25 aprile…che Liberazione?
Inizia la manfrina per la celebrazione del 70° anniversario della Liberazione, ed iniziano gli sproloqui, Boldrini in testa, che vuole cancellare la scritta DUX che sta sull’obelisco del Foro Italico.
Cazzo, (stavolta lo dico, e se lo dico vuol dire che sono veramente fuori dai gangheri)…
Queste teste vuote, invece di preoccuparsi dei problemi reali dell’Italia, disoccupazione, recessione, suicidi degli imprenditori che falliscono, immigrazione incontrollata, pericolo di attentati di matrice islamica, si interessano di cose che nulla hanno a che fare con la situazione reale del paese: ed ecco allora la registrazione di matrimoni omosessuali (a loro certamente consentirei tutti i diritti, ma chiamare matrimoni le loro unioni mi sembra davvero eccessivo), educazione gender nelle elementari, denominazione al femminile di tutte le professioni (cara Boldrini, studiati piuttosto la grammatica) ed ora anche la cancellazione delle scritte sui manufatti dell’epoca fascista, come se martellando le incisioni sui monumenti si possa far sparire con un colpo di spugna la storia. Ignoranza ed arroganza galattica, che si accompagnano molto bene.
E sempre a proposito di storia, quella recente intendo, perché 70 anni non sono poi un’eternità, non vedo perché ci debba essere il reato di apologia del fascismo e non quello di apologia del comunismo.
Sulla bacheca di un corrispondente di FB ho intrattenuto una fitta conversazione a tale proposito, sostenendo che TUTTI i regimi si assomigliano, in quanto una volta raggiunto il potere per prima cosa limitano le libertà individuali e si liberano degli avversari in modi più o meno leciti.
La risposta è stata che il fascismo lo abbiamo provato, ed il comunismo no, ma che sono cose assai differenti e che il PCI era molto diverso dal PCUS, che semmai chi si liberava degli avversari politici era lo stalinismo e non il comunismo. (Forse mi sfugge qualcosa: sta a vedere che Stalin sotto sotto era un nazifascista!)
Beh, ho obiettato, chi ci dice che se nel 1948 le elezioni fossero state vinte dal Fronte Popolare l’Italia non sarebbe stata uguale alla Jugoslavia o agli altri paesi del blocco comunista? Oppure l’idea che l’italiano medio ha del comunista nostrano è quella del sindaco Peppone?
Non dimentichiamo poi che il Migliore (migliore de che?) aveva la cittadinanza sovietica
“È motivo di particolare orgoglio per me l’aver abbandonato la cittadinanza italiana per quella sovietica.
Io non mi sento legato all’Italia come alla mia Patria, mi considero cittadino del mondo, di quel mondo che noi vogliamo vedere unito attorno a Mosca agli ordini del compagno Stalin”
“È motivo di particolare orgoglio aver rinunciato alla cittadinanza italiana perché come italiano mi sentivo un miserabile mandolinista e nulla più. Come cittadino sovietico sento di valere diecimila volte più del migliore cittadino italiano ”.
Togliatti ebbe anche delle responsabilità nell’occupazione russa in Ungheria del 1956 e nella condanna a morte di Imre Nagy, avendo votato unitamente ad altri leader comunisti a favore della pena capitale dello statista magiaro.
Lo stesso Napolitano aveva plaudito l’intervento russo in Ungheria
« Il compagno Giolitti ha il diritto di esprimere le proprie opinioni, ma io ho quello di aspramente combattere le sue posizioni. L’intervento sovietico ha non solo contribuito a impedire che l’Ungheria cadesse nel caos e nella controrivoluzione ma alla pace nel mondo. »
Solo nel 2006, nel cinquantenario della rivoluzione, Napolitano rese omaggio alla tomba di Nagy ed al sacrario dei caduti ungheresi, ma alcuni superstiti dichiararono apertamente che quella operazione era solo tardiva ed inopportuna.
E questi sarebbero i comunisti italiani: quanta differenza da quelli russi?
Io ho in odio TUTTI i totalitarismi, tutti quei movimenti, tutte quelle ideologie che limitano la libertà delle persone, ed anche il momento che stiamo vivendo attualmente giorno per giorno sta limitando la nostra indipendenza, controllando, vietando, proibendo, censurando.
Mi chiedo allora cosa ci sia da festeggiare in quella data…
discorso di fine anno
Quest’anno non guarderò assolutamente (come del resto gli anni precedenti) il discorso di Napolitano, tanto meno quello di Grillo.
Preferisco vedermi quello dello scorso anno di Natalino Balasso! Tanto ogni anno non cambia assolutamente nulla, le solite parole, la solita retorica!
Auguri a tutti.
Questa Italia mi fa paura.
Questa Italia mi fa paura.
È la nazione in cui se hai il viso ridotto ad una maschera di sangue a seguito di un tentativo di rapina e spari a chi ti ha conciato in questo modo vieni processato.
È la nazione in cui un ragazzo ubriaco causa una strage e, essendo di etnia Rom e senza fissa dimora, viene messo ai domiciliari in un resort di lusso ( e qualcuno lo voleva pure come testimonial di occhiali di marca).
È la nazione dove un altro ubriaco senza patente e che doveva essere agli arresti domiciliari uccide una bimba di nemmeno due anni e mentre lui è a piede libero viene invece indagata la madre in quanto la piccola, pur assicurata con le cinture – che non sono valse a salvarle la vita – era sul sedile anteriore e non sull’apposito seggiolino sito sul sedile posteriore.
È il paese dove la gente normale non ha più diritti ma solo doveri e viene continuamente vessata a favore di chi delinque.
Adesso, vero che le carceri italiane sono sovraffollate, ma un altro indulto o, peggio, amnistia non è ben visto dalla popolazione ” normale”. E Napolitano ha poco da bacchettare quelli del M5S dicendo loro che se ne fregano dei diritti della gente, con chiaro riferimento ai carcerati.
Dei diritti della gente comune chi si interessa, assodato che buona parte dei rilasciati a seguito dell’indulto precedente sono stati nuovamente imprigionati dopo poco tempo e che un’altra parte di chi sta agli arresti domiciliari non osserva l’obbligo di restare chiuso in casa?
Avremo così una cinquantina di milioni di italiani reclusi nelle proprie case, tra allarmi, porte blindate, sbarre alle finestre…
—
Inviato dal Veloce promemoria
Tragedia
Il Papa ha detto che ci dobbiamo vergognare, ma io non mi sento affatto in colpa.
E poi di cosa dovremmo vergognarci noi italiani?
Di non andare a prelevare i clandestini direttamente a casa loro con dei traghetti come ha auspicato Lerner? (non ho ben capito se la sua fosse una proposta o solo una provocazione).
Non voglio nemmeno scadere ai livelli beceri di qualcuno che ha commentato che se i clandestini non fossero partiti non sarebbero nemmeno annegati; i morti vanno sempre e comunque rispettati.
Chiediamoci piuttosto: chi è che illude questi poveri cristi facendo credere loro che l’Italia sia il paese di Bengodi, quando invece è in piena crisi?
Chi li “invita” a venire, con la promessa di dar loro lavoro diritti benessere e cittadinanza, quando ormai anche per noi il lavoro è sempre più precario e i diritti “nostri” vengono calpestati in nome di una solidarietà fasulla?
Chiediamoci inoltre perché questi flussi che provengono da Somalia ed Eritrea si imbarchino proprio dalla Libia.
Chiediamoci chi dia a questi poveracci la somma di 2000 euro a cranio per partire su scafi fatiscenti.
Chiediamoci chi lucra su questi viaggi, che non sono della speranza ma della disperazione.
Chiediamoci perché solamente l’Italia soccorra questa gente mentre altri paesi come Spagna, Grecia, Malta, Francia se fanno qualcosa è il minimo indispensabile e a volte neppure quello. Austria e Germania li respingono alla frontiera e tutto ricade sulle nostre spalle.
Spesso paragono l’Italia ad una famiglia: il padre e la madre lavorano, i figli studiano, spesso ci sono anche i nonni da accudire. Una famiglia di questo tipo può accollarsi una persona in più: ognuno rinuncia a qualcosa ma vivono ancora decentemente. Ma se il numero delle persone aumenta, senza che il reddito si incrementi di conseguenza, staranno TUTTI male.
L’Europa si scarica la coscienza dicendo che ci ha fornito i mezzi finanziari (largamente insufficienti, e spesso nelle mani di varie associazioni “umanitarie” che ci speculano sopra) per fronteggiare l’emergenza, ma i soldi non sono sufficienti, ci vogliono anche i mezzi.
Allora PRETENDIAMO che anche il resto dell’Europa si muova, che dia mezzi per pattugliare le coste, che fornisca uomini per procedere all’identificazione di questa gente che arriva sempre più massicciamente da noi, che ci aiuti a installare e sorvegliare i centri di accoglienza, che si accolli una parte di quelli che risultano davvero profughi e ci aiuti a rimandare indietro quelli che non lo sono.
Ma molte leggi sull’immigrazioni vanno cambiate urgentemente, perché nemmeno l’intera Europa può farsi carico dell’enorme massa migratoria che la sta invadendo.
Nulla dovrà essere come prima ha sentenziato la Boldrini, auspicando la revoca della Bossi-Fini, come se abrogando la legge potesse cambiare qualcosa.
La legge in questione prevede che possa entrare in Italia solo chi è in possesso di un contratto di lavoro che consenta il mantenimento economico e che chi venga trovato senza permesso di soggiorno ma con i documenti in regola venga espulso dal Prefetto. Chi invece è senza documenti di identificazione deve essere portato nei CIE per l’identificazione per 60 giorni, ben 30 in più di quanto prevedeva la Turco-Napolitano.
Ma la presidente dimentica forse che a prevedere l’arresto per chi favorisce l’immigrazione clandestina fu, guarda guarda, la legge Turco-Napolitano. Già…. e se la presidente facesse meno demagogia , meno “passerella” sulle televisioni e mantenesse un giusto equilibrio ed imparzialità e non si limitasse ad agitare il ditino a mo’ di maestrina facendo morale a buon mercato sarebbe molto meglio.
Voglio anche ricordare un’altra tragedia: la nave (?) Kater i Rades, proveniente dall’Albania e stracarica di immigrati, speronata da una nostra corvetta nel lontano 1997. 57 i morti annegati (e nessun minuto di silenzio per loro). La Bossi – Fini non era ancora in vigore (è del 2002), ed al governo c’era Prodi. All’Interno c’era Napolitano. A Brindisi nessun membro del governo andò a sincerarsi della situazione, né Prodi, né Napolitano, nemmeno Andreatta (difesa) o Dini (esteri), ma solo Berlusconi, il tanto esecrato Berlusconi che si offrì di ospitare i superstiti a sue spese. Quanti di quelli che si riempiono la bocca di parole come solidarietà fanno di concreto e magari in prima persona, per aiutare queste popolazioni?
Certo, dovremo evitare che i barconi stracolmi approdino sulle nostre coste. Napolitano ha auspicato che vengano pattugliati i mari. Era quello che era stato fatto con Maroni quand’era ministro dell’interno, grazie anche agli accordi stipulati con Albania e con la Libia di Gheddafi (che usava i clandestini come arma di ricatto nei confronti dell’Italia). E durante il suo mandato, gli sbarchi erano drasticamente calati. Intanto tutti parlano, ma nessu no fa nulla. E anche questo fa parte della tragedia…
Come si dice solitamente, mentre a Roma si discute, Sagunto viene conquistata dai nemici…. ed anche questo fa parte della tragedia.
Giustizia è fatta…
Non ero intenzionata di commentare la condanna di Berlusconi, però sia le parole di Napolitano che quelle di Epifani mi sono sembrate sospette. Innanzitutto la tempistica: pochi minuti dopo la sentenza le dichiarazioni erano già belle e pronte e questo mi dà da pensare: qualcosa di già preparato? Qualcosa di già deciso prima?
Napolitano mi ha profondamente deluso. Qualche volta mi era perfino sembrato simpatico, ma questa volta con la sua uscita sulla riforma della giustizia ho pensato male e forse ci ho perfino azzeccato. Queste parole non poteva pronunciarle prima, in tempi non ancora sospetti?
E che ci sia malafede ed accanimento si evince anche dal fatto che la stessa Cassazione ha chiesto di rivedere il periodo di interdizione stabilito per legge in un massimo di tre anni, anziché cinque come dalla condanna della corte d’Appello di Milano (che preparazione, queste magistrate!).
Ed Epifani allora? Criticato perfino da alcuni esponenti del suo partito. Mi aspetto solo che eriga personalmente la forca o ripristini la ghigliottina per un linciaggio pubblico. Se facesse un serio esame di coscienza, vedrebbe che anche tanti dei suoi non sono esenti da pecche e peccati…e chi è senza peccato scagli la prima pietra. Intanto mi aspetto che venga fatta seriamente luce sulla questione Monte Paschi…sembra che un dossier contenga nomi di personaggi di spicco, staremo a vedere. E nei suoi panni aspetterei a cantare vittoria, prima di vedere come davvero andrà a finire, dato che i legali di Berlusconi vogliono interpellare la Corte Europea.
Vendola straparla e vaneggia: “E’ statista chi ha il senso dello stato…ma una persona che attacca in modo così violento il potere giudiziario non lo è”..
Allora lo stesso governatore pugliese che ha infangato chiunque abbia indagato su di lui per via dell’amicizia tra sua sorella ed i giudici che avrebbero dovuto disporre il suo rinvio a giudizio, costringendo perfino la dottoressa Desirée Digeronimo al trasferimento? Evidentemente da quell’orecchio non ci sente. O forse non considera ciò come attacchi al potere giudiziario..
Poi ci sono le questioni squisitamente formali. Berlusconi, socio di maggioranza di Mediaset, è stato condannato per frode fiscale, ma chissà perché l’amministratore delegato non ha subito alcun procedimento penale…molto strano, visto che il responsabile è sempre e comunque l’amministratore delegato… e ci sarebbero ancora tante altre cose da dire…
“Non c’è tirannia più crudele di quella perpetrata sotto lo scudo della legge ed in nome della giustizia”
Montesquieu
Il pollaio
Come un maestro vecchio stampo, Napolitano ha rimproverato tutti. Gli argomenti che ha apportato sono ovvi, quali la collaborazione tra i vari partiti – specialmente i maggiori -, prescindendo dalle ideologie, ed iniziando dalle cose che accomunano e dagli argomenti più urgenti per il bene del paese, quali l’occupazione ed il rilancio dell’economia (che sono poi tra i punti segnalati dai dieci “saggi”).
Tutti al momento applaudono, tranne i soliti grillini, ma già poco dopo iniziano i paletti… La Lega, tramite Maroni, avrebbe posto il veto su Amato, memore dello scippo attuato sui conti bancari, anche se Amato ha dichiarato che non avrebbe più proposto una simile manovra; il Sel è restio ad un qualsiasi governo di larghe intese se questo prevede la partecipazione del PdL. Lo stesso ha fatto Fratelli d’Italia, restio ad un governo Amato per le sue passate militanze nelle fila craxiane, anche se sarebbe disposto ad appoggiare un’eventuale guida di Renzi… E difficile sarà anche mettere d’accordo le due anime del PD, la vecchia e la nuova.
Intanto Grillo annuncia sfracelli e la bancarotta dell’Italia entro l’autunno, incurante che le sue dichiarazioni possano affossare la Borsa. Ricorda tanto il “muoia Sansone con tutti i Filistei”, crollerò io (come è successo ieri in Friuli Venezia Giulia), ma nessuno sopravviverà. Davvero un alto senso dello stato!
E nel frattempo, nel PD si sta giungendo alla resa dei conti…fratelli coltelli. E mi fa specie vedere che danno ancora la parola alla Bindi…
Il pollaio è tutto in movimento.
Dicono…
… che Berlusconi sia il vero vincitore perché sarebbe l’artefice della rielezione di Napolitano.
Vincitore?
Ci ritroviamo una camera a forte maggioranza della sinistra, grazie al premio di maggioranza del porcellum (e che il PDL non si lamenti, perché prima gli andava bene), la presidenza delle due camere in mano alla sinistra (Grasso PD e Boldrini Sel), un Presidente della Repubblica ex PCI e tra poco un governo a guida Amato o, forse, Enrico Letta.
Certo che nulla è cambiato: la scelta di Napolitano era “obbligata”, e tanto di cappello a lui per aver accettato. Solo che adesso Bersani deve mangiarsi le mani e rimproverare se stesso. Se avesse accettato subito di fare un governo di larghe intese con il PdL, come si dovrà fare adesso – condizione posta da Napolitano per la sua ricandidatura -, invece di mendicare i voti dal M5S e farsi sbeffeggiare da tutti, il PD non sarebbe allo sbando e lui ne sarebbe ancora a capo ed il partito non sarebbe a rischio scissione. Sono rimasta sinceramente male vedendo le sue lacrime all’atto dell’elezione.
A me preme una forte maggioranza ed una buona opposizione, ma in Bersani è prevalsa la logica di partito.
Ma se Sparta piange, Atene non ride.
Berlusconi, checché tanti lo dicano, per mio conto non è il vincitore. Non ci sono vincitori, ma solo perdenti. Bersani per quanto esposto prima, e Grillo, che credeva di ricattare con la sua frase “se votate Rodotà si apriranno praterie per il governo”. Perde anche Sel, ritenendo conclusa la sua alleanza col PD, e che cerca ora di aggrapparsi a Grillo.
Vincente forse è il solo Napolitano, che si è dimostrato ligio alle istituzioni, e di fatto sta trasformando l’Italia in una repubblica di tipo presidenziale, in quanto tutto dipende da lui.
Speriamo bene…
Il congresso dei Saggi
Non ho mai nascosta la mia antipatia per Napolitano, anzi l’ho davvero detestato quando ci ha imposto il governo tecnico guidato da Monti…
Ma in questa circostanza cosa doveva fare, con il semestre bianco che gli impedisce di sciogliere le camere e con quella testa di rapa di Bersani ( forse anche chi l’ha sostenuto alle primarie si sarà accorto della bufala che ha fatto ), il quale continuava a ripetere come un pappagallo “mai al governo con il PdL” e mendicava i voti dei grillini che imperterriti vorrebbero governare loro soli pur senza avere i numeri?
I quali grillini, almeno in parte, iniziano a comportarsi tale e quale gli onorevoli che tanto esecrano, perché, non dimentichiamolo, prima di tutto sono italiani e perché il potere logora chi non ce l’ha, come diceva Andreotti, ma corrompe chi ce l’ha, e questo l’ho aggiunto io. Inoltre quelli del M5S saranno anche in parte onesti, ma certamente sono del tutto impreparati.
10 saggi, mi viene da ridere: saranno anche saggi, ma credo che, come in un pollaio, prima o poi cominceranno a beccarsi. I punti sul tavolo sino pochi, ma fondamentali, quali la legge elettorale, l’abolizione o la riduzione delle Province, la diminuzione degli onorevoli…
Tutto questo grazie alla “più bella del mondo”, ossia la nostra Carta Costituzionale che ormai mostra i suoi limiti, farraginosa e rugginosa com’è, troppo rigida da modificare e con punti fermi ormai obsoleti, creati a suo tempo per evitare un nuovo ordinamento dittatoriale che, al giorno d’oggi, non ha più ragione di esistere. E la sua stessa farraginosità impedisce di modificarla in una Carta più snella ed adeguata ai tempi che corrono.
E noi intanto continuiamo a tenerci la sanguisuga Monti in regime di prorogatio.
gli intoccabili
Criminale!
Come è noto, Sallusti rischia la galera per un articolo apparso su “Libero” quando ne era direttore responsabile. Un articolo in cui l’estensore (non lui, ma un giornalista della testata) esprimeva la propria opinione sulla sentenza di un magistrato che aveva autorizzato una tredicenne ad abortire.
Una volta la magistratura era una di quelle istituzioni in cui gli italiani riponevano maggior fiducia, ma considerando quanto sta accadendo ultimamente, questa fiducia va sempre più sminuendo, ed i suoi membri stanno diventando una casta di intoccabili.
Buona parte della stampa è a favore del direttore, anche quella di parte avversa, quale l’Unità, Repubblica, Il Fatto, il Corriere della Sera, in nome della libertà di stampa e, soprattutto di opinione. In un paese dove stupratori, ladri, assassini, malversatori e quant’altro sono liberi o scontano il minimo della pena, che una persona debba andare in galera “perché non è possibile formulare una prognosi favorevole e ritenere che si asterrà dal commettere in futuro ulteriori episodi criminosi“, senza poter quindi godere nemmeno della condizionale e solo per aver avallato l’opinione di un suo giornalista, grida vendetta contro il termine stesso di GIUSTIZIA… L’ultima parola, sembra, potrà spettare a Napolitano, specie nella sua veste di capo del CSM….
Animal farm
Premesso che non mi importa un accidente di quello che si sono detti al telefono Napolitano e Mancino, e pure se fosse vero quanto certa stampa ha riportato, alzi la mano chi non ha mai sparlato al telefono di qualche conoscente o collega.
Premesso altresì che gli atti depositati presso certe procure diventano subito di pubblico dominio, e che mai si scopre il colpevole di queste mancanze, forse perché cane non mangia cane..
Dal sito de “il Jester” un’avvertenza: la polizia postale sbircia sui siti internet, blog, forum e su Facebook per valutare eventuali offese al capo dello Stato in merito alla questione delle intercettazioni telefoniche. Dato che le offese non vanno MAI bene, spero che sia consentito almeno il diritto di critica e di libera espressione delle proprie opinioni (art.21) e che si possa dire che le intercettazioni, tranne in casi di gravi delitti, non vadano MAI effettuate, e che se non vanno bene per Napolitano non avrebbero dovuto andare bene nemmeno nei confronti di Berlusconi, tanto più che riguardavano faccende private, a meno che non si voglia trasformare la democrazia con i metodi della Stasi (Le vite degli altri).
Però, assunto che tutti gli animali sono uguali, è pur vero che alcuni sono più uguali degli altri… basta che siano del colore giusto.
– Gli animali sono tutti uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri (Animal farm – George – Orwell) –
Il paese di Pulcinella
Certo è che siamo messi bene…
Vabbè che ci sono varie ondate di caldo ed è facile “sbroccare”, ma a tutto c’è un limite.
Nell’intervista a “der Spiegel” Monti dice che i governi hanno il compito di “educare” i parlamenti, e qui viene fuori il bocconiano che ci deve spiegare tutto, come appunto è nella sua natura di professore che tiene la lezioncina.
Gli stessi tedeschi, che lo consideravano uno dei loro (addirittura il “genero ideale”…sigh), hanno parlato di attacco alla democrazia, tanto che SuperMario ha dovuto poi ritrattare dicendo che è stato frainteso e che anzi il controllo parlamentare sui governi vada rafforzato….tutto ed il contrario di tutto, ed il nostro premier deve porgere tante scuse.
Ovvio che i tedeschi non siano disposti a finanziare il debito italiano, e nessuno lo pretende, ma Monti avrebbe dovuto ribadire con maggiore incisività che fino ad ora, in termini di PIL, abbiamo versato molto più della Crante Cermania e che ci siamo impegnati a versare ancora fior di soldoni per il fondo salva stati. Non solo, ma senza tutti questi esborsi, il nostro debito sarebbe inferiore e di molto.
Monti parla di un certo risentimento antitedesco in Italia, ma non si accorge, oppure fa finta di non accorgersi, che in realtà è esattamente l’opposto.
Spera poi di essere ricordato come colui che ha salvato il paese dalla rovina. Mah, leggendo i dati l’altro giorno sulla disoccupazione, ed oggi sulla recessione e del calo della produzione industriale, mi viene da pensare che forse ci sta rovinando lui.
Oggi esce un’altra intervista, questa volta al Wall Street Journal, in cui il premier dice che con Berlusconi lo spread sarebbe a 1200 (cavolo, nemmeno la Grecia è a tanto!). Un colpo basso che lo ha costretto a telefonare al suo predecessore per porgere le immancabili scuse e dire, come al solito, che era stato frainteso, e che i calcoli si basavano su ipotetiche proiezioni. Poi, come i bambini che reagiscono con i dispettucci, il PDL fa mancare il numero legale in aula per ben quattro volte: un comportamento davvero infantile, quello delle ripicche.
Infine ieri l’attacco di Di Pietro a Napolitano. Non mi sono particolarmente simpatici, né l’uno né l’altro, ma che a distanza di circa venti anni Di Pietro se ne venga fuori con la faccenda che Napolitano era legato ai poteri forti dell’URSS e di ricevere finanziamenti dai russi suona un po’ sospetto. Ma allora, se già in quel periodo il finanziamento ai partiti era illecito, perché lo stesso Di Pietro incriminò solo alcuni e non anche gli altri? Mistero….
il giorno dopo…
Non sempre l’età veneranda porta la saggezza.
Certo Di Pietro poteva esprimersi in toni meno irruenti, ma questo è nel suo stile, però Napolitano, replicandogli, non si è forse accorto di aver offeso una buona parte di Italiani che, relativamente alla parata, non la pensano come lui…
E come avevo previsto, ci sono stati il minuto di silenzio, le frasi retoriche, i bei discorsi con la solita frase di restare uniti etc etc etc…
Chissà come saranno stati contenti i terremotati guardando la sfilata alla televisione nelle tendopoli…ammesso che i televisori ci fossero! Ho letto che Forlani nel 1976 abolì la sfilata in segno di lutto per il terremoto del Friuli: adesso si poteva fare altrimenti. Poi c’è Oscar Luigi Scalfaro, che non mi è mai stato particolarmente simpatico, tutt’altro, ma ebbe il pregio di abolire definitivamente le parate durante il suo settennato, proprio per motivi economici.
Ma Napolitano si limita a dire che il terremoto è stato “strumentalizzato”…Per mio conto, doveva pensarci molto prima, considerando I costi di questa manifestazione, davvero inopportuna in tempo di crisi ed addirittuta deleteria dopo un terremoto.
PENSIERINI
….maligni del giorno.
Napolitano esorta la CGIL ad agire nell’interesse del Paese… Ma non l’ha mai fatto quando al govermo c’era mr.B.
Forse perche’ Monti ed i suoi ce li ha imposti lui? Mah…mistero
Se si sbatte contro uno spigolo ci si fa male, ma incocciare in una spigola e’ assai peggio
Anche le parole hanno un significato
Anche se ero istupidita dalla febbre, ieri ho ascoltato comunque un telegiornale e le parole di Napolitano, che mi hanno lasciata perplessa e delusa.
Derive nazionalistiche europee…
queste sono la causa delle foibe per Napolitano. Cosa intendeva il nostro beneamato presidente con una simile affermazione? Tanta paura di nominare Tito ed i suoi partigiani comunisti? Comunisti non solo slavi, ma anche collaborazionisti italiani. Sono queste frasi che fanno male quanto la dimenticanza se non addirittura la negazione di quelle stragi per decenni.
Se si rinnega un passato, si abbia il coraggio di andare fino in fondo, denunciando anche le atrocita’ commesse in questo nome. Il male non e’ stato solo il nazifascismo, anche il comunismo ha procurato vittime, e gli infoibati sono tra queste. Almeno questo, Presidente, poteva dirlo.
Naufragio delle istituzioni
I morti accertati della Costa Concordia ormai sono arrivati ad 11, mentre i dispersi sono oltre 20, e fino ad oggi nessun rappresentante dello stato si è fatto vivo per omaggiare le vittime. Non dico Monti, occupato nei suoi colloqui a livello europeo, non dico Napolitano che sul fatto, stranamente, non ha detto una parola, non dico un qualche ministro in altre faccende affaccendato (l’unico che si è mosso è stato Clini, a Livorno, ma solo per il pericolo di danno ambientale), ma dai morti, dai naufraghi nemmeno uno straccio di sottosegretario…forse nei prossimi giorni, ad operazioni concluse?
Già, perché se muore un Rom, un Cinese un extracomunitario qualsiasi, ecco che i notabili vanno immediatamente a trovarli in ospedale perché loro sono dei poveretti e la nazione deve dimostrare la sua solidarietà, ma quelli che si recano in crociera sono invece ricchi o quantomeno benestanti, e non serve ricordare che oggi come oggi i ricchi si permettono lo yacht, mentre in crociera ci va anche il pizzicagnolo del negozio all’angolo o la coppietta in viaggio di nozze…
Intanto tutti invocano e rimpiangono san Guido (Bertolaso), ma pure lui avrebbe potuto fare ben poco con gli intoppi della legge 10/2011 che di fatto ha tolto pieni poteri al commissario sottoponendolo preventivamente al controllo del ministero dell’Economia e della Corte dei conti, quindi addio alla tempestività delle azioni; evidentemente conta maggiormente restare nei limiti di spesa di uno stanziamento di bilancio che salvare delle vite umane!
Cosa ne pensate?