La vita è sogno, soltanto sogno, il sogno di un sogno (Edgar Allan Poe)

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Trasparente

Più trasparente
di quella goccia d’acqua
tra le dita del rampicante
il mio pensiero tende un ponte
da te stessa a te stessa
Guardati
più reale del corpo che abiti
ferma in mezzo alla mia fronte
Sei nata per vivere in un’isola.


Octavio Paz


Ascoltami

Ascoltami come chi ascolta piovere,
né attenta né distratta,
passi lievi, pioviggine,
acqua che è aria, aria che è tempo,
il giorno non finisce di andarsene,
la notte tuttavia non arriva;
figure della nebbia
voltano l’angolo,
figure del tempo
nell’ansa di questa pausa.
Ascoltami come chi ascolta piovere,
senza ascoltarmi, ascoltando quel che dico
con gli occhi aperti verso dentro,
addormentata e vigili i cinque sensi;
piove, passi lievi, rumori di sillabe,
aria e acqua, parole che non pesano:
quel che fummo e siamo,
i giorni e gli anni, questo istante,
tempo senza peso, pesantezza enorme.
Ascoltami come chi ascolta piovere,
riluce l’umido asfalto,
il vapore si alza e cammina,
la notte si apre e mi guarda,
sei tu e la tua forma di vapore,
tu e il tuo volto di notte,
tu e i tuoi capelli, lampi lenti,
traversi la strada ed entri nella mia fronte,
passi d’acqua sopra le mie palpebre,
ascoltami come chi ascolta piovere,
l’asfalto riluce, tu traversi la strada,
è la nebbia errante della notte,
è la notte addormentata nel tuo letto,
è l’onda del tuo respiro,
le tue dita d’acqua bagnano la mia fronte,
le tue dita di fiamma bruciano i miei occhi,
le tue dita d’aria aprono le palpebre del tempo,
sorgere di apparizioni e resurrezioni,
ascoltami come chi ascolta piovere,
passano gli anni, tornano gli istanti,
ascolti i tuoi passi nella stanza vicina?
non qui né lì: li ascolti
in un altro tempo che è proprio ora,
ascolta i passi del tempo
inventore di spazi senza peso né luogo,
ascolta la pioggia scorrere per la terrazza,
la notte è ormai più notte fra gli alberi,
fra le foglie si è annidato il fulmine,
vago giardino alla deriva:
– entra, la tua ombra copre questa pagina.”

Octavio Paz– Ascoltami, da El fuego de cada dìa, 1992


6 – Trowbridge Street

Il freddo ha immobilizzato il mondo
Lo spazio è di vetro
Il vetro è d’aria
I rumori più lievi erigono
sculture improvvise
L’eco le moltiplica e disperde
Forse nevicherà
L’albero acceso trema
È già circondato di notte
Parlo con lui quando parlo con te

Octavio Paz


5 – Trowbridge Street

Adesso hai la forma di un ponte
Sotto i tuoi archi naviga la nostra stanza

Dalla tua spalletta ci vediamo passare
Ondeggi nel vento più luce che corpo
Sull’altra sponda il sole cresce
alla rovescia
Le sue radici affondano nel cielo
Potremmo nasconderci nel suo fogliame
Con i suoi rami facciamo un falò
Il giorno è abitabile

Octavio Paz


4 -Trowbridge Street

Quest’ora ha la forma di una pausa
La pausa ha la tua forma
Tu hai la forma di un fontana
non d’acqua ma di tempo
In cima allo zampillo della fonte
saltano i miei pezzi:
fui     sono     non sono ancora
La mia vita non pesa
Il passato si assottiglia
Il futuro è un po’ d’acqua nei tuoi occhi

Octavio Paz


3 – Trowbridge Street

Le porte si aprono e si chiudono da sole
L’aria
entra ed esce dalla nostra casa
L’aria
parla da sola quando parla con te
L’aria
senza nome nel corridoio interminabile
Non si sa chi c’è dall’altro lato
L’aria
gira e gira nel mio cranio vuoto
L’aria
trasforma in aria tutto quel che tocca
L’aria
con dita d’aria dissipa quel che dico
Sono aria che non guardi
Non posso aprire i tuoi occhi
Non posso chiudere la porta
L’aria è diventata solida

 

Octavio Paz

 


2 -Trowbridge Street

Sono in una stanza abbandonata del linguaggio
Tu sei in un’altra stanza identica
O entrambi siamo
in una via resa deserta dal tuo sguardo
Il mondo
impercettibilmente si sfascia
Memoria
sgretolata sotto i nostri passi
Sono fermo a metà di questa riga
non scritta

Octavio Paz


1 – Trowbridge Street

 

Il sole dentro il giorno
Il freddo dentro il sole
Strade senza nessuno
macchine ferme
Non c’è neve ancora
c’è vento vento
Arde ancora
nell’aria gelida
un alberello rosso
Parlo con lui quando parlo 
con te

                                                                              Octavio Paz