La vita è sogno, soltanto sogno, il sogno di un sogno (Edgar Allan Poe)

Articoli con tag “Michele Mari

Ci sono panchine

Panchina BoldiniCi sono panchine

tavolini

punti precisi di strade

che collegati in un reticolo

formano il disegno

di un’altra vita

in cui potremmo amarci

Fu il primo gioco della Settimana Enigmistica

cui sono stato ammesso da bambino

e non sapevo

che era il più importante

Michele Mari

Dipinto di Giovanni Boldini


Senza titolo

Non piangere sul latte versato
verrà di notte il lupo
a leccarlo
perché il lupo è vago
delle cose perse.

Michele Mari


Bugie

Piano piano il veleno delle falsità

Ti prende

Dapprima sembra bello affermare una bugia

Poi scopri che ti aiuta

Per superare tempestose vette

Infine, diventa amica dei tuoi giorni

E a lei ricorri, come droga, a lei t’appigli

E lei ti prende

in un sussulto di passione

e non ti lascia più

Ma quando la Bugia

Ti colpisce alle spalle

con la sua fredda lama menzognera

allora comprendi quel misfatto :-

Il bugiardo ferisce gli altri per una sua viltà

Ed il Tempo galantuomo

Cancella la bugia, ma non la viltà

Michele Mari


Senza titolo

Ti cercherò sempre

sperando di non trovarti mai

mi hai detto all’ultimo congedo

Non ti cercherò mai

sperando sempre di trovarti

ti ho risposto

Al momento l’arguzia speculare

fu sublime

ma ogni giorno che passa

si rinsalda in me

un unico commento

ed il commento dice due imbecilli

 

(Michele Mari, Cento poesie d’amore a Ladyhawke, Einaudi)


In uno di quei vecchi film francesi

In uno di quei vecchi film francesi
con le musichine francesi
nelle brume francesi
Yves Montand diceva ad Annie Girardot
o Maurice Ronet a Jeanne Moreau
che il segreto dei lunghi amori
è continuare a vedersi
come la prima volta che ci si vide.

Michele Mari “Cento poesie d’amore per Ladyhawke”


Ho pensato i tuoi occhi

Ho pensato i tuoi occhi
cosí tante volte
che alla fine il pensiero
mi è rimbalzato addosso
e non ho piú avuto un gesto
che non fosse riflesso
dal tuo sguardo

Questo dirò a discolpa
quando dovrò spiegare
perché della mia vita
ho fatto cosa aliena
                                     e complicata

Michele Mari

 


Senza titolo

Ti ho amata sempre nel silenzio
contando sull’ingombro
di quell’amore
                           e di quel silenzio
ed anche quando poi ci siamo scritti
la profilassi guidava la mia mano
perché ogni senso
fosse soltanto negli spazi bianchi
e nondimeno mi sentivo osceno
come se la piú ermetica allusione
grondasse la bava del questuante

Mai in ogni caso dubitai
che tu sapessi
finché scoprimmo insieme
di esser vissuti trent’anni nell’errore
tu ignorando
                         io presumendo
e allora in un punto è stato chiaro
che solo al muto
il battito del cuore
è rimbombante

Michele Mari

da “Cento poesie d’amore a Ladyhawke”, 


Non chiedere

Non chiedere dov’è la tua bambina

non chiederti chi le dice buonanotte ogni notte

ma prendi il suo sorriso più bello

e assottiglialo fino a ridurlo ad un filo

e con quel filo

strozza le tue domande

 

Michele Mari


Il delfino

In quale oceano in quale notte

la sto perdendo

chiesi al delfino

Disse il delfino:

nell’acqua nera

dove quello che unisce separa

dove il silenzio è boato

dove sei perso anche tu

Michele Mari


Mostri

Nella mia testa

c’è sempre stata una stanza vuota per te

quante volte ci ho portato dei fiori

quante volte l’ho difesa dai mostri

 

Adesso ci abito io

e i mostri sono entrati con me.

 

Michele Mari, Cento poesie d’amore a Ladyhawke


I nostri incontri

I nostri incontri eran sessioni

di sguardi sorridenti

che si staccavan solo

per controllare l’ora

e tanto era fra noi lo struggimento

che spesso ci siamo presi il lusso

di non baciarci

 

Michele Mari

Cento poesie d’amore a Ladyhawke


Senza titolo

Verrà la morte e avrà i miei occhi

ma dentro

ci troverà i tuoi

 

Michele Mari

Cento poesie d’amore a Lady Hawke