Parole
Le parole vive
Le parole ardenti
Le parole mute
Rimaste tra i denti
Giorgio Caproni
dipinto di Edvard Munch
Parole
Le parole sono cattive.
Le parole offendono.
Le parole chiedono scusa.
Le parole bruciano.
Le parole accarezzano.
Le parole sono date, scambiate, offerte, vendute e inventate.
Le parole sono assenti.
Alcune parole ci succhiano, non ci mollano;
sono come zecche: si annidano nei libri, nei giornali, nelle carte e nei cartelloni.
Le parole consigliano, suggeriscono, insinuano, ordinano, impongono, segregano, eliminano.
Sono melliflue o aspre.
Il mondo gira sulle parole lubrificate con l’olio della pazienza.
I cervelli sono pieni di parole che vivono in santa pace con le loro contrarie e nemiche.
Per questo le persone fanno il contrario di quel che pensano, credendo di pensare quel che fanno.
José Saramago
Parole
Se qualcuna delle mie povere parole
ti piace
e tu me lo dici
sia pur solo con gli occhi
io mi spalanco
in un riso beato
ma tremo
come una mamma piccola giovane
che perfino arrossisce
se un passante le dice
che il suo bambino è bello.
Antonia Pozzi
Parole
Asce
sotto il cui colpi risuona il legno,
e gli echi!
Echi in corsa
dal centro come cavalli.
La linfa
affiora come lacrime, come
l’acqua che si sforza
di ristabilire il suo specchio
sopra la pietra
che cade e ruota,
un bianco teschio
mangiato da erbe filacciose.
Anni dopo
le incontro per strada-
parole aride e senza cavaliere,
battito di zoccoli incessante.
Mentre
dal fondo dello stagno stelle fisse
governano una vita.
Sylvia Plath
1 febbraio 1963
Parole
Ci sono giorni nei quali ogni persona che incontro e, ancor di più, le persone abituali della mia convivenza obbligata e quotidiana, assumono aspetti di simboli e, isolati o fra loro connessi, formano un alfabeto profetico od occulto che descrive in ombre la mia vita.
L’ufficio diventa per me una pagina con parole fatte di gente; la strada è un libro; le parole scambiate con i conoscenti o gli sconosciuti che incontro sono espressioni per le quali viene meno il dizionario ma non completamente la comprensione.
Parlano, si esprimono; eppure non parlano di se stesse e non esprimono se stesse; sono parole, ho detto, e non indicano, lasciano solo intendere.
Ma, nella mia visione crepuscolare, distinguo solo vagamente quanto queste vetrate, che si rivelano sulla superficie delle cose, lasciano trasparire dalla loro interiorità che custodiscono e rivelano.
Intendo senza arrivare alla coscienza, come un cieco al quale si parli di colori.
A volte, passando per la strada, colgo brani di conversazioni intime, e si tratta quasi sempre di conversazioni sull’altra donna, sull’altro uomo, sul ragazzo di uno o sull’amante dell’altro …
Per il solo fatto di sentire queste ombre di discorso umano, che poi in fondo è tutto ciò di cui si occupa la maggioranza delle vite coscienti, porto dentro di me un tedio disgustato, l’angoscia di un esilio tra ragni e l’immediata consapevolezza della mia umiliazione fra gente reale; la condanna, nei confronti del proprietario e del luogo, di essere simile agli altri inquilini dell’agglomerato; di stare a spiare con disgusto, fra le sbarre del retrobottega, l’immondizia altrui che si ammucchia sotto la pioggia in quel cortile interno che è la mia vita.
Fernando Pessoa, Il libro dell’inquietudine
parole…
Collimare, ondivago, fedifrago.
Sono rimasta stupefatta nell’ascoltare l’intervista ad alcuni ragazzi (molti dei quali universitari) che non conoscevano il significato di queste parole.
Possibile che in anni di studio non si siano mai trovati a leggere uno di questi vocaboli?
Forse il problema è tutto qui: si legge poco, troppo poco, e se si legge è solo superficialmente, senza capire ilo senso della frase, senza ricercare il significato dei lemmi sconosciuti sul vocabolario.
Ecco, questa è una cosa che mi mette molta tristezza.
Sensazioni e sguardi
Esiste un linguaggio che va al di là delle parole.
Questo linguaggio è fatto di sussulti del cuore, di pensieri, di sensazioni.
Se esistesse armonia tra le creature di questo mondo riusciremmo a scoprire il linguaggio di ciascuno tramite i suoi silenzi, i suoi occhi, il suo sguardo.
Se imparerò a decifrare questo linguaggio senza parole, riuscirò a decifrare il mondo.
Era il linguaggio dell’entusiasmo, delle cose fatte con amore e con volontà, in cerca di qualcosa che si desidera o nella quale si credeva.
Le dune si trasformano con il vento, ma il deserto rimane sempre uguale.
Paulo Coelho
Frase del giorno
Le parole sono come le foglie: dove abbondano, raramente si nasconde un frutto.
Cosa ne pensate?