Pilloline
Angela Merkel preme perché l’Italia utilizzi il MES, supportata da Berlusconi.
Giuseppi Conte risponde un po’ piccato che ai conti dell’Italia ci pensa lui.
Non il Parlamento, ma lui in persona: per le questioni finanziarie deputati e senatori praticamente non esistono, tutt’al più si può ascoltare Roberto Gualtieri, ministro dell’Economia.
Cosa si nasconde dietro il pressing della cancelliera tedesca? Sembra davvero una manovra per mettere le mani sulla nostra sovranità, già abbondantemente limitata e dettare le linee guida della nostra economia.
Però, visto che Spagna, Portogallo, Francia e persino la Grecia (già bastonata duramente dalla UE) rifiutano di utilizzare questo fantastico mezzo di finanziamento, ci sarà pure un perché… la cosa più logica e sensata sarebbe che ciascuno, invece di versare le relative quote, si tenga i propri soldini e che li utilizzi come meglio crede.
Ed ora, sull’onda della lotta al razzismo, si giunge anche alla demenza totale, come quella dell’Oréal che ha deciso di eliminare i termini “sbiancante” e “schiarente” dai propri prodotti.
Mossa decisamente stupida perché non è con queste mosse che si combatte il fenomeno del razzismo. Naturalmente mi aspetto che la casa cosmetica abolisca pure, per par condicio, gli “abbronzanti”, mentre i dentifrici pubblicizzeranno i denti naturalmente giallastri o marroncini, specie se uno fuma.
Ricordo che 3 anni fa la Nivea fu costretta a ritirare una sua pubblicità in quanto paragonava il bianco alla purezza…apriti cielo, moltissimi associarono la parola “purezza” e “bianco” alla purezza della razza!
Intanto ci sono gruppi di persone bianche (bianche si può dire?) che sfilano incatenate, con magliette con la scritta “mi dispiace” ed alla fine si inginocchiano pure per chiedere scusa. Ma scusa di che? Di essere nati bianchi? Per errori commessi da schiavisti secoli orsono? Inutile spiegare che il fenomeno dello schiavismo è stato creato dai mercanti arabi e che il primo popolo ad essere veramente razzista è quello nero, che ha compiuto stragi tra tribù e tribù.
Sempre in tema di razzismo, il karma esiste!
In Virginia, a Portsmouth, un manifestante abbatte la statua del presidente confederato Jefferson Davis, e questa gli crolla dritta sulla testa, mandandolo all’ospedale. A Seattle invece il reporter giapponese Oogesa Taro si è recato in una zona CHAZ (capitol Hill Autonompus Zone) peer dimostrare che le proteste degli antirazzisti non sono violenti, ma è stato picchiato violentemente proprio da loro…Chissà se ha cambiato idea!
Pubblicità
Riandare con la mente al Corrierino, mi ha fatto ricordare le vecchie pubblicità che intervallavano le vignette e le storie.
L’Idrolitima la ricordate?
Diceva l’oste al vino
tu mi diventi vecchio
ti voglio maritare
con l’acqua del mio secchio.
Rispose il vino all’oste
fai le pubblicazioni
sposo l’idrolitina
del cavalier Gazzoni.
Poi c’erano le pubblicità del Chlorodont (a colori…)
e del Colgate col Gardol…cosa fosse il Gardol…chissà se mai nessuno l’abbia scoperto.
quelle del Borotalco Roberts
o Felce Azzurra
Poi c’era il mio sogno, mai posseduto purtroppo. Il già citato Renatino a volte me lo faceva usare. Parlo del View Master, l’antenato del 3D, dischi cartonati con piccolissime diapositive che viste attraverso quella specie di binocolo davano l’illusione del tridimensionale.
E la dolce Euchessina?
O la magnesia San Pellegrino?
Allora era usanza purgare periodicamente i bambini (bleah) e questi erano due modi abbastanza gradevoli per farlo, uno a forma di gelatina di frutta, l’altro effervescente da sciogliere nell’acqua.
I fruttini dell’Althea?
I pomodori e le conserve Cirio (come natura crea…Cirio conserva)?
Già allora c’era una raccolta “punti”, e la mamma scollava attentamente le etichette da spedire poi alla fabbrica…
La mia preferita, in quella raccolta rilegata del Corrierino, era una grande pagina a colori (le altre erano tutte piccine ed in bianconero) della Life Savers…il buco con la caramella intorno. Tante piccole caramelline colorate sparse per la pagina, attorniate da bimbi e bimbe in pigiamino e camicia da notte, con orsetti di pezza (allora il peluche non andava) al seguito. La pubblicità di cui parlo purtroppo non la ho trovata..ma era famoso lo slogan “Il buco con la caramella “intorno”.
Poi c’era la Lama Bolzano,
della mia città, o la schiuma da barba Squibb, (una delle prime già pronte per l’uso, senza dover utilizzare gli appositi stick) le saponette della Palmolive…
La brillantina Linetti… L’omino della Brillcon le scarpe lucide,
il detersivo a mano Persil (le lavatrici erano ancora rare), che in ogni scatola metteva un regalino, e noi bambini spingevamo le mamme a comprarlo per questo motivo.
La crema per le mani Trétan, lo shampoo dell’Oréal, pubblicizzati anche nei programmi radiofonici di Mike Bongiorno.
Nel frattempo iniziava Carosello, con le sue scenette stupende…ma noi in casa, per una precisa scelta dei miei, non avevamo ancora la televisione.
Cosa ne pensate?