qualcuno inoltre ritiene che le iniziali del titolo (CWTAE) siano l’ acronimo di un corpo dell’esercito americano (Combat Water Survival Test [o Training]) .
Se ciò fosse vero, si potrebbe pensare ad una visione allucinata in uno scenario bellico e suggestivo, tipico dei Pink Floyd. 

È inoltre una musica che fa parte della colonna sonora del film “Zabriski point” di Michelangelo Antonioni.

 


Echi del mare

S’ODE ANCORA IL MARE

mare tempestoso_12119193_10153714443738130_1692722027521010091_nGià da più notti s’ode ancora il mare,
lieve, su e giù, lungo le sabbie lisce.
Eco d’una voce chiusa nella mente
che risale dal tempo; ed anche questo
lamento assiduo di gabbiani: forse
d’uccelli delle torri, che l’aprile
sospinge verso la pianura. Già
m’eri vicina tu con quella voce;
ed io vorrei che pure a te venisse,
ora, di me un’eco di memoria,
come quel buio murmure di mare.

ECHOES  Pink Floyd

In alto l’albatro sta immobile sospeso nell’aria

e giù nel profondo dei flutti

in labirinti di caverne coralline

l’eco di un tempo remoto giunge

tremante attraverso le sabbie

ed ogni cosa è verde e sott’acqua

E nessuno ci mostra alla terra

e nessuno sa i dove o i perché

ma qualcosa è all’erta, qualcosa si muove

e comincia a salire verso terra

Stranieri passano in strada

per caso due sguardi diversi si incontrano

ed io sono te e ciò che vedo sono io

e ti prenderò per mano per guidarti nel paese

ed aiutami a capire meglio che posso

E nessuno ci chiama a vedere l’alba

e nessuno ci fa abbassare gli occhi

e nessuno parla, nessuno cerca

nessuno vola intorno al sole

Serena ogni giorno ti mostri

ai miei occhi che si destano

m’inviti guardandomi ad alzarmi

e dal muro attraverso la finestra

arrivano ondeggiando su ali di raggi di sole

un milione di ambasciatori splendenti del mattino

E nessuno mi canta ninne nanne

e nessuno mi fa chiudere gli occhi

così spalanco le finestre

e nuoto fino a te attraverso il cielo.


Noi e loro

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Generale, il tuo carro armato
è una macchina potente

Spiana un bosco e sfracella cento uomini.
Ma ha un difetto:
ha bisogno di un carrista.

Generale, il tuo bombardiere è potente.
Vola più rapido d’una tempesta e porta più di un elefante.
Ma ha un difetto:
ha bisogno di un meccanico.

Generale, l’uomo fa di tutto.
Può volare e può uccidere.
Ma ha un difetto:
può pensare.

Bertolt Brecht

 

 

Noi e loro

E dopo tutto siamo solo uomini comuni

Io e tu

Dio solo sa che non è ciò che avremmo scelto di fare

Avanti, gridò, da là dietro

E la prima fila morì 

E il generale sedeva, e le linee sulla mappa

Si muovevano da una parte all’altra

Nero e blu

E chi sa quale è quale e chi è chi

Su e giù

E alla fine è solo girare e girare e girare

Non hai sentito che è solo una battaglia di parole

Urlò l’uomo con il manifesto

Ascolta figliolo, disse l’uomo con la pistola

c’è posto per te qui dentro

Sotto e fuori

Non ci si può fare niente, ma ce n’é molto in giro

Con , senza

E chi negherà che è qui che sta il senso della battaglia

Fuori dai piedi, ho un sacco di cose da fare

Ho tante cose in testa

Per voglia di un the e di una fetta di torta

Il vecchio morì