Pasqua amara.
Accogliamo, mi raccomando.
Accogliamo tutti indistintamente: qui arrivano i soliti palestrati forniti di smartphone, ogni tanto sui gommoni ci mettono pure qualche donna o qualche bambino (eventualmente sacrificabili per smuovere le coscienze e suscitare complessi di colpa) mentre in Africa restano i veri morti di fame bisognosi di cure ed assistenza, sempre che non caschino tra le braccia di qualche pedofilo immondo presidente di ONLUS.
Nelle altre parti del mondo invece continuano le stragi di cristiani, specialmente in prossimità delle feste religiose, come oggi nello Sri Lanka.
E tu, Papa, hai sempre in mente i migranti, del tuo gregge non te ne può importare di meno: qualche parola di circostanza per i morti e nulla più.
Poi ricomincerai con la solita tiritera dei ponti, dei porti aperti, dell’accoglienza, del “volemose bene”.
Fortunatamente qualcuno i porti li vuole ben chiusi, non per altro è odiato dai cani cui hanno sottratto l’osso.
Buona Pasqua
A tutti un augurio di Pasqua un po’ speciale, con una filastrocca che ci facevano cantare alle elementari.
Tanta serenità da
Loredana
Lavoro pasquale
Sono sempre più convinta che i sindacati deprimano il lavoro invece di incentivarlo.
In questi giorni a Serravalle si sta svolgendo una lotta sindacale perché alle commesse dell’outlet è stato chiesto di lavorare nel giorno di Pasqua.
Fermo restando che, mia opinione personale, passare una festività in un centro commerciale lo trovo assai deprimente, sono però consapevole che molti non la pensano come me, e quindi la legge del mercato prevale sull’interesse personale, tanto più che il settore del commercio per sua natura deve essere flessibile. Che piaccia o meno, siamo in regime di libero mercato, e il libero mercato risponde solo alla legge della domanda e dell’offerta: se c’è richiesta di acquisti nel giorno festivo, bisogna soddisfarla, altrimenti la gente si mette al PC ed ordina su Amazon.
Del resto nei centri turistici i negozi sono sempre aperti durante le domeniche e le festività.
In questi periodi avere un lavoro è una fortuna e chi ce l’ha cerca di tenerselo stretto. Le commesse dell’outlet non sono le uniche persone a lavorare: tralasciando i servizi essenziali (ospedali, forze dell’ordine, pompieri, trasporti aerei, marittimi e terrestri) per moltissime altre persone Pasqua è comunque un giorno lavorativo. Camerieri, cuochi, baristi, gelatai, albergatori, ristoratori in genere, guardie giurate, tecnici televisivi, addetti alle stazioni balneari, addetti ai musei, casellanti delle autostrade, tassisti, gondolieri, orchestrali, sono al nostro servizio, e magari le gentili commesse spinte allo sciopero dai sindacati non pensano a questo anche se trascorrono il pranzo di Pasqua al ristorante o si recano al Gardaland con i figlioletti. Pure queste persone hanno una famiglia.
Nei centri turistici i negozi sono sempre aperti durante le domeniche e le festività.
L’unica cosa sulla quale concordo, è che la giornata venga adeguatamente retribuita, per il resto asserisco che per il resto hanno torto.
Se la ditta nella quale prestano la propria opera dovesse chiudere, causa una diminuzione di richiesta del mercato, si troverebbero disoccupate ed il costo degli ammortizzatori sociali graverebbe su tutta la società. Se la stessa ditta si pone fuori dal mercato, riduce progressivamente i posti di lavoro, fino a chiudere o delocalizzare, lasciando tutti disoccupati.
Non vi va di lavorare di domenica? Mettetevi in proprio, aprite una partita IVA e fate quello che più vi garba (ma quando qualcuno si mette in proprio, difficilmente avrà tempo libero, se vuole davvero battere la concorrenza).
I sindacati continuano a ragionare con la logica di 50 anni fa: il “padrone” è uno schiavista, sfruttatore e quant’altro, i lavoratori hanno solamente diritti, di doveri ormai non parla quasi più nessuno; ma quello che più preoccupa è la totale assenza di buon senso e la grande ignoranza in materia economica senza valutare le conseguenze delle loro azioni.
Pietà
Dichiaratamente e consapevolmente agnostica (e pure l’ateismo, in quanto presa di posizione, in fondo è una ideologia), ho avuto l’ennesima riprova che Dio non esiste. Sia chiaro che ho il massimo rispetto per chi crede: io semplicemente, specialmente davanti a certe notizie, non ci riesco.
Non bastavano gli attentati in Belgio della scorsa settimana.
Come si fa a compiere una strage di bimbi e delle rispettive mamme in un parco giochi a Lahore nel giorno di Pasqua?
Che differenza c’è tra una madre pachistana con il suo piccolo morente tra le braccia
ed una Madonna con Cristo nel grembo?
Come si fa ad accoltellare a morte un correligionario solo perché augura Buona Pasqua a dei cristiani?
Se un Dio esiste, perché permette simili efferatezze?
Cristo sarà anche risorto, ma quanti umani sono morti, quanti bambini innocenti?
No, Dio non esiste: esiste invece il Male, il Male assoluto, perché solamente il Male assoluto può accanirsi contro piccoli esseri indifesi.
E se Dio davvero dovesse esistere, che stramaledica in eterno quei vigliacchi e faccia passare loro tutti i tormenti possibili ed immaginabili.
Auguri
Agli amici, ai naviganti, a chi capita qui di passaggio, anche per caso
auguri di
Buona Pasqua
Xè Pasqua…
Xè Pasqua, xè Pasqua, che caro che g’hò
ancoi se magna fugassa e cocò.
E se in cusina se prepara l’agneo
che importa, magnemo anca queo.
E dopo se beve un fià de marsala
che beo che sarà…se canta e se bala.
Alor cara mama e caro papà
tutti i putei i dise così
“Magari che Pasqua venisse ogni dì”
(era una filastrocca che mi recitava sempre il nonno)
Auguri
A tutti gli amici che mi seguono, ai visitatori più meno occasionali, insomma, proprio a tutti…auguri, auguri ed ancora auguri per una Pasqua serena
Loredana
Cosa ne pensate?