Follia mondiale
Certamente non meritava di morire in quel modo, e spero che il poliziotto (già noto per altri atti violenti) venga condannato e duramente punito come merita, ma trasformare George Floyd in martire, viste le precedenti condanne per droga e rapina con minacce ad una donna incinta, mi sembra francamente eccessivo, come inopportuna mi è parsa la frase di Joe Biden rivolta alla figlioletta dell’ucciso “Tuo padre ha cambiato il mondo”.
Manco fosse Martin Luther King!
Ricordo altre uccisioni di persone di colore ad opera di poliziotti:
Eric Garner (17 luglio 2014)
Michael Brown (9 agosto 2014)
Freddie Gray (19 aprile 2015)
Alton Sterling (7 luglio 2016)
Terence Crutcher (16 settembre 2016)
Gregg Gunn (18 novembre 2016)
Nessuno si è inginocchiato per loro… Già, in quel periodo come Presidente USA c’era Obama, e non il “trucido” Trump.
In ogni caso non è una questione di razzismo, perché da sempre si verificano fatti simili, anche a “colori” alterni. Però tra pochi mesi ci saranno le elezioni, e non è parso vero cavalcare la questione razziale in funzione anti Trump, in quanto i dem non hanno ancora metabolizzato la sconfitta di Hillary Clinton.
È palese che le manifestazioni americane che stanno devastando gli Usa sono fatte solo con lo scopo di demonizzare l’attuale Presidente, quando la polizia di Minneapolis dipende dal l’amministrazione e dal sindaco democratico.
Ed altrettanto stupide sono le manifestazioni che si svolgono in tutto il mondo con l’abbattimento di monumenti senza considerare il periodo storico, iniziando dall’imbrattamento della statua di Winston Churchill (quello vero, non la mala copia nostrana 😂), statista senza il quale ora staremmo tutti o quasi sotto il giogo nazista.
Per non parlare dell’emittente televisiva HBO che ha tolto dal proprio catalogo il film “Via col vento”, che ricorda molto la furia iconoclasta dei talebani. Tanto più che Hattie McDonald fu la prima donna di colore a vincere un Oscar anche se, per le allora vigenti leggi razziali, poté accedere alla prima del film entrando dalla porta di servizio.
E non dimentichiamo la catena di supermercati svizzeri Migros (qualche attinenza con i migranti?) che ha messo al bando i Moretti di cioccolato: mi aspetto che facciano altrettanto con i salumi Negroni, il Morellino di Scansano, il Nero d’Avola, l’amaro Montenegro, la birra Moretti…
fine mandato
Il presidente premio Nobel per la pace, guerrafondaio arrogante e prepotente, sembra voglia scatenare la terza guerra mondiale.
Non pago di aver combinato tutta una serie di disastri durante il suo duplice mandato presidenziale (nascita dell’ISIS, partecipazione nell’uccisione di Gheddafi e destabilizzazione della Libia, tentato assassinio di Assad e guerra civile in Siria spacciando per “resistenti” i terroristi islamici, accordo con l’Iran sul nucleare, sanzioni alla Russia per aver attuato politiche di difesa in Crimea ed in Ucraina), non ha rispettato la prassi per cui, una volta eletto il successore, il presidente in carica fino all’insediamento del subentrante si astiene da operazioni in campo internazionale e nazionale che abbiano ripercussioni nel lungo termine.
Obama, cui rode ancora la vincita di Trump, sta compiendo azioni a dir poco sconsiderate.
Non gli è bastato aver pilotato la risoluzione ONU contro gli insediamenti di Israele, con il dibattito rinviato a gennaio, adesso ha espulso 35 diplomatici russi ritenuti spie che avrebbero favorito l’elezione di Trump tramite hackers informatici, quando l’unica cosa imputabile alla Russia è stata quella di rendere note le azioni non propriamente corrette di Hillary Clinton. Come un bambino dispettoso Obama cerca di lasciare al rivale una situazione ingestibile, irritando il premier russo.
Fortunatamente Putin si sta dimostrando un personaggio dai nervi ben saldi, ed ha smentito di voler espellere altrettanti diplomatici americani, facendo fare una figura di palta al quasi ex presidente USA e dimostrando di essere notevolmente superiore, moralmente e diplomaticamente, a Obama.
Non solo ha smentito di voler chiudere la scuola anglo-americana a Mosca, ma ha negato pure di voler espellere altrettanti diplomatici USA dal suolo russo. Inoltre ha invitato al Cremlino tutti i figli dei suddetti diplomatici per la tradizionale festa di fine anno.
Ma non erano i comunisti quelli che mangiavano i bambini? Evidentemente i tempi sono cambiati 😀
Noterella
Allora…
1 – Trump, il repubblicano guerrafondaio.
Ricordo una cosa: le peggiori guerre le hanno fatte i democratici.
Truman… ordinò di sganciare le atomiche, anche se con quelle si risparmiarono altri morti. Dicono comunque che il Giappone stesse per arrendersi. Non so quanto sia vero, però resta il fatto che a Hiroshima e Nagasaki morirono moltissimi civili inermi.
Poi la guerra di Corea, nella quale venne fatto uso di Napalm
Kennedy… per un pelo non scatenò un conflitto mondiale con i missili di Cuba, crisi nella quale Krusciov si dimostrò più accomodante degli americani (anche perché disponeva di forze notevolmente inferiori); poi iniziò la guerra in Vietnam, continuata dal democratico Johnson e che fu poi terminata dal repubblicano Nixon, tanto denigrato ed esecrato.
Obama… beh, ormai lo sanno tutti quanto il premio Nobel per la pace (?)abbia destabilizzato il medioriente: le primavere arabe, con l’intero nord Africa nel caos più completo. La Libia è stata il caso esemplare: dando il suo appoggio alla Francia ed alla Gran Bretagna, Obama disse che “uccidere Gheddafi significa stare dalla “parte giusta” della storia”. Trucidato il dittatore che fungeva da collante tra le varie fazioni, il paese è finito nell’inferno delle divisioni tribali. In Ucraina Obama ha fomentato la rivolta ucraina contro la Russia, scatenando una guerra civile. In Siria ha appoggiato contro Assad i ribelli “moderati”, che poi tanto moderati non si sono dimostrati, dietro ai quali si nascondono gruppi estremisti finanziati sia dalla Turchia che dalle monarchie dei paesi petroliferi, da sempre partners degli americani. Gli USA, tanto amanti della libertà e della democrazia, non hanno mosso ciglio per aiutare lo Yemen, per non disturbare gli amici sauditi.
2 – Trump razzista che vuole il muro tra Stati Uniti e Messico
Ma il muro è stato già costruito dal democraticissimo Clinton, anche se non continuo, è lungo mille chilometri (!) alto tra i due ed i quattro metri, dotato di illuminazione ad altissima intensità, di una rete di sensori elettronici e di strumentazione per la visione notturna, connessi via radio alla polizia di frontiera statunitense, oltre ad un sistema di vigilanza permanente, effettuato con veicoli ed elicotteri armati. Già, ma Clinton il democratico lo ha potuto fare senza scatenare dissensi, Trump il repubblicano invece è un reprobo razzista.
“solo due pazzi”
Barack Obama rassicura gli americani: niente paura, quelli della strage in California, a San Bernardino, erano “solamente” due pazzi. Poco importa che i due assassini, ambedue di origini pachistane e sposati tra di loro, avessero in casa un vero arsenale (oltre a quello usato per la strage), tutte armi acquistate legalmente – e qui la solita solfa sul pericolo di detenere armi in casa – , oltre a 12 tubi-bomba e 5mila proiettili, poco importa che sui social network inneggiassero e sostenessero gruppi jihadisti, poco importa che sia stato trovato anche un manuale di al Qaida per costruire ordigni in casa, poco importa che il marito avesse fatto di recente un viaggio in Arabia Saudita.
Obama ci va cauto, ipotizza in primis che la causa sia un conflitto di lavoro e quando deve pronunciare le parole “terrorismo islamico” ricorda tanto Fonzie quando doveva dire “Ho sbbbbbb….(agliato)”.
L’unica cosa certa è che questi due vigliacchi si sono accaniti contro un gruppo di persone disabili, quindi in grave difficoltà. Tipico di chi non ha il coraggio di affrontare gente pari a loro e parimenti armata. Ma anche il presidente USA non ci fa certo una bella figura cercando di nascondere la verità dietro argomenti a dir poco tentennanti.
Ed intanto, i militanti Isis sul web festeggiano il sacrificio dei due leoni, che io definirei più propriamente “sciacalli”.
Fissazioni
Perbacco…Obama è fissato con la cacciata di Assad…
Perché non se la prende con la tirannia dell’Arabia Saudita, che è ancora peggiore di quella siriana?
L’Arabia è uno dei pochi paesi al mondo retto da una monarchia assoluta, SENZA PARLAMENTO, senza partiti politici, senza nemmeno una costituzione in quanto tutto è regolato dal Corano. Non esiste quindi libertà né politica né tanto meno religiosa, tanto da condannare a morte il poeta arabo di origine palestinese Fayadh per blasfemia. L’unica norma vigente è quella per cui la monarchia è appannaggio dei diretti discendenti del sultanoʿAbd al-ʿAzīz Āl Saʿūd primo re dell’Arabia Saudita. Tutto è regolato dalla Sharia e dalla Sunna di Maometto. L’assurdità poi di aver nominato i rappresentati di questo stato quali tutori dei diritti umani…
http://www.today.it/rassegna/poeta-ashraf-fayadh-condannato-arabia-saudita.html
Assad invece regna su un paese che lotta contro un terrorismo che vuole ripristinare modi di vita medievali, mentre sotto il “despota” Assad alle donne è consentito uscire senza essere velate, di poter studiare liberamente, di partecipare alla vita politica, e lo stesso anche ai cristiani, e dove sciiti e sunniti convivono nella reciproca tolleranza.
Ora Obama vuole distruggere questa società, come sono stati distrutti l’Iraq e la Libia (ma anche l’Afghanistan laico ad opera della coppia CIA-Bin Laden). Ma ora si spera che l’Europa cominci ad aprire gli occhi su ciò che è bene e ciò che è male, su ciò che è meglio e ciò che è peggio. E nella speranza è compresa anche quella che la Turchia non entri a fare parte della Comunità Europea.
Scenari di guerra
Non contenti del dissesto che hanno provocato in Libia con la destituzione di Gheddafi, Francia ed USA ci riprovano con Assad che, in loco, è l’unico in grado di fermare l’ISIS. Non per altro Putin è intervenuto in breve tempo in Siria, ma senza l’intenzione di deporre il dittatore siriano, contrariamente ad USA e Francia.
Mentre l’ISIS rappresenta un pericolo per tutto il mondo civile, sia nel campo della cultura, con le sue distruzioni indiscriminate, sia per quanto riguarda la religione (non colpiscono infatti solo i cristiani, gli yazidi e le altre minoranze religiose, ma si scannano pure tra loro islamici a seconda che siano sciiti o sunniti), e sia per quanto riguarda i diritti umani, con le orrende decapitazioni degli ostaggi e la condizione di sottomissione delle donne, l’utilizzo di bambine (naturalmente esseri inferiori) come kamikaze per effettuare attentati, la questione della deposizione di Assad è solamente un fatto interno che deve essere regolata dai siriani.
La logica vorrebbe che contro un nemico comune si faccia fronte unico, ma gli intrecci sono troppo complessi da sciogliere: a fianco di Assad ci sono ad esempio sia Iran che Iraq, oltre ai libanesi di Hezbollah, tutti sciiti e filorussi. I paesi arabi del Golfo invece, sunniti, sono per la defenestrazione di Assad, sono alleati (a puro scopo economico) degli USA e ostili all’Iran che sta sviluppando un programma nucleare che rappresenta un pericolo per loro. C’è poi la Turchia, che ha un atteggiamento piuttosto ambiguo: dopo un recente attentato ha deciso di concedere agli USA l’utilizzo delle proprie basi aeree e di aderire alla coalizione anti ISIS, però il suo principale obiettivo è quello di disfarsi dei curdi che, pur combattendo contro lo Stato Islamico, aspirano ad avere un proprio territorio e costituirsi in Nazione. Pure Israele partecipa alla coalizione anti ISIS, ma sostanzialmente nei riguardi del dittatore ha assunto una posizione di neutralità.
Infine ci siamo noi italiani, né carne, né pesce: non effettueremo raid, ma cerchiamo il dialogo con queste “persone”, come se con dei terroristi sia possibile dialogare….
Comunque si preannuncia un nuovo braccio di ferro tra gli USA e la Russia come già successe in Afghanistan, dove ambedue le superpotenze rifornivano di armi le opposte fazioni, con il solo risultato, dopo anni ed anni di guerra, di lasciare un paese completamente distrutto ed in mano ai fondamentalisti talebani.
Ma quello che non riesco a capire è perché i raid fatti dalla Russia siano dannosi mentre quelli fatti dalla Francia invece non lo sono. E non solo per quanto concerne la Siria. Infatti il raid dell’ONU (ma le bombe erano americane) a Kabul ad esempio, che ha colpito degli ospedali uccidendo una ventina di persone tra medici e pazienti ha provocato “danni collaterali ad una struttura medica”, come ha espresso il colonnello Brian Tribus, ma le sue parole sono smentite dal personale di Medici senza Frontiere.
Obama dice di contrastare Assad perché è un dittatore. Bene, ma allora perché tra i suoi alleati ci sono i paesi del Golfo e l’Arabia Saudita (che l’ONU ha recentemente messa a capo della commissione dei Diritti Umani!) quando è noto che dette nazioni non possono essere definite liberali, tanto meno democratiche?
Cornuti e mazziati
Leggo che l’altra sera a “Piazza pulita” molti concordavano sul fatto che destituire Gheddafi sia stato un grosso errore, ma che solo la Meloni ha ricordato che Berlusconi aveva osteggiato questo intervento, e fu poi costretto poi ad appoggiarlo da Napolitano che “voleva importare la democrazia in quel paese”.
Una grossa corbelleria, quell’intervento “umanitario”, (lo stesso Formigli, certamente non di destra, l’ha definito “una cazzata”) che continueremo a pagare per gli anni a venire, in termini di sicurezza e di minori rifornimenti di petrolio ed altri prodotti derivati. Ecco cosa succede a voler imporre la democrazia nei Paesi che sono stabili solo sotto una dittatura. Esimie teste di cavolo che non sanno valutare le conseguenze delle proprie azioni.
L’importare la democrazia in Libia fu opera principalmente di Obama cui si accodarono, per questioni economiche, i francesi si Sarcozy. Il contratto tra i francesi e la Libia stava cambiando a favore dell’Italia grazie a Maroni che, in cambio del blocco dei clandestini da parte del governo libico, aveva presentato un progetto di grandi opere in Libia che coinvolgeva lavoratori italiani e libici. Maroni consegnò ai libici anche sei motovedette affinché potessero meglio pattugliare le loro acque per contrastare le partenze dei clandestini. Così, finché Maroni fu ministro, e cioè per un altro anno, a Lampedusa non sbarcò quasi più nessuno.
Adesso però arrivano le “supposte”, e se di riflesso le prendono francesi ed americani, le più grosse spettano a noi, che dobbiamo far fronte ad una massiccia invasione, mentre alcuni dei nostri politici – due nomi a caso: Alfano e Gentiloni – ci dicono che l’unico pericolo è rappresentato dai foreign fighters.
Risvegli
Siamo spesso un po’ ingenui ed un po’ bambini.
Ci facciamo abbindolare dalle belle parole, dalle false promesse, dai sorrisi, dalle pacche sulle spalle.
Poi quando prendiamo la classica legnata sui denti ci risvegliamo amaramente.
È quel che è successo agli americani. Non basta essere “di colore” per avere credibilità.
Contano i progetti portati a termine, le manovre economiche e quelle in politica estera.
E questa mattina Obama si è risvegliato un po’ più pallido.
Lo stesso è successo in casa nostra con i sindaci: difficile trovare qualcuno che ammetta di aver votato Pisapia a Milano o Marino a Roma.
I cittadini hanno votato un’immagine, un’apparenza. .. senza considerare che dietro di sostanza non c’era assolutamente nulla.
Solo che, per accorgersi dell’errore, spesso passano anni…e le cose peggiorano.
Medio Oriente
Il Medio Oriente ormai sta per esplodere.
Dopo la Tunisia e la Libia, ora è la volta dell’Egitto, con tutte le sue contraddizioni: da una parte l’esercito che sostiene le forze laiche e progressiste contro la maggioranza “democraticamente” eletta e fanaticamente religiosa dei Fratelli Mussulmani, legati ad Al Qaida, che vogliono imporre la sharia trasformando lo stato in un altro Iran.
Poi c’è la Siria.
Ormai la rivolta siriana va avanti da troppo tempo, dalla primavera del 2011, ed ha già causato decine di migliaia di morti ed un continuo esodo di sfollati che si riversano nei paesi limitrofi.
Difficile dover scegliere tra una dittatura e tra il fanatismo religioso, perché ambedue sono pericolosi. Verrebbe voglia di dire che sono affari interni loro e che devono sbrogliarsela da soli, ma si può rimanere indifferenti al cospetto di tanta violenza?
Intanto non si hanno le prove certe su chi abbia usato i gas nervini. Ognuna delle due parti accusa quella avversa, e sembra che Putin sia in possesso delle prove che incriminerebbero i ribelli. L’unica cosa sicura è che i ribelli, chiamati chiaramente terroristi dal governo, hanno attaccato gli ispettori dell’ONU che indagano sull’uso di armi chimiche.
Davanti a tanti morti, davanti a tanti orrori Obama, premio Nobel per la pace (?) sembrerebbe intenzionato ad attaccare, spalleggiato da Cameron e probabilmente anche da Hollande. Sia gli USA che la Gran Bretagna hanno già numerose unità navali in zona: cacciatorpediniere armati di missili Tomahawk a lunga gittata gli USA, e navi da guerra e probabilmente anche un sottomarino nucleare la Gran Bretagna, ed inoltre portaerei e portaelicotteri, che godrebbero dell’appoggio logistico delle basi in Turchia, Cipro e Giordania.
Certo che se le cose dovessero andare come in Kossovo, in Libia o in altre parti dove c’è stato un intervento armato, la soluzione sarebbe ancora più deleteria di un non intervento.
L’unica cosa che appare davvero incomprensibile è come mai i paesi occidentali sostengano i ribelli che vogliono imporre un regime strettamente islamico, con tutte le conseguenze che questo comporterebbe, terrorismo innanzitutto e la dichiarata intenzione di cancellare lo stato di Israele dalla faccia della terra (ma quest’ultima posizione è sostenuta pure da Assad, alleato fedele dell’Iran, che non è divenuto per nulla moderato dopo le ultime elezioni) e la distruzione di chiese cristiane con il conseguente massacro di fedeli.
Per tre anni l’Occidente ha lasciato agire indisturbato Assad, che ha così potuto imprigionare, torturare, sterminare migliaia di persone. Qui in Occidente si è creduto troppo ingenuamente che in quei paesi si potesse instaurare una democrazia almeno apparentemente simile alle nostre, ma così non è stato, e non è certo inviando i missili “intelligenti” o, peggio, fornendo armi ai ribelli che si potrà sanare la situazione.
Zerbini
Non c’è, anzi non c’era soltanto Emilio Fede, ed almeno lui ammetteva di essere fazioso…
Certi giornali, certi giornalisti sono solo asserviti ai poteri forti, comportandosi da scendiletti del potente di turno. E’ il caso delle fantomatiche lodi che Obama avrebbe fatto a Monti, e che invece il “Fatto” ha sbugiardato.
Obama nel suo discorso non solo non ha tessuto le lodi del nostro “beneamato” premier, ma nemmeno lo ha citato. Quando si dice fare lo zerbino…
Così va il (nostro piccolo) mondo
Matteo Renzi va dicendo quello che in molti, me compresa, pensano e scrivono da parecchio tempo, ossia che l’opposizione è carente di idee ed è tenuta assieme solo dall’antiberlusconismo. Per queste sue affermazioni viene osteggiato anche dal partito cui appartiene, che lo ha “garbatamente” invitato a fare gavetta prima di poter accedere ai posti di comando. Se in linea di massima si può essere d’accordo con i “vecchi” che possono accampare a loro favore lunghi anni di esperienza nel campo politico, ragionando coerentemente invece bisogna chiedersi cosa hanno fatto di concreto i vari D’Alema, Bersani, Franceschini, Veltroni, Bindi e chi ne ha più ne metta (tralascio volutamente Prodi…). Cosa ci hanno saputo offrire? La litania che giornalmente ricorre è “Berlusconi deve dimettersi”, e se per certi versi si può anche convenire con questo, cos’hanno da proporre di diverso se non un governo di unità nazionale e quali decisioni prenderebbero? (a parte che non ce la vedo la Bindi concordare con Vendola o Casini con Di Pietro…). A Berlusconi viene anche imputata la crisi che ormai è planetaria e coinvolge tutti i paesi. In Spagna, Portogallo, Grecia ed Irlanda ( i cosiddetti PIGS) Berlusconi non c’è…eppure vanno male. Nemmeno la Francia con Sarkozy se la cava meglio di noi, anzi le sue banche sono molto più fragili delle nostre. Lo stesso dicasi della Merkel in Germania, e lo stesso Obama non verrà certamente rieletto.
Noi a nostro discapito abbiamo solo un enorme debito pubblico, che data ormai da decenni, e non è certo colpa di Berlusconi, tutti parlano di crisi ma le code non le fanno davanti ai negozi di pasta e pane o di frutta e verdura, ma davanti alle catene della Trony. Nel nostro paese annualmente vengono venduti 23 milioni di telefonini…
Alla faccia del prezzo stratosferico dei carburanti (oggi la blu super Agip costava 1,715 euro), le strade sono intasate dal traffico. In giro vedi bambini delle elementari attaccati al cellulare…qualcosa non mi torna. Tra le affermazioni ottimistiche del Premier e quelle ultranere delle Cassandre dell’opposizione, c’è una enorme zona grigia in cui si colloca di tutto e di più. Siamo un popolo che vive al di sopra delle proprie possibilità. In molti rinunciano al cibo, ma non all’ultimo gadget tecnologico o all’abbigliamento firmato. Compriamo meno libri e cultura, però guai a non rinnovare l’abbonamento alla palestra o a non partire in vacanza per destinazioni esotiche…
Diamo in conclusione più credito all’apparenza che alla sostanza, ma lo stesso mercato richiede questo: quante cose potrebbero essere riparate ma vengono buttate? Chi aggiusta più un ferro da stiro? Lo si butta e se ne compra uno nuovo. Il cellulare che abiamo non è provvisto di determinate funzioni? Via…e se ne acquista un altro! Ovvio che così si incrementano i consumi e in tal modo l’economia “gira”, ma fino a quando potrà reggere questo sistema?
E intanto da noi si incrementa il mercato delle vacche…solo che se è uno Scilipoti a lasciare l’IDV all’opposizione per appoggiare il governo Berlusconi si dice che il parlamentare è un traditore, se altri invece lasciano il PDL per andare all’opposizione, sono persone che dimostrano grande senso di responsabilità…Io li considero topi che lasciano la nave che affonda…
In conclusione, questa è l’Italia dei burattini, dei sor Tentenna, che decide di non decidere, rimandando ogni cosa sine die, e se putacaso qualcuno ha delle idee, subito lo bollano e lo invitano a non scalciare…
divagazioni
Un periodo di stanca.
Ce ne sarebbero state cose da commentare, ma ci sono state giornate “NO”…
Ma qualcosa volevo comunque dire, anche se in ritardo…
Ad iniziare dalle stragi in Norvegia, che Borghezio ha commentato in maniera semplicemente ignobile. Non basterebbe una semplice sospensione…lo sbatterei fuori a calci.
Anche se simpatizzo con alcune idee leghiste, quali il drastico ridimensionamento del numero dei parlamentari, mi lascia perplessa la faccenda dei ministeri al Nord. L’idea sarebbe anche buona, decentrando non solo a Milano ma anche in altre città, ma questo non è certo il momento adatto di duplicare alcuni dicasteri, visto che si parla di ridurre le spese. Saranno anche ad affitto nullo, sarà che i ministri interessati si sono sobbarcati, dicono, le spese per l’arredamento, ma il personale bisognerà pure pagarlo…
Poi l’arresto di Papa e quello mancato di Tedesco. Prescindendo dal fatto che un imputato dovrebbe considerarsi innocente fino a prova contraria, possibile che Papa sia in galera, grazie alla votazione in Parlamento ed alla successiva decisione del gip, mentre un camionista che, ubriaco, ha falciato madre e figlioletta sia già fuori?
Il Penati che si sospende dalla carica di vice presidente del Consiglio Regionale, ma mantenendo la carica di consigliere mantiene lo stipendio…il furbetto! Ci vorrebbero le dimissioni (differenti dall’autosospensione) che permetterebbero di sostituirlo con qualcun altro….ma questo è il paese dei furbi, non dimentichiamolo.
E ci sono i “duri e puri” del PD che puri non sono mica tanto. Mi verrebbe da dire “sono italiani”, ma ne offenderei tantissimi di onesti. Del resto la corruzione albergava sovrana anche nei paesi entro l’ex cortina di ferro. Una volta ci fu anche un certo Primo Greganti…e chi se lo ricorda… Ci fu anche una “Missione arcobaleno”, ma nessuno più ne parla… Dell’affare Mitrokhin non é rimasto nulla…sbianchettato?
Poi le femministe d’antan che sfilavano al grido “il corpo è mio e lo gestisco io”, ora si sono tramutate nelle sante Marie Goretti del movimento “Se non ora quando”, e arricciano il naso, scandalizzate, davanti ad uno spogliarello durante una festa del partito, o per una segretaria che girava, mascherata, pellicole porno. E la tanto decantata libertà sessuale che esigevano? Boh!
Le intercettazioni finite sui mass media che hanno fatto chiudere un giornale a Murdoch, il quale si è dovuto pure scusare pubblicamente, mentre qui in Italia è la gente che le richiede, accampando la scusa che la stampa non vuole bavagli di sorta.
Mah…un ferragosto di due anni fa sono passata davanti a Villa san Martino…chissà che pure i miei cellulari non siano sotto controllo, e magari sarò pure sospettata di aver partecipato ai bunga bunga.
Poi il crollo di due “miti” esteri. Zapatero se ne va, e ci saranno elezioni anticipate. Lascia un paese allo sbando, in cui ha tralasciato la crisi economica che attanaglia la Spagna, con un tasso di disoccupazione al 20%, ma ha concesso il matrimonio ai gay, l’aborto alle minorenni, diritti alle scimmie antropomorfe. E Obama non è da meno, con gli Stati Uniti in gravissima crisi e sotto l’attacco degli speculatori…
E questa estate che, almeno qui al nord, non si decide ad arrivare. Vai in montagna, e ti devi coprire quasi fosse inverno, con giacche a vento e felpe…
Mah…questo mondo sembra sempre più girare all’incontrario. Che sia tutta colpa di Berlusconi?
Cosa ne pensate?