Passato
I ricordi, queste ombre troppo lunghe
- del nostro breve corpo,
- questo strascico di morte
- che noi lasciamo vivendo
- i lugubri e durevoli ricordi,
- eccoli già apparire:
- melanconici e muti
- fantasmi agitati da un vento funebre.
- E tu non sei più che un ricordo.
- Sei trapassata nella mia memoria.
- Ora sì, posso dire che
- che m’appartieni
- e qualche cosa fra di noi è accaduto
- irrevocabilmente.
- Tutto finì, così rapito!
- Precipitoso e lieve
- il tempo ci raggiunse.
- Di fuggevoli istanti ordì una storia
- ben chiusa e triste.
- Dovevamo saperlo che l’amore
- brucia la vita e fa volare il tempo.
- Vincenzo Cardarelli
Futuro e Passato
Tutti hanno, come me, un cuore solitario e triste.
Li conosco bene: alcuni sono commessi, altri sono impiegati di concetto, altri sono commercianti di piccoli negozi …
Ma tutti, poveretti, sono poeti, e portano davanti ai miei occhi, come io porto davanti ai loro, la stessa miseria della nostra comune incongruenza.
Hanno tutti, come me, il futuro nel passato.
Fernando Pessoa – Il Libro dell’Inquietudine
Il mio passato
Spesso ripeto sottovoce
Che si deve vivere di ricordi solo
Quando sono rimasti pochi giorni.
Quello che è passato
È come se non ci fosse mai stato.
Il passato è un laccio che
Stringe la gola alla mia mente
E toglie energie per affrontare il mio presente.
Il passato è solo fumo
Di chi non ha vissuto.
Quello che ho già visto
Non conta più niente.
Il passato ed il futuro
Non sono realtà ma solo effimere illusioni.
Devo liberarmi del tempo
E vivere il presente giacché non esiste altro tempo
Che questo meraviglioso istante.
Alda Merini
Capodanni passati
Ci sono ricorrenze che non si dimenticano.
Come il capodanno del 1976, in cui avevo compiuto da poco 17 anni e, per la prima volta avevo avuto il permesso di trascorrerlo fuori con amici. All’uscita dl locale ci attendeva una bella nevicata e, con le calze velate, borsetta, scarpe e vestitino mini di lamè ed un cappottino molto corto (ma non avvertivo il freddo allora?), mi sono impegnata in un’epica battaglia a palle di neve…
O il capodanno di 2 anni dopo, quando con quello che sarebbe diventato mio marito, ospiti nell’auto di un nostro conoscente, ci ritrovammo coinvolti in un testa-coda sul ghiaccio. Per giorni trovai cubetti di vetro nell’elaborata acconciatura… E da quel giorno dissi a mio marito che quella sera mi aveva salvato la vita, perché glie la rovinassi in seguito!
O il capodanno del 2007. Alla sera del 31 dicembre ricevetti la telefonata di auguri di una persona che ritenevo amica ed il giorno dopo un messaggio raggelante sul messenger.
Per quello molti Capodanni sono legati a bei ricordi, altri a ricordi più amari….
Cosa ne pensate?