La vita è sogno, soltanto sogno, il sogno di un sogno (Edgar Allan Poe)

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Il tempo si serve

John Millias bd49334976d6e4ac93dbcc6a5544304aI tuoi capelli d’arancio dentro il vuoto del mondo

dentro il vuoto dei vetri sporchi di silenzio

e d’ombra dome le mie mani nude cercano tutti i tuoi riflessi.

La forma del tuo cuore è chimerica

e il tuo amore assomiglia al mio desiderio perduto

oh sospiro d’ambra, sogni, sguardi.

Ma tu non sei rimasta sempre con me. La mia memoria

è ancora oscurata dall’averti vista venire

e andare. Il tempo si serve delle parole come l’amore.

Paul Éluard

Dipinto di John Millias


Ti guardo e il sole cresce

Ti guardo e il sole cresce

Presto ricoprirà la nostra giornata

Svegliati cuore e colori in mente

Per dissipare le pene della notte

Ti guardo tutto è spoglio

Fuori le barche hanno poca acqua

Bisogna dire tutto con poche parole

Il mare è freddo senza amore

È l’inizio del mondo

Le onde culleranno il cielo

E tu vieni cullata dalle tue lenzuola

Tiri il sonno verso di te

Svegliati che io segua le tue tracce

Ho un corpo per attenderti per seguirti

Dalle porte dell’alba alle porte dell’ombra

Un corpo per passare la mia vita ad amarti

Un corpo per sognare al di fuori del tuo sonno

Paul Eluard


La notte

La notte non è mai completa

C’è sempre perché lo dico

Perché l’affermo io

In fondo al dolore una finestra aperta

Una finestra illuminata

C’è sempre un sogno che veglia

Desiderio da appagare fame da soddisfare

Un cuore generoso

Una mano stesa una mano aperta

Dagli occhi attenti

Una vita da dividersi

PAUL ÉLUARD


T’amo

T’amo per tutte le donne che non ho conosciuto
T’amo per tutte le stagioni che non ho vissuto
Per l’odore d’altomare e l’odore del pane fresco
Per la neve che si scioglie per i primi fiori
Per gli animali puri che l’uomo non spaventa
T’amo per amare
T’amo per tutte le donne che non amo

Sei tu stessa a riflettermi io mi vedo cosí poco
Senza di te non vedo che un deserto
Tra il passato e il presente
Ci sono state tutte queste morti superate senza far rumore
Non ho potuto rompere il muro del mio specchio
Ho dovuto imparare parola per parola la vita
Come si dimentica

T’amo per la tua saggezza che non è la mia
Per la salute
T’amo contro tutto quello che ci illude
Per questo cuore immortale che io non posseggo
Tu credi di essere il dubbio e non sei che ragione
Tu sei il sole forte che mi inebria
Quando sono sicuro di me.

Paul Eluard


Parlare

Parlare senza aver niente da dire
comunicare
in silenzio
i bisogni dell’anima
dar voce
alle rughe del volto
alle ciglie degli occhi
agli angoli della bocca
parlare
tenendosi per mano
tacere
tenendosi per mano.

 

Paul Eluard 


Marina

Ti guardo e il sole si innalza
Presto ricoprirà la nostra giornata
Svegliati con in mente cuore e colori
Per dissipare le pene della notte
Io ti guardo tutto è nudo
Fuori le barche hanno poca acqua
Bisogna dire tutto in poche parole
Il mare è freddo senza amore
È l’inizio del mondo
Le onde culleranno il cielo
Tu ti culli tra le lenzuola
Tiri il sonno a te
Svegliati che io segua le tue tracce
Ho un corpo per aspettarti e per seguirti
Dalle porte dell’alba alle porte dell’ombra
Un corpo per passare la mia vita ad amarti
Un cuore per sognare fuori del tuo sonno

PAUL ÉLUARD


Io te lo dico

Io te lo dico leggiadra e luminosa
La tua nudità lambisce i miei occhi di bimbo
Ed è l’estasi del cacciatore felice
D’aver fatto crescere selvaggina trasparente
Che si dilata in un vaso senz’acqua
Come un seme nell’ombra di un sasso
Io ti vedo nuda arabesco intrecciato
Lancetta molle a ogni giro di orologio
Sole immobile nel corso di una giornata
Raggi intrecciati di miei piaceri.

 

Paul Éluard
Ultime poesie d’amore
1946

 

 

 


Bisogna crederci davvero

I giochi di questi bambini curiosi che sono i nostri,
giochi semplici che incantano i loro occhi.


Pieni di una febbre che li avvicina e li allontana
dal mondo in cui sogniamo di far posto agli altri,

i giochi di nuvole e d’azzurro di cortesie e di scorribande
alla stregua di un cuore futuro che non avrà mai colpe.

Gli occhi di questi fanciulli, che sono i nostri occhi
di un tempo,

avranno incanti quanti mai ne ebbero le fate.

Paul Eluard

 


Bisogna crederci

I giochi di questi bambini curiosi che sono i nostri
Giochi semplici che incantano i loro occhi
Pieni di una febbre che li avvicina e li allontana
Dal mondo in cui sogniamo di far posto agli altri

I giochi di nuvole e d’azzurro
Di cortesie e di scorribande alla stregua di un cuore
futuro
Che non avrà mai colpe
Gli occhi di questi fanciulli che sono i nostri occhi
di un tempo

Avremmo incanti quanti mai ne ebbero le fate.

PAUL ÉLUARD


Finestra nella notte

La notte non è mai completa

C’è sempre perché lo dico

Perché l’affermo io

In fondo al dolore una finestra aperta

Una finestra illuminata

C’è sempre un sogno che veglia

Desiderio da appagare fame da soddisfare

Un cuore generoso

Una mano stesa una mano aperta

Dagli occhi attenti

Una vita da dividersi

Paul Éluard


Libertà

marianneLibertà

Sui miei quaderni di scolaro
Sui miei banchi e sugli alberi
Sulla sabbia e sulla neve
Io scrivo il tuo nome

Su tutte le pagine lette
Su tutte le pagine bianche
Pietra sangue carta cenere
Io scrivo il tuo nome

Sulle dorate immagini
Sulle armi dei guerrieri
Sulla corona dei re
Io scrivo il tuo nome

Sulla giungla e sul deserto
Sui nidi sulle ginestre
Sull’eco della mia infanzia
Io scrivo il tuo nome

Sui prodigi della notte
Sul pane bianco dei giorni
Sulle stagioni promesse
Io scrivo il tuo nome

Su tutti i miei squarci d’azzurro
Sullo stagno sole disfatto
Sul lago luna viva
Io scrivo il tuo nome

Sui campi sull’orizzonte
Sulle ali degli uccelli
Sul mulino delle ombre
Io scrivo il tuo nome

Su ogni soffio d’aurora
Sul mare sulle barche
Sulla montagna demente
Io scrivo il tuo nome

Sulla schiuma delle nuvole
Sui sudori dell’uragano
Sulla pioggia fitta e smorta
Io scrivo il tuo nome

Sulle forme scintillanti
Sulle campane dei colori
Sulla verità fisica
Io scrivo il tuo nome

Sui sentieri ridestati
Sulle strade aperte
Sulle piazze dilaganti
Io scrivo il tuo nome

Sul lume che s’accende
Sul lume che si spegne
Sulle mie case raccolte
Io scrivo il tuo nome

Sul frutto spaccato in due
Dello specchio e della mia stanza
Sul mio letto conchiglia vuota
Io scrivo il tuo nome

Sul mio cane goloso e tenero
Sulle sue orecchie ritte
Sulla sua zampa maldestra
Io scrivo il tuo nome

Sul trampolino della mia porta
Sugli oggetti di famiglia
Sull’onda del fuoco benedetto
Io scrivo il tuo nome

Su ogni carne consentita
Sulla fronte dei miei amici
Su ogni mano che si tende
Io scrivo il tuo nome

Sui vetri degli stupori
Sulle labbra intente
Al di sopra del silenzio
Io scrivo il tuo nome

Su ogni mio infranto rifugio
Su ogni mio crollato faro
Sui muri della mia noia
Io scrivo il tuo nome

Sull’assenza che non desidera
Sulla nuda solitudine
Sui sentieri della morte
Io scrivo il tuo nome

Sul rinnovato vigore
Sullo scomparso pericolo
Sulla speranza senza ricordo
Io scrivo il tuo nome

e per la forza di una parola
io ricomincio la mia vita
Sono nato per conoscerti
per nominarti

Libertà

(Paul Eluard)
nato a Saint Denis


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