Acqua
Adoro l’acqua, fin da quando, ancora piccina, sguazzavo nella tinozza di zinco dove mi facevano il bagno.
Non parliamo poi di quando ho imparato a nuotare e dovevano tirarmi fuori a forza dalla piscina (non mi è mai piaciuto invece nuotare al mare).
Inoltre amo indistintamente laghi, fiumi, torrenti.
A Milano quindi è sempre d’obbligo una passeggiata lungo i Navigli. Il Grande è il più conosciuto ed è il più caratteristico, perciò è anche quello maggiormente visitato dai turisti, anche per le sue botteghe ed ateliers artistici che lo fiancheggiano. Però proprio poco distante dalla nostra abitazione c’è la Martesana, un naviglio molto particolare e dall’aspetto piuttosto romantico anche perché non è diritto e largo come il Grande ed il Pavese: sembra piuttosto un fiumiciattolo tranquillo.
Oggi, vista la bella giornata, abbiamo fatto una lunga passeggiata nella parte inferiore, quella che da Viale Monza (all’altezza dello Zelig) arriva fino a via Melchiorre Gioia.
All’inizio la Martesana è fiancheggiata da casette basse che si affacciano sul naviglio, specchiandosi nelle acque lisce, appena increspate dal nuoto delle anatre e da un’altra specie di uccelli che non sono riuscita a riconoscere: piumaggio nero con coda e crestina bianca (i maschi) o grigio piombo (le femmine) col becco color arancio, zampe piuttosto lunghe di un colore tra il verde ed il giallo fluo, una specie che sta tra la folaga ed il pollo sultano, almeno credo, purtroppo lontane per essere fotografate: magari qualcuno avrebbe potuto darmi qualche informazione al riguardo.
Nell’acqua si specchiano cespugli ed alberi, dai quali filtra la luce del sole con strani giochi.
Si passa sotto i ponti della ferrovia, adornati (?) da graffiti strani, ogni tanto, piccoli giardinetti ed orticelli trascurati, con scalette che scendono fino a pelo dell’acqua.
Nei pressi della Melchiorre Gioia, le casette lasciano il posto a condomini, mentre in lontananza si scorge il grattacielo della Regione Lombardia. L’ultima a riflettersi nella Martesana, è una fabbrichetta gialla un po’ scrostata
…ed è subito città, con il traffico, la gente, i rumori.
Cosa ne pensate?