La vita è sogno, soltanto sogno, il sogno di un sogno (Edgar Allan Poe)

Articoli con tag “pedofilia

2 novembre 1975

Viene assassinato Pier Paolo Pasolini.
Tutti piangono la scomparsa di un grande scrittore (e su questo non ci sono dubbi).
Nessuno dice però che egli, oltre che omosessuale – e questi erano cavoli suoi – era pure pedofilo: già, perché Giuseppe Pelosi, condannato per l’omicidio – anche se le circostanze non sono mai state chiarite del tutto – all’epoca dei fatti era solo diciassettenne, quindi minorenne a tutti gli effetti.
Tale e quale una certa Ruby di berlusconiana memoria. Quindi se Berlusconi fu apostrofato come pedofilo, altrettanto si sarebbe dovuto fare con Pasolini.
Anche Chaplin lo era, Woody Allen e molti altri. Molte volte ho scritto che va scisso, rigorosamente, l’artista dall’uomo?
Le miserie umane di Pasolini sono note a tutti, ma il reale problema è un altro: la Sinistra italiana, che attribuisce a se stessa una superiorità intellettuale dovuta non si sa a cosa, si è appropriata del pensiero di Pasolini, strumentalizzandolo a proprio beneficio. Ecco perché, alla efebofilia di Pasolini viene concesso un occhio di riguardo negato ad altri.
Il mondo delle arti è zeppo di questi casi. Ci sono delinquenti come Caravaggio, pedofili come Polanski, stupratori a bizzeffe (e parlo di veri stupri, non molestie alla “metoo”), drogati poi a non finire. Questo lascia intatto il loro estro artistico, ma li sminuisce dal lato umano. Poi, ovviamente, essere di una certa parte politica aiuta molto.


Abusi

michael jackson

Sono semplicemente esterrefatta per due articoli letti questa mattina su un quotidiano.

Prima notizia

Il Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Campania, Cesare Romano, avvisa che è stata fatta una ricerca e che da questa è emerso che “a seguito di testimonianze dirette ed indirette” ci sono vaste zone nel napoletano in cui abusi sessuali su minori ed incesti rappresentano la normalità. Si stimano 200 casi, ma probabilmente sono molti di più, vista l’omertà che regna in ambito familiare. I luoghi? I soliti… Caivano, Ponticelli, Salicelle (Afragola), Madonnelle (Acerra) e via dicendo.

E con queste “testimonianze dirette ed indirette”, a fronte di circa 200 casi ci si limita a fare uno studio?

Seconda notizia

(Qui mi verrebbe voglia di strozzare il giornalista per la sua conclusione).

Tra poco ricorre il settimo anniversario della morte di Michael Jackson. Riporto qui un piccolo estratto dell’articolo.

Gli piacevano i ragazzini. Questo si sapeva. E non era stato bello saperlo. Ma che fosse un pedofilo malvagio, di quelli della specie peggiore, questo non avremmo voluto apprenderlo mai.”

Questo perché nella sua villa sono state trovate collezioni di foto e filmati che mostrerebbero bambini nudi e seminudi. Quel che è peggio, è che il cantante avrebbe usato droghe, immagini pornografiche ed altro per piegare i ragazzini alla sua volontà. Si parla di immagini scioccanti, incluse quelle di torture.

Ma la chiusa dell’articolo è quanto di più aberrante si possa scrivere.

Certo, lui è morto e non potrà difendersi dalle accuse. E siccome, par di capire, non ci sono parti lese, ovvero denunce di ragazzi che sarebbero stati vittime di abusi, viene da domandarsi: non sarebbe stato meglio, cari poliziotti americani, lasciare le cose come stavano, affondando il faldone dell’inchiesta nel buio di un inaccessibile cassetto? Non bastava quello che già sapevamo, su un uomo fantastico e malato?”.

Già, perché se sei famoso, sei ricco,hai tutto quello che vuoi…tutto ti dovrebbe essere permesso e resti comunque un uomo “fantastico”?


Non è accettabile

prete-giustifica-pedofiliaNo, questo non lo posso accettare.

Il monsignore omosessuale ha contravvenuto ad una regola della Chiesa, ma non ha fatto del male a nessuno.

Un prete pedofilo, (con la scusante aberrante che sono i bambini che ricercano affetto e quindi “provocano”) causa grossi danni psicologici in creature ancora in fase di crescita, ed approfittare di questo loro bisogno di comprensione è ancora più grave.

Non è questo il modo di intendere la frase “Lasciate che i pargoli vengano a me”.

Questo prete,che pensa in modo così aberrante, andrebbe semplicemente spretato.


Senza titolo

Alessandra Mussolini non mi è mai stata particolarmente simpatica. Ha un certo temperamento focoso, il che non dispiace, però spesso sfocia nella sguaiatezza e diventa, per dirlo alla napoletana “vaiassa”, come la apostrofò la Carfagna. Però criminalizzarla per quanto sta succedendo lo trovo semplicemente infame. Che colpa ne ha lei se il marito ha commesso quel che ha commesso? (in attesa di un processo che ne accerti le effettive responsabilità). Intanto non è esatto parlare di pedofilia, come tanti scrivono su internet, ma di induzione alla prostituzione minorile. Il reato di violenza sessuale presunta ed aggravata (pedofilia) si configura solamente se il minore pur consenziente che si accompagna ad un maggiorenne ha meno di 14 anni; se la persona minorenne ha tra i 14 ed i 16 anni, è consenziente e non c’è pagamento per la prestazione, bisogna valutare l’effettiva maturità del minore e la consapevolezza del suo consenso. Se il minore ha più di 16 anni ed è consenziente non c’è comunque violenza; lo stesso nel caso in cui se due minorenni si accompagnano ed hanno meno di 3 anni di differenza. Il reato si configura comunque se la prestazione sessuale è a pagamento, qualunque sia l’età del minore.

Quello che invece è da valutare seriamente è se le “ragazzine” siano davvero tali. In un mondo dove tutto è improntato al consumismo, quello di vendersi è stato da loro valutato come la maniera più rapida ed efficace per ottenere tutte le cose che desideravano. Vestono come delle precocissime Lolite provocatrici, parlano e si comportano in maniera disinibita e sfrontata. Non che questo giustifichi il comportamento maschile, quello no, ma spesso è difficile valutare l’effettiva età di queste cosiddette “ragazzine” che sapevano benissimo quello che facevano. Ne avevo già scritto tempo addietro in merito allo scandalo del quale era stato protagonista il calciatore francese Ribery 

https://ombradiunsorriso.wordpress.com/2010/04/30/calcio-e-qualcosa-daltro/

Non sono certo come quelle povere disgraziate reclutate nell’Est Europeo sbattute sul marciapiedi a suon di botte e sevizie.

Il fenomeno,ormai va espandendosi e circolano perfino tariffari per le foto osé e per le varie prestazioni fornite. Basta poi vedere certi profili di Facebook dove le foto  in pose ammiccanti sono ormai la regola.

Mi chiedo inoltre se certi genitori abbiano gli occhi foderati di prosciutto e non si accorgano di nulla, sia dal comportamento delle figlie che dagli oggetti che le ragazzine portano a casa: non si chiedono da dove possa giungere tutta quella mercanzia? E quanta libertà concedono alle figlie, che molto spesso restano fuori anche tutta la notte….


L’importanza…

… di non chiamarsi Silvio.

Già, perché quando a Catanzaro un sessantenne viene sorpreso a letto con una undicenne ed il giudice sentenzia che tra i due c’era un rapporto d’amore, pur confermando la condanna per violenza sessuale, non so se mi fa più schifo il sessantenne o i giudici che hanno ravvisato delle attenuanti nel rapporto tra i due. Notare che gli psicologi hanno certificato anche lo stato di plagio della bambina, e se questo può essere definito “amore”…


Motivo per cui…

Motivo per cui non seguo più Anno Zero.

Sono agnostica, ma ho il massimo rispetto per i sacerdoti, e sono la maggior parte, che esplicano la propria missione in tante zone disagiate. La volgarità di certe vignette non merita commento.

Il quotidiano cattolico «Avvenire» ha pubblicato ieri come editoriale, in prima pagina, la testimonianza di un prete anti-camorra, don Maurizio Patriciello, uno dei protagonisti nella lotta alla criminalità organizzata citato anche da Roberto Saviano nel suo fortunato libro Gomorra. Don Maurizio, parroco di San Paolo Apostolo a Caivano, nella diocesi di Aversa, ha messo in pagina tutto il suo dolore, prima che la sua indignazione, per quanto accaduto giovedì scorso durante la puntata di «Annozero», il programma di Michele Santoro, dedicata interamente al caso Ruby. Al termine della trasmissione, Vauro ha infatti mostrato alle telecamere una vignetta raffigurante Benedetto XVI che parla di Berlusconi e dice: «Se a lui piacciono tanto le minorenni, può sempre farsi prete». Un greve riferimento agli scandali della pedofilia. Don Patriciello ha scritto: «Sono un prete, non sono un pedofilo», osservando come «per bastonare Berlusconi», si faccia «ricorso alla calunnia», mentre Santoro e tutti gli altri «ridono». «Ridono di un dramma atroce e di innocenti violentati. Ridono di me e dei miei confratelli sparsi per il mondo impegnati a portare la croce con chi da solo non ce la fa. Ridono sapendo che tanta gente davanti alla televisione in quel momento si sente offesa in ciò che ha di più caro e soffre. Soffre per il Santo Padre offeso e perché la menzogna, che non vuol morire, ancora riesce a trionfare». «Vado a letto deluso e amareggiato – scrive il sacerdote – sempre più convinto che con la calunnia e la menzogna – decrepite come la befana o come le invenzioni di qualche battutista e di qualche sussiegoso giornalista-presentatore televisivo – non si potrà mai costruire niente di nuovo e stabile». Don Patriciello spera che sempre più persone dicano che «non si può continuare a infangare impunemente quegli onesti cittadini dell’Italia e del mondo che sono i preti».


senza parole

Queste le notizie che non vorrei mai leggere.

SIRACUSA – Un impiegato di 57 anni del bergamasco, un uomo di 42 della provincia di Treviso e un medico sessantenne di Catanzaro sono stati arrestati nell’ambito di un’operazione contro la pedofilia on line coordinata dalla Procura della Repubblica di Siracusa e eseguita in 16 regioni italiane dal Nucleo investigativo telematico aretuseo con l’impiego di 200 militari, tra carabinieri e guardia di finanza.

Pedofilia: on line torture su bimbi, 69 indagati e 3 arresti 

Al centro dell’inchiesta in cui sono indagate 69 persone, la realizzazione di film pedofili di genere sadico.

Sono stati sequestrati dei filmati che sarebbero stati verosimilmente girati nell’ambito dei circuiti del turismo sessuale, con le riprese di violenze estreme su bambini e bambine di 4-5 anni imbavagliati e legati. Si vedono i volti degli stupratori, che non fanno parte dell’inchiesta, e tra loro c’e’ anche una donna.

I filmati sarebbero stati scambiati su Internet tra gli indagati che non sarebbero pero’ tra le persone riprese nei filmati. Le regioni interessate dalle indagini sono Lombardia, Emilia Romagna, Sicilia, Veneto, Lazio, Puglia, Toscana, Calabria, Piemonte, Liguria, Campania, Basilicata, Abruzzo, Marche, Sardegna e Trentino. Gli indagati sono per lo piu’ professionisti di eta’ compresa fra i 40 e i 60 anni. Sette di loro in passato sono stati gia’ denunciati per reati sessuali nei confronti di minorenni.

Le regioni maggiormente interessate dalle perquisizioni e con il maggior numero di indagati sono Lombardia, Sicilia, Emilia Romagna e Veneto.

In Lombardia l’operazione anti pedofilia e’ stata eseguita nelle province di Bergamo, Brescia, Como, Lecco, Milano, Pavia, Sondrio e Varese. In Sicilia a Siracusa, Acireale, Aci Catena, San Giovanni La Punta, Gela, Caltanissetta, Palermo e Modica. In Veneto nele province di Rovigo, Padova, Venezia, Verona, Treviso e Belluno, mentre in Emilia perquisizioni sono state eseguite nelle province di Bologna, Modena, Rimini e Ferrara. Le indagini del Nit, coordinate dal Procuratore dellaRepubblica di Siracusa Ugo Rossi, dall’aggiunto GiuseppeToscano e dai sostituti Antonio Nicastro e Anna Trinchillo, sono state avviate dopo una serie di denunce dell’associazione Telefono arcobaleno.(ANSA).

 

E poi parlano degli animali……queste sono belve feroci che non meritano neppure di vivere.


indignazione – 2

Ed ora siamo all’apologia dello stupro e della pedofilia…Sentite il testo dell’ultima canzone di Gino Paoli..
 
Aveva gli occhi rossi come un pettirosso.
Era una donna di undici anni e mezzo
Si alzò la gonna per saltare il fosso
Aveva addosso un vestitino rosso
Mentre passava in mezzo a quel giardino
di settant’anni incontrò un bambino.
Voleva ancora afferrare tutto
e non sapeva cos’è bello e cos’è brutto
e l’afferrò con cattiveria.
Lei si trovò con le gambe in aria
Lui che cercava cosa fare
C’era paura e c’era male.
E il male l’afferrò proprio nel cuore
Come succede con il primo amore.
E lei allora lo prese fra le braccia
con le manine gli accarezzò la faccia
Così per sempre si addormentò per riposare
come un bambino stanco di giocare.
 
A parte che non riesco ad immaginare una bimba appena violentata che cerca di consolare il suo stupratore che le sta morendo addosso,  ma qui si rasenta un tasto molto pericoloso, provando pietà per l’assalitore, considerato un “bambino” di 70 anni invece che per la piccola vittima,  raffigurata quasi come “donna tentatrice”. No, da Gino Paoli proprio non me l’aspettavo…che grande delusione.