La vita è sogno, soltanto sogno, il sogno di un sogno (Edgar Allan Poe)

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Genitori e figli

In un periodo in cui si parla di adozione di bambini per le coppie omosessuali, mi viene spontaneo ricordare quella coppia di Mirabello Monferrato che, ricorrendo alla fecondazione assistita, aveva messo al mondo una bambina, solo che la mamma aveva 56 anni ed il padre 70. Ebbene, i giudici hanno sottratto loro la figlia QUANDO AVEVA GIÀ TRE ANNI DI ETÀ in quanto ritenuti troppo vecchi per allevare un figlio. La motivazione? Eccola…

La volontà di concepire la figlia è stata una scelta fondata sulla VOLONTÀ PURAMENTE NARCISISTICA DI SODDISFARE UN LORO DESIDERIO, SCAGLIANDOSI CONTRO LE LEGGI DELLA NATURA”.

Non sarebbe lo stesso principio (soddisfazione di un proprio narcisistico desiderio che contrasta le leggi della natura), che anima le coppie omosessuali?

Qualcuno mi sa commentare questa sentenza?

 

(tra parentesi…uno dei motivi che mi fa disprezzare certa magistratura)


Gay e diritti

Non discuto il diritto degli omosessuali ad avere dei legami affettivi.

Non discuto nemmeno del diritto di ottenere una parificazione dei diritti e dei doveri come in una qualsiasi unione, sancita o meno dalla legge.

In fondo anche il matrimonio è un contratto e le unioni civili potrebbero essere equiparate ad esso. Avevo già espresso che per gli omosessuali che non si prestano alle carnevalate tipo gay pride ho il massimo rispetto. Del resto non mi piacciono nemmeno le esibizioni delle Femen con le tette di fuori (che magari piacciono ai signori uomini 🙂 ),

 

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o le ostentazioni fatte sul palco da talune cantanti.

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Però contesto l’opinione di far passare per “naturali” questi legami.

La natura, perché di questo si tratta, ha differenziato i due sessi per un unico scopo: la procreazione per la salvaguardia della specie, e poiché non siamo esseri con riproduzione unisessuale o asessuale come certe piante o animali allo stato inferiore, mi rifiuto di considerare “secondo natura” certe unioni.

Del resto, ad onta di talune aperture recentemente verificatesi nella Chiesa – certo, anche gli omosessuali sono persone, ed hanno diritto alla comprensione, però i dettami della religione sono di tutt’altra tempra – anche taluni omosessuali si sono scagliati contro la rilevanza mediatica che sta ottenendo la questione, probabilmente per mascherare i problemi assai più gravi che stanno affliggendo il nostro paese.

Ne ha scritto esaustivamente nel suo blog Nino Spirli, omosessuale dichiarato (autore del “Diario di una vecchia checca”) che si esprime con frasi piuttosto crude e taglienti

http://blog.ilgiornale.it/spirli/2014/10/21/basta-gay-in-prima-pagina/

 

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come pure ne ha parlato in una intervista Paolo Poli, del medesimo avviso, in quanto in un passaggio dell’intervista dice chiaramente che molti politici (sindaci in primis), cercano solamente consenso e voti…il resto è tutta fuffa.

http://www.lettera43.it/cronaca/nozze-gay-paolo-poli-una-rottura_43675144907.htm

 

CHE TEMPO CHE FA

Ambedue, Spirli e Poli, dicono chiaramente che questa presa di posizione, da parte di una minoranza poi, non fa altro che esacerbare la questione e “rompere le scatole” anche agli eterosessuali più pazienti…


Parere personale

Non ho nulla contro gli omosessuali, a patto che vivano serenamente la propria condizione senza provocazioni, esibizionismi e carnevalate.

Mi riferisco, ovviamente, a lla messa in scena volutamente messa in atto da Luxuria in occasione delle Olimpiadi invernali di Sochi. Ora, in Russia un omosessuale non è perseguito, almeno formalmente, come tale: sono invece proibiti comportamenti ed esibizioni che pubblicizzino in maniera esplicita, in presenza di minori, il comportamento omosessuale. E Vladimiro Guadagno (per me resterà comunque sempre e soltanto un uomo “travestito” almeno fino a che non si sottoporrà ad un’operazione di cambiaento di sesso) si è recato in un paese violando esplicitamente questo divieto che, volente o no, là è vietato. (E sempre secondo me, questi sono comportamenti che più recano danno al movimento omosessuale)

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Poi c’è la questione nostrana, dove la scuola si sta ingerendo sempre più massicciamente nell’educazione che dovrebbe invece essere impartita dai genitori, la cui funzione formativa viene sempre più sminuita e snaturata. Ci sono infatti delle decisioni (e non certamente “scelte” come alcuni le hanno definite), che  vengono imposte sempre più frequentemente.

La scuola ha il compito di istruire, l’educazione spetta alla famiglia. Invece ci si sta avviando verso una cultura dell’omologazione sessuale (spacciata per “progressismo”, “omogenitorialità” e “cultura della differenza”), estraniando del tutto i genitori dall’educazione dei figli. C’è un orientamento preciso per questo argomento, (*) che prevede corsi di educazione obbligatoria sui diritti dei LGBT sia per gli insegnanti che per il personale non docente, ossia addetti alla segreteria e bidelli.

L’educazione sessuale di base, come materia scolastica, (in questo caso sarebbe appunto meglio parlare di istruzione sessuale)  va bene, però certi argomenti sono di stretta competenza della famiglia. In questo modo viene completamente cancellata l’infanzia dei bambini, investendoli con problemi a loro estranei e che ciascuno di loro dovrebbe affrontare a tempo debito (non tutti maturano allo stesso momento) per entrare gradualmente nel mondo degli adulti.

Ci sono infatti delle decisioni (e non certamente “scelte” come alcuni le hanno definite), che vengono imposte sempre più frequentemente, quando, nemmeno tanto velatamente, si instilla la cultura del “diverso”. Ora, il diverso è tale in quanto esula dalla normalità. Non è detto che sia un male, ma di certo la maggioranza delle persone non è così. Trovo quindi assurdo voler plasmare ( per non dire plagiare) la mente di bambini ancora in tenera età (parlo di scuole dell’infanzia ed elementari) inculcando loro tramite favolette create all’uopo o addirittura semplici problemi di matematica questa problematica che dovrebbero affrontare in epoca più matura. 

Questo inizia con la proposta di storielle dove un pulcino ha due mamme galline o dove una bambina va al supermarket con i suoi due papà e compra tre lattine di bibite e deve calcolare quanto spenderà per questo acquisto. Una maniera che io definisco subdola per inculcare l’idea che il diverso sia la normalità. 

(*) progetto in mano al gruppo di lavoro LGBT formato da 29 associazioni tutte affiliate all’Arcigay

e “controllata” dall’OSCAD, (Osservatorio per la Sicurezza Contro gli Atti Discriminatori), una forza composta da polizia e carabinieri che tanto ricorda le polizie dei regimi dittatoriali, anche se dal 2010 in poi sono state fatte solamente 83 denunce per reati relativi all’orientamento sessuale (aggressioni, offese, minacce, ) il che non configura certamente un’emergenza nazionale come vorrebbe far credere Scalfarotto, estensore di un progetto di legge contro l’omofobia. Questo contrasterebbe in sostanza con l’art.3 della costituzione in cui si dice che “tutti i cittadini hanno pari dignità sociale (ecc.ecc…) senza distinzione di sesso (ecc.ecc)…” mentre in tal modo si creerebbe una categoria di cittadini con maggiori tutele rispetto agli altri.


Orgoglio …e pregiudizio

 

La bellezza di essere “normali”

In questo mondo dove gli omosessuali sono orgogliosi di esserlo, mi permetto di essere fiera di essere una normalissima eterosessuale, senza doverlo ostentare con boccaccesche carnevalate, per di più patrocinate da comuni ed enti vari.

 

Sia ben chiaro che non discrimino o condanno nessuno, è solo che le pagliacciate, di qualunque tipo siano, non mi piacciono.

Nemmeno mi spingerei al punto di dire che vorrei un figlio omosessuale come ha fatto tempo fa Laura Pausini: di certo non lo allontanerei, ma dire di esserne contenta, proprio no!

E sempre a tale proposito, con tutto il rispetto per Umberto Veronesi, credo che stavolta abbia sbordato parecchio asserendo che l’amore omosessuale sia il più puro perché non finalizzato alla procreazione! Non si spiega allora perché gli omosessuali facciano fuoco e fiamme per poter adottare dei figli, mentre gli eterosessuali consumino contraccettivi di tutti i tipi, tra pillole, preservativi, diaframmi, spirali fino ad arrivare a quell’aberrazione dell’aborto. Ma forse sarà colpa del caldo… O magari dell’età molto avanzata…